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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Orientamenti del Governo sulla abolizione della tassa di concessione governativa sui contratti di abbonamento di telefonia mobile - n. 3-01233)
PRESIDENTE. Il deputato Della Vedova ha facoltà di illustrare, per un minuto, l'interrogazione Leone n. 3-01233, concernente orientamenti del Governo sulla abolizione della tassa di concessione governativa sui contratti di abbonamento di telefonia mobile (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 13), di cui è cofirmatario.
BENEDETTO DELLA VEDOVA. Signor Presidente, signor Ministro, nel decreto Bersani sulle cosiddette liberalizzazioni è stato abolito d'imperio il costo di ricarica sui telefonini. Una misura tanto popolare quanto discutibile, tant'è che gli effetti sono consistiti in un aumento delle tariffe. L'autorità antitrust e l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni avevano dichiarato che prima di intervenire sui costi di ricarica sarebbe stato necessario abolire la tassa di concessione governativa sugli abbonamenti così rendendo uniforme la normativa sull'uso dei telefonini con quella prevalente nel resto d'Europa. Noi abbiamo presentato alla Camera in sede di votazione del decreto Bersani un ordine del giorno (un altro è stato presentato dal collega Lulli) approvato a grandissima maggioranza dall'Assemblea in cui impegnavamo il Governo ad intervenire, come è necessario, su una tassa del tutto ingiustificata e pericolosa quale è quella di concessione governativa sull'uso dei telefonini.
PRESIDENTE. La invito a concludere.
BENEDETTO DELLA VEDOVA. Concludo, signor Presidente.
La nostra richiesta consiste nel sapere dal Governo come intenda dare seguito all'impegno posto con l'ordine del giorno approvato dalla Camera.
PRESIDENTE. Il Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali,Pag. 59Vannino Chiti, ha facoltà di rispondere per tre minuti.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Signor Presidente, è vero che il Governo, nel corso dell'esame, cui lei faceva riferimento, presso la Camera dei deputati per la conversione in legge del decreto-legge n. 7 del 2007, si è impegnato ad adottare iniziative normative per l'eliminazione della tassa di concessione governativa che grava su contratti di abbonamento di telefonia mobile; è vero che lo scopo è realizzare un maggior grado di concorrenza tentando di bilanciare il peso delle utenze con abbonamento rispetto a quelle che si avvalgono della SIM card, ma naturalmente questo obiettivo sarà più facilmente raggiungibile se anche le tariffe praticate dai gestori della telefonia mobile saranno più favorevoli: altrimenti, l'utente - specialmente i giovani, le famiglie o i piccoli utenti - continueranno a preferire la ricarica in relazione alle proprie possibilità, escludendo in ogni caso l'ipotesi dell'abbonamento.
Rispetto, invece, agli effetti prodotti dall'abolizione del contributo di ricarica su cui lei interveniva, faccio presente che i dati ufficiali dell'Istat indicano una riduzione dei prezzi della telefonia mobile nell'ordine del 14 per cento. Il consumatore obiettivamente ora ha offerte più convenienti nel momento della scelta tariffaria e in ogni caso l'amministrazione competente ha provveduto a trasmettere tempestivamente nell'ambito della sua attività di monitoraggio alla Autorità per le garanzie nelle comunicazioni le segnalazioni che sono pervenute dai consumatori relativamente alle modifiche unilaterali di piani tariffari o di singole voci di costo da parte di alcuni operatori.
Il Governo in ogni caso conferma la valutazione e gli impegni assunti con riferimento alla soppressione della tassa di concessione governativa. Per quanto riguarda l'attuazione di tale impegno già con la legge finanziaria per il 2008, gli interroganti sanno che essa è in corso di definizione e che dovranno essere valutate le implicazioni finanziarie dell'auspicata abolizione e gli effetti in termini economici e di politica industriale. Quindi il Governo conferma l'impegno, ma allo stato io non sono in grado di dire se ciò avverrà già con la prossima legge finanziaria o con un altro intervento in quanto dovrà essere presa, al riguardo, una decisione collegiale.
PRESIDENTE. Il deputato Della Vedova ha facoltà di replicare.
BENEDETTO DELLA VEDOVA. Signor Presidente, sono insoddisfatto della risposta del Ministro Chiti malgrado ci abbia spiegato che la nostra proposta è ragionevole ed è la misura che occorre in questo settore.
Le tariffe, signor Ministro, sono aumentate, come testimoniano tutte le offerte degli operatori; bisogna, inoltre, tenere presente un'aggravante: tale misura ha colpito le società più piccole, quelle che cercano di fare concorrenza ai due grandi operatori che detengono l'80 per cento del mercato, quindi è una misura che ha avuto effetti contro la concorrenza.
L'Autorità garante della concorrenza e del mercato e l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni hanno spiegato che è a causa della tassa di concessione governativa che le persone scelgono la ricarica e quindi si sottopongono ai costi o alle maggiori tariffe.
La tassa di concessione governativa è un balzello antistorico, introdotto quando qualcuno pensava che la telefonia mobile (il cellulare) fosse un bene di lusso.
Sono insoddisfatto soprattutto - signor Ministro - perché lei afferma che abbiamo ragione, che la tassa va cancellata, ma, come sempre per quanto riguarda le vostre liberalizzazione, voi fate interventi d'imperio di stampo chaveziano sulle imprese, ma vi fermate sulla porta di casa.
Se vogliamo favorire i consumatori facciamo noi, come Stato, il primo passo, quindi aboliamo la tassa di concessione, che non ha alcuna giustificazione.
Facciamolo subito! Facciamolo nella prossima legge finanziaria!
Concludo il mio intervento con una digressione: così come per i mutui - oggiPag. 60vi è il problema del caro-mutui - siete intervenuti d'imperio sui contratti di mutuo e non avete ridotto, come chiedevamo, le tasse che gravano sulle persone che chiedono un mutuo per pagare la prima casa.
Quindi l'invito e l'insoddisfazione nasce dal fatto che, in questa sede ed ora, si può decidere e il Governo può decidere nella prossima legge finanziaria, di abolire questa tassa...
PRESIDENTE. La prego di concludere.
BENEDETTO DELLA VEDOVA. ... le risorse ci sono - concludo signor Presidente - e sarebbe un modo molto utile e intelligente, a favore di tutti gli italiani, di usare i famosi «tesoretti» (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia).