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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Misure per il rafforzamento della presenza delle forze dell'ordine nelle regioni del nord Italia - n. 3-01245)
PRESIDENTE. L'onorevole Allasia ha facoltà di illustrare l'interrogazione Maroni ed altri n. 3-01245, concernente misure per il rafforzamento della presenza delle forze dell'ordine nelle regioni del nord Italia (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 1), di cui è cofirmatario.
STEFANO ALLASIA. Onorevole Presidente, onorevole Ministro, l'interrogazione discende dai disordini avvenuti il 23 settembre 2007 a danno delle forze dell'ordine, da parte della popolazione extracomunitaria di Porta Palazzo, a Torino.Pag. 43
Non ci vogliamo soffermare solo su tale episodio, perché altri analoghi episodi sono avvenuti nei mesi scorsi a Cremona e a Torino; si tratta sempre di casi di disordini e di attacchi alle forze dell'ordine.
Nonostante questa situazione, il Governo ha operato lo spostamento e la chiusura di varie stazioni di forze dell'ordine: è il caso - riportato dai giornali torinesi - della prossima chiusura della scuola degli allievi dell'Arma dei carabinieri ospitata alla caserma Cernaia, a Torino.
Con l'interrogazione in esame si chiede di sapere dal Governo se non sia il caso di rivedere completamente la politica sulla sicurezza adottata fino ad ora.
PRESIDENTE. Il Ministro dell'interno, Giuliano Amato, ha facoltà di rispondere.
GIULIANO AMATO, Ministro dell'interno. Signor Presidente, devo subito dire che trovo molto corretta la ricostruzione dell'episodio di Porta Palazzo fatta nell'interrogazione dal collega Allasia e, in generale, del problema della sicurezza.
Nel testo dell'interrogazione si legge che per sedare il tumulto, seguito all'arresto di un immigrato accusato di scippo, sono accorse sul posto sei autoradio dei carabinieri. Secondo il rapporto dell'Arma, le autoradio intervenute erano sette e non sei. Cambia poco, la sostanza è che erano numerose le autoradio presenti. Constatare che, nel breve volgere di pochi minuti, per un incidente come quello di cui si parla nell'interrogazione, accorrano sei o sette autoradio è un fatto che, dal mio punto di vista, esprime una presenza significativa dell'Arma dei carabinieri. Del resto questo non è un caso: nel Patto per Torino sicura, siglato il 22 maggio scorso, era stata decisa l'assegnazione di ottanta carabinieri ai reparti dell'Arma presenti nella città: i reparti interessati sono il nucleo radiomobile, tre compagnie, 16 stazioni e il reparto operativo, per una forza complessiva di 607 unità, rispetto alle quali l'aggiunta determinata dal Patto si aggira intorno al 10 per cento.
La situazione di Torino può non essere ritenuta eccellente - nulla è mai eccellente - ma, francamente, rinvengo situazioni peggiori in Italia, rispetto alle quali dovrò intervenire per adeguare, come giustamente mi viene richiesto, la sicurezza alle esigenze manifestate dalla popolazione.
Per quanto riguarda Cremona - altra città citata nell'interrogazione - devo dire che, sulla base dei rapporti in mio possesso, si trova in una delle condizioni di sicurezza più adeguate dell'intero nord.
Quanto alle scuole - richiamate nella parte finale dell'interrogazione - stiamo adeguando la formazione dei nostri giovani agenti di polizia e carabinieri al potenziale dei posti disponibili. È noto che, in questa fase, ci troviamo un numero di posti per formazione di poliziotti e carabinieri che supera di gran lunga il nostro assorbimento di tali figure. Quindi, dovendo risparmiare - perché è anche giusto risparmiare e non generare sprechi nella spesa pubblica, fatto che, giustamente, l'opposizione ci ricorda - quando disponiamo di posti in eccesso è bene che vengano adeguati alla realtà.
PRESIDENTE. L'onorevole Allasia ha facoltà di replicare.
STEFANO ALLASIA. Signor Presidente, signor Ministro, la sua risposta è stata sintetica quanto la mia domanda. Sono ben felice che a rispondere sia stato lei che, essendo torinese, conosce benissimo il territorio oggetto dell'interrogazione.
La sua risposta è stata sintetica perché l'evento è ben conosciuto, sebbene non sia l'unico che abbiamo voluto porre in rilevo ma solo uno dei tantissimi casi di disordini causati da extracomunitari. A nostro avviso, ma anche ad avviso della popolazione di quei territori, vi è la sensazione che la popolazione extracomunitaria, soprattutto quella illegale, grazie alla vostra legge sull'immigrazione, continui a perpetrare disordini ben sapendo che non sarà perseguita legalmente.
Il Governo ha dichiarato che la popolazione carceraria extracomunitaria è in calo, ma ciò è dovuto sia all'indulto chePag. 44voi avete votato qualche mese fa, sia anche ai mancati arresti della scorsa settimana, il 23 settembre, connessi all'episodio di Porta Palazzo. Ci rammarica, con riferimento a quest'ultimo episodio, che tre militari dell'Arma siano rimasti feriti gravemente ed abbiano dovuto ricorrere alle cure mediche, mentre gli aggressori sono ancora latitanti.
Il Governo centrale e l'amministrazione di centrosinistra torinese dovrebbero essere più solerti così come lo sono stati nell'inquisire i cittadini, settantenni e ottantenni, andati a fare le ronde autogestite al toxic park.
PRESIDENTE. Deve concludere.
STEFANO ALLASIA. Tutto ciò rappresenta un chiaro segnale di malgoverno. State governando contro il popolo e perciò vi chiediamo di dimettervi; se lo faceste, fareste sicuramente una cosa gradita a tutta la popolazione italiana.