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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Risorse assegnate al Ministero dell'interno in relazione alla questione della sicurezza e della lotta alla criminalità - n. 3-01278)
PRESIDENTE. Il deputato Ronconi ha facoltà di illustrare l'interrogazione Casini n. 3-01278, concernente risorse assegnate al Ministero dell'interno in relazione alla questione della sicurezza e della lotta alla criminalità (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 5), di cui è cofirmatario.
MAURIZIO RONCONI. Signor Presidente, signor Vicepresidente del Consiglio, l'insicurezza manifestata dai cittadini a causa della criminalità rappresenta una delle nostre maggiori preoccupazioni. Non è sufficiente varare le leggi, è anche necessario che poi le stesse siano applicate correttamente.
Proprio ieri un ex brigatista, già condannato a tre ergastoli per sei omicidi (mai pentito, né dissociato, eppure in regime di semilibertà), ha tentato una rapina a mano armata, provando per tre volte a sparare contro i poliziotti e non riuscendovi soltanto perché, accidentalmente, si era inserita la sicura della sua pistola.
Si tratta di fatti gravissimi, così come gravi sono le affermazioni del Ministro Amato rese qualche giorno fa in Commissione, qui alla Camera dei deputati, sul taglio, operato nella scorsa legislatura, di 217 milioni di euro al Ministero dell'interno e sulla sussistenza di 480 milioni di euro di debito dello stesso Ministero, nonché l'esortazione, rivolta ai vigili del fuoco, a non pagare gli affitti per destinare le relative risorse ad altri scopi operativi.
Con la nostra interrogazione chiediamo se le risorse previste nella prossima legge finanziaria saranno sufficienti per garantire quel robusto - come lei lo ha definito - «pacchetto sicurezza».
PRESIDENTE. Il Vicepresidente del Consiglio dei Ministri, Francesco Rutelli, ha facoltà di rispondere per tre minuti.
FRANCESCO RUTELLI, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. Signor Presidente, preliminarmente faccio notare che a breve risponderò ad un'altra interrogazione che verte sulla stessa materia o ad essa assimilabile.
Ha ragione, onorevole Ronconi, le dichiarazioni di Amato sono gravi, ma sono vere, per quanto riguarda il riferimento ai tagli che sono stati operati negli anni scorsi. Con la legge finanziaria per il 2008 si vuole realizzare un effettivo potenziamento delle forze dell'ordine che sono impegnate nelle strade delle nostre città. Si prevede uno sblocco del turn over, che permetta di immettere nei ruoli forze nuove per circa 4.500 unità: sono destinati a tale scopo, a regime, 140 milioni di euro. Si prevede, altresì, il recupero del personale in servizio presso altre amministrazioni, che renderà disponibili in più tra le 2 e le 3 mila unità. Si prevede, inoltre, l'assorbimento di una quota dei 25 mila esuberi stimati dal Ministero della difesa (personale civile e marescialli: questi ultimi potranno essere impiegati nei ruoli tecnici delle forze di polizia) e l'istituzione di un fondo di 100 milioni per le esigenze funzionali e di istituto della Polizia di Stato e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
Sono stati stanziati, altresì, circa 200 milioni per il contratto del personale del comparto sicurezza, siglato a luglio, e le corrispondenti misure per il Corpo dei vigili del fuoco. Infine, sono stati destinati 170 milioni di euro - lo voglio sottolineare perché è una misura importante - per l'equiparazione dei familiari delle vittime della mafia e del dovere a quelli delle vittime del terrorismo.
Pur in una situazione difficile per la finanza pubblica, aumenta la disponibilità delle risorse destinate al comparto sicurezza. È evidente che tutti siamo consapevoli che la grande priorità riguardi la certezza della pena: se una persona colpevole di un grave reato, si rende nuovamente responsabile dello stesso reato, ciò sta a significare che c'è molto che non funziona.
L'allarme sociale in materia di sicurezza sta crescendo e ciò è un problema che riguarda tutti. Sono convinto che il pacchetto di misure, che entro il mese di ottobre il Governo intende presentare, d'intesa con il Ministro dell'interno e del Ministro della giustizia e con l'impegno anche nostro e mio (ho avanzato una serie di proposte che sono state richiamate in parte dall'interrogante), rappresenti uno sforzo corale: il tema della sicurezza è prioritario nella vita del nostro Paese e, conseguentemente, lo deve essere anche nell'azione del Governo.
PRESIDENTE. Il deputato Casini ha facoltà di replicare.
PIER FERDINANDO CASINI. Signor Presidente, desidero anzitutto esprimere la mia solidarietà a Giovanni Berardi, il presidente dell'Associazione italiana delle vittime del terrorismo, che, inascoltato, chiede al Governo, l'applicazione della legge 3 agosto 2004, n. 206, che riguarda i benefici in favore delle vittime del terrorismo. Questi, nella giornata di ieri, ha avuto una sola novità, purtroppo drammatica: Cristoforo Piancone, l'uomo che uccise il padre, è il protagonista degli eventi richiamati dall'onorevole Ronconi.
Questo la dice lunga sullo stato di scoramento che, assieme a Giovanni Berardi, provano oggi i cittadini onesti. Quei cittadini che non possono sentirsi rassicurati dall'affermazione del Vicepresidente Rutelli perché tutti - sottolineo tutti -, a partire da tutti i sindacati, in questi giorni sono sul piede di guerra per l'assoluta insufficienza dei fondi destinati dalla prossima legge finanziaria al comparto sicurezza.
Voi sapete che vi è stata un'intesa, siglata a Palazzo Vidoni il 27 luglio 2007, tra tutte le sigle sindacali. Un cartello guidato dal SIULP ha sottoscritto un patto per la sicurezza. Chiedete, voi governanti, oggi, al SIULP e ai principali sindacati di categoria qual è il giudizio sui fondi assolutamentePag. 52insufficienti che sono stati stanziati per il Ministero dell'interno e, soprattutto, per il pacchetto di sicurezza.
Non mi riferisco solo alle grandi questioni che riguardano gli automezzi, quali, ad esempio, la possibilità di rinnovare il parco macchine, che non sono sufficienti a contrastare la criminalità...
PRESIDENTE. La invito a concludere, onorevole Casini.
PIER FERDINANDO CASINI. ... ma anche agli impegni contrattuali assunti. Onorevole Rutelli, chiediamo più soldi per la sicurezza. Faremo una battaglia in Parlamento con i sindacati, assistendoli anche nel Paese, affinché voi possiate essere più sensibili a questo tema (Applausi dei deputati del gruppo UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro)).