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Deliberazione, ai sensi dell'articolo 123-bis, comma 3, del Regolamento, in ordine al termine per la conclusione dell'esame in Assemblea del disegno di legge n. 3178, collegato alla manovra di finanza pubblica.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la deliberazione, ai sensi dell'articolo 123-bis, comma 3, del Regolamento, in ordine al termine per la conclusione dell'esame in Assemblea del disegno di legge n. 3178, collegato alla manovra di finanza pubblica.
Ricordo che, ai sensi del comma 2 dell'articolo 123-bis, il Governo ha chiesto che la Camera deliberi su tale disegno di legge entro un determinato termine. A seguito della riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, la Presidenza, ai sensi del comma 3 del citato articolo 123-bis, propone che la discussione in Assemblea del disegno di legge collegato alla manovra di finanza pubblica in materia di lavoro e previdenza sociale si concluda entro il 29 novembre 2007.
Su tale proposta darò la parola, a norma dell'articolo 41 del Regolamento, ad un oratore a favore e ad uno contro per cinque minuti.
LUIGI FABBRI. Chiedo di parlare contro.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
LUIGI FABBRI. Signor Presidente, il gruppo di Forza Italia non concorda sulla fissazione di tale data e chiede un tempo più lungo per esaminare il provvedimento. Il protocollo sul welfare merita infatti un maggiore approfondimento, soprattutto in sede di Commissione, ove devono essere auditi un gran numero di enti, aziende ed istituti, a partire da coloro che non lo hanno firmato: penso in particolare ai rappresentanti di Confcommercio e di Confesercenti (e dunque alla stragrande maggioranza dei commercianti), di CNA, Casartigiani e Confartigianato. Si tratta quindi di una grandissima parte di associazioni datoriali.
Questo provvedimento presenta numerose innovazioni, dovremo, quindi, audire i vertici dell'INPS, per sapere come l'istituto giudica la revisione dei coefficienti di trasformazione per il calcolo del trattamento pensionistico, ma anche dell'INAIL con riferimento a talune altre parti del provvedimento. Ad esempio, il testo contiene la definizione di un nuovo termine per la presentazione delle domande per avere i benefici legati all'esposizione all'amianto e ciò comporterà l'apertura di una nuova voragine nei conti, dato che riaprire tali termini significa disattendere una scelta che data al 1991, quando in Italia è stato proibito l'utilizzo dell'amianto. Oggi, si cerca di attribuire tale beneficio (che peraltro è costituito non più dal prepensionamento ma da una quota aggiuntiva di pensione) ad un grande numero di lavoratori.
Ma il testo contiene anche provvedimenti in materia di danno biologico, così come in materia di riforma degli ammortizzatori sociali (una riforma che è stata avviata dal Governo di centrodestra). Quanto poi alla questione degli invalidi, occorrerà audire le associazioni, a partire dall'ANMIL (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro). Si tratta dunque di ascoltare tutti i protagonisti della vicenda e soprattutto - lo ripeto - quelli che non hanno firmato questo protocollo.Pag. 24
Va, inoltre, detto che ci lascia perplessi il fatto che il provvedimento preveda anche l'abolizione dello «scalone» introdotto della cosiddetta legge Maroni: ci domandiamo infatti come il Governo possa pensare di approvarlo per tempo e sospettiamo, dunque, che si intenda stralciarne questa ed altre parti per inserirle nel disegno di legge finanziaria (magari quando esso arriverà all'esame della Camera nel mese di dicembre).
Il testo contiene anche la revisione della normativa sul contratto a termine, e in particolare la previsione che esso si possa reiterare una sola volta dopo 36 mesi (per di più, con l'assistenza dei sindacati): è una scelta cui noi siamo contrari, poiché essa irrigidirà il mercato del lavoro nel suo complesso. Quanti datori di lavoro vorranno infatti assumere personale a tempo indeterminato in questo modo così forzato? Ancora, il testo si occupa della normativa in materia di infortuni e sul tema occorrerà ascoltare non solo l'INAIL, ma anche le regioni, poiché è alle ASL che compete lo svolgimento delle indagini in materia di sicurezza sul lavoro.
Chiediamo dunque più tempo: più tempo per sentire i protagonisti, soprattutto quelli che non hanno firmato il protocollo, e più tempo per approfondire un testo che è di fatto un provvedimento omnibus, che contiene una serie di interventi che non sono né uniformi né univoci. In conclusione, dunque, il gruppo di Forza Italia è contrario alla proposta e chiede più tempo per esaminare in Commissione il provvedimento.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare a favore l'onorevole Sereni. Ne ha facoltà.
MARINA SERENI. Signor Presidente, il tema oggetto del provvedimento del quale ci viene proposto di prevedere i lavori fino al 29 novembre è naturalmente molto importante. Vorrei rovesciare l'argomento usato sin ora dal collega di Forza Italia: è alla nostra attenzione un disegno di legge del Governo che recepisce un protocollo sottoscritto da una grande quantità di associazioni datoriali e di organizzazioni sindacali. Desidero, inoltre, ricordare che si tratta di un provvedimento che è stato oggetto di uno straordinario momento di democrazia, un referendum tra i lavoratori e le lavoratrici che ha portato a votare tra i quattro e i cinque milioni di lavoratori e pensionati, i quali hanno espresso un voto largamente favorevole in merito al provvedimento.
Ciò non toglie che l'attività di questo ramo del Parlamento debba essere di esame e di approfondimento del provvedimento, né toglie che la Commissione cui il provvedimento sarà assegnato dovrà ascoltare le opinioni delle parti sociali e valutare anche possibilità di miglioramento dei contenuti del provvedimento medesimo (l'Assemblea è, come sempre, sovrana). Tuttavia, ritengo che il tempo che ci è stato proposto per l'esame in Commissione ed in Assemblea del provvedimento sia totalmente congruo e corrispondente alla necessità di mantenere una cornice di riferimento unitario che tenga insieme il decreto fiscale, il disegno di legge finanziaria e tale disegno di legge collegato sul welfare. Si tratta di un grande progetto di riforma e di innovazione del sistema di protezione sociale nel nostro Paese: quello di cui stiamo discutendo è infatti un provvedimento che tiene insieme le ragioni dei padri - di chi è vicino alla pensione - ma anche quelle dei figli, dei lavoratori giovani, dei lavoratori flessibili e di chi rischia, ogni giorno, la precarietà. Credo che questa Camera debba esaminare con serietà e determinazione - ma anche nei tempi giusti e necessari - il provvedimento, e licenziarlo nei tempi che consentano di farne una parte integrante ed essenziale della manovra finanziaria sottoposta dal Governo al Parlamento (Applausi dei deputati del gruppo L'Ulivo).
ANDREA GIBELLI. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Onorevole Gibelli, ormai le opposte ragioni sono state espresse. Tuttavia, lei ha chiesto di parlare sull'ordine dei lavori. Ne ha facoltà.
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ANDREA GIBELLI. Signor Presidente la ringrazio, ma data la delicatezza del tema vorrei che rimanesse agli atti della Camera che l'articolo 123-bis, comma 3, del Regolamento prevede l'unanimità in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo nel caso venga accolta la proposta del Presidente. Vorrei che rimanesse agli atti la mia richiesta di far intervenire un deputato per gruppo, considerato che proprio il gruppo della Lega aveva espresso la propria contrarietà alla proposta del Presidente. Poiché il collega Fabbri è intervenuto tempestivamente anche a nome nostro, le chiedo di lasciare comunque la libertà al nostro gruppo di esprimere una posizione assolutamente coerente, manifestata già in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo (anche in considerazione del fatto che siamo stati l'unico gruppo ad esercitare, per così dire, un diritto di veto rispetto alla proposta in discussione).
Le chiederei quindi gentilmente, data l'eccezionalità dell'iter previsto dall'articolo 123-bis, comma 3, di consentire solo su questo argomento un allargamento della possibilità di intervento, concedendo la facoltà ad almeno un componente per gruppo di poter esprimere una posizione che in questo caso non può essere compresa nelle dichiarazioni dell'esponente di Forza Italia.
PRESIDENTE. Onorevole Gibelli, mi rendo conto della sua richiesta, peraltro avevo già annunciato che avrei consentito gli interventi di due parlamentari, uno a favore ed uno contro la proposta in discussione. Ciò è avvenuto: le ragioni di chi sostiene la proposta e di chi, invece, è contrario ad essa sono state, dunque, espresse.
Peraltro lei ha avuto la possibilità, anche nell'intervento che ha testé svolto, di indicare le ragioni per le quali avrebbe potuto svolgere un intervento di merito. Pertanto, la prego di aiutarmi a rispettare l'impegno, già annunciato all'Assemblea, di consentire solo due interventi.
Passiamo ai voti.
Pongo in votazione, mediante procedimento elettronico senza registrazione di nomi, la proposta di fissare al 29 novembre 2007 il termine per la conclusione dell'esame in Assemblea del disegno di legge atto Camera n. 3178 in materia di lavoro e previdenza sociale, collegato alla manovra di finanza pubblica.
(È approvata).
La Camera approva per 90 voti di differenza.