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Discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 147 del 2007: Disposizioni urgenti per assicurare l'ordinato avvio dell'anno scolastico 2007-2008 ed in materia di concorsi per ricercatori universitari (A.C. 3025-A).
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.
ALBA SASSO (SDpSE), Relatore per la VII Commissione. Illustra le finalità del provvedimento d'urgenza in discussione, che risponde all'esigenza di fornire risposte immediate e certezze normative per un ordinato avvio e svolgimento dell'anno scolastico 2007-2008. Ricorda, altresì, che, nel corso dell'iter in Commissione, al testo sono state apportate significative modifiche migliorative a seguito dell'approvazione di proposte emendative presentate anche dai gruppi di opposizione.
CARMEN MOTTA (Ulivo) Relatore per la XI Commissione. Rilevata la sussistenza dei requisiti di straordinaria necessità ed urgenza costituzionalmente previsti, illustra alcune modifiche apportate dal decreto-legge in discussione alla vigente normativa in materia di istruzione, segnatamente per quanto riguarda le misure concernenti l'erogazione di sanzioni disciplinari nei confronti del personale direttivo e docente. Nel ringraziare, inoltre, le Commissioni di merito per il proficuo lavoro svolto, auspica la sollecita conversione in legge del provvedimento d'urgenza, che ritiene essenziale per l'intero sistema scolastico nazionale.
MARIANGELA BASTICO, Viceministro della pubblica istruzione. Nel ringraziare i relatori ed i componenti le Commissioni VII e XI per il proficuo lavoro svolto, sottolinea la necessità e l'urgenza delle disposizioni contenute nel decreto-legge in discussione, di cui auspica la sollecita conversione in legge, che costituiscono un punto di riferimento essenziale per assicurare certezze, sia organizzative sia finanziarie, agli studenti, alle famiglie e, più in generale, all'intero sistema scolastico italiano.
VALENTINA APREA (FI). Stigmatizza l'intendimento del Governo di abbandonare il metodo del dialogo con l'opposizione, mostrando, tra l'altro, una totalePag. VIsfiducia nei confronti del Parlamento e della stessa maggioranza, pur in presenza di un sostanziale consenso sulle norme relative al nuovo sistema di pagamento delle supplenze e all'irrogazione delle sanzioni disciplinari. Espresso altresì un giudizio fortemente critico sul reiterato ricorso alla decretazione d'urgenza, lamenta il mancato stanziamento di risorse aggiuntive e la natura meramente ideologica del provvedimento in discussione. Sottolineata la necessità di rivedere lo status giuridico del corpo docente e di prevedere un efficace sistema premiale, manifesta l'orientamento favorevole del suo gruppo all'articolo 3, recante disposizioni urgenti per i giovani ricercatori.
DOMENICO VOLPINI (Ulivo). Nel giudicare esaustive le relazioni svolte dai relatori, ritiene che le disposizioni recate dal provvedimento d'urgenza in discussione siano accomunate dalle medesime finalità: assicurare migliori condizioni per un ordinato avvio dell'anno scolastico 2007-2008 e superare lo stato di emergenza in cui versa l'università italiana. Nel richiamare, quindi, i gravi danni arrecati al sistema scolastico dal Ministro Moratti, giudica assolutamente condivisibili le norme del decreto-legge concernenti il tempo pieno, gli esami di Stato, le classi primavera, nonché il pagamento delle supplenze per maternità e l'assunzione dei ricercatori universitari.
LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UDC). Rilevato il carattere eterogeneo delle disposizioni recate dal decreto-legge in discussione, lamenta che l'iniziativa del Governo, ingiustificata ed improvvisata, non ha consentito al Parlamento e alla società civile di aprire un adeguato confronto su una materia di grande rilevanza. Nel sottolineare altresì la volontà dell'Esecutivo di attuare una sistematica controriforma della cosiddetta riforma Moratti mediante disposizioni disorganiche inserite nelle leggi finanziarie e in provvedimenti d'urgenza, auspica che nel prosieguo dell'iter possano essere accolte le proposte di modifica presentate dall'opposizione.
VITO LI CAUSI (Pop-Udeur). Nell'esprimere soddisfazione per il provvedimento d'urgenza in discussione, che denota l'impegno del Governo nel delicato settore della istruzione pubblica, sottolinea l'efficacia delle misure da esso recate e, in particolare, di quelle relative al tempo pieno nella scuola primaria ed al tempo prolungato nella scuola media, la reintroduzione del giudizio di ammissione all'esame di terza media, nonché la previsione di nuove modalità per l'iscrizione dei privatisti agli esami di Stato. Giudicate altresì condivisibili le disposizioni concernenti il potere di intervento per i reati contro il decoro delle istituzioni scolastiche, auspica che con il contributo di tutte le forze politiche il testo del decreto-legge possa essere ulteriormente migliorato.
TITTI DE SIMONE (RC-SE). Nel condividere le considerazioni svolte dalle relatrici per la VII e per la XI Commissione sul provvedimento d'urgenza in discussione, che giudica complessivamente positivo, si sofferma, in particolare, sulla disposizione che ripristina nella scuola primaria l'organizzazione delle classi a tempo pieno, modello pedagogico che giudica più rispondente alle esigenze reali delle famiglie. Sottolineata inoltre la necessità di assicurare alla scuola pubblica, già con la prossima legge finanziaria, le necessarie risorse, dà atto alle Commissioni di avere svolto un lavoro proficuo, che ha consentito di migliorare, con il contributo di gruppi dell'opposizione, il testo del provvedimento, ed auspica che ulteriori miglioramenti possano essere apportati nel corso dell'esame in Assemblea; preannunzia infine la presentazione di un ordine del giorno in materia di iniziative per contrastare l'omofobia ed il razzismo anche in ambito scolastico.
PAOLA FRASSINETTI (AN). Osservato che il ricorso da parte del Governo alla decretazione d'urgenza sottrae al confronto parlamentare il dibattito su temi importanti relativi al settore dell'istruzione, rileva, in particolare, che il ripristino del tempo pieno, che viola l'autonomiaPag. VIIorganizzativa delle scuole ed incide sulla libertà di scelta delle famiglie, appare di difficile attuazione, considerata la scarsità di risorse finanziarie a tal fine stanziate. Pur condividendo le norme volte a contrastare il fenomeno della degenerazione comportamentale nel mondo della scuola e quelle relative ai ricercatori, sottolinea la necessità prioritaria di ridisegnare un nuovo stato giuridico dei docenti che ne valorizzi il ruolo.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali.
ALBA SASSO (SDpSE), Relatore per la VII Commissione. Nell'imputare a tutti i gruppi parlamentari la responsabilità della mancata approvazione di un disegno di legge ordinario sulla materia oggetto del provvedimento d'urgenza in discussione, sottolinea la particolare valenza delle misure relative alla reintroduzione del tempo pieno e di quelle relative alla rivisitazione delle sanzioni disciplinari.
CARMEN MOTTA (Ulivo), Relatore per la XI Commissione. Nel prendere atto della condivisione di tutti i gruppi parlamentari per le disposizioni contenute nell'articolo 2 del provvedimento d'urgenza in discussione, che risponde ad un'esigenza di certezza in ordine ai tempi di decisione per l'irrogazione delle sanzioni disciplinari nei confronti del personale docente, auspica che, in sede di esame degli emendamenti, tale materia possa formare oggetto di approfondimento, anche al fine di addivenire ad un ulteriore miglioramento del testo.
LUCIANO MODICA, Sottosegretario di Stato per l'università e la ricerca. Nel manifestare soddisfazione per il costruttivo dibattito e per il proficuo lavoro svolto dalle relatrici, rileva con favore l'ampia condivisione registratasi sull'articolo 3 del provvedimento d'urgenza in discussione, recante misure volte ad innalzare il livello qualitativo del sistema di reclutamento dei docenti universitari.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito del dibattito ad altra seduta.