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Svolgimento di interpellanze urgenti (ore 9,05).
(Misure a favore dei comuni dell'alto mantovano colpiti da una tromba d'aria il 9 luglio 2007 - n. 2-00666)
PRESIDENTE. Il deputato Burchiellaro ha facoltà di illustrare l'interpellanza Ruggeri n. 2-00666, concernente misure a favore dei comuni dell'alto mantovano colpiti da una tromba d'aria il 9 luglio 2007 (Vedi l'allegato A - Interpellanze urgenti sezione 1), di cui è cofirmatario.
GIANFRANCO BURCHIELLARO. Signor Presidente, in data 17 luglio 2007, insieme agli onorevoli Ruggeri e Quartiani, ai quali si è aggiunto l'onorevole Fava, abbiamo presentato un'interpellanza urgente proprio per richiamare l'attenzione del Governo su un evento di calamità straordinaria, per una provincia come la nostra, che ha investito alcuni comuni dell'alto mantovano, in particolare il comune di Guidizzolo, in data 9 luglio 2007.
Si è trattato di una tromba d'aria particolarmente rilevante per dimensioni e caratteristiche per una provincia come la nostra e, come ha avuto modo di sottolineare il sindaco di Guidizzolo, Graziano Pellizzaro, vi sono state decine e decine di feriti trasportati all'ospedale nel vicino comune di Castiglione delle Stiviere; numerosissime famiglie, almeno 50, ossia circa 200 tra bambini, donne e anziani, sono state evacuate nella notte del 9 luglio 2007 e allocate presso una tendopoli temporanea, allestita prontamente dalla Protezione civile nella zona.
Sono state scoperchiate più di 500 abitazioni civili - 505, per la precisione - che rappresentano circa il 20 per cento del patrimonio edilizio del comune di Guidizzolo. Inoltre, sono volate autovetture e sono stati sradicati alberi. Si è trattata di una situazione, francamente, particolare. Si sono contate circa venti aziende agricole danneggiate e distrutte poiché alcune stalle non hanno retto la forza del tornado. Tetti e muri sono crollati e sono stati uccisi anche alcuni capi di bestiame, diverse serre non hanno retto alla devastazione Pag. 2del tornado e sono stati colpiti anche cinque insediamenti aziendali e artigianali, con gravissime ripercussioni sulle possibilità produttive e, di conseguenza, sui dipendenti. Sono stati colpiti, insieme al comune di Guidizzolo, anche quelli di Medole, Solferino, Cavriana, Castel Goffredo e Castiglione delle Stiviere.
Dobbiamo dare atto al Governo di essere intervenuto in tempi rapidi con la predisposizione e la dichiarazione di stato di calamità e le indicazioni operative date alle strutture di protezione civile sono state apprezzate dai nostri cittadini. Vi è stata, inoltre, anche una forte collaborazione tra livelli istituzionali e credo che tale elemento sia estremamente importante.
La nostra richiesta al Governo è di verificare lo stato di attuazione degli impegni assunti, in particolare per quanto riguarda la predisposizione dell'ordinanza con la quale viene messa a disposizione e attivata la procedura di intervento e l'organizzazione del programma, vero e proprio, di ricostruzione e di provvedimenti calibrati sugli effetti della calamità cui facciamo riferimento.
Pertanto, la richiesta riguarda i tempi con i quali il Governo pensa di approvare l'ordinanza operativa e capire se siano stati già predisposti dagli organi competenti - il Governo, la regione e la Protezione civile - gli interventi previsti.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali, Paolo Naccarato, ha facoltà di rispondere.
PAOLO NACCARATO, Sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Signor Presidente, il 9 luglio ultimo scorso il territorio provinciale di Mantova e, precisamente, dei comuni di Guidizzolo, Castel Goffredo, Cavriana e Volta Mantovana è stato interessato, in effetti, da eventi meteorologici di particolare intensità, caratterizzati da una grandinata e da una violenta tromba d'aria che, secondo quanto comunicato dalla Sala situazioni italia del Dipartimento della protezione civile nel corso dell'evento dagli enti competenti, è stata particolarmente intensa nel territorio comunale di Guidizzolo, dove ha provocato diversi danni a numerosi edifici di civile abitazione, ad alcune strutture ed aree pubbliche, quali il cimitero ed il campo sportivo, ad alcune aziende agricole ed artigiane e a parte della viabilità comunale.
Nella giornata precedente al verificarsi dell'evento, in base alle previsioni meteorologiche in proprio possesso, l'ARPA (Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente) della Lombardia aveva emesso un avviso regionale di condizioni meteorologiche avverse che prevedeva precipitazioni a carattere di rovescio o temporale nella giornata, per l'appunto, del 9 luglio e nelle prime ore del 10 luglio 2007, accompagnato da un avviso di criticità regionale con il quale veniva previsto il raggiungimento di livelli di criticità moderata in tutte le aree di allerta del territorio regionale.
Gli stessi elementi relativi alle previsioni meteorologiche, sono stati espressi nel bollettino di criticità nazionale emesso dal Dipartimento della protezione civile, sempre in data 8 luglio, mentre il giorno successivo lo stesso Dipartimento ha provveduto ad emettere un avviso di condizioni meteorologiche avverse, con il quale venivano previste, nel primo pomeriggio, precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Lombardia, Veneto, provincia autonoma di Bolzano e Friuli-Venezia Giulia, accompagnate da attività elettrica e da forti raffiche di vento.
Per quanto riguarda la popolazione interessata dall'evento calamitoso, sono stati segnalati dodici feriti lievi e circa duecentocinquanta persone evacuate dalla propria abitazione ed alloggiate presso parenti, strutture ricettive nel territorio comunale e presso un'area di ricovero appositamente allestita dal volontariato locale.
Nel pomeriggio del giorno successivo è stato effettuato un sopralluogo sul territorio del comune di Guidizzolo, maggiormente Pag. 3colpito dall'evento in questione, da parte di tecnici e funzionari del Dipartimento della protezione civile, congiuntamente ai rappresentanti della regione Lombardia, del comune e della prefettura di Mantova, della Protezione civile della provincia di Mantova, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e dell'Arma dei carabinieri.
All'esito di tale sopralluogo, sono stati riscontrati ingenti danni a numerose abitazioni e presso diverse aziende agricole, soprattutto alle colture, alle serre e ad impianti di produzione altamente tecnologici con gravi ripercussioni, quindi, sull'attività produttiva ed economica del territorio.
In particolare, è stato constatato lo scoperchiamento di tetti e solai in legno con danneggiamento o parziale distruzione anche delle strutture portanti di circa 200 abitazioni, rispetto alle quali sono tuttora in corso le verifiche di agibilità. Sono stati, inoltre, verificati lo scoperchiamento di tetti in lamiera e pannelli di alcuni capannoni, la rottura di infissi, il rovesciamento di muri di cinta e l'abbattimento di alberi e di impianti di pubblica illuminazione.
Dunque, con nota datata 11 luglio 2007, la regione Lombardia ha richiesto al suddetto Dipartimento di attivare le procedure per la deliberazione dello stato di emergenza, ai sensi dell'articolo 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225, nel territorio del comune di Guidizzolo.
Alla luce delle esigenze rappresentate dalla regione e dalle risultanze del citato sopralluogo tecnico, nel corso della seduta del 20 luglio 2007, il Consiglio di ministri ha prontamente deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza fino al 31 luglio 2008.
Successivamente, il Dipartimento della protezione civile ha provveduto a predisporre uno schema di ordinanza recante «Disposizioni urgenti di protezione civile dirette a fronteggiare i danni determinatisi in conseguenza delle eccezionali avversità atmosferiche che hanno colpito il territorio del comune di Guidizzolo in provincia di Mantova il giorno 9 luglio 2007» al fine di provvedere ai primi interventi urgenti e di assicurare la messa in sicurezza dei territori e delle strutture interessate dagli eventi calamitosi.
Lo stesso provvedimento ha previsto una copertura finanziaria pari a 1 milione di euro da porre a carico del Fondo della protezione civile e per la quale il predetto Dipartimento ha richiesto al Ministero dell'economia e delle finanze, con nota del 26 luglio 2007, la corrispondente integrazione del fondo stesso.
Infine, si fa presente che lo schema di ordinanza sopra citato è stato trasmesso alla regione Lombardia per l'acquisizione dell'intesa di cui all'articolo 107, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, con una nota del 21 agosto 2007.
Naturalmente, si proseguirà in tale attività di monitoraggio e il Governo ringrazia gli interpellanti, che hanno voluto riconoscere l'intervento immediato dell'Esecutivo che ha consentito di far fronte alle prime necessità.
PRESIDENTE. Il deputato Ruggeri ha facoltà di replicare.
RUGGERO RUGGERI. Signor Presidente, ringrazio il Governo soprattutto perché il mattino successivo al disastro, con un intervento qui in aula del sottoscritto e del collega Burchiellaro, abbiamo posto immediatamente la gravità della situazione e nel pomeriggio stesso è stato avviato l'intervento.
Non sono del tutto soddisfatto della risposta perché sappiamo cosa è accaduto. Sappiamo bene che ci sono ancora famiglie fuori casa, aziende che non sono riuscite ancora a riprendere la loro attività e non soltanto per le colture (per la distruzione totale, ad esempio, degli ortaggi), ma anche per le attività locali, frutto di una vita di lavoro che, nel giro di poche ore, è andato distrutto. Vi sono persone che hanno chiesto mutui in banca e aziende che stanno aspettando ad effettuare i pagamenti per riparare i danni, non sapendo nemmeno come fare, perché non sono stati stabiliti le modalità e i tempi.Pag. 4
Tuttavia, la mia riflessione e la mia amarezza riguardano soprattutto lo stanziamento, che ammonta a 1 milione di euro. Infatti, i primi preventivi di spesa, come lei ben sa, ammontavano a circa 70 milioni di euro. Quindi, c'è una differenza consistente.
Capiamo i problemi del Governo e comprendiamo i problemi di spesa ma, per quanto riguarda lo Stato e il Governo, pur apprezzando l'immediato intervento, il fondo è del tutto inadeguato e, soprattutto, speravamo anche in qualche altro intervento, per esempio, di carattere fiscale. Vi è, infatti, il problema dei contributi che le aziende debbono pagare per i lavoratori. Questi ultimi non possono più lavorare perché l'azienda non c'è più. Ci saremmo aspettati una proroga, ad esempio, del pagamento delle anticipazioni per quanto riguarda la dichiarazione dei redditi. Tutto ciò soprattutto per le aziende, pure se anche le famiglie debbono farvi fronte. Abbiamo problemi anche con molte assicurazioni, che non riconoscono gli eventi causati dal fortunale, da questa tromba d'aria che, purtroppo, è stata molto ingente e ha causato danni molto consistenti.
Vi è, inoltre, confusione anche nei pagamenti. Qualche famiglia sta pagando per i danni, ma verrà loro riconosciuto? Vi sono dei meccanismi che riguardano il pagamento, come per tutte le ristrutturazioni, ad esempio, delle nostre case, che avvengono con modalità precise, ossia tramite bonifici bancari. In questo caso non sappiamo nulla.
Mi aspettavo, quindi, un po' più di chiarezza e, soprattutto, rilevo l'esiguità del fondo. Ma, al di là di tale fondo, ci aspettiamo anche altre misure: non stiamo parlando di poche famiglie, ma di mezza provincia dell'alto mantovano, che rappresenta un po' il cuore delle attività produttive e che è stato colpito duramente.
Per quanto riguarda, invece, la sua indicazione, secondo la quale spetterebbe alla regione Lombardia emanare l'ordinanza con cui dovremmo sapere esattamente le modalità e i termini, almeno abbiamo fatto chiarezza e di ciò le riconosco il merito.
Penso, però, che il Governo debba premere sulla regione Lombardia affinché emetta questa ordinanza, perché si è determinato uno stato di confusione e di complicazione poiché non si conosce esattamente quanti sono i fondi, i termini e le modalità per potere usufruire di un risarcimento. Se tutto ciò deve essere determinato dalla regione Lombardia, il punto di riferimento dolente per queste province e per i comuni, che anche lei ha indicato, è quella regione.
Quindi, la ringrazio per la sollecitudine e, soprattutto, per la chiarezza. Tuttavia, rimane la questione e pertanto le ripasso ancora la «palla». Rispetto ad un primo preventivo di 70 milioni di euro, 1 milione di euro mi pare che sia ben poca cosa. Mi auguro che si realizzi un altro tipo di intervento e di attenzione, magari nella legge finanziaria, con un altro provvedimento di carattere fiscale e - mi auguro - anche creditizio per le aziende e le famiglie che sono stati i soggetti più colpiti, non dimenticando i nostri comuni, che stanno già anticipando le spese e che magari non potranno ottenere i rimborsi, perché non hanno rispettato le procedure che l'ordinanza dovrà indicare.
Pertanto, la invito a fare in modo che il fondo sia rimpinguato e che si intervenga sul piano fiscale e creditizio per queste aree che si trovano veramente al collasso.