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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Accorpamento di classi presso l'istituto agrario «Fantoni» di Soliera Apuana (Massa Carrara) - n. 3-01223)
PRESIDENTE. Il deputato Barani ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01223, concernente accorpamento di classi presso l'istituto agrario «Fantoni» di Soliera Apuana (Massa Carrara) (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 3) per un minuto.
LUCIO BARANI. Signor Presidente, signor Ministro, l'istituto professionale agrario di Soliera in Lunigiana, nella sua conduzione dirigenziale, può considerarsi esempio di una scuola burocratizzata, attenta all'applicazione di parametri restrittivi e portata alla pedissequa e mala interpretazione di regole e normative da lei adottate.
Naturalmente questo è il frutto di politiche che hanno avuto come priorità la riduzione della spesa, senza alcuna attenzione alla conduzione del lavoro e alla qualità dell'istruzione, nell'ottica della distruzione della scuola pubblica.
Nel caso dell'istituto agrario in questione, le seconde e le terze classi sono state accorpate nonostante la presenza di alunni con difficoltà e portatori di handicap, con programmi diversificati, e le proteste dei genitori costretti a una settimana di sciopero e al ricorso al TAR per far valere i loro diritti costituzionali per proteggere sei studenti diversamente abili...
PRESIDENTE. Deve concludere, onorevole Barani.
LUCIO BARANI. ...e nonostante le proteste del responsabile corpo docente. Signor ministro, quali provvedimenti intende prendere contro il poco diligente dirigente scolastico?
PRESIDENTE. Il Ministro della pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, ha facoltà di rispondere.
GIUSEPPE FIORONI, Ministro della pubblica istruzione. Signor Presidente, in merito a quanto evidenziato dall'onorevole interrogante il competente direttore scolastico regionale per la Toscana ha precisato quanto segue.
Gli alunni dell'istituto agrario «Fantoni» di Soliera iscritti alla classe seconda sono complessivamente ventitré, di cui due - e non tre, come riportato nell'interrogazione - diversamente abili ed affetti da handicap non grave. Nella classe terza, invece, gli alunni iscritti sono complessivamente ventiquattro, di cui tre diversamente abili (due dei quali presentano, anche in questo caso, handicap definito e diagnosticato lieve).
Il numero degli alunni sopra citati non avrebbe potuto consentire il mantenimento delle due classi concesse in sede di organico di diritto in presenza di trentadue e trentuno alunni, rispettivamente, nella seconda e nella terza classe. Conseguentemente, il dirigente scolastico, in seguito all'adeguamento dell'organico alla situazione di fatto, ha proceduto all'emanazionePag. 43di decreti, attenendosi alle disposizioni regolanti la materia degli organici. Si tratta, in particolare, di quelle contenute nell'articolo 2 della legge del 22 novembre 2002, n. 268, che configura l'obbligo per i dirigenti scolastici e per gli uffici - anche nella fase di adeguamento degli organici di diritto alle situazioni di fatto - di disporre accorpamenti di classi allorché il numero degli alunni accertato, successivamente alla definizione dell'organico di diritto, risulti inferiore a quello previsto e non giustifichi, pertanto, tutte le classi autorizzate.
Il dirigente scolastico ha agito, inoltre, in conformità al dettato del decreto ministeriale n. 331 del 1998, articolo 10, come modificato dal decreto ministeriale del 3 giugno 1999, n. 141 che, al comma 3, contempla la possibilità di costituire classi e sezioni di istituti di ogni ordine e grado con più di venti alunni, senza superare il limite massimo di venticinque, previa valutazione della gravità dell'handicap e delle situazioni soggettive degli alunni interessati spettante alla competente azienda sanitaria locale territorialmente interessata.
Anche la circolare ministeriale del 13 febbraio 2007, n. 19, prevede, per il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla legge finanziaria per il 2007, la possibilità di non procedere a sdoppiamento di classi in presenza di un limitato numero di alunni eccedenti i parametri del precedente decreto, al fine di evitare la costituzione di classi che non diano garanzie di continuità, comportando soppressione negli anni scolastici successivi. Nel caso in specie, non vi sarebbe tale garanzia, come già verificatosi nell'adeguamento dell'organico di diritto alla situazione di fatto, che ha visto un notevole calo di alunni.
Vorrei far presente, infine, che l'articolo 2 della citata legge n. 268 del 2002 non consente sdoppiamenti o istituzioni di nuove classi dopo il 31 agosto. In ogni caso, ritengo che la nostra scuola, oltre ad essere una scuola per tutti e di tutti, debba garantire anche un'appropriatezza per la qualità a tutti e mai troppo a pochi.
PRESIDENTE. Il deputato Barani ha facoltà di replicare, per due minuti.
LUCIO BARANI. Signor Ministro, ovviamente sono sbigottito dalla sua risposta. All'interno di questa «selva oscura» delle sue circolari interpretative, lei ha fornito solo dei numeri. In questo modo, emerge chiaramente l'idea che la classe è spesso sbrigativamente accantonata, relegata nell'immaginario a luogo vuoto, a un gruppo vuoto, privo di autonomia, di caratteristiche e di relazioni proprie, determinato solo dalla somma astratta dei suoi componenti, che si possono accorpare o sdoppiare come oggetti su basi numeriche discutibili, che non hanno alcun fondamento pedagogico!
La classe, invece, per noi socialisti, dovrebbe essere il primo momento di «fare scuola», un vero laboratorio, un luogo di scambio, un tempo vero e pieno, non già un luogo di riempimento e di sosta. I decreti di accorpamento del dirigente scolastico dell'istituto agrario di Soliera rappresentano atti che vanno contro la ragione, contro la didattica, contro i ragazzi (soprattutto quelli più svantaggiati) e contro gli insegnanti che credono, ancora, in una funzione educativa e di istruzione della scuola, in cui lei non crede più, signor Ministro!
Il trattamento che riservate, per risparmiare, agli alunni diversamente abili è paragonabile alla loro eliminazione fisica, di spartana memoria, che avveniva nell'antica Grecia. Un istituto professionale ha, per sua natura, prerogative e peculiarità diverse rispetto ad un liceo. Gli alunni svantaggiati con programmi differenziati hanno bisogno di spazi fisici e di attenzioni psicologiche e logistiche particolari. L'accorpamento disinvolto di classi, di fatto, comporta aumento del loro disagio, aggravamento della disabilità, compromissione del loro apprendimento e, ovviamente, del loro inserimento nella società.
Signor Ministro, non la posso promuovere; la devo rimandare e la invito...
PRESIDENTE. La invito a concludere.
LUCIO BARANI. ...a riparare al mal fatto, e lo dovrà fare subito, perché dopo l'intervento del TAR della Toscana lei sarà bocciato e non potrà più rimanere nella posizione in cui è dopo quello che ha detto.