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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Dati relativi alla mobilità d'ufficio e a quella su base volontaria dei dipendenti pubblici - n. 3-01288)
PRESIDENTE. Il deputato Cirino Pomicino ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01288, concernente dati relativi alla mobilità d'ufficio e a quella su base volontaria dei dipendenti pubblici (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 14), per un minuto.
PAOLO CIRINO POMICINO. Signor Presidente, il Vicepresidente Rutelli dovrebbe sapere - probabilmente lo sa - che la mobilità dei pubblici dipendenti è stata introdotta nel 1988; che dal 1988 al 1993 sono stati trasferiti 10 mila dipendenti fra enti locali, amministrazioni centrali dello Stato ed enti pubblici; che il Governo Ciampi ha bloccato la mobilità volontaria nel 1993 e che la legislazione ha introdotto la mobilità d'ufficio.
La mia domanda è volta a sapere quanti trasferimenti dei dipendenti tra i vari uffici pubblici sono stati realizzati dal 1998 ad oggi, cioè dopo le leggi del 1997 e del 2001.
PRESIDENTE. Il Vicepresidente del Consiglio dei ministri, Francesco Rutelli, ha facoltà di rispondere.
FRANCESCO RUTELLI, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. Signor Presidente, è una domanda molto tecnica e spero di non essere troppo noioso.Pag. 69
Mentre l'onorevole Leone va via, gli ricordo che non sono stati stanziati 200 milioni, ma circa 13 miliardi di euro. Questo è il bilancio del comparto sicurezza nella legge finanziaria. Le risorse di cui abbiamo parlato ora sono naturalmente aggiuntive e sono anche molto più consistenti, ma le ho citate nella risposta precedente. Non volevo che vi fosse un equivoco.
Onorevole Cirino Pomicino, lei ricorda correttamente il decreto del 1998, sulla centralizzazione della mobilità dei dipendenti pubblici, e la successiva legge n. 537 del 1993, che trasformava questo istituto. La disciplina vigente è regolata dall'articolo 30 del decreto legislativo n. 165 del 2001, imperniata sulla cosiddetta mobilità volontaria o concordata, che consente alle pubbliche amministrazioni di coprire i posti vacanti in organico mediante la cessione del contratto di lavoro di dipendenti appartenenti alla stessa qualifica in servizio presso altre amministrazioni, che facciano domanda di trasferimento.
Non vi è nessun monitoraggio su questo, perché il procedimento è nella completa disponibilità delle parti, amministrazione e dipendente, che provvedono con decisione autonoma.
Vi è poi, oltre a questo tipo di mobilità, che non ha - lo ripeto - nessun tipo di formalità, per cui il dipartimento della funzione pubblica non interviene, la disciplina che prevede altre procedure di mobilità, per gestire eccedenze di personale. In questo caso interviene il dipartimento della funzione pubblica. Questo istituto ha riguardato dal 1998 ad oggi solo una decina di unità di personale degli enti privatizzati e circa trenta unità di segretari comunali e provinciali privi di incarico.
Nello stesso periodo di tempo, si è effettuata la mobilità di personale statale per il decentramento amministrativo, che ha riguardato 4.004 dipendenti verso le regioni a statuto ordinario e altri 450 alla fine del 2006.
È in corso l'attivazione della mobilità del personale statale (circa 3 mila unità) interessato dal processo di conferimento delle funzioni catastali ai comuni.
Inoltre, norme speciali prevedono la mobilità del personale per la trasformazione di enti. Penso all'Agenzia del demanio, che prevede l'assorbimento da parte di altre amministrazioni di circa 1.277 unità di personale.
Infine, sottolineo che il nuovo contratto per il comparto ministeri, da poco sottoscritto, per favorire l'attuazione della mobilità permetterà a ciascuna amministrazione di dotarsi di una banca dati per individuare le vacanze organiche distinte per sede di destinazione, area e profilo.
PRESIDENTE. La prego di concludere.
FRANCESCO RUTELLI, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. Ciò permetterà di proseguire il rinnovamento dell'istituto della mobilità, razionalizzare, semplificare e rendere più trasparente i rapporti, per migliorare la performance dell'amministrazione pubblica.
PRESIDENTE. Il deputato Cirino Pomicino ha facoltà di replicare.
PAOLO CIRINO POMICINO. Signor Vicepresidente Rutelli, naturalmente non possiamo dichiararci soddisfatti per la sua risposta, anche perché lei ha fatto riferimento a dati sui quali, sostanzialmente, il suo dipartimento non sa nulla, avendo affermato che non riesce a monitorare la mobilità dei pubblici uffici.
Tuttavia, vorrei porle una domanda politica, sottolineando che il mio quesito era tutt'altro che tecnico: sbaglio o il Governo di centrosinistra ha varato la grande riforma Bassanini, in base alla quale la mobilità doveva essere l'elemento centrale per la delocalizzazione del proprio personale, nonché l'elemento essenziale per rilanciare la produttività della pubblica amministrazione?
Ciò che ci venite a dire è che, in realtà, non sapete nulla, perché non avete compiuto il monitoraggio; oppure che, al contrario, vi risultano alcune decine di trasferimenti verso le regioni, attuati in occasione del trasferimento delle competenze.Pag. 70
Concludo rilevando che il Ministro Bersani ha affermato che per la pubblica amministrazione deve essere prevista una riorganizzazione industriale. Vicepresidente Rutelli, non si distragga, perché le sto per dare un consiglio. Il disegno di legge sulla modernizzazione della pubblica amministrazione è inserito nel programma dei lavori dell'Assemblea: vuole essere così cortese da suggerire al suo collega Nicolais di porre mano a una disciplina che possa riproporre quanto attuato nel periodo 1988-1992, cioè garantire una mobilità volontaria per decine di migliaia di persone, facendo l'interesse, da un lato, dei lavoratori e, dall'altro lato, della pubblica amministrazione (Applausi dei deputati del gruppo DCA-Democrazia Cristiana per le Autonomie-Partito Socialista-Nuovo PSI)?
PRESIDENTE. È così esaurito lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata; termina quindi la ripresa televisiva diretta.