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Sull'ordine dei lavori (ore 13,35).
ANTONIO SATTA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ANTONIO SATTA. Signor Presidente, mi appello direttamente a lei perché in data 1o febbraio è stata presentata una proposta di modifica del Regolamento della Camera (Doc. II, n. 5), sottoscritta da 37 parlamentari. Dopo otto mesi mi affido alla sua sensibilità, affinché l'argomento sia discusso presso la Giunta per il Regolamento.
PRESIDENTE. La ringrazio, prendo atto della sua sollecitazione.
MAURO DEL BUE. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
Pag. 41MAURO DEL BUE. Signor Presidente, considerando anche la sua ben nota sensibilità verso un argomento come questo, le faccio notare che in Birmania è iniziata una feroce repressione nei confronti dei monaci e degli altri dissidenti. Sarebbe opportuno, a mio giudizio, sollecitare il Ministero degli affari esteri a riferire al più presto alla Camera dei deputati tutto ciò che sa rispetto a questo dramma che stanno attraversando il popolo birmano, i monaci e tutti i dissidenti di un paese martoriato dalla repressione e dalla dittatura da oltre 45 anni.
PRESIDENTE. La questione è stata sollevata questa mattina anche dai deputati Giachetti e Della Vedova. È stata segnalata al Governo questa esigenza che mi pare assolutamente condivisibile. Il Governo si è impegnato ad essere presente al Senato domani alle 11, mentre alla Camera potrebbe riferire domani alle 16,30.
MARIO TASSONE. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MARIO TASSONE. Signor Presidente, oggi il quotidiano Il Giornale riporta una notizia, a mio avviso, molto preoccupante: starebbe per saltare la realizzazione della TAV, in quanto il Governo è in ritardo nella presentazione dei progetti all'Unione europea.
Voglio ricordare a lei, signor Presidente, che la Camera si era interessata al problema. Una nostra mozione, rigettata dalla maggioranza, indicava anche i termini per la conclusione dell'iter progettuale. Il Ministro delle infrastrutture - ciò è riportato anche dall'articolo - parla chiaramente di ostruzionismo all'interno della maggioranza di Governo contro questo progetto: starebbe per saltare il Corridoio 5 tra Kiev e Lisbona.
Ritengo che quantomeno il Ministro delle infrastrutture, se non il Presidente del Consiglio dei ministri, dovrebbe venire in aula per rispondere e chiarire: signor Presidente, credo sia interesse suo e dell'Assemblea, perché in quest'aula si era svolta una discussione e il Governo aveva assunto degli impegni. Sembra che siano prevalenti gli impegni di Agnoletto e di tutto il movimento anti-TAV contro la modernizzazione del Paese. Il Ministro Di Pietro parla di un movimento all'interno della maggioranza che va contro la modernizzazione del nostro Paese: mi affido alla sua sensibilità e al suo impegno in questa direzione (Applausi dei deputati del gruppo UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro)).
PRESIDENTE. Deputato Tassone, la Presidenza si impegna a far pervenire al Governo la sua sollecitazione. Mi permetto solo di ricordarle che, anche in questa materia, lei può presentare strumenti di sindacato ispettivo.
FRANCO STRADELLA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FRANCO STRADELLA. Signor Presidente, intervengo per sottolineare il comportamento e gli effetti di una politica che non riesce a parlare chiaramente al Paese e non riesce a fornire alcuna indicazione e alcun segnale di certezza e sicurezza sull'infrastrutturazione del Paese stesso. La denuncia che oggi appare su Il Giornale, se fosse vera, sarebbe veramente drammatica e tragica: tutte le autonomie locali, le aziende e coloro che sono interessati alla modernizzazione e all'utilizzo di questa importante rete si stanno attrezzando, perché ritengono che gli impegni del Governo siano reali e diretti a dotare il Paese di infrastrutture. Se così non fosse, vi sarebbe, oltre che un danno politico e d'immagine del Paese nel mondo, un danno economico gravissimo alle aziende e alle regioni attraversate da questo Corridoio.
Non è possibile che, all'interno della maggioranza, vi siano tendenze così diverse e contrastanti tra loro. Il Presidente del Consiglio deve chiarire, una volta per tutte, se è intenzione del Governo proseguirePag. 42nell'infrastrutturazione del Paese o se, invece, si vuole abbandonare il progetto, lasciando così le aziende libere di decidere eventualmente la loro rilocalizzazione e, quindi, di danneggiare ulteriormente il Paese.
Non possiamo accontentarci delle affermazioni del Ministro delle infrastrutture, che ha addirittura dichiarato ai giornali di non utilizzare i propri sottosegretari, dimostrando quindi di avere un rispetto del Parlamento del tutto simbolico. Chiediamo che il Presidente del Consiglio venga a comunicare quali siano le intenzioni del Governo su questo importante progetto.
PRESIDENTE. Deputato Stradella, la mia risposta al deputato Tassone vale anche nei confronti della sua sollecitazione.
LUCA VOLONTÈ. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
LUCA VOLONTÈ. Signor Presidente, intervengo per rinnovare, per l'ennesima volta, sia a lei sia al Governo, la richiesta di una informativa da parte del Ministro dell'interno.
Anche oggi i giornali sono pieni di opinioni del Ministro Amato sui rom, che fanno seguito ad altre di diverso tenore espresse durante l'assemblea sull'immigrazione a Firenze.
Confido nei buoni uffici del Presidente della Camera, dopo mesi di sollecitazioni in questa direzione. La prego di porre la mia richiesta all'attenzione del Governo, perché ritengo che anche in questo caso, per l'ennesima volta, il Ministro dell'interno non abbia dato notizia complessiva sulla politica del Governo in materia di sicurezza, ma continui, attraverso interviste e audizioni su punti specifici della sicurezza, a fornire un quadro della situazione abbastanza «arcobaleno», senza dare all'opinione pubblica né al Parlamento contezza precisa di come il Governo Prodi intenda tutelare la sicurezza nei confronti dei cittadini italiani.
PRESIDENTE. Onorevole Volontè, la Presidenza si farà carico di trasmettere la sua richiesta al Governo.
Sospendo la seduta, che riprenderà alle ore 15 con lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.
Ricordo che, alle 16,40 è prevista la deliberazione in merito alla costituzione in giudizio della Camera dei Deputati in relazione ad un conflitto di attribuzione e che a seguire riprenderemo l'esame del disegno di legge di conversione n. 3025-A.
La seduta, sospesa alle 13,45, è ripresa alle 15.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIULIO TREMONTI