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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Politiche del Governo in materia di grandi opere infrastrutturali, con particolare riferimento alla tratta ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione - n. 3-01430)
PRESIDENTE. Il deputato Stradella ha facoltà di illustrare l'interrogazione Leone n. 3-01430, concernente politiche del Governo in materia di grandi opere infrastrutturali, con particolare riferimento alla tratta ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 9), di cui è cofirmatario.
FRANCO STRADELLA. Signor Presidente, signor Ministro, credo che anche lei, ormai, si sia reso conto del ritardo storico che sta accumulando il Paese sulla infrastrutturazione. Credo che si sia reso conto, altresì, che l'inopinato abbandono del progetto del ponte sullo Stretto di Messina e di alcune altre opere - compresi i ritardi che sta riportando la realizzazione del corridoio 5 con la tratta ad alta velocità Torino-Lione - stia compromettendo seriamente l'economia del Paese e il futuro delle nostre aziende.
Per cortesia, senza avventurarsi nell'esporre ciò che vorrebbe fare lei, ci dica, per favore, quali sono le iniziative che intende intraprendere il Consiglio dei ministri - quindi, non ciò che vorrebbe fare lei, ma quello che si farà veramente - per ovviare a tale grave ritardo e per dotare il Paese, finalmente, delle infrastrutture che necessita.
PRESIDENTE. Il Ministro delle infrastrutture, Antonio Di Pietro, ha facoltà di rispondere.
ANTONIO DI PIETRO, Ministro delle infrastrutture. Mi dispiace contraddirla: lei conosce la stima e il rispetto personale e politico che ho per lei.
La prima questione che questo Governo intende e vuole portare avanti è pagare i debiti di quello precedente. Chiedo, pertanto, una dichiarazione d'onore del Ministro Tremonti, se sia vero o non sia vero che nel 2006 ha operato un blocco dei flussi di cassa per alcuni miliardi di euro, per cui adesso noi, nella legge finanziaria del 2007 e in quella del 2008, abbiamo dovuto impiegare soldi per pagare i loro debiti (Applausi dei deputati dei gruppi Italia dei Valori e Partito Democratico-L'Ulivo)! Chiedo un giudizio d'onore su questo!
Deve finire questa storia, per cui noi stiamo...
FRANCO STRADELLA. Risponda alle domande!
PRESIDENTE. Scusate, tutti sanno bene che questa forma di confronto parlamentare è regolata in maniera ineccepibile: vi è un interrogante che illustra per un minuto, un Ministro che risponde per tre minuti e l'interrogante può replicare per due minuti...
PAOLO UGGÈ. E chi è che fa le domande?
PRESIDENTE. Lasciamo che il Ministro esponga, nello stile che ritiene di dover adottare, le sue idee e poi, nello stile che loro riterranno di dover esibire, lo faranno successivamente.
Prego, Ministro.
ANTONIO DI PIETRO, Ministro delle infrastrutture. Ciò premesso e avendo dovuto far fronte a questi scompensi di cassa, ho detto e ribadisco che riconosco l'obiettivo giusto della «legge obiettivo». Lo riconosco e in questo senso non è vero che non abbiamo continuato a lavorare sulle opere più urgenti per la priorità che ad esse deve essere data.
In particolare, in merito a quanto lei ha riferito relativamente alla tratta Torino-Lione, lei sa bene che noi - tra i finanziamenti richiesti - abbiamo inserito anche quello per la Torino-Lione e abbiamo predisposto la relativa documentazione.
Leggendo i giornali di questa mattina, lei saprà che - a fronte di una richiesta che abbiamo fatto di 725 milioni di euro (ossia, quanto era possibile richiedere rispetto ai parametri europei) - questo finanziamento è in corso di definizione e nei prossimi giorni potrà essere accordato, proprio grazie a quel lavoro (che abbiamo svolto sulla tratta Torino-Lione) di coinvolgimento della popolazione locale, tale per cui quel progetto oggi, in modo corretto e concreto e con la condivisione e la concertazione con la popolazione locale, può essere realizzato.
Voi, al contrario, ce lo avete lasciato - ve lo voglio ricordare - con i poliziotti in mezzo alla Val di Susa che facevano una guerra «guerreggiata» con le popolazioni locali (Commenti dei deputati del gruppo Alleanza Nazionale), perché vi siete recati in quel luogo dalla sera alla mattina e ci avete messo le pale, senza rendervi conto che bisognava anche cercare la condivisione con il territorio (Applausi dei deputati dei gruppi Italia dei Valori e Partito Democratico-L'Ulivo).
PRESIDENTE. Il deputato Lupi, cofirmatario dell'interrogazione, ha facoltà di replicare per due minuti.
MAURIZIO ENZO LUPI. Signor Presidente, con toni molto più pacati di quelli del Ministro Di Pietro, chiedo un giurì d'onore per informare ed accertare che il Ministro Di Pietro, da diciannove mesi, ricopre il ruolo di Ministro delle infrastrutture di questo Paese con il Governo Prodi.
Un'altra osservazione che mi sembra palese è la seguente: se questo Governo sta pagando i debiti del Governo precedente, vuol dire che sta pagando i cantieri di opere, lavori e infrastrutture che, finalmente, nel nostro Paese, si sono aperti, altrimenti, infatti, non ci sarebbero pagamenti in corso.
La terza questione - che chiedo al Ministro Di Pietro di «attenzionare» (come direbbe lui stesso) - è la seguente: è finito il bluff, Ministro. Sono diciannove mesi che lei ricopre il ruolo di Ministro e sa meglio di me che un conto è parlare, un conto è stanziare somme nella legge finanziaria (quest'anno, per il 2007, sono stati stanziati 6 miliardi di euro per le grandi opere, certamente il 15-16 per cento in più delle somme precedenti), ma un altro conto è che le opere si devono realizzare. Purtroppo lei sa quanto me che dei 6 miliardi di euro che sono stati stanziati nella legge finanziaria, solo l'8 per cento, quest'anno, sono stati spesi! Ciò vuol dire che sono stati spesi, per flussi di cassa, 450 milioni di euro!
Lei sa meglio di me che le opere si costruiscono se si fanno appalti pubblici, i bandi. Solo nei primi sei mesi, si è registratoPag. 57il 65 per cento in meno di bandi (che vogliono dire appalti) per realizzare opere per le Ferrovie dello Stato! L'ANAS, in soli sei mesi rispetto alla scorsa legislatura, ha emesso il 20 per cento in meno di bandi!
Vi è, infine, un altro dato interessante, che forse lei conosce meglio di me. Avete fatto una cosa semplicissima: avete eliminato delle opere, anche la strada statale «Ionica», come è stato detto prima; avete l'intenzione di finanziare...
PRESIDENTE. La prego di concludere.
MAURIZIO ENZO LUPI. Concludo, signor Presidente. Le opere si realizzano! In un anno, al CIPE, avete portato 1,2 miliardi di euro di progetti. A Palermo è stato bloccato il nodo ferroviario...
PRESIDENTE. Deputato Lupi, deve concludere.
MAURIZIO ENZO LUPI. ...la Genova-Ventimiglia è bloccata! Questo è il tema - e concludo, signor Presidente - ancora chiedendo anch'io un giurì d'onore. Si verifichi, Ministro di Pietro, i diciannove mesi del suo lassismo e del lassismo di questo Governo quanto sono costati al Paese...
PRESIDENTE. Deve concludere, la prego.
MAURIZIO ENZO LUPI. ... 200 miliardi di euro è il costo del «non fare» e del «non realizzare» le infrastrutture in questo Paese (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia)!