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Discussione del disegno di legge: S. 1538 - Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica greca per lo sviluppo dell'interconnessione tra Italia e Grecia - Progetto IGI, fatto a Lecce il 4 novembre 2005 (Approvato dal Senato) (A.C. 2930) (ore 16,20).
(Discussione sulle linee generali - A.C. 2930)
PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione sulle linee generali.
Avverto che il presidente del gruppo parlamentare Forza Italia ne ha chiesto l'ampliamento senza limitazioni nelle iscrizioni a parlare, ai sensi dell'articolo 83, comma 2, del Regolamento.
Avverto, altresì, che la III Commissione (Affari esteri) si intende autorizzata a riferire oralmente.
Il relatore, deputato Leoluca Orlando, ha facoltà di svolgere la relazione.
LEOLUCA ORLANDO, Relatore. Signor Presidente, signor rappresentante del Governo, siamo chiamati a ratificare un Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e la Repubblica greca per loPag. 11sviluppo dell'interconnessione tra Italia e Grecia, Progetto Interconnector Grecia - Italia (IGI).
L'Accordo in esame è stato stipulato il 4 novembre 2005, e, dopo la conclusione dell'iter al Senato, ha ricevuto il parere delle Commissioni I (Affari costituzionali), II (Giustizia), VIII (Ambiente), X (Attività produttive), e XIV (Politiche Unione Europea) della Camera e il nulla osta della Commissione V (Bilancio). Il Progetto IGI (Interconnector Grecia - Italia) prevede la costruzione di un gasdotto che percorrerà il territorio greco per 590 chilometri e il tratto marino tra la costa greca e quella pugliese per altri 210 chilometri. Il decreto del Ministero delle attività produttive del 13 marzo del 2006, integrando l'elenco dei gasdotti della rete nazionale, descrive alcune caratteristiche di questo particolare gasdotto, e precisa che il punto d'approdo alla costa italiana sarà in prossimità del porto di Otranto.
La realizzazione del progetto è affidata ad una joint venture tra la società italiana Edison Spa e la società greca Depa S.A. per la costruzione del tratto off-shore e la società greca Desfa per la parte su terraferma in territorio greco.
A partire dal 2012 tale gasdotto consentirà all'Italia di importare annualmente circa otto miliardi di metri cubi di gas naturale proveniente dall'area del Caspio e del Medioriente. Tale progetto si riferisce, evidentemente, anche al potenziamento della rete turca e al collegamento fra la rete turca, attraverso la Georgia, e lo sbocco sul mar Caspio a Baku in Azerbaigian. Si fa, inoltre, presente che il Ministero dello sviluppo economico ha reso noto di aver firmato a Roma il 26 luglio 2006 un accordo intergovernativo per lo sviluppo di transito per il gas naturale fra Italia, Grecia e Turchia. Si tratta del progetto ITGI, che, quindi, comprende sia il progetto IGI sia il progetto ITG e che provvederà, altresì, al potenziamento della rete turca.
Voglio ricordare, inoltre, che l'Accordo si compone di un preambolo e di sette articoli. Il preambolo definisce il progetto prioritario e ne consente l'inserzione nei benefici previsti dal regolamento della Comunità Europea - il cosiddetto regolamento TEN-E - che stabilisce i principi generali per la concessione di contributi finanziari della Comunità europea nel settore delle reti transeuropee. Il preambolo, inoltre, cita la direttiva del 26 giugno del 2003, recepita, com'è noto, nel nostro ordinamento il 23 agosto 2004, che prevede deroghe all'obbligo di consentire l'accesso ai terzi. Si tratta, senza dubbio, di una clausola di grande significato economico e di grande importanza per quanto concerne l'Accordo in esame.
L'articolo 1 delinea l'oggetto dell'Accordo; l'articolo 2 fissa in quattro punti gli obblighi delle parti. Esse si impegnano a sostenere la fattibilità del progetto IGI anche attraverso l'esenzione dall'obbligo di accesso ai terzi, secondo le rispettive normative nazionali, che recepiscono la direttiva comunitaria, se questo è richiesto dai promotori della società SPV; inoltre, si impegnano a sostenere la richiesta di finanziamenti comunitari per la realizzazione del gasdotto nel quadro del citato regolamento TEN-E. La Grecia, inoltre, quale Paese di transito si impegna a gestire il gasdotto sia in situazioni di normale esercizio che di emergenza, in modo da non danneggiare il punto finale, costituito da interessi italiani; ciò con riferimento alla sicurezza e alla continuità della fornitura. Infine, l'Italia si impegna ad inserire il progetto fra le infrastrutture energetiche di interesse strategico (di cui alla cosiddetta legge obiettivo), al fine di semplificarne la realizzazione.
L'articolo 3 istituisce un apposito Comitato di coordinamento, che ha la funzione di sovrintendere a queste operazioni. Tale Comitato non comporta costi aggiuntivi, essendo a carico del bilancio del Ministero delle attività produttive.
L'articolo 4 fa riferimento alla possibilità di emendare il presente Accordo soltanto attraverso successivi protocolli bilaterali. L'articolo 5 fa riferimento alla soluzione dei contrasti attraverso il ricorso ad un tribunale arbitrale.Pag. 12
La durata dell'Accordo è di sei anni, salvo il completamento di progetti in corso e salvo la denuncia dello stesso da parte di uno dei due Paesi contraenti. L'approvazione di tale Accordo è certamente importante ed è altresì importante una sua sollecita approvazione, perché si collega non solo al rilievo e all'utilità dell'opera, ma anche a rapporti positivi con la realtà turca e dell'Asia centrale, che a questo progetto sono sicuramente interessate, essendo, peraltro, interessate ad avere non soltanto una deviazione su Vienna, ma anche sull'Italia.
PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il rappresentante del Governo.
UGO INTINI, Viceministro degli affari esteri. Signor Presidente, l'onorevole Leoluca Orlando è stato chiarissimo e ha fornito tutti i particolari. Concordo con le sue osservazioni: vi è non solo una ragione economica forte per sottoscrivere questo Accordo, ma anche una ragione strategica e una politica. La ragione politica è evidente, poiché l'Accordo stabilisce un rapporto stretto tra Grecia e Turchia, che non può che avere una ricaduta positiva sugli equilibri della ragione.
Sollecito, pertanto, la ratifica dell'Accordo in discussione.
PRESIDENTE. È iscritta parlare la deputata Paoletti Tangheroni. Ne ha facoltà.
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI. Signor Presidente, si tratta certamente di un Accordo molto importante dal punto di vista energetico, ma chiedo al Governo di porre una grandissima attenzione, perché si tratta - detto tra le righe - di progetti a fortissimo impatto ambientale. Ritengo, pertanto, che sia necessaria una grande attenzione nella loro applicazione: è una raccomandazione che ci riserveremo di fare, perché mi sembra che tale questione sia un po' sottovalutata e il relatore potrà sicuramente replicare in merito.
PRESIDENTE. È iscritto a parlare il deputato Mellano. Ne ha facoltà.
BRUNO MELLANO. Signor Presidente, intervengo per sottolineare alcuni aspetti che sono stati già indicati dai colleghi e dal relatore. Nella premessa dell'Accordo della cui ratifica si discute - tra i vari considerata - viene sottolineata l'importanza dell'aspetto ambientale e del fatto che «le parti sono vincolate alle norme in materia di posa dei gasdotti sulla loro piattaforma continentale e sulla protezione dell'ambiente dall'inquinamento stabilite dalla Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del mare (...)» e, quindi, sulla «cooperazione per la protezione dell'ambiente marino nel Mar Ionio» nelle varie convenzioni stipulate a livello internazionale. Si tratta di un aspetto che - come la collega ha giustamente sottolineato - costituisce parte integrante dell'Accordo che si va a ratificare.
L'altro aspetto che va indubbiamente sottolineato riguarda la valenza politica di questo Accordo, innanzitutto poiché collega l'Italia alla Grecia - storico alleato e amico - e la Grecia alla Turchia, creando quei vincoli e quelle interdipendenze che sono alla base di un buon rapporto di vicinato, di collaborazione e - speriamo, in futuro - anche di comune appartenenza alla casa comune europea. Tale Accordo ci garantisce, inoltre, una maggiore indipendenza dalle reti attuali dei gasdotti che ci vedono dipendere, in modo totalmente passivo, da regimi autoritari, antidemocratici o non democratici come, sempre di più, si sta rivelando anche la Russia di Putin.
Pertanto, riuscire a promuovere un'opera importante, di indubbio impatto ambientale e realizzata con i criteri, le regole e le attenzioni necessarie, in questo caso, aumenta o, comunque, contribuisce alla nostra indipendenza dalle forniture russe e crea un'altra linea di rapporto che - come ricordava il relatore - arriva fino alla Georgia e all'Azerbaigian, liberando, in qualche modo, gli stessi Paesi del Mar Caspio dalla dipendenza da Mosca e dalla Russia.
Si crea, quindi, un altro asse strategico ed importante che voglio sottolineare perché, in questo modo, riusciamo anche aPag. 13dare «gambe» indipendenti a certe strutture democratiche che, in qualche modo, balbettano e hanno difficoltà, ma che, con l'aiuto concreto dei Paesi occidentali e dell'Italia, possono costruire un'alternativa di sistema, di regime e anche di rapporti commerciali.
Pertanto, questo Trattato è importante, così come è importante che tale opera possa essere realizzata velocemente e con tutte le attenzione dovute, ma anche che sia operativa il prima possibile.
TANA DE ZULUETA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Vorrei ricordare - anche se l'onorevole De Zulueta lo sa - che, per intervenire nella discussione, bisogna iscriversi a parlare nei tempi prescritti.
TANA DE ZULUETA. Lei ha ragione, signor Presidente.
PRESIDENTE. Considerata l'importanza della discussione, ovviamente, non siamo fiscali e rigidi.
Prego, onorevole De Zulueta, ha facoltà di parlare.
TANA DE ZULUETA. Signor Presidente, la doppia veste mi aveva, in un certo senso, distratta, ma forse mi fornisce anche il titolo per chiederle di consentirmi di prendere la parola.
Condivido pienamente le considerazioni del relatore e dei colleghi che mi hanno preceduto. Ritengo importante aggiungere che questo Accordo coinvolge non solo la Grecia e l'Italia - partner storici, con una lunga cooperazione - ma anche la Turchia. Si tratta di un aspetto nuovo ed importante, perché si tratta di un accordo in cui la Grecia e la Turchia stanno dialogando direttamente su una struttura di reciproco interesse. Lo considero un passo positivo per la sicurezza dell'area.
Vorrei semplicemente segnalare che la normativa comunitaria di riferimento considera esclusivamente quelle direttive che disciplinano il mercato europeo del gas e dell'energia; non sono citate le direttive - quella menzionata dall'onorevole Mellano e quella in campo ambientale - e forse si potrebbe, al momento del voto, fare un richiamo a tale contesto di regolamentazione europea ambientale per la protezione del mare; ritengo che ciò non sarebbe superfluo.
PRESIDENTE. Non vi sono altri iscritti a parlare e pertanto dichiaro chiusa la discussione sulle linee generali.