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Si riprende la discussione (ore 18,45).
(Esame dell'articolo 16 - A.C. 2161-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 16 e dell'unica proposta emendativa ad esso presentata (Vedi l'allegato A - A.C. 2161 sezione 13).
Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.
ORIANO GIOVANELLI, Relatore. Signor Presidente, il parere della Commissione sull'emendamento Giudice 16.70 è contrario.
PRESIDENTE. Prendo atto che il Governo esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.
Ricordo che poiché è stata presentata un'unica proposta emendativa soppressiva, si voterà per il mantenimento dell'articolo 16.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Giudice. Ne ha facoltà.
GASPARE GIUDICE. Signor Presidente, ritengo doveroso esternare le motivazioni del mio emendamento 16.70 che riguarda certamente una materia così importante come le disposizioni in materia di adozione internazionale.
Quello che mi chiedo, signor Presidente, onorevoli colleghi, è come una materia così delicata, così importante, possa finire in un articolo di un provvedimento che riguarda la funzione pubblica e l'amministrazione. La mia richiesta di soppressione è dovuta semplicemente alla mia convinzione che la delicatezza della materia meriti un momento di riflessione e necessiti di un provvedimento più coordinato con la materia di cui stiamo trattando. Credo che relegare una materia così delicata e importante in un articolo di un provvedimento riguardante la pubblica amministrazione sia un modo certamente non valido e non «alto» per trattare appunto una materia così delicata e importante. Ecco perché ho chiesto la soppressione dell'articolo 16, proprio perché ritengo che la materia delle adozioni internazionali debba essere affrontata in un contesto diverso, in un dibattito diverso e in una sede più appropriata di quella relativa alla funzione pubblica.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto, a titolo personale, l'onorevole Baldelli. Ne ha facoltà.
SIMONE BALDELLI. Signor Presidente, intervengo per condividere le parole del collega Giudice, anche a fronte del fatto che il relatore ha sostenuto poc'anzi che, a suo avviso, non sarebbe questa la sede per trattare un argomento che riguarda i dirigenti delle pubbliche amministrazioni. A maggior ragione, probabilmente, questa non è nemmeno la sede per trattare le adozioni internazionali, considerato che si tratta di un provvedimento che, forse, ha altre linee guida.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole D'Alia. Ne ha facoltà.
GIANPIERO D'ALIA. Signor Presidente, credo che la proposta del collega Giudice sia corretta, anche perché interveniamo solo su due disposizioni procedurali, che non sono di poco conto. Infatti, si introduce un decreto con cui - leggo testualmente - viene dichiarata immediatamente «l'inidoneità degli aspiranti all'adozione per manifesta carenza dei requisiti». Capisco lo spirito in forza del quale tale disposizione è stata introdotta in questo provvedimento, anche se non «c'azzecca», come direbbe qualcun altro, a maggior ragione dopo ciò che ha detto il relatore, ma in merito si interviene sul processo minorile, che riguarda, in modo particolare, una legge speciale del 1984, senzaPag. 71fare una verifica, che invece sarebbe opportuna, su tutto ciò che riguarda la disciplina, a distanza di più di 20 anni, delle adozioni internazionali e delle adozioni in casi particolari. È una materia molto delicata, che va maneggiata con cura, soprattutto perché coinvolge una serie di interessi particolarmente delicati e particolarmente protetti dai nostri Costituenti. Credo sarebbe opportuno stralciare questa norma e affrontarla in una sede diversa, in maniera più organica, anche per evitare di commettere qualche errore, che in questo campo sarebbe irreparabile.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Benedetti Valentini. Ne ha facoltà.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI. Signor Presidente, in effetti auspico che l'intera Assemblea convenga sull'opportunità, forse anche il relatore, re melius perpensa, di accedere a questa impostazione. Mi pare che essa sia sana, perché, in effetti, sia la lettera a) sia la lettera b), per quanto concerne il punto 3, prospettano questioni di carattere procedurale che riguardano proprio la delicatezza di un tema specifico, quale quello della procedura di adozione, addirittura contemplando, come giustamente il collega che mi ha preceduto ha sottolineato, una declaratoria di inidoneità degli aspiranti all'adozione. Si entra così proprio in un delicato merito di alta specificità. Ora non comprendo cosa tolga all'economia del provvedimento l'espungere tale argomento dal testo per trattarlo adeguatamente, anche in una visione sistematica della problematica dell'adozione, che è all'esame anche delle competenti Commissioni: lo fu nella precedente legislatura e lo è anche attualmente, sulla base di talune proposte. Mi pare, quindi, che sarebbe un'opera di congruità e di opportunità condivisibile, credo, da tutti, approvare l'emendamento del collega Giudice e con ciò espungere dal testo tale argomento particolarissimo che poco ha a che vedere con la pubblica amministrazione in generale!
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Come ricordato, si vota per il mantenimento dell'articolo 16: chi è favorevole al mantenimento vota «sì» e chi invece è favorevole alla soppressione vota «no».
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul mantenimento dell'articolo 16.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 466
Votanti 450
Astenuti 16
Maggioranza 226
Hanno votato sì 255
Hanno votato no 195)