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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Interventi per superare il divario infrastrutturale tra centro-nord e sud - n. 3-01257)
PRESIDENTE. L'onorevole Reina ha facoltà di illustrare l'interrogazione Oliva n. 3-01257, concernente interventi per superare il divario infrastrutturale tra centro-nord e sud (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 13), di cui è cofirmatario.
GIUSEPPE MARIA REINA. Signor Presidente, signor Ministro, il rapporto 2006 del dipartimento per le politiche dello sviluppo e di coesione del Ministero dello sviluppo economico ci presenta un quadro estremamente allarmante degli investimenti per le infrastrutture ferroviarie tra il nord e il sud del Paese. Tale quadro viene confermato, purtroppo, anche daPag. 64quello che si conosce del piano industriale delle Ferrovie dello Stato per gli anni 2007-2011.
Con questa interrogazione intendiamo apprendere in modo serio e apprezzabile quali siano i termini e, soprattutto, i tempi di attuazione di una politica reale che veda una compensazione nei confronti del sud degli investimenti per le infrastrutture, a partire da quelle riguardanti il trasporto ferroviario.
PRESIDENTE. Il Ministro delle infrastrutture, Antonio Di Pietro, ha facoltà di rispondere.
ANTONIO DI PIETRO, Ministro delle infrastrutture. Signor Presidente, limiterò il mio intervento a ciò che questo Governo e le Ferrovie dello Stato, in ottemperanza alle indicazioni del Governo stesso, hanno posto in essere in riferimento alle infrastrutture ferroviarie per il sud d'Italia.
Ho l'impressione che abbiamo letto due contratti di programma diversi, anche se ci riferiamo ad un contratto (2007-2011), che è stato sottoscritto e approvato nel mese di luglio. Da tale contratto risulta - è una questione matematica non è un'opinione - che solo per le ferrovie e solo nella tabella «opere in corso» sono previste, solo per le regioni meridionali, 8 miliardi e mezzo di euro destinati a opere infrastrutturali; inoltre, la metà di 7 miliardi (circa tre miliardi e mezzo) è assegnata dal contratto a PON (FAS nazionali) per le ferrovie. Tutti e 7 i miliardi sono comunque assegnati alle regioni del sud.
Vorrei segnalare, per fare un riferimento specifico ad alcune opere, che è stato inserito nel contratto delle ferrovie 2007-2011 il benedetto - o non benedetto - nodo ferroviario di Palermo, che è vero che è stato inaugurato due volte nella precedente legislatura, ma è altrettanto vero che mancava un euro per essere realizzato: io ho stanziato un miliardo di euro per realizzarlo.
È altrettanto vero che abbiamo inserito nel programma 2007-2011 (stiamo già realizzando la progettazione) il tratto Napoli-Bari (circa 4 miliardi di euro) passante per Foggia e che abbiamo previsto e finanziato, attraverso i PON nazionali, anche il nodo di Bari - tanto per citarne alcuni - e la velocizzazione della Napoli-Reggio Calabria nei tratti dove sono presenti gallerie e passaggi a livello.
Vorrei tranquillizzarla, quindi, sul fatto che, anche riferimento al 2006, gli investimenti localizzati nel Mezzogiorno hanno mantenuto un trend positivo di circa il 30 per cento rispetto agli investimenti complessivamente previsti e messi in cantiere in tutta Italia, con un incremento del 3 per cento rispetto all'ultimo anno della legislatura precedente.
Questa è matematica - lo ripeto - non è un'opinione.
Per quanto riguarda il servizio di trasporto e di traghettamento che lei pensa che vogliamo addirittura chiudere, vorrei farle soltanto presente - non spetterebbe a me, ma al Ministero dei trasporti, però voglio svolgere una «difesa d'ufficio», anche se non richiesta - che gli investimenti previsti e contrattualizzati prevedono un nuovo materiale rotabile rivolto al sud pari a 600 milioni di euro. Mi sembra che sia un'affermazione concreta e che non sia accertato che tutto ciò significhi una dismissione della volontà del Governo di operare in materia ferroviaria per il sud.
PRESIDENTE. L'onorevole Reina ha facoltà di replicare.
GIUSEPPE MARIA REINA. Signor Ministro - me lo permetta - a sentire la risposta che lei ci ha fornito dovremmo fare salti di gioia. In realtà, sappiamo benissimo che non possiamo farli, non solo per quello a cui accennavo: è un dato ineliminabile il fatto che nel rapporto del 2006 risultano destinati alle regioni centrosettentrionali 7 milioni e 347 mila euro a fronte di un milione e 196 mila euro per quanto riguarda le regioni meridionali. Non si tratta di un dato inventato, poiché emerge dal rapporto 2006.
Riguardo agli investimenti di cui ella ha parlato, sarebbe interessante capire qual è la discriminante tra quelli posti a carico del bilancio dello Stato e quelli che, invece,Pag. 65provengono dall'Unione europea, perché ci farebbe capire fino a che punto il Governo decide di investire nel Meridione o, comunque, è costretto a investire nel Meridione.
Sono di tutt'altra natura le notizie che di tanto in tanto escono fuori. Mi riferisco alle dichiarazioni della senatrice Donati, la quale aveva sollevato un'enorme questione per il fatto che si paventava la chiusura sostanziale della ferrovia Reggio Calabria-Villa San Giovanni e il trasferimento dei passeggeri sui traghetti per riprendere la linea ferrata oltre lo stretto, o alla notizia del blocco della Salerno-Reggio Calabria in tema di trasporto gommato.
Sono tutti elementi che ci preoccupano e che, dunque, non mi permettono di affermare che sono soddisfatto dalla risposta che lei ci ha fornito, ma lasciano intatte tutte le perplessità e le preoccupazioni che nutriamo - mi consenta - prima ancora che come parlamentari, come cittadini di questo Meridione d'Italia (Applausi dei deputati dei gruppi Misto-Movimento per l'Autonomia e Forza Italia).