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Discussione del disegno di legge: S. 1465 - Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica democratica federale dell'Etiopia sulla mutua assistenza amministrativa per la prevenzione, l'accertamento e la repressione delle infrazioni doganali, con allegato, fatto a Roma il 26 settembre 2006 (Approvato dal Senato) (A.C. 2927) (ore 16,03).
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge, già approvato dal Senato: Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica democratica federale dell'Etiopia sulla mutua assistenza amministrativa per la prevenzione, l'accertamento e la repressione delle infrazioni doganali, con allegato, fatto a Roma il 26 settembre 2006.
(Discussione sulle linee generali - A.C. 2927)
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione sulle linee generali.
Avverto che il presidente del gruppo parlamentare di Forza Italia ne ha chiesto l'ampliamento senza limitazioni nelle iscrizioni a parlare, ai sensi dell'articolo 83, comma 2, del Regolamento.
Avverto, altresì, che la III Commissione (Affari esteri) si intende autorizzata a riferire oralmente.
Il vicepresidente della III Commissione, deputata De Zulueta, ha facoltà di svolgere la relazione, in sostituzione del relatore, deputato Zacchera.
TANA DE ZULUETA, Vicepresidente della III Commissione. Signor Presidente, tento di supplire all'onorevole Zacchera che potrà completare, nella successiva fasePag. 7delle votazioni, il mio intervento formulando le sue osservazioni sul contesto entro il quale tale accordo è stato stipulato. Ricordo che l'accordo rientra in una modalità di scambio e di assistenza reciproca, volto a consentire ai Paesi, oggetto di questo tipo di cooperazione, di omologare la propria gestione amministrativa delle dogane a standard internazionali riconosciuti, in particolare agli standard europei vigenti nel nostro Paese.
Pertanto, l'accordo è piuttosto tecnico ed entra in campi che, probabilmente, sono nuovi ma importanti per questo tipo di gestione amministrativa, come la materia della protezione dei dati personali. Vi sono anche aspetti delicati ed importanti, come la lotta ai traffici illeciti di stupefacenti e un richiamo esplicito alla Convenzione ONU in materia (Convenzione delle Nazioni Unite contro il traffico illecito degli stupefacenti e delle sostanze psicotrope del 20 dicembre del 1988).
All'articolo 1 dell'accordo è definito il campo di applicazione dell'accordo medesimo, mentre all'articolo 2 si prevede che la reciproca assistenza è assicurata tramite le rispettive amministrazioni. Ai sensi degli articoli 3 e 4 le amministrazioni doganali si scambiano, su richieste, tutte le notizie ed informazioni, utili alla corretta applicazione della legislazione e al perseguimento delle relative infrazioni, sulla regolarità e liceità delle operazioni di import ed export tra due Paesi, nonché informazioni utili all'esatta determinazione di dazi e di diritti doganali.
L'articolo 6 chiarisce che, sempre su richiesta, l'amministrazione ha l'obbligo di fornire informazioni sulle norme e sulle procedure applicabili sul proprio territorio pertinenti per le indagini relative ad un'infrazione doganale.
L'articolo 8, sempre nel quadro di uno scambio di informazioni, prevede una speciale sorveglianza su persone, merci, mezzi di trasporto o locali in qualche modo connessi ad infrazioni. L'articolo 10 riguarda gli adempimenti di comunicazione.
Signor Presidente, concludo senza entrare nello specifico degli articoli successivi, in quanto questo tipo di accordo è estremamente importante per consentire un quadro di certezze alle imprese italiane che si trovassero nella condizione di poter esportare in un Paese come l'Etiopia.
Per queste ragioni, considero il disegno di legge al nostro esame un significativo strumento di cooperazione tra i due Paesi, volto - come affermavo prima - a garantire un quadro di norme e di certezze agli operatori dei due Paesi, in un contesto estremamente delicato e difficile come quello del Corno d'Africa.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il rappresentante del Governo.
UGO INTINI, Viceministro degli affari esteri. Signor Presidente, i rapporti bilaterali con l'Etiopia (a ciò ha contribuito anche la restituzione dell'obelisco di Axum) sono ottimi in tutti i settori, come è stato recentemente testimoniato dai colloqui che il Presidente del Consiglio ha tenuto con le autorità etiopiche, in occasione della sua partecipazione, lo scorso gennaio, al vertice dell'Unione africana ad Addis Abeba. L'ottimo andamento delle relazioni bilaterali ha trovato conferma, ultimamente, nel corso dell'incontro di Roma del 29 marzo fra il Ministro degli affari esteri D'Alema e il suo omologo etiopico, oltre che dai colloqui tenuti dal Viceministro, Patrizia Sentinelli, ad Addis Abeba, nell'ottobre del 2006 e nello scorso mese di maggio.
Il rilancio della collaborazione bilaterale con l'Etiopia si basa, sul piano politico, su un memorandum di intesa sulle consultazioni politiche rafforzate; sul piano culturale, su un accordo di collaborazione in materia culturale e scientifica; sul piano commerciale, su un accordo per evitare le doppie imposizioni e su un altro in materia di protezione e promozione degli investimenti. La frequenza degli incontri ad alto livello e il quadro degli accordi attualmente in vigore con l'Etiopia, cui va aggiunto il rilevante impegno della cooperazione italiana allo sviluppo, rendono l'idea della qualità dei rapporti tra i nostri due Paesi. Attraverso l'accordo di mutua assistenza amministrativa per laPag. 8prevenzione, l'accertamento e la repressione delle infrazioni doganali, sarà instaurata una cooperazione reciproca tra le rispettive autorità doganali, che avrà lo scopo principale di garantire il rispetto della legislazione in materia di scambi commerciali. In tal modo sarà possibile assicurare un più efficace e trasparente interscambio commerciale tra l'Italia e l'Etiopia.
La collaborazione tra la nostra Agenzia delle dogane e la corrispondente autorità doganale etiope potrà condurre, inoltre, a una semplificazione complessiva nel contrasto alle pratiche illegali: l'accordo, pertanto, rappresenta anche uno strumento in grado di garantire una maggiore tutela per i nostri imprenditori che intrattengono rapporti commerciali con l'Etiopia.
D'altra parte, il miglioramento delle pratiche doganali alla frontiera potrà stimolare una maggiore presenza commerciale italiana in questo Paese. Non è un caso, infatti, che, tanto in sede di negoziazione, quanto in occasione della firma dell'accordo, a Roma, il 26 settembre 2006, la controparte etiopica ha fatto stato dell'importanza che annette alla collaborazione instaurata in questo settore, per i benefici che deriveranno all'autorità doganale etiopica e, indirettamente, all'interscambio commerciale.
L'accordo, che si compone di 22 articoli, un preambolo e un allegato, punta ad instaurare una stretta collaborazione tra le amministrazioni doganali dei due Paesi, cercando di stabilire un giusto equilibrio tra il principio della libera circolazione delle merci, da un lato, e le esigenze dei Governi connesse alla protezione delle imprese e dei gettiti fiscali, dall'altro.
L'onorevole De Zulueta ha già sottolineato l'importanza di singoli articoli; quindi, il Governo non ritiene di dover aggiungere altro, se non la sollecitazione a una approvazione che, ormai, è assolutamente matura ed urgente.
PRESIDENTE. È iscritta a parlare la deputata Paoletti Tangheroni. Ne ha facoltà.
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI. Rinuncio ad intervenire.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il deputato Mellano. Ne ha facoltà.
BRUNO MELLANO. Intervengo brevemente, Presidente, per sottolineare, da parte del gruppo La Rosa nel Pugno, l'importanza dell'accordo in discussione, perché incide su un'area di grande importanza e rilevanza dal punto di vista geopolitico, su cui l'Italia, a mio giudizio, dovrebbe riuscire ad esercitare un ruolo e un'influenza maggiori. Pertanto, questo tipo di accordo può costituire la base di un lavoro che è sicuramente in atto, ma che deve essere incentivato per riuscire a costruire quelle reti e quelle garanzie che i Governi occidentali devono tornare ad apprestare in un'area davvero molto delicata, che ci è molto cara. Quindi, ringrazio il Governo. Anch'io ritengo si tratti di un provvedimento importante e di urgente approvazione.
PRESIDENTE. Non vi sono altri iscritti a parlare e pertanto dichiaro chiusa la discussione sulle linee generali.
(Repliche del relatore e del Governo - A.C. 2927)
PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare il vicepresidente della Commissione affari esteri, deputata De Zulueta.
TANA DE ZULUETA, Vicepresidente della III Commissione. Signor Presidente, rinunzio alla replica.
PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare il rappresentante del Governo.
UGO INTINI, Viceministro degli affari esteri. Signor Presidente, rinunzio alla replica.
PRESIDENTE. Il seguito del dibattito è rinviato ad altra seduta.
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