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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Normativa riguardante l'erogazione dei contributi a favore delle scuole primarie paritarie - n. 3-01224)
PRESIDENTE. La deputata Sasso ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01224, concernente la normativa riguardante l'erogazione dei contributi a favore delle scuole primarie paritarie (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 4).
ALBA SASSO. Signor Ministro, la legge n. 62 del 2000 sulla parità scolastica non ha introdotto nel nostro ordinamento alcun finanziamento alla scuola paritaria e, invece, ha mantenuto i contributi previgenti alle scuole elementari parificate e alle materne non statali convenzionate in cambio dei servizi ai più deboli.
La legge n. 27 del 2006 sopprimeva tali scuole, sia quelle elementari parificate, sia quelle dell'infanzia non statali convenzionate, e prevedeva che, qualora richiedessero di diventare scuole paritarie, potessero ottenere il contributo sulla base della presenza di un regolamento che ne convenzionasse i servizi.
Vorrei sapere, signor Ministro, per quali motivi...
PRESIDENTE. La prego di concludere.
ALBA SASSO. ...il decreto ministeriale dell'8 agosto 2007 ignori tale regolamentazione.
PRESIDENTE. Il Ministro della pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, ha facoltà di rispondere.
GIUSEPPE FIORONI, Ministro della pubblica istruzione. Signor Presidente, in primo luogo vorrei precisare all'onorevole interrogante che l'interrogazione n. 3-00797, presentata in data 11 aprile 2007, è in attesa di essere inserita nel calendario dei lavori parlamentari e, quindi, non è «in lavorazione» presso il Ministero: è soltanto questo il motivo del ritardo nella risposta.
Vorrei anche precisare che la parifica è un istituto che riguarda esclusivamente la scuola elementare non statale (ora scuola primaria) e non anche la scuola dell'infanzia non statale (già scuola materna) per la quale vigeva, prima dell'entrata in vigore della legge n. 62 del 2000, l'istituto dell'autorizzazione all'apertura.
La legge n. 27 del 2006 prevede che le convenzioni di parifica, attualmente in corso, con le scuole primarie paritarie si risolvano di diritto al termine dell'anno scolastico in corso, alla data di entrata in vigore delle norme regolamentari previste dall'articolo 345 del testo unico di cui al decreto legislativo n. 297 del 1994. Tali norme dovranno stabilire le condizioni e le modalità per la stipula delle nuove convenzioni con le scuole primarie paritarie che ne facciano richiesta e i criteri per la determinazione dell'importo del contributo. Il regolamento è attualmente in sede di esame preliminare da parte della Consiglio dei Ministri, all'ordine del giorno di venerdì prossimo.
Il decreto ministeriale 21 maggio 2007, sottoposto al controllo preventivo di legittimità della Corte dei conti, è stato emanato in conformità alla legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria 2007), articolo 1, comma 636, che prevede che tale provvedimento abbia valenza annuale e, quindi, per l'anno scolastico 2007-2008, e ogni anno rivedibile, pertanto, anche alla luce della successiva approvazione del regolamento.
Il decreto emanato, per quanto riguarda le scuole primarie convenzionate, non fa altro che riproporre il finanziamento delle convenzioni in atto che, come già detto, saranno risolte di diritto solo al termine dell'anno scolastico in cui entrerà in vigore il citato regolamento che disciplinerà, ex novo, l'intera materia.Pag. 45
Per quanto riguarda le scuole dell'infanzia, la medesima legge n. 27 del 2006 mantiene l'articolo 339 del testo unico, ma precisa che le disposizioni del medesimo si applicano, da ora in avanti, nei confronti della scuola dell'infanzia paritaria (articolo 1-bis, comma 6, quarto periodo). Anche in questo caso, pertanto, il decreto ministeriale del 21 maggio 2007, applicando il comma 636 della legge finanziaria 2007, che prevede, appunto, l'annuale definizione di criteri e parametri per l'assegnazione di contributi alle scuole paritarie da assegnare in via prioritaria a quelle che svolgono il servizio scolastico senza fini di lucro, di fatto, determina il superamento della norma citata.
PRESIDENTE. La deputata Sasso ha facoltà di replicare.
ALBA SASSO. Ministro Fioroni, credo che i commi 635 e 636 dell'articolo 1 della legge finanziaria cui lei faceva riferimento si limitino a ripristinare i 100 milioni del taglio degli oltre 150 milioni che il Ministro Tremonti aveva apportato ai capitoli riguardanti i contributi alla scuola non statale.
Tuttavia, ritengo - e per tale motivo la sua risposta non mi soddisfa - che il suo decreto modifichi l'asse su cui si regge l'impostazione di costituzionalità della legge n. 62 del 2000, per la quale non si prevedono finanziamenti per il funzionamento delle scuole private, paritarie o meno, ma solo contributi regolati da convenzioni che stabiliscono i requisiti giuridici delle scuole convenzionate e la qualità delle prestazioni fornite all'utenza.
Ho visto una bozza del decreto che è in discussione presso il Consiglio dei ministri. Mi sembra che esso ignori che, per le scuole dell'infanzia, le condizioni stabilite per l'erogazione dei contributi (gratuità dell'iscrizione e della mensa per gli alunni in disagiate condizioni economiche) sono determinate dall'articolo 339 del testo unico. Per le scuole primarie paritarie, si prescinde dal regolamento previsto all'articolo 1-bis.
Soprattutto, mi pare che il regolamento all'esame del Consiglio dei ministri, che spero venga in parte modificato, determini i requisiti per la convenzione, ma, se non c'è quest'ultima, vengono meno i contributi previsti dall'articolo 4. Vengono meno i contributi, ma restano confermati quelli previsti dall'articolo 5 del suo decreto.
Credo che su tutta questa partita della parità innanzitutto, come era stato previsto, andrebbe rivista la legge n. 62 del 2000. Però, signor Ministro, le faccio presente che ritengo questa scelta, anche simbolicamente, sbagliata, perché nel frattempo continuano i tagli alla scuola statale e persino la riduzione degli insegnanti di sostegno. La scuola su questo aspetto le sta chiedendo delle risposte.