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Seguito della discussione delle mozioni Leone e Garagnani n. 1-00233, Germontani ed altri n. 1-00227, Volontè e Galletti n. 1-00249, Donadi e D'Ulizia n. 1-00250 e Lulli ed altri n. 1-00251 sulla disciplina fiscale applicabile alle società cooperative, anche in relazione agli effetti prodotti nei mercati di riferimento (ore 11).
(Parere del Governo)
PRESIDENTE. Invito il rappresentante del Governo ad esprimere il parere sulle mozioni all'ordine del giorno.
MARCO STRADIOTTO, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico. Signor Presidente, relativamente alla mozione Leone e Garagnani n. 1-00233, si evidenzia quanto segue. Per quanto riguarda il primo capoverso della parte dispositiva, il Governo, allo stato, non ravvisa le condizioni per attivare ipotesi di indagini dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, considerando che il peso della cooperazione in Italia è ben lontano dal determinare posizioni dominanti.
Relativamente al secondo capoverso della parte dispositiva, il Governo si impegna affinché possa pienamente esplicarsi e svilupparsi l'azione, già in corso, della Guardia di finanza per le verifiche e i controlli nei confronti di tutte le tipologie di società cooperative, nell'ambito dell'attività e dei compiti di istituto.
Quanto al terzo capoverso, il Governo ritiene che la disciplina normativa si muova già oggi nel senso di una netta distinzione fra le società cooperative a mutualità prevalente e le altre, e che non sussistono le condizioni per rivedere presunte immotivate posizioni di vantaggio fiscale. La disciplina civilistica e fiscale in vigore differenzia infatti in modo chiaro il regime delle cooperative a mutualità prevalente da quello delle altre, nel senso che le agevolazioni fiscali competono soltanto alla cooperazione a mutualità prevalente, cioè a quei sodalizi nei quali lo scambio mutualistico con i propri soci avviene in via prevalente rispetto ai rapporti con i terzi, secondo i criteri della prevalenza stabiliti dall'articolo 2513 del codice civile. Pertanto, il parere sulla mozione Leone e Garagnani n. 1-00233 è contrario.
Relativamente alla mozione Germontani ed altri n. 1-00227, per quanto riguarda il primo capoverso della parte dispositiva, il Governo si impegna affinché si esplichi pienamente l'attività di vigilanza amministrativa già in corso e perché si accertino, da parte dei soggetti competenti e nelle debite sedi, eventuali devianze o collusioni di qualsiasi natura.
Relativamente al secondo capoverso, il Governo si impegna affinché le autorità preposte alla vigilanza sul movimento cooperativo intervengano con efficacia e tempestività nei casi in cui le cooperative si allontanino dalla funzione mutualistica.
Quanto al terzo capoverso della parte dispositiva, il Governo non ravvisa attualmente la particolare necessità per un intervento dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato ai sensi dell'articolo 12 della legge n. 287 del 1990, considerato che il peso della cooperazione in Italia, come già rilevato in riferimento alla mozione Leone e Garagnani n. 1-00233, è ben lontano dal determinare posizioni dominanti e, in particolare, distorsioni del mercato e della libera concorrenza.
Il parere del Governo è, quindi, contrario anche sulla mozione Germontani ed altri n. 1-00227, a meno che non vi sia una riformulazione.
Il parere del Governo, infine, è favorevole sulle mozioni Volontè e Galletti n. 1-00249, Donadi e D'Ulizia n. 1-00250, nel testo riformulato, e Lulli ed altri n. 1-00251.