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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Chiarimenti in ordine al tracciato della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione ed ai tempi di realizzazione dell'opera - n. 3-01449)
PRESIDENTE. Il deputato Tassone ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-01449, concernente chiarimenti in ordine al tracciato della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione ed ai tempi di realizzazione dell'opera (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 6).
MARIO TASSONE. Signor Presidente, vorrei avere dal Ministro qualche dato certo sul finanziamento della linea Lione-Torino comunicato l'altro giorno dalla Commissione europea. Il Ministro sa che al riguardo vi sono state discussioni, controversie, nonché un blocco dei cantieri. Qualcuno ha affermato che non si sa su quale tracciato intervenga questo finanziamento. Io non so se il Ministro Chiti abbia oggi gli elementi per fornire una risposta definitiva, considerato che in quest'Aula un ordine del giorno da me sottoscritto, insieme a moltissimi colleghi, ha avuto un esito infelice, essendo stato respinto dal Governo e quindi dalla maggioranza. Non vorrei che si trattasse di un annuncio non seguito da un comportamento giusto e coerente da parte della Governo. Ecco perché vorremmo una valutazione complessiva, anche per dare un dato di certezza a questa vicenda che ormai si trascina da parecchio tempo.
PRESIDENTE. Il Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali, Vannino Chiti, ha facoltà di rispondere.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Signor Presidente, la Commissione europea ha trasmesso il 19 novembre al Parlamento europeo la bozza di decisione che prevede lo stanziamento (considerando i tre progetti transfrontalieri con Francia, Austria e Slovenia) di 872 milioni di euro per l'Italia. Con riferimento alla linea di Alta velocità Torino-Lione, va evidenziato che il dossier che il Ministero delle infrastrutture ha trasmesso a Bruxelles lo scorso 18 luglio rappresenta un atto di programmazione tecnica e finanziaria che non può essere definito come progetto di tracciato. È stato indicato con chiarezza a Bruxelles che su una parte del tracciato ferroviario sussistevano ipotesi di percorso che erano ancora in fase di definizione con i territori interessati ed il crono-programma allegato al dossier tiene conto di ciò.
Attualmente il progetto è all'esame del tavolo di concertazione con le popolazioni locali e l'osservatorio per la realizzazione dell'asse ferroviario Torino-Lione. Al fine di recepire le istanze dei cittadini, il progetto definitivo sarà approvato dopo che l'osservatorio avrà terminato i suoi lavori e sarà sottoposto alla valutazione di impatto ambientale, seguendo la procedura ordinaria.
Per quanto attiene al lavoro svolto dal tavolo politico dello scorso 13 giugno, il Governo ha indicato in tale sede la volontà di assumere come inalterata la parte delPag. 57tracciato in territorio francese che definisce conseguentemente il punto di partenza a monte, indicando nel contempo in Orbassano il punto di arrivo della tratta a valle. La tratta che collega questi due punti, escludendo l'uscita di Venaus, comporta il passaggio in sponda destra, l'attraversamento della Dora in una zona prossima alle Gorge ed una tratta in galleria che consente di connettersi con la linea storica in un punto compatibile con quanto previsto nel Trattato di Torino del 29 gennaio 2001, in prossimità del quale finisce la parte comune europea. Per quanto riguarda la parte a valle di quella comune, in sede tecnica si sta approfondendo un'ipotesi progettuale che prevede il quadruplicamento della linea esistente e l'interramento nelle parti più antropizzate della linea storica e della nuova linea.
Il conseguente riordino urbanistico dei nuclei urbani attraversati permetterà di accogliere una richiesta storica degli enti locali, ossia quella di non affidare solo alle compensazioni il rapporto della nuova infrastruttura con il territorio, ma di realizzare una nuova configurazione che porti direttamente valore aggiunto alle aree attraversate.
Infine, per quanto si riferisce al rispetto dei tempi di realizzazione del progetto, nel periodo 2008-2013 sono previste una serie di scadenze concordate, in conseguenza delle quali l'esecuzione dell'opera si estenderà su una durata di dieci anni dalla firma del contratto dei lavori e, quindi, dovrà terminare nel 2013.
PRESIDENTE. Il deputato Tassone ha facoltà di replicare.
MARIO TASSONE. Signor Presidente, Ministro Chiti, i dubbi che ho avanzato rimangono per intero. Comunque, signor Ministro, intanto le rivolgo i miei complimenti sinceri, perché è inusuale che qualcuno prenda il posto del Ministro Di Pietro, visto e considerato che si è occupato di competenze non sue e quindi le mie congratulazioni e felicitazioni sono sincere (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).
Tuttavia, Ministro Chiti, lei mi ha fornito la stessa risposta che a suo tempo mi fornì il Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti, con riferimento alla questione di Orbassano e al superamento di Venaus. Sono trascorsi molti mesi e ci troviamo sulla stessa lunghezza d'onda, purtroppo negativa.
Vorrei però far rilevare che anche sul progetto cui lei faceva riferimento, vi sono delle contestazioni da parte del presidente Ferrentino, che credo lei abbia sentito nominare, poiché è colui che ha bloccato i cantieri due anni fa e, insieme a molti manifestanti, anche quelli della Valle di Susa.
Vi è inoltre una vicenda molto strana relativa a ciò che accade all'interno del Governo. I Ministri Pecoraro Scanio e Ferrero hanno fatto riferimento all'Osservatorio, affermando che non vi è nulla di certo e anche loro si interrogano su quale sia il progetto al quale è destinato il finanziamento da parte dell'Unione europea. Ma vi è di più: il Ministro Di Pietro ha festeggiato (non so per cosa) questo finanziamento e ha affermato che finalmente ha vinto la politica del fare e vengono ad essere sconfitti i «tirapiedi» che fino ad oggi hanno bloccato l'opera. Ministro Chiti, chi sono i «tirapiedi»? Il Ministro Ferrero o il Ministro Pecoraro Scanio? Certamente il Ministro Di Pietro ha usato un linguaggio gentile...
PRESIDENTE. La invito a concludere.
MARIO TASSONE. ... però non vi è dubbio che ciò dimostra una grande confusione che provoca lo scoramento e l'incertezza da parte nostra rispetto alle politiche del Governo.