Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Seguito della discussione del testo unificato delle proposte di legge costituzionale Scotto; Bianchi; Boato; Bianco; Zaccaria ed altri; Franco Russo ed altri; Lenzi ed altri; Franco Russo ed altri; D'Alia; Boato; Boato; Casini; Soro; Di Salvo ed altri; Diliberto ed altri: Modificazione di articoli della parte seconda della Costituzione, concernenti forma del Governo, composizione e funzioni del Parlamento nonché limiti di età per l'elettorato attivo e passivo per le elezioni della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica (A.C. 553-1524-2335-2382-2479-2572-2574-2576-2578-2586-2715-2865-3041-3139-3151-A) (ore 14,15).
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del testo unificato delle proposte di legge costituzionale di iniziativa dei deputati Scotto; Bianchi; Boato; Bianco; Zaccaria ed altri; Franco Russo ed altri; Lenzi ed altri; Franco Russo ed altri; D'Alia; Boato; Boato; Casini; Soro; Di Salvo ed altri; Diliberto ed altri: Modificazione di articoli della parte seconda della Costituzione, concernenti forma del Governo, composizione e funzioni del Parlamento nonché limiti di età per l'elettorato attivo e passivo per le elezioni della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica.
Ricordo che nella seduta del 24 ottobre scorso sono proseguiti gli interventi sul complesso degli emendamenti riferiti all'articolo 1 e che, ai sensi dell'articolo 36, comma 1, del Regolamento, secondo le iscrizioni che risultano alla Presidenza, devono svolgersi ulteriori settantadue interventi.
Avverto che lo schema recante la ripartizione dei tempi è pubblicato in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea (vedi calendario).
Avverto, altresì, che la I Commissione (Affari costituzionali) ha presentato una ulteriore proposta emendativa riferita all'articolo 5, nonché una nuova formulazione dell'emendamento 2.250. I relativi testi sono in distribuzione.
Il termine per la presentazione dei subemendamenti è fissato alle ore 14,30.
ROBERTO COTA. Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ROBERTO COTA. Signor Presidente, noi stiamo discutendo una riforma molto importante, che riguarda la modifica di alcuni articoli della Costituzione.
È successo in questi giorni che argomenti che avrebbero dovuto trovare una sede nel dibattito parlamentare sono stati, invece, dibattuti con dei «botta e risposta» sui giornali.
LUCA VOLONTÈ. Bravo, è vero!
ROBERTO COTA. In particolare, vi è stato un interessante «botta e risposta» sul Corriere della sera tra il dottor Sartori ed il presidente della nostra Commissione affari costituzionali, onorevole Luciano Violante.
Sostanzialmente, nel citato «botta e risposta» Sartori sosteneva che il federalismo rischiava di avere dei costi aggiuntivi, mentre il presidente della Commissione difendeva il principio - che noi, peraltro, condividiamo - secondo cui il federalismo non doveva avere costi aggiuntivi, ma anzi avrebbe dovuto comportare Pag. 4una riduzione degli stessi, in quanto bisognava prevedere in maniera chiara, anche all'interno del testo della Costituzione, che ogni volta che si trasferiscono competenze dallo Stato alle regioni, progressivamente - anzi proporzionalmente - si vengono a ridurre le funzioni, l'apparato e le risorse destinate all'apparato stesso dello Stato (ciò, ovviamente, per evitare una duplicazione dei costi).
Affermato ciò sui giornali, se questa è la posizione della Commissione e - ritengo - della Camera (poiché su tale punto spero vi sia un accordo generale), bisogna allora che nel testo questo principio venga scritto in maniera chiara.
Noi siamo a ciò favorevoli, anzi riteniamo che il principio secondo cui se lo Stato trasferisce competenze alle regioni esso stesso deve «asciugare» la sua organizzazione e la sua struttura con un conseguente risparmio dei costi (affinché, ovviamente, il federalismo non significhi duplicazione dei costi, ma razionalizzazione delle risorse) debba essere costituzionalizzato.
Ritengo, quindi, giusto chiedere un breve rinvio dell'esame del provvedimento in discussione per un riesame da parte della Commissione - dico da parte della Commissione, ma potrebbe anche essere da parte del Comitato dei nove - affinché si predisponga un emendamento in questo senso e lo si sottoponga all'Assemblea.
Ritengo sbagliato, signor Presidente, procedere al buio, perché quando non si vede per assenza di luce poi si sbatte contro il muro e si rischia di farsi male.
PRESIDENTE. Deputato Cota, dovrebbe per cortesia chiarire all'Assemblea se ha chiesto un rinvio in Commissione, oppure un breve rinvio per la riunione del Comitato dei nove.
ROBERTO COTA. Signor Presidente, in via principale chiedo un rinvio in Commissione, ed in via subordinata una sospensione ed un esame da parte del Comitato dei nove.
PRESIDENTE. Prendo atto della sua richiesta di rinvio alla Commissione in prima istanza.
A seguito della proposta di rinvio del testo in Commissione, avanzata dal deputato Cota, chiedo, ai sensi dell'articolo 86, comma 7, del Regolamento, quale sia il parere del relatore.
Darò quindi la parola, ove ne sia fatta richiesta, ad un oratore contro e ad uno a favore, secondo quanto previsto dall'articolo 41, primo comma, del Regolamento.