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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Intendimenti del Governo in relazione al dibattito parlamentare concernente la revisione della normativa in materia di tossicodipendenza - n. 3-01227)
PRESIDENTE. La deputata Poretti ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01227, concernente intendimenti del Governo in relazione al dibattito parlamentare concernente la revisione della normativa in materia di tossicodipendenza (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 7), per un minuto.
DONATELLA PORETTI. Signor Presidente, fin dal suo insediamento il Ministro ha dichiarato di voler intervenire sulla questione delle tossicodipendenze con una riforma dell'attuale legge, la cosiddetta Fini-Giovanardi.
Nel testo dell'interrogazione che ho presentato, signor Ministro, ho compilato una breve cronologia delle sue dichiarazioni, effettuate sia a mezzo stampa, sia in sede istituzionale: in esse fin dallo scorso anno lei parlava di tempi brevi - poche settimane - per la presentazione di un disegno di legge del Governo.
Lo scorso giugno, addirittura, in occasione della Giornata mondiale contro la droga, ella ha annunciato di avere un testo pronto per il preconsiglio dei Ministri. Di fatto tali annunci, signor Ministro, hanno bloccato l'iniziativa parlamentare: in attesa di un testo del Governo, le Commissioni non avevano fino ad oggi calendarizzato la riforma della legge Fini-Giovanardi. Oggi, alla vigilia del dibattito nelle Commissioni competenti, le chiedo se e come intenda intervenire il Governo.
PRESIDENTE. Il Ministro della solidarietà sociale, Paolo Ferrero, ha facoltà di rispondere.
PAOLO FERRERO, Ministro della solidarietà sociale. Signor Presidente, correttamente l'interrogazione sottolinea come più volte io abbia annunciato la predisposizione di un disegno di legge da parte del Governo in materia di tossicodipendenza e di droghe in generale. Per ragioni di discussioni interne al Governo - a volte più semplici, a volte meno - i tempi si sono molto dilatati. Posso segnalare che ieri è stata raggiunta un'intesa con il Ministro della salute su un testo che il mio Ministero ha chiesto alla Presidenza del Consiglio di diramare, in modo che venga sottoposto formalmente all'esame del Consiglio dei Ministri. I Ministri interessati più direttamente - non sono solo io a presentare e proporre - sono quindi addivenuti ad un testo: questa è la situazione. Non posso che auspicare che esso venga il più rapidamente possibile discusso e varato dal Consiglio dei Ministri, in modo che il Governo abbia una posizione chiara.
Detto ciò, colgo l'occasione per segnalare che il lavoro finalizzato alla predisposizione di un testo che superasse la legge Fini-Giovanardi è stato seguito da una serie di attività di tipo più propriamente - così potremmo dire - amministrativo, ai fini della costruzione della conferenza sulla questione delle droghe da tenersi nella prossima primavera. Le elenco brevemente ciò che è stato realizzato, per darle il senso del lavoro svolto.
Il 14 settembre è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la graduatoria per quanto riguarda il bando relativo ai progetti a favore del reinserimento sociale delle persone tossicodipendenti e alcooldipendenti uscite dal carcere in seguito all'indulto; vi è stato l'accordo di programma con le regioni per dare il via, sui vari territori, ai progetti sull'immigrazione, sull'uso di sostanze psicoattive, illegali e legali, sui giovani e sui consumi nel mondo della notte, nel campo della prevenzione e riduzione del danno; con un accordo con il Ministero della pubblica istruzione stanno per avviarsi i progetti di prevenzione e supporto tra pari da parte di quaranta consulte giovanili; abbiamo infine pressoché terminato l'elaborazionePag. 50del Piano d'azione italiano per il 2008, che deve essere approvato entro l'anno dalla Conferenza Stato-regioni.
Queste sono le principali attività di tipo amministrativo che abbiamo svolto e spero che presto terminerà il processo di costruzione del disegno di legge condiviso e non solo di mia iniziativa.
PRESIDENTE. La deputata Donatella Poretti ha facoltà di replicare.
DONATELLA PORETTI. Signor Ministro, la ringrazio; sono lieta della risposta e mi dichiaro quindi soddisfatta, ma mi dichiarerò ancora più soddisfatta quando vedrò il testo uscire davvero dal Consiglio dei Ministri, perché purtroppo tanti testi sono circolati, anche informalmente, tra gli esperti del settore.
Vorrei ricordare a lei - come a tutti i componenti della maggioranza, ma anche a quelli dell'opposizione, che sulla materia hanno un approccio più pragmatico e non ideologico - soltanto che la legge Fini-Giovanardi presenta una peculiarità: è stata approvata dal precedente Parlamento, quindi dalla passata maggioranza e dal precedente Governo, ma di fatto è stata applicata da questa maggioranza e dal suo Governo, quello che io sostengo.
Credo davvero che la legge de qua risponda in pieno ad una serie di principi che nei fatti hanno dimostrato di essere fallimentari nei risultati. I numeri che continuiamo a leggere nei rapporti e nelle relazioni danno ragione a chi sostiene che la politica proibizionista, punizionista e criminalizzatrice ha fallito: i consumatori e la merce a disposizione raddoppiano, calano i prezzi ed aumentano anche i sequestri.
Qualcosa non funziona, non ha funzionato e credo che lei abbia a cuore tale questione. Come radicale, come esponente della Rosa nel Pugno e della maggioranza chiedo che davvero dalle parole si passi ai fatti, perché si avverte la necessità di un'inversione di tendenza. Occorre, pertanto, intervenire su una materia, che sta davvero a cuore a molti italiani, che siano o meno consumatori di sostanze stupefacenti, e che ci coinvolge e ci vede coinvolti come società più in generale.