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Sull'ordine dei lavori e per la risposta a strumenti del sindacato ispettivo (ore 19,54).
EMANUELE FIANO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
EMANUELE FIANO. Signor Presidente, volevo segnalare un fatto, secondo me, molto grave.
Sabato scorso, verso le ore 20, nel pieno centro di Busto Arsizio, in via Milano, Angioletto Castiglioni (84 anni), partigiano ed ex reduce del lager nazista di Flossenburg, che fu torturato in quel lager e sopravvissuto, ha subito un'aggressione da parte di un gruppo di ragazzi di estrema destra, naziskin (teste rasate, svastiche tatuate sulle braccia e sul collo), come hanno riportato i maggiori quotidiani del nostro Paese e la cronaca dei quotidiani locali.
Egli è stato insultato al grido di «sporco partigiano», un insulto cui l'ex combattente della guerra di liberazione ha risposto a testa alta, nonostante la sua età, ricordando il suo passato di combattente per la libertà del nostro Paese, di partigiano senza macchia, le sue torture e la sua deportazione nel campo della morte a Flossenburg e ricordando i suoi compagni di prigionia lì rimasti uccisi.
In due occasioni il branco di questi naziskin - come noi usiamo definirli nelle cronache per non approfondire un giudizio sulla loro intelligenza e sulle loro azioni - ha provato a stringere il Castiglioni in un angolo, alzando le mani contro di lui, finché uno di questi ragazzi non li ha divisi.Pag. 103
Nessuno dei presenti - riferiscono le cronache -, concittadini di Castiglioni, e di questi ragazzi, diversi presenti, è intervenuto in sua difesa. Penso che il Parlamento italiano, figlio della Resistenza e della lotta di liberazione, debba esecrare all'unanimità quanto accaduto, inviando ad Angioletto Castiglioni, reduce dai campi di sterminio, partigiano, la propria solidarietà e mi augurerei che la Presidenza della Camera volesse inviare al Governo una richiesta di informativa su quanto accaduto.
Purtroppo, non è il primo episodio così grave in quella città e in quella zona, che pensavamo non dovesse più accadere nel nostro Paese.
MARCO ZACCHERA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. A che titolo?
MARCO ZACCHERA. Sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MARCO ZACCHERA. Signor Presidente, volevo intervenire per sollecitare un atto di sindacato ispettivo, ma ascoltando le parole del collega non posso che uniformarmi anch'io a quanto da lui richiesto, perché non conosco i dettagli dell'episodio, ma sicuramente non sono tollerabili queste situazioni.
Ciò premesso, volevo richiamare il Governo a rispondere ad un'interrogazione, che ho presentato già da parecchio tempo, sulla carta di identità elettronica. In proposito, proprio oggi, ho presentato una nuova interrogazione con maggiori dati; penso che sia di interesse per tutti avere una sollecita risposta su entrambe.
PRESIDENTE. Onorevole Fiano, sarà mia cura informare immediatamente il Presidente della Camera del grave episodio che lei ha riferito questa sera. Sicuramente ci associamo all'esecrazione di quanto accaduto, ma penso che il Presidente della Camera riterrà di farlo personalmente, fermo restando che, come lei sa, sono disponibili gli strumenti di sindacato ispettivo che lei potrà utilizzare se ritiene di rivolgersi direttamente al Governo.
ROBERTO SALERNO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ROBERTO SALERNO. Signor Presidente, sentendo l'intervento del collega Fiano non posso non rilevare la sua sensibilità, che deve ovviamente essere di tutti, non solo dei parlamentari, ma anche dei cittadini, di fronte a un atto di prevaricazione e di violenza.
Vorrei, però, che fosse rivolta un'attenzione non solo a questi episodi, che potrei quasi definire isolati. Non so come sia finito tale episodio e se ci sono state delle conseguenze di tipo fisico per la persona che ha citato l'onorevole Fiano.
Vorrei ricordare che ogni giorno, quotidianamente, centinaia di migliaia di italiani subiscono aggressioni, violenze, scippi, senza che per questo vi sia un parlamentare che, in qualche maniera, sollevi l'attenzione sulle sorti di tanti cittadini che rimangono vittime di tali atti di violenza.
Noi dovremmo essere sempre all'erta ...
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Salerno, ma non apriamo un dibattito...
ROBERTO SALERNO. ...noi dovremmo sempre richiamare l'attenzione su tali fatti e richiamare il Governo sul problema dell'ordine pubblico in generale.
PRESIDENTE. Mi pare che non sia il caso di aprire un dibattito. La vicenda qui esposta dall'onorevole Fiano è di una gravità particolare ed è stata citata non solo la vittima, un partigiano che ha pagato già un prezzo altissimo per la sua militanza e il suo impegno, ma soprattutto è stato riferito che il gruppo degli aggressori si è qualificato in un modo che non può essere, ovviamente, tollerato.
ROBERTO SALERNO. Comunque lo condanno anche io!
Pag. 104PRESIDENTE. In ogni caso, come ho già detto, riferirò immediatamente al Presidente.