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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Misure per il risanamento e il rilancio della compagnia di bandiera Alitalia - n. 3-01423)
PRESIDENTE. Il deputato Nucara ha facoltà di illustrare per un minuto la suaPag. 42interrogazione n. 3-01423, concernente misure per il risanamento e il rilancio della compagnia di bandiera Alitalia (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 1).
FRANCESCO NUCARA. Signor Presidente, non è la prima volta - signor Ministro - che il sottoscritto presenta interrogazioni che riguardano la funzionalità di Alitalia.
La vicenda della compagnia di bandiera italiana si trascina ormai da anni: quelli di Alitalia sono conti più da portare in tribunale, che tali da essere oggetto di attenzione da parte del Governo.
L'aumento di capitale che il Governo ha operato già nel 2005 praticamente è stato sperperato quasi interamente con le necessità dell'azienda: necessità che mal si conciliano con una gestione economica della medesima.
PRESIDENTE. La invito a concludere, deputato Nucara.
FRANCESCO NUCARA. Noi abbiamo il problema - è vero - di garantire il posto ai lavoratori, ma abbiamo anche il problema dell'efficienza.
PRESIDENTE. Deputato Nucara, deve concludere.
FRANCESCO NUCARA. In particolare, mi rivolgo al signor Ministro per evidenziare la situazione dell'aeroporto di Reggio Calabria.
PRESIDENTE. Deputato Nucara insisto, deve concludere!
FRANCESCO NUCARA. Se è vero, come è vero, che l'autostrada si chiude per quattro anni, forse potenziare l'aeroporto di Reggio Calabria e consentire ad Alitalia di diminuire i costi sarebbe un bene per la collettività.
PRESIDENTE. Lo ricordo in questa occasione per sempre: è inutile che i deputati intervengano splafonando nei tempi loro spettanti, perché, come si sa, il Regolamento è rigidissimo. Quindi, invito tutti a mantenersi strettamente nei tempi previsti.
Il Ministro dei trasporti, Alessandro Bianchi, ha facoltà di rispondere, per tre minuti.
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Signor Presidente, con l'interrogazione presentata l'onorevole Nucara chiede un intervento del Ministro dei trasporti volto ad imprimere un'accelerazione alla procedura di gara di Alitalia.
Chiede, altresì, di individuare quali siano gli elementi del piano industriale che consentano alla società di bandiera il suo risanamento, quale premessa indispensabile per trovare la via di un rinnovato sviluppo.
Dirò allora che, per quanto riguarda il primo punto (ovvero la gara), va tenuto presente che Alitalia è una società quotata in Borsa, di cui il Ministero dell'economia e delle finanze detiene tuttora il 49,9 per cento delle azioni. Ciò significa che non vi è alcuna diretta competenza del Ministro dei trasporti sulla compagnia Alitalia. Tuttavia, il Governo ha proceduto, di concerto tra i ministri interessati (tra questi oltre a quello dell'economia e delle finanze anche quello dei trasporti), a costruire un percorso per la vendita della compagnia Alitalia. La relativa gara attualmente è gestita dalla compagnia stessa, ed è entrata nella fase finale che dovrebbe concludersi a brevissimo.
Relativamente poi alle questioni inerenti al piano industriale per il risanamento e lo sviluppo della società, si precisa che il Ministro dei trasporti, preliminarmente all'attivazione del bando di gara, ha affrontato tale materia nell'ambito delle linee guida per il trasporto aereo, le quali sono poi confluite in un atto di indirizzo che il Consiglio dei ministri ha approvato nella seduta del 22 dicembre 2006, nonché in un disegno di legge attualmente in discussione al Senato, fornendo in tutti questi contesti elementi utili per strutturare il bando di gara e per vagliarne gli esiti.Pag. 43
Sulla base di questi medesimi indirizzi, il Ministro dei trasporti fornirà la sua valutazione sul piano industriale che i potenziali acquirenti si accingono a presentare alla compagnia.
PRESIDENTE. Il deputato Nucara ha facoltà di replicare, per due minuti.
FRANCESCO NUCARA. Signor Presidente, signor Ministro, mi ritengo completamente insoddisfatto. Sono le solite risposte che non servono a capire le vicende di cui all'interrogazione che ho presentato.
Credo che l'interesse per le sorti della compagnia di bandiera sia oggettivo, e sarebbe da irresponsabili non occuparsene. Dal suo risanamento e sviluppo dipende la sorte di migliaia di lavoratori.
Senza di essi ne soffrirebbero settori importanti della vita economica del Paese, dal turismo alle imprese che esportano ed hanno bisogno di trasporti ad un prezzo competitivo. Ma c'è una ragione in più: l'Alitalia è diventata una metafora della situazione italiana.
Una crisi che si trascina da anni, una struttura produttiva appesantita da antiche e nuove contraddizioni; di queste, quelle di più lunga data, affondano le loro radici nel rapporto perverso con un sindacato che non si è limitato a difendere i propri iscritti ma che spesso ha preteso di incidere, grazie alle sue collusioni di carattere politico, nelle scelte del management imponendo uomini sensibili alle proprie esigenze di potere. Troppo spesso in Alitalia si faceva carriera solo se in tasca si aveva la tessera di questo o di quel sindacato, a prescindere dal merito e dalle proprie specifiche capacità. Il sindacato, quindi, passava all'incasso. Si sono registrati lassismo, assunzioni clientelari ed eccessive rispetto a ciò che la situazione aziendale poteva dare, assenteismo ed orari di lavoro che non trovavano riscontro nella realtà dei propri concorrenti. Si è andato avanti finché si è potuto, quando la concorrenza non aveva assunto le asprezze della situazione attuale, quando lo Stato poteva ripianare le perdite senza sollevare le obiezioni dell'Unione europea. Allorché tutto ciò è diventato impossibile, la crisi è esplosa ed ogni soluzione che non aggredisce questi nodi di fondo è diventata impossibile.
È necessario prestare attenzione a ciò che potrebbe succedere. Perché i francesi o i tedeschi dovrebbe investire i loro soldi in un'azienda che non può stare sul mercato? Lo farebbero se le prospettive di medio periodo fossero diverse, oppure se il loro obiettivo non fosse l'azienda bensì la conquista di un mercato ancora appetibile.
PRESIDENTE. La prego di concludere.
FRANCESCO NUCARA. Se questo fosse il tentativo, allora tutti gli assetti produttivi della compagnia di bandiera risulterebbero aggravati per i lavoratori dell'Alitalia.
PRESIDENTE. Deve concludere!
FRANCESCO NUCARA. Un padrone straniero potrebbe, infatti, imporre loro ciò che una concertazione bizantina non è riuscita a realizzare (Applausi dei deputati dei gruppi Misto-Repubblicani, Liberali, Riformatori e DCA-Democrazia Cristiana per le Autonomie-Partito Socialista-Nuovo PSI).