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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Orientamenti sulla sperimentazione delle narcosale e su iniziative normative in materia di somministrazione controllata di eroina - n. 3-01454)
PRESIDENTE. Il deputato Mellano ha facoltà di illustrare per un minuto la sua interrogazione n. 3-01454, concernente orientamenti sulla sperimentazione delle narcosale e su iniziative normative in materia di somministrazione controllata di eroina (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 11).
BRUNO MELLANO. Signora Ministro, la mia interrogazione a risposta immediata n. 3-01454 riguarda la proposta, presentata al comune di Torino, di istituzione di una «narcosala».
Tale proposta è stata promossa a livello popolare, attraverso gli strumenti del regolamento comunale, da alcune associazioni - Forum droghe, Malega9 e l'Associazione radicale Adelaide Aglietta - che hanno raccolto migliaia di firme, depositate in comune.
Un'altra iniziativa è partita da venti consiglieri comunali della maggioranza di centrosinistra del sindaco Chiamparino, per istituire una «narcosala», ossia una «stanza del consumo», dove i cittadini tossicodipendenti (ossia malati, in quanto affetti da tossicodipendenza cronica) possano consumare, in situazioni igieniche tollerabili e decenti, la droga acquistata all'esterno, sul mercato criminale.
Una sua lettera, in risposta ad una richiesta del sindaco Chiamparino, ha di fatto ucciso tale proposta e ha posto le condizioni affinché il comune di Torino, nel prossimo consiglio comunale, archivi questa proposta di iniziativa - ripeto - comunale (da parte di consiglieri) e popolare (da parte di associazioni).
PRESIDENTE. La prego di concludere.
BRUNO MELLANO. Le chiedo se, invece, non sia il caso di aprire un tavolo per garantire questa proposta e quella che ha presentato lei, in alternativa, della somministrazione controllata di eroina.
PRESIDENTE. Il Ministro della salute, Livia Turco, ha facoltà di rispondere.
LIVIA TURCO, Ministro della salute. Signor Presidente, desidero precisare che la lettera da me inviata al sindaco di Torino e al presidente della regione Piemonte, non rappresenta uno «stop» alla proposta di sperimentazione delle cosiddette «narcosale», ma solo una doverosa precisazione su alcune problematiche correlate al vigente quadro normativo.
Allo stato attuale, infatti, il Ministero della salute può autorizzare l'approvvigionamento e la detenzione di stupefacenti per la somministrazione, unicamente nell'ambito di sperimentazioni cliniche autorizzate, nelle quali le suddette sostanze siano somministrate al fine di dimostrarne l'efficacia terapeutica.
Nel caso in esame, invece, si tratterebbe di una sperimentazione ai fini della prevenzione di eventi avversi, collegati all'abuso di droga. La sperimentazione riguarderebbe unicamente gli eventuali effetti positivi, correlati alla distribuzione di siringhe sterili o alla presenza di personale sanitario.Pag. 66
Poiché non è possibile individuare, nella funzione delle «narcosale», un uso terapeutico dell'eroina che in esse viene consumata, è indispensabile modificare le norme vigenti, prevedendo specificamente la possibilità di effettuare sperimentazioni di riduzione del danno, tramite strutture controllate all'interno delle quali non possano essere applicabili le sanzioni previste per il consumo non terapeutico di stupefacenti.
Qualora l'eroina venisse fornita e somministrata dagli sperimentatori allo scopo della riduzione della diffusione dell'illegalità indotta e, quindi, con finalità di esclusivo ordine pubblico, sarebbe ravvisabile, oltre al consumo, anche una cessione di stupefacenti per somministrazione ai fini di abuso, in aperto contrasto non soltanto con la normativa vigente, ma anche con le convenzioni internazionali alle quali l'Italia aderisce, tenuto conto anche che l'Organizzazione delle Nazioni Unite si è già espressa sfavorevolmente su tale argomento.
Pertanto, proprio allo scopo di valutare con serenità e concretezza l'intera problematica, confermo quanto ho già precisato alla regione e al sindaco di Torino, cioè la disponibilità del Ministero della salute, insieme al Ministero della solidarietà sociale, di istituire un tavolo di lavoro al quale partecipino i soggetti istituzionali, sia ministeriali sia regionali e comunali, interessati nel settore delle tossicodipendenze, nonché gli esperti dell'Istituto superiore di sanità, al fine di individuare i criteri generali di una possibile proposta di regolamentazione di tale sperimentazione da presentare all'esame del Parlamento.
PRESIDENTE. Il deputato Mellano ha facoltà di replicare.
BRUNO MELLANO. Signor Presidente, ringrazio il Ministro Turco per la sua risposta, ma sono insoddisfatto, per i motivi illustrati nella mia interrogazione a risposta immediata, che brevemente ho riassunto prima. Lei stessa sa bene che se il richiamo alle Convenzioni internazionali non vale per le esperienze (settanta narcosale aperte) attualmente in corso in tutta Europa, non vedo perché dovrebbe valere solo per l'Italia.
Si apra un contenzioso e si discuta a livello internazionale: si avrà la forza di difendere una misura volta alla riduzione del danno, convintamente utile, come affermano gli esperti di bassa soglia, anche italiani, e gli esperti internazionali che hanno utilizzato anche questo strumento accanto agli altri già in uso.
Inoltre, chiedo che si apra una discussione sul ruolo degli operatori sanitari e infermieristici, che in Italia vi era già stata quando si è pensato all'utilizzo dei distributori scambia-siringhe. Ricorderà che anche in quella occasione vi è stato un dibattito pubblico, il quale, però, si è tradotto in sentenze, giurisprudenza e dottrina che ne hanno dato l'interpretazione secondo cui gli scambia-siringhe non costituiscono affatto favoreggiamento al consumo, bensì un necessario presidio medico-sanitario per il cittadino malato e tossicodipendente.
Lei stessa, nella lettera al sindaco Chiamparino e alla presidente Bresso, ha dichiarato il suo disagio personale rispetto alla vicenda delle stanze del consumo, indicando una prospettiva, a mio avviso futuribile e purtroppo non realistica, consistente nel modificare la legge per garantire la somministrazione controllata. Ovviamente sarei favorevole e vorrei aiutarla. Tuttavia, lei stessa sa bene che sarà molto difficile modificare la legge anche su tale settore.
L'intervento già attuabile e possibile - ripeto che si tratta di una convinzione che i radicali hanno da tempo e su questo, in genere, non abbiamo mai sbagliato - è quello di aprire immediatamente, anche in Italia, la sperimentazione delle narcosale e discutere, nelle sedi opportune, la congruità di tali iniziative di riduzione del danno con le convenzioni internazionali e la legge in corso. La ringrazio della risposta ma vorrei da lei...
PRESIDENTE. La invito a concludere.
Pag. 67BRUNO MELLANO. ...maggior forza politica per cambiare politicamente questa impostazione.