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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Misure di sostegno in favore dei cittadini italiani residenti all'estero per la cura e l'assistenza dei genitori che vivono in condizioni di non autosufficienza in Italia - n. 3-01426)
PRESIDENTE. Il deputato Razzi ha facoltà di illustrare per un minuto la suaPag. 47interrogazione n. 3-01426, concernente misure di sostegno in favore dei cittadini italiani residenti all'estero per la cura e l'assistenza dei genitori che vivono in condizioni di non autosufficienza in Italia (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 4).
ANTONIO RAZZI. Signor Presidente, signori Ministri, molti connazionali residenti all'estero lamentano lo stato di abbandono e di lontananza dei loro genitori anziani, che per motivi di età avanzata e di non autosufficienza sono spesso ricoverati in case di riposo in Italia.
La residenza all'estero pone i figli nelle condizioni di non poter usufruire delle agevolazioni previste per i nuclei familiari che devono provvedere alla cura e all'assistenza di anziani non autosufficienti.
La vicinanza di figli e nipoti, la possibilità di sentirli accanto proprio in una fase della vita che rende la persona umana più sensibile ai rapporti ed agli affetti familiari, credo sia la migliore e più efficace terapia possibile. L'amore di figli e nipoti lenisce la sofferenza di chi vive in una condizione disagevole all'estero.
Si chiede, pertanto, se siano possibili misure atte a ricongiungere questi nuclei familiari.
PRESIDENTE. Il Ministro della solidarietà sociale, Paolo Ferrero, ha facoltà di rispondere, per tre minuti.
PAOLO FERRERO, Ministro della solidarietà sociale. Signor Presidente, ringrazio il deputato Razzi per il suo quesito che evidenzia il grave problema dei nostri anziani, in particolare non autosufficienti, in connessione al tema dell'emigrazione, propria o dei propri figli.
Il tema della non autosufficienza riguarda centinaia di migliaia di persone in Italia. Ci apprestiamo ad affrontarlo nella seduta di venerdì del Consiglio dei Ministri con la presentazione da parte mia di un disegno di legge che garantisca diritti certi ed esigibili per le persone non autosufficienti; non riguarda solo gli anziani, ma certo è una misura che va, in larga parte, a loro favore. Con questo disegno di legge si fisseranno le modalità di intervento, sia nei casi più gravi rispetto agli istituti di cura, sia nei casi meno gravi con la possibilità di usufruire dei servizi presso la propria abitazione (quindi, servizi domiciliari), in modo da tentare di fornire un sostegno pubblico, evitando che i casi di non autosufficienza siano sostanzialmente scaricati sulle spalle delle famiglie, come accade oggi in larga parte.
Venerdì si farà un primo passo in questo senso e nella legge finanziaria è previsto uno stanziamento di 300 milioni di euro, che mi auguro possa essere aumentato, nel passaggio alla Camera, portandolo almeno a 400 milioni di euro per l'anno prossimo. Questo è un primo punto.
Il secondo nodo che lei evidenzia è quello di sviluppare degli accordi bilaterali con i Paesi in cui è presente una quantità significativa di nostri concittadini che sono emigrati per lavorare. Su questo punto posso assumere l'impegno di lavorare per sviluppare questi accordi bilaterali, in modo da tentare di intervenire positivamente su queste situazioni, contribuendo nello specifico all'organizzazione dei servizi nei suddetti Paesi, per far sì che i nostri connazionali ricoverati in case di cura all'estero siano in condizioni di minor isolamento possibile.
Da ultimo, rispetto alla domanda più generale da lei posta, a me pare evidente che il problema sia quello delle risorse. Con il disegno di legge che presenterò venerdì in Consiglio dei Ministri affrontiamo il tema della non autosufficienza in Italia. È del tutto evidente, però, che o c'è un aumento significativo della quantità delle risorse messe a disposizione per la non autosufficienza, oppure le risorse attuali non basteranno per fare anche quello che lei chiede.
Pertanto, ritengo che il punto cruciale riguardi la questione di quante risorse, a partire dalla prossima legge finanziaria, si stanziano per il sociale e, nello specifico, per la non autosufficienza. Io penso che vadano aumentate, e mi auguro che potremo decidere insieme come riuscire effettivamente ad aumentare queste risorse.
PRESIDENTE. Il deputato Razzi ha facoltà di replicare, per due minuti.
ANTONIO RAZZI. Signor Presidente, signor Ministro, la ringrazio e sono soddisfatto della sua risposta. Credo che il tema degli anziani oggi sia centrale rispetto ai nostri doveri. Una politica responsabile è quella che si occupa di coloro che oggi hanno la necessità di risolvere i propri problemi con senso pratico e con senso di umanità, che spesso può superare anche i limiti e i confini.
Noi, gente di emigrazione, dobbiamo tutto ai nostri anziani; essi ci hanno indicato la strada, ci hanno dato il coraggio di lasciare il Paese, tanti anni fa, ci hanno accolto all'estero nelle stazioni prendendoci per mano e conducendoci nel mondo nuovo che ci si presentava davanti.
Oggi gli anziani hanno vissuto lunghi decenni di emigrazione all'estero. Hanno bisogno dell'affetto dei loro figli e dei loro nipoti, hanno bisogno della loro vicinanza, così come la terra ha bisogno dell'acqua.
Il nostro tempo, i meccanismi e il consumismo tendono a rendere aridi i rapporti umani: la famiglia si sgretola, spesso in mancanza di valori forti e di ancore di affetto. I nostri anziani sono le nostre ancore, e vi sono molte persone che oggi vivono in una condizione di emigrazione, i cui sacrifici e sudori hanno determinato il futuro e il benessere delle attuali generazioni.
Capisco le questioni, relative alla competenza interministeriale, che un tema del genere solleva, ma ritengo importante che, intanto, il Governo abbia posto come prioritari gli interventi sui pensionati. Da Governi esteri e dai Paesi in cui viviamo siamo riusciti ad ottenere sezioni italiane mediterranee delle case di riposo e di cura, proprio per consentire la vicinanza dei nostri anziani con le famiglie che rimangono all'estero. In Svizzera abbiamo raggiunto buoni risultati e molti progetti si attueranno presto. Sono convinto che anche l'Italia saprà fare la sua parte (Applausi dei deputati del gruppo Italia dei Valori e del deputato Tremaglia).