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Svolgimento di interpellanze urgenti.
(Interventi in favore dei vigili del fuoco di Monza - n. 2-00652)
PRESIDENTE. L'onorevole Grimoldi ha facoltà di illustrare la sua interpellanza n. 2-00652, concernente interventi in favore dei vigili del fuoco di Monza (Vedi l'allegato A - Interpellanze urgenti sezione 2).
PAOLO GRIMOLDI. Signor Presidente, intervengo assai brevemente. Lo scorso 15 giugno, nella città di Monza, è scoppiato un gravissimo incendio che è costato la vita ad un cittadino monzese. Inoltre, nonostante non siano contemplati nell'interpellanza presentata, il sottosegretario che risponde sa bene che fatti analoghi sono accaduti anche alla fine di agosto con un altro incendio assai grave, costato la vita anch'esso ad un cittadino monzese.
In occasione di questi due fatti di cronaca nera, è venuta alla ribalta la situazione dei vigili del fuoco e dei mezzi ad essi forniti nella città di Monza. Ebbene: il parco mezzi ed il materiale a disposizione sono vecchi ed obsoleti, e sono soggetti a continui interventi, al punto che, nei due avvenimenti ricordati, i vigili del fuoco di Monza hanno dovuto attendere i rinforzi dalla città di Milano perché non avevano sufficienti mezzi per intervenire.
Nel dettaglio, i mezzi dei pompieri di Monza sono: un'autobotte vecchia di vent'anni; un'autopompa vecchia di ventiquattro; un conofiamma vecchio di ventotto. Credo che vi siano Paesi africani che hanno, per i propri vigili del fuoco, dotazioni più moderne ed efficienti.
Monza è la terza città della Lombardia. A breve, essa diventerà provincia: la terza provincia per PIL e dunque per tasse pagate allo Stato centrale; la provincia nella quale si svolge il Gran Premio d'ItaliaPag. 41(e, se permettete, è interesse di tutto il Paese che, quando si svolge il Gran Premio, vi siano vigili del fuoco preparati e messi nelle condizioni di poter intervenire con efficienza in caso di necessità). Eppure, Monza, con i suoi quasi 140 mila abitanti, vede un organico di soli 52 vigili del fuoco.
È sufficiente prendere il dettaglio dell'organico dei vigili del fuoco nei vari distaccamenti del nostro Paese - il sottosegretario lo conosce meglio di me - per riscontrare che ciò costituisce un'anomalia. Si possono fare molti esempi: Brindisi, Taranto, Cagliari, Oristano, Caltanissetta, Enna, Ragusa. Si tratta di realtà che hanno 180 mila, 129 mila, 92 mila abitanti, e che hanno organici dei vigili del fuoco di 262, 315, 166, 142 o 150 unità. È dunque evidente che la realtà di Monza, nonostante contribuisca alle casse dello stato a livello fiscale in modo particolarmente oneroso, non viene assolutamente ripagata in termini di sicurezza, almeno per quanto riguarda il comparto dei vigili del fuoco (ma, essendo monzese, aggiungo: anche per gli altri comparti).
Fra l'altro, occorre ricordare, in proposito, una graduatoria un po' particolare. Il Ministero dell'interno, infatti, ha classificato la realtà di Monza come S1 quanto a priorità per i distaccamenti dei vigili del fuoco: la classificazione S1 è la più bassa in assoluto. Ebbene, non riesco a capire come sia possibile che la terza città della Lombardia, presto provincia e sede del Gran Premio d'Italia, sia classificata all'ultimo posto in graduatoria per la fornitura di uomini e mezzi nel comparto dei vigili del fuoco.
In conclusione, vorrei aggiungere che se la risposta è collegata al fatto che sta per essere fornita un'autopompa usata - non ho ancora scoperto da quante decine di anni - devo dire che ne sono felice perché fra poco e niente è meglio poco; ma spero vi sia qualcosa di più.
PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per l'interno, Ettore Rosato, ha facoltà di rispondere.
ETTORE ROSATO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Signor Presidente, ringrazio l'onorevole Grimoldi per la sua interpellanza. In proposito, spero che egli non accuserà questo Governo di aver logorato tutte le autopompe in questo primo anno: com'è evidente, i mezzi che abbiamo oggi sono - ahimè! - quelli che abbiamo trovato.
Intanto, considero importante la presente interpellanza, dal momento che rileva una situazione di cui, oggettivamente, l'attuale Parlamento si è fatto carico istituendo la provincia di Monza, il che cambierà radicalmente l'assetto delle unità dei vigili del fuoco a causa del nuovo, istituendo comando provinciale di Monza. Si passerà ad almeno ottantaquattro unità - ad oggi, l'organico minimo di un comando provinciale dei vigili fuoco -, salvo operare, in quella fase, una valutazione per calibrare, in maniera adeguata, il numero di unità necessario per il comando medesimo.
Debbo dire che proveniamo da una situazione molto difficile nell'ambito del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Si registra una carenza di organico palesemente acclarata, le cui manifestazioni si misurano, quotidianamente, in tutti i comandi italiani, e quindi anche nel distaccamento di Monza, derivante da una mancata copertura, negli anni, del turn over.
Rammento, a titolo di dato storico, che la legge finanziaria per il 2006 ha previsto, in tutta Italia, cinquanta assunzioni nei vigili del fuoco, di cui venticinque finalizzate a sopperire alle esigenze di un aeroporto.
È chiaro, quindi, che veniamo da una situazione drammatica degli organici, cui si aggiungono i circa 2.500 pensionamenti previsti per il triennio 2007-2009.
La legge finanziaria per il 2007 ha cercato di porre rimedio a tale stato, compiendo sicuramente un'inversione di tendenza importante, che si è realizzata con le prime seicento assunzioni di vigili del fuoco. Questi hanno cominciato il corso il 19 luglio e nel mese di dicembre arriveranno nei comandi; si tratta di seicento assunzioni che non risolvono certo ilPag. 42problema, ma che - se confrontate con le cinquanta dell'anno precedente - danno un segnale chiaro dell'attenzione che abbiamo posto alla questione.
Soprattutto, è di particolare importanza la procedura - ormai avviata - di stabilizzazione del personale precario, il cui decreto è già stato pubblicato. Sono già disponibili nei comandi i moduli delle domande, e molti ragazzi, che già oggi lavorano nei comandi italiani come discontinui (fornendo, quindi, un servizio importante a supporto dell'organico permanente), stanno già presentando la relativa domanda.
Si tratta di una procedura che intendiamo concludere, sicuramente, entro il mese di novembre, confidando nelle prime assunzioni fin dal 2007.
Ciò, naturalmente, è indispensabile. Se vogliamo rinforzare gli organici, infatti, o scegliamo la strada - che, francamente, non ho mai condiviso, né attuato - del rinforzo virtuale degli organici, e quindi della decretazione di classificazioni superiori ai comandi, senza poi mandare gli uomini (situazione che, ahimé, ho trovato in essere quando mi sono insediato, come posso dimostrare con numerosi fatti, senza alcuna vena polemica); oppure, come stiamo cercando di fare, dobbiamo procedere con le assunzioni, per poi effettivamente mandare i rinforzi dove servono.
Sono convinto che la provincia di Monza sia una di quelle nuove province che rispondono ad una logica anche sotto il profilo del soccorso.
Vorrei ricordare che oggi vi lavorano cinquantatrè unità, le quali si dedicano unicamente al soccorso. È vero che i mezzi a disposizione sono solo un'autoscala, due autopompe serbatoio, un'autopompa pompa, un autofurgone polisoccorso, fuoristrada e mezzi per eventuali interventi fluviali (si aggiungono ad essi anche due nuove autopompe assegnate l'8 giugno scorso, che consentono un rinnovo parziale del vetusto parco mezzi presente in Italia, e non solo a Monza).
I mezzi del vigili del fuoco sono spesso costosi, e rispetto ad essi stiamo riprendendo gli investimenti, con l'obiettivo di rilanciare mezzi adeguati alle moderne esigenze.
Aggiungo, però, che intorno a Monza vi sono in Brianza sette distaccamenti (Desio, Seregno, Lissone, Carate Brianza, Vimercate, Bovisio Masciago) che nel 2006 hanno assicurato, nel complesso, l'espletamento di circa 5 mila interventi di soccorso.
Nel caso in questione che lei, onorevole, richiamava (del 15 giugno scorso), oltre ai mezzi del distaccamento di Monza, accorsi in forze con professionalità, sono intervenuti anche quelli di alcuni distaccamenti vicini e un carro soccorsi in dotazione alla sede di Milano.
Proprio su questo vorrei fornire un dato tecnico, privo - le assicuro - di qualsiasi altra finalità. Il soccorso è costruito su un sistema di questo tipo: in qualsiasi parte del territorio italiano, quando c'è un'emergenza di un livello superiore, automaticamente scattano i soccorsi che sono nel territorio limitrofo, perché è impossibile pensare ad un sistema in cui i soccorsi siano tutti concentrati dappertutto. Ciò non sarebbe economicamente sostenibile e poi sarebbe, onestamente, impossibile da gestire e da concepire.
Pertanto, è vero che occorre potenziare il soccorso; la trasformazione del distaccamento di Monza a comando provinciale garantirà un tale obiettivo.
Vi sono stati mezzi più recenti assegnati all'area di Milano, ma si è seguita unicamente la logica di rispondere ad esigenze del soccorso: sono stati infatti assegnati all'area di Gorgonzola e Legnano che, per la loro lontananza rispetto alle altre aree, avevano bisogno di mezzi che non potevano intervenire rapidamente provenendo dal comando provinciale di Milano o dagli altri comandi che li avevano.
Voglio aggiungere ancora un elemento di carattere generale che riguarda la Lombardia. Martedì prossimo, proseguendo un lavoro che da lungo tempo stiamo facendo con l'assessore Ponzoni, incontrerò nuovamente l'assessore per la definizione diPag. 43una convenzione importante che regola i rapporti tra regione e Ministero dell'interno, in particolare, sugli incidenti a rischio rilevante e sugli impianti ad alto rischio.
Accanto a questo stiamo predisponendo una convenzione, che noi ormai abbiamo già stipulato con molte delle regioni italiane, in base alla quale si stabilirà che la regione dovrà investire risorse nei vigili del fuoco. Su ciò la regione ha manifestato grande disponibilità e sono sicuro che ciò condurrà ad esiti concreti ed importanti. Si consentirà così di investire risorse per il potenziamento dei mezzi dei vigili del fuoco nella logica che tale Corpo non si occupa soltanto del soccorso tecnico urgente sul territorio nazionale (che è di per sé una competenza statale), ma anche delle funzioni di protezione civile (competenza attribuita dalla legge alle regioni) nell'ambito delle quali i vigili del fuoco rappresentano la spina dorsale del sistema.
Quindi tale dispiego comune delle risorse da parte della regione e dello Stato può portare a risultati importanti.
Termino il mio intervento con un riferimento al Gran premio di Monza, a cui non ho partecipato, ma che seguo sempre con grande piacere, solo per assicurarle che i vigili del fuoco non partecipano ai gran premi se non come spettatori perché, in questo caso, il controllo viene affidato a società private che gestiscono il servizio.
Credo, quindi, che sarebbe importante per noi riuscire ad entrare anche in quell'ambito. Ci sono molte manifestazioni a cui i vigili del fuoco partecipano con la loro professionalità e sono certo che farebbero un'ottima figura anche al Gran Premio di Monza, come ha fatto la Ferrari l'ultima volta.
PRESIDENTE. L'onorevole Grimoldi ha facoltà di replicare.
PAOLO GRIMOLDI. Signor Presidente, ringrazio il sottosegretario e sono contento di sapere che non è venuto in aereo anche lui, visti i suoi colleghi...
Il fatto che società private garantiscono la sicurezza all'interno del circuito (parto da questo aspetto) è parzialmente vero perché si tratta dell'interno del circuito, ma il sottosegretario sa meglio di me che, con 250 mila persone di pubblico che affollano il parco di Monza e le aree limitrofe, non si può liquidare la questione dicendo che, all'interno del circuito stesso, della gestione è titolare qualcun altro, e non i vigili del fuoco di Monza.
Detto questo, inizio la mia replica dall'ultima considerazione svolta in merito alla convenzione con la regione Lombardia. Mi trova sicuramente favorevole e si tratta sicuramente di una buona notizia, ma in base a questa mi permetto di precisare un dettaglio cui il sottosegretario ha fatto riferimento, che ritengo sia giusto ricordare (e ricordarcelo): sicuramente, nel nostro Paese, il parco mezzi, nello specifico dei vigili del fuoco, è vetusto.
Nel Paese vi sono, tuttavia, realtà nelle quali il parco mezzi è assolutamente all'avanguardia e viene rinnovato abbastanza spesso, come per esempio nel caso del Trentino. In quella realtà, forse a causa dell'autonomia o del federalismo fiscale, vi sono comunque delle risorse che consentono di sostituire i mezzi con una frequenza assolutamente superiore rispetto al resto del Paese.
L'altra considerazione è che, in generale, sono abbastanza soddisfatto per la sua risposta. Non ho capito (magari poi ne parleremo anche di persona) come nel dettaglio tale benedetta classificazione S1, che riguarda Monza, verrà modificata. Mi interesserebbe sapere se, in vista dell'istituzione della provincia, si passerà ad una classificazione S3, S5 o S6, ovvero se vi sarà un reale approfondimento. Infatti, non vi sono né ragioni tecniche, né politiche che possano spiegare il fatto che Monza oggi si collochi all'ultimo posto della graduatoria per la fornitura di uomini e mezzi al comparto dei Vigili del fuoco.
Un ulteriore dettaglio, di carattere più squisitamente economico, è che le nostre associazioni imprenditoriali locali hanno calcolato che, per la sola città di Monza, l'aumento della pressione fiscale in seguito all'ultima legge finanziaria varata dal GovernoPag. 44Prodi sarà di circa 45 milioni di euro per i cittadini monzesi. Pagare una tale cifra in più, per avere due mezzi usati, di chissà quante decine di anni... Insomma, signor sottosegretario, sono contento, però mi sembra che, come al solito, a fronte di quello che paghiamo in più, non vi sia un'adeguata corrispondenza in termini di ritorno dei servizi. Ripeto che, comunque, sono abbastanza soddisfatto per la sua risposta.
Anche sul tema dei distaccamenti intorno alla città di Monza, lei ha affermato una verità; però, mi permetto di precisare che tanti di questi distaccamenti riguardano i volontari, pertanto si tratta di un discorso a parte. Non si può affermare che, siccome nella nostra realtà vi sono tanti bravi ragazzi che amano fare i volontari nei vigili del fuoco, possiamo disimpegnare quelli di professione. Ciò non giustifica assolutamente la mancanza di attenzione da parte dello Stato e del Governo, che non fornisce, come nelle altre aree del Paese, pari disponibilità di mezzi e uomini per i nostri Vigili del fuoco, al di là del fatto che abbiamo la fortuna di avere tanti volontari e di ciò siamo particolarmente contenti...