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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Misure per garantire un pieno sostegno didattico agli studenti portatori di handicap - n. 3-01247)
PRESIDENTE. L'onorevole Picano ha facoltà di illustrare l'interrogazione Fabris n. 3-01247, concernente misure per garantire un pieno sostegno didattico agli studenti portatori di handicap (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 3), di cui è cofirmatario.
ANGELO PICANO. Signor Presidente, signor Ministro, con l'interrogazione in esame noi del gruppo Popolari-UDEUR intendiamo riproporre alla sua attenzione la situazione di estremo disagio in cui versano numerosissime famiglie di ragazze e ragazzi disabili, che si sono visti progressivamente e inspiegabilmente ridurre le ore di sostegno a scuola, come testimoniato anche dalle contestazioni di cui lei è stato oggetto a Napoli.
Si tratta indubbiamente di un grave problema, che investe un diritto costituzionale importantissimo, vale a dire il diritto all'istruzione, all'educazione e all'apprendimento effettivi della persona portatrice di handicap ricavabile dagli articoli 34 e 38 della Costituzione. Nonostante la piena attuazione legislativa di questo diritto...
PRESIDENTE. La invito a concludere, onorevole Picano.
ANGELO PICANO. ..la realtà applicativa delle relative norme è del tutto insoddisfacente.
Per tutti questi motivi le chiediamo, signor Ministro, che cosa intenda fare per garantire i diritti previsti dalla Costituzione a tali ragazzi.
PRESIDENTE. Il Ministro per la pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, ha facoltà di rispondere.
GIUSEPPE FIORONI, Ministro della pubblica istruzione. Signor Presidente, l'onorevole interrogante sa che sul sito Internet del Ministero della pubblica istruzione sono inseriti tutti i dati numerici relativi ai diversamente abili integrati nel nostro servizio di istruzione, sia nello scorso anno, sia nell'anno in corso. Essendo basati sugli organici di fatto questi saranno definiti all'inizio dell'anno. Per quest'anno parliamo già di 174.455 alunni e oltre 90 mila insegnanti di sostegno. Le 12 mila unità in meno sono frutto non delle mie interviste ma, purtroppo, delle farneticazioni di chi parla senza avere la bontà di conoscere i dati.
Rispetto all'interrogazione presentata dall'onorevole Fabris, che fa riferimento a un caso particolare di una ragazza, l'ufficio scolastico per la Toscana ha riferito di aver sempre assicurato all'allieva i supporti necessari affinché l'integrazione avvenisse in modo corretto e proficuo. Nell'interrogazione parlamentare si sottolinea che l'allieva ha usufruito di ventiquattro ore di sostegno settimanale nella scuola primaria, di tredici ore nel primo anno della scuola secondaria di primo grado e di dodici ore nel secondo e terzo anno. Ciò non deve essere visto come un progressivo disinteressamento dell'amministrazione scolastica nei confronti delle esigenze dell'alunna, ma indica che nell'assegnazione delle risorse di sostegno viene sottolineato e solitamente seguito il criterio, ormai largamente condiviso anche dagli esperti del settore esterni alla scuola, di realizzare il massimo intervento possibile nelle prime fasi dell'integrazione scolastica, per poi ridurre gradualmente gli interventi individuali o individualizzati per consentire il consolidarsi di un'autonomia guidata.
Per l'anno scolastico 2006-2007 il dirigente scolastico, avvalendosi della consulenza del gruppo di lavoro di istituto, ha assegnato all'alunna dieci ore. Complessivamente sono state attivate per favorire l'integrazione scolastica dell'alunna sedici ore settimanali, di cui dieci effettuate dal docente per attività di sostegno, sei dall'operatore socio-educativo assegnato all'amministrazione provinciale in relazione a una frequenza di trenta ore settimanali. Oltre a questi interventi l'alunna ha usufruito di un inserimento in attività diPag. 47laboratorio, che, in quanto organizzata per piccoli gruppi di alunni, è altamente motivante e facilita l'elaborazione di interventi personalizzati.
L'assegnazione delle ore di sostegno è coerente con l'indicazione della diagnosi funzionale, che pone la progressiva acquisizione di autonomia personale dell'alunna tra gli obiettivi prioritari da conseguire in ambito scolastico fatta dai rispettivi specialisti del settore. La riduzione di orario rispetto all'anno scolastico precedente non si è verificata per l'attività del docente di sostegno, ma solo per quella dell'operatore socio-educativo, che invece di otto ore è stato assegnato dall'amministrazione provinciale competente per sei ore settimanali. L'insegnante di sostegno ha prestato la propria attività dedicandosi ai bisogni emergenti del contesto classe, mettendo a disposizione le proprie competenze pedagogico-didattiche e metodologiche anche dei colleghi curricolari, che hanno in carico un'intera classe composta anche per la presenza dell'allieva in parola da sedici alunni.
PRESIDENTE. La invito a concludere, onorevole Fioroni.
GIUSEPPE FIORONI, Ministro della pubblica istruzione. È stato anche qui seguito il processo della continuità didattica, che è essenziale per gli insegnanti di sostegno.
ITALO BOCCHINO. Bravo Fioroni!
GIUSEPPE FIORONI, Ministro della pubblica istruzione. Per quanto riguarda, infine, il monitoraggio sul fabbisogno...
PRESIDENTE. La invito a concludere.
GIUSEPPE FIORONI, Ministro della pubblica istruzione. ..il direttore scolastico regionale della Toscana è stato sollecitato a compiere una nuova rivisitazione di tutte le diagnosi che sono state effettuate, per considerare se sia necessario aumentare le ore di sostegno degli insegnanti e quanto, invece, dipenda dalle altre figure funzionali.
ITALO BOCCHINO. Ottimo intervento!
PRESIDENTE. L'onorevole Picano ha facoltà di replicare.
ITALO BOCCHINO. Bravo Fioroni!
PRESIDENTE. Per cortesia...
ANGELO PICANO. Signor Presidente, ringrazio il Ministro per le considerazioni che ha svolto, tuttavia resta un problema di fondo. Una sorta di grido di dolore proviene da tutte le parti d'Italia per l'insufficienza dei fondi necessari a far fronte al dettato costituzionale, ma anche a quello che varie leggi (che si sono succedute nel tempo) hanno, in qualche modo, previsto: un'assistenza adeguata ai portatori di handicap.
Per tale motivo, la raccomandazione che vorrei rivolgere al Ministro, in vista della legge finanziaria, è considerare se sia possibile arrivare ad una tassa direttamente devoluta a questo tipo di assistenza. In questo modo, infatti, faremmo non solo sentire la solidarietà del Paese rispetto ai nostri ragazzi, ma apriremmo anche nella nostra nazione una prospettiva di maggiore solidarietà, più che mai necessaria, per favorire la questione sociale.