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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Misure di sostegno a favore dei ricercatori italiani e per lo sviluppo della ricerca scientifica - n. 3-01432)
PRESIDENTE. La deputata Filipponio Tatarella ha facoltà di illustrare l'interrogazione La Russa n. 3-01432, concernente misure di sostegno a favore dei ricercatori italiani e per lo sviluppo della ricerca scientifica (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 14), di cui è cofirmataria.
ANGELA FILIPPONIO TATARELLA. Signor Presidente, signor Ministro, se un assegno di 850 euro attribuito ad un dottorando di ricerca, come lei sa, suscita scandalo tanto da indurre la maggioranza al Senato ad approvare un emendamento dell'opposizione, credo che altrettanto scandalo dovrebbe suscitare il fatto che un ricercatore al primo impiego percepisca una retribuzione di 1.100 euro.
Signor Ministro, le chiedo molto sinteticamente, perché ho solo un minuto a disposizione e mi infastidirebbe molto lo scampanellio, peraltro giusto, del Presidente, che nel disegno di legge finanziaria (in ciò risiede l'urgenza della mia interrogazione) siano previsti fondi che possano adeguare le retribuzioni dei ricercatori. In tal modo, signor Ministro, non si farebbe altro che applicare un minimo di quella giustizia distributiva di cui ogni politica dovrebbe ...
PRESIDENTE. Lo dico a voce piuttosto che con il campanello. La invito a concludere il suo intervento.
ANGELA FILIPPONIO TATARELLA. ... tenere conto e che forse eviterebbe quella fuga di cervelli non auspicata da nessuno.
PRESIDENTE. Il Ministro dell'università e della ricerca, Fabio Mussi, ha facoltà di rispondere.
FABIO MUSSI, Ministro dell'università e della ricerca. Signor Presidente, onorevole Filipponio Tatarella, l'interrogazione è complessa e proverò a rendere una risposta franca, ancorché sintetica, articolata in tre punti.
In primo luogo, convengo con lei in ordine all'allarme sulla fuga dei cervelli. Ormai scienza e conoscenza non hanno più frontiere e tutti si muovono ovunque, ma la criticità italiana è doppia: abbiamo una scarsa attrattività dall'esterno e un'uscita non per libera scelta, ma perché spinti dal bisogno.
I redditi dei ricercatori sono ormai sotto il salario operaio. I borsisti percepiscono 800 euro, gli assegnisti 1.110, i ricercatori 1.200. Convengo che questa sia una priorità e un problema aperto, non ancora risolto, né da questo né dai precedenti Governi. Questa mattina ho presentato al Consiglio universitario nazionale un decreto in ordine al dottorato. Al fine di aumentare l'entità delle borse di studio il Governo distribuirà 20 milioni di euro. Inoltre, accolgo volentieri la notizia relativa all'emendamento che amplia tale quota a 40 milioni, ma tale aumento deve trovare una copertura adeguata.Pag. 64
In ordine al cosiddetto «rientro dei cervelli» non avrei mai varato quella legge, perché sono stati spesi 54 milioni di euro per permettere il rientro di 450 persone, mentre ne ho trovate solo 30 stabilizzate, poi, con grande fatica, portate a 70. Onorevole Filipponio Tatarella, lei non può vedere, ma nel 2006, l'anno precedente, la tabella evidenzia un finanziamento della legge pari a zero (Il Ministro dell'università e della ricerca mostra una tabella). Ho dovuto stabilire un nuovo finanziamento.
Il secondo problema è relativo alle discipline scientifiche e tecnologiche. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una costante diminuzione. Per l'anno in corso sono in possesso di alcuni dati che mostrano una ripresa. Il problema è relativo al rapporto tra domanda e offerta e deriva anche dalla scarsa propensione delle imprese a dotarsi di personale qualificato.
Infine, vi è il problema relativo alle risorse. Nel disegno di legge finanziaria sono stati stanziati 630 milioni di euro per 3 anni. Anche in questo caso, e mi dispiace che lei non possa vedere, faccio notare che il grafico scende allorché si passa dall'anno 2005 al 2006 (Il Ministro dell'università e della ricerca mostra una tabella). Ho trovato una tendenza alla riduzione del fondo per l'università. Quest'anno, nonostante l'annata pesante della legge finanziaria, il grafico risale per un importo pari a 199 milioni di euro e per il prossimo anno continua a salire e sul consolidato si impenna di 330 milioni di euro. Non siamo ai livelli degli investimenti di Paesi a noi affini e tuttavia siamo in presenza di una ripresa. Se concentriamo la nostra attenzione sulla tabella relativa alla ricerca nel 2001 - l'ultimo anno del centrosinistra - vi sono stati tre miliardi e 12 milioni di spesa globale. Nel primo anno di Governo del centrodestra vi è stata una spesa di due miliardi e 315 milioni. Nell'ultimo anno del centrodestra la spesa è stata di due miliardi e 308 milioni. Abbiamo assistito ad una diminuzione che si è protratta per cinque anni. Nell'anno in corso, pur in modo insufficiente, l'investimento risale. Credo che gli investimenti, sia pubblici, sia privati, nella ricerca scientifica e nell'università siano una questione che merita l'attenzione di tutto il Parlamento perché da essi dipende gran parte del destino del nostro Paese.
PRESIDENTE. La deputata Filipponio Tatarella ha facoltà di replicare.
ANGELA FILIPPONIO TATARELLA. Signor Presidente, signor Ministro, sono soddisfatta per la conclusione del suo intervento, perché ha riconosciuto l'importanza fondamentale della ricerca per l'Italia e sul punto, francamente, sprecare parole sarebbe stato retorico per cui ci troviamo perfettamente d'accordo.
Signor Ministro, non vorrei essere costretta - anche perché la mia interrogazione non ha una finalità polemica, ma propositiva - a ricordarle la reazione non entusiastica di tutti gli organi universitari a seguito della legge finanziaria dell'anno scorso.
È bene, pertanto, lasciar cadere il ragionamento per cui se gli altri hanno fatto male noi facciamo altrettanto male e quindi non fa niente. Non è questo lo spirito con il quale agisco e credo che non dovrebbe essere neanche quello con cui dovrebbe agire lei o chiunque altro.
Ritengo che il problema si ponga. È vero, la mia interrogazione era ovviamente più articolata di quanto non abbia avuto il tempo di esporre e, dunque, mi rendo conto che si tratta di problemi che, purtroppo, non possono essere esauriti e risolti in un'interrogazione perché troppo complessi e vasti.
Malgrado tale consapevolezza, ho presentato nell'interrogazione alcuni punti molto critici a causa dell'emergenza del problema. Si trattava di sollecitare lei, nonché la maggioranza, ad intervenire immediatamente attraverso la legge finanziaria di quest'anno perché lei sa che se si costruiscono cattedrali, queste diventano cattedrali nel deserto, mentre una piccola casa abitata può essere già un risultato e può essere molto più di una ipotetica cattedrale che non vi è mai stata, se non nel deserto.Pag. 65
Quindi, facciamo tutto ciò che è possibile immediatamente, perché è bene prevedere 40 milioni in più...
PRESIDENTE. La invito a concludere.
ANGELA FILIPPONIO TATARELLA. ... per i dottorandi, ma è molto male non adeguare le retribuzioni dei ricercatori.
PRESIDENTE. È così esaurito lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata.
Sospendo la seduta che riprenderà alle ore 17 con la discussione sulle linee generali del disegno di legge di conversione del decreto-legge in materia economica.
La seduta, sospesa alle 16,35, è ripresa alle 17,05.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIORGIA MELONI