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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Realizzazione da parte della Fondazione Mirror di un impianto sperimentale per lo smaltimento dei rifiuti tossici industriali - n. 3-01189)
PRESIDENTE. Il deputato Catone ha facoltà di illustrare, per un minuto, la sua interrogazione n. 3-01189, concernente la realizzazione da parte della Fondazione Mirror di un impianto sperimentale per lo smaltimento dei rifiuti tossici industriali (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 1).
GIAMPIERO CATONE. Signor Presidente, Signor Ministro, premesso che sul territorio del comune di Avezzano, in provincia de L'Aquila, è insediata la Micron technology Italia; che il 22 maggio scorso lei, signor Ministro, in una conferenza stampa con il presidente della Giunta della regione Abruzzo, Del Turco, ha annunciato la firma di un accordo di programma per il raddoppio dello stabilimento Micron con un contributo pubblico di 500 milioni di euro da parte del Ministero dello sviluppo economico; che, infine, la Micron, attraverso la Fondazione Mirror, ha elaborato un progetto per la depurazione delle acque, vorremmo sapere se risponda al vero che, nell'ambito dell'accordo sopraindicato, sia previsto un inceneritore sperimentale capace di smaltire 250 mila tonnellate di rifiuti tossici speciali e nocivi, snaturando così la piana del Fucino e trasformando in un ricettacolo di rifiuti speciali gran parte delle regioni italiane.
PRESIDENTE. Il Ministro dello sviluppo economico, Pier Luigi Bersani, ha facoltà di rispondere.
PIER LUIGI BERSANI, Ministro dello sviluppo economico. Signor Presidente, laPag. 26prima cosa da dire è che l'accordo di programma, cui si fa riferimento, non è ancora attuativo, perché è subordinato alla formale autorizzazione del CIPE ed anche all'autorizzazione comunitaria. In quell'atto non è prevista la realizzazione di impianti di smaltimento di rifiuti industriali con le caratteristiche che sono state qui illustrate, ma quell'atto riguarda tre iniziative: un nuovo stabilimento per sensori di immagine a tecnologia avanzata, e due iniziative di attività di ricerca e sviluppo relative al tema dei semiconduttori.
In data 9 luglio, la Micron ha richiesto l'ammissione di ulteriori investimenti, inviando una documentazione integrativa alla prima domanda di accesso, con la breve descrizione di un progetto che riguarda, appunto, un sistema integrato di servizi ecocompatibili elaborato dalla Fondazione Mirror. In questa proposta si prevede la realizzazione di un impianto di depurazione e di recupero dell'acqua (impianto che sarebbe in seguito suscettibile di trattare rifiuti speciali di origine industriale).
Naturalmente, appena ci arriveranno le autorizzazioni comunitarie sull'accordo di programma di base, valuteremo i requisiti di ammissibilità di questa ulteriore proposta, anche in riferimento alla compatibilità ambientale dell'iniziativa.
Voglio dire, a questo proposito, che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha comunicato che, con un confronto con le competenti autorità centrali e locali, predisporrebbe, nel caso, un approfondimento ispettivo per verificare la conformità di tale ulteriore progetto in relazione alla normativa vigente in campo ambientale.
PRESIDENTE. Il deputato Catone ha facoltà di replicare.
GIAMPIERO CATONE. Signor Ministro, la Democrazia Cristiana per le Autonomie sin da giugno ha voluto vederci chiaro su questo progetto. Ricordo che il preventivo di spesa per l'investimento di 3 miliardi di euro è, per la gran parte, destinato all'inceneritore (sulla base dei quali si calcolano i 500 milioni di euro).
Comunque, pur essendo favorevoli al raddoppio della Micron, abbiamo approfondito ciò che si nasconde dietro la denominazione di sistema «per la fornitura di servizi ecocompatibili alle attività produttive» che portano, ripeto, a 3 miliardi di euro l'investimento, ossia un impianto sperimentale di 400 mila metri quadrati (grande come sessantasette campi di calcio) per lo smaltimento di 240 mila tonnellate all'anno di rifiuti industriali pericolosi, tossici e nocivi nella piana del Fucino, la quale - ricordo - è considerata «l'orto d'Europa» e da qualche giorno ha ottenuto il marchio IGP, indicazione geografica protetta, per la carota (e credo che sia ancora da proteggere).
Credo che il nostro non sia un «no» pregiudiziale ma razionale e, dopo avere avuto modo di studiare gli effetti di tale tipo di inceneritore, studio che gli amministratori locali di sinistra avrebbero dovuto effettuare, siamo contrari alla realizzazione di un inceneritore sperimentale dimensionato per smaltire cento volte più del fabbisogno della Micron, con un sistema - torcia al plasma - che produce nanopolveri che sono la causa di tumori e di gravi altre patologie.
Signor Ministro, ci opporremo con tutti i mezzi a nostra disposizione per scongiurare un pericolo grave per la salute dei cittadini abruzzesi, per il loro ambiente e soprattutto per le loro attività agricole e per la vita dei loro figli.