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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata (ore 15,06).
(Interventi concernenti l'incremento dei prezzi dei prodotti agroalimentari ed il calo dei relativi consumi - n. 3-01340)
PRESIDENTE. Il deputato Ruvolo ha facoltà di illustrare l'interrogazione Volontè n. 3-01340, riguardante interventi concernenti l'incremento dei prezzi dei prodotti agroalimentari ed il calo dei relativo consumi (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 3), di cui è cofirmatario.
GIUSEPPE RUVOLO. Signor Presidente, abbiamo voluto proporre questa interrogazione perché è sotto gli occhi del popolo italiano e di tutti noi che i dati dell'inflazione del mese di settembre 2007 confermano le analisi delle associazioni degli agricoltori: rincari selvaggi e speculazioniPag. 4ingiustificate. Al contrario, ci ritroviamo invece con gli agricoltori che registrano una caduta del prezzo pari al 2,5 per cento. Per tale motivo abbiamo indirizzato l'interrogazione in esame al Ministro delle politiche agricole. Salutiamo il Ministro dello sviluppo economico, ma volevamo prevalentemente mettere in evidenza questo aspetto.
PRESIDENTE. Deputato Ruvolo, la prego di concludere.
GIUSEPPE RUVOLO. Infatti, ciò non è avvenuto solo per quanto riguarda il pane, ma gli aumenti sono arrivati a punte altissime, fino al 6-7 per cento, per la carne, e anche per il pollame e la frutta.
PRESIDENTE. Deve concludere, per favore.
GIUSEPPE RUVOLO. Concludo, dicendo che il prezzo del pane oggi è ingiustificatamente aumentato di 24 euro al mese per ogni singolo consumatore.
PRESIDENTE. Deve concludere.
GIUSEPPE RUVOLO. Vogliamo capire i provvedimenti che intende adottare questo Governo.
PRESIDENTE. Il Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali, Vannino Chiti, ha facoltà di rispondere, per tre minuti.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Signor Presidente, proprio questa mattina il Ministro Bersani e il Ministro De Castro hanno varato un decreto ministeriale, che riguarda la vigilanza con le camere di commercio sul monitoraggio per le attività della filiera e con la Guardia di finanza per il controllo e l'intervento su eventuali speculazioni. Ciò è stato possibile perché tali temi sono al centro dell'attenzione del Governo già da alcuni mesi. Infatti, da agosto è stato attivato un monitoraggio di mercato e sono stati realizzati i tavoli di confronto con i consumatori, il commercio, la grande distribuzione, l'industria alimentare e le imprese agricole, al fine di valutare la questione e identificare politiche di intervento.
Del resto, i dati di agosto dell'indagine dell'ISMEA sui consumi alimentari delle famiglie evidenziano come vi sia un calo complessivo dei consumi (1,5 per cento), che riflette anche una scelta attenta dei consumatori. Tale scelta è tesa a ridurre il consumo di pasta, pane e latte, sostituendoli con l'acquisto di sostituti del pane (+ 6,5 per cento), carni avicole (+ 7,5 per cento) e uova (+ 6,4 per cento). Quindi, i consumatori, anche sulla base delle informazioni che si riescono a fornire, dimostrano di essere consapevoli e di modificare le scelte anche per risparmiare.
Nel complesso, ad agosto il costo complessivo della spesa destinata agli acquisti alimentari è rimasto invariato, senza subire tutti gli effetti di un caro spesa che invece esiste, nei termini da voi riferiti, su alcuni comparti. In relazione a ciò, il Governo ha identificato un primo pacchetto di interventi urgenti, oltre a quest'ultimo cui ho fatto riferimento, con l'azione coordinata del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e del Ministero dello sviluppo economico. Naturalmente - come voi sapete e, anzi, mi insegnate - ci muoviamo e vogliamo restare all'interno di una società aperta, di libero mercato e, quindi, gli strumenti non possono che essere coerenti con questo.
Ad esempio, nel corso dell'ultimo Consiglio dei ministri a Bruxelles, anche su proposta italiana, c'è stata la decisione di aumentare l'offerta di cereali e latte e, a tal fine, è stata decisa la rimessa a coltura dei terreni destinati a riposo. Si è registrata anche l'unanimità per l'aumento delle quote latte già dal 2008.
È stato raggiunto l'accordo con tutte le sigle della distribuzione per confermare gli investimenti in promozioni e sconti per i prodotti alimentari e, in particolare, per pane, latte e cereali. Ciò dovrebbe garantire ai consumatori la possibilità di scegliere e di acquistare prodotti a prezzi reali più vantaggiosi e scongiurare il rischioPag. 5di comportamenti speculativi. C'è, come ho detto, un piano anti-speculazione, a cui collaborano la Guardia di finanza, i NAS dei Carabinieri e altri organi competenti, che oggi ha avuto un ulteriore sviluppo.
PRESIDENTE. Ministro Chiti, la invito a concludere.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Concludo, signor Presidente. A questo riguardo è stata anche allertata l'Autorità antitrust che ha avviato, a partire dal comune di Roma, un'indagine sulla presunta sussistenza di pratiche elusive della concorrenza, che potrà estendersi anche al resto d'Italia.
È inoltre necessario intervenire anche sui fattori strutturali che alimentano tensioni di mercato. In questo senso siamo impegnati a ridurre le inefficienze che alimentano differenze di prezzo talvolta rilevantissime, e a rivedere la PAC, la politica agricola comunitaria, a livello europeo.
PRESIDENTE. Il deputato Volontè ha facoltà di replicare.
LUCA VOLONTÈ. Signor Presidente, ringrazio il Ministro Chiti, e valuteremo con attenzione il decreto dei Ministri Bersani e De Castro, con cui si intende approfondire il monitoraggio.
Rimangono tuttavia dei fatti sconcertanti. Rimangono le difficoltà dei produttori e dei consumatori. Rimane il fatto che l'Autorità garante, in questo caso della concorrenza e del mercato, non ha ancora chiuso questa indagine, mentre altre authority quando era in discussione la pubblicazione di intercettazioni dei deputati ci hanno messo ventiquattr'ore a trovare i responsabili.
Invito il Governo a valutare con ancora più determinazione, visto che è iniziato al Senato l'esame della legge finanziaria, l'idea di sostenere le famiglie numerose, almeno nell'acquisto dei beni fondamentali. Tutti gli indicatori e diverse fonti indipendenti concordano sul fatto che una famiglia con quattro o più componenti può arrivare a spendere sino a 25, 30 o 40 euro in più, rispetto alla media per una spesa ordinaria. Si tratta di un problema che non va ad incidere sulla libertà di mercato, ma chiarisce quanto la libertà di mercato possa essere in questo caso assolutamente poco conveniente per il consumatore. Tale questione va ad incidere, invece, su un'azione che il Governo, dal nostro punto di vista, deve intraprendere per andare incontro a questa necessità sopravvenuta, oltre che per monitorare la situazione.
Pertanto esprimiamo soddisfazione per questo decreto, ma aspettiamo di vedere se nei prossimi giorni verranno presi provvedimenti, perché davanti a queste difficoltà reali delle famiglie italiane (perché non so voi, ma io vado a fare la spesa e mi rendo conto di cosa fanno i cittadini italiani) un aiuto per chi si trova a spendere fino a 50 euro in più al mese andrebbe nella direzione dell'equità.