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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Iniziative volte all'inserimento dell'educazione ambientale nei programmi ministeriali della scuola dell'obbligo - n. 3-00108)
PRESIDENTE. L'onorevole Cassola ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00108 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 3).
ARNOLD CASSOLA. Signor ministro, nella sua audizione in Commissione cultura, pochi giorni fa, lei ha annunziato la sua intenzione di voler sviluppare l'educazione sanitaria e l'educazione ambientale nei programmi scolastici. Le tematiche ambientali ormai sono diventate un aspetto centrale nella vita di tutti noi ed è, quindi, indispensabile sviluppare una sensibilità ed una coscienza ambientale fin dai primi anni della scuola. Da qualche anno, è vero, numerose scuole svolgono, su iniziativa individuale tuttavia, attività volte a sensibilizzare gli studenti sui problemi generali inerenti lo sviluppo sostenibile.
Vorrei chiederle, signor ministro, se non ritiene utile far rientrare organicamente all'interno dei programmi ministeriali della scuola dell'obbligo l'educazione ambientale, per far crescere nei giovani la formazione e l'educazione allo sviluppo sostenibile. La ringrazio.
PRESIDENTE. Il ministro dell'istruzione, Giuseppe Fioroni, ha facoltà di rispondere.
GIUSEPPE FIORONI, Ministro dell'istruzione. Signor Presidente, da tempo l'amministrazione scolastica dedica una specifica attenzione all'educazione ambientale. Prova ne siano gli accordi ed i numerosi protocolli d'intesa stipulati nel tempo, e da me confermati, in primo luogo con il Ministero dell'ambiente e successivamente, con le associazioni ambientaliste, quali Legambiente e WWF Italia. Ciò al fine di diffondere l'educazione ambientale nella scuola, di far maturare nei giovani la consapevolezza sulla sostenibilità e di stimolare la pratica della cittadinanza attiva e solidale, nella prospettiva della loro partecipazione alla vita sociale ed all'attività lavorativa.
Questi protocolli prevedono sul tema anche iniziative di formazione, incontri e riflessioni sulla conoscenza e la tutela dell'ambiente aperti ai docenti, agli studenti e ai genitori. Attualmente, tra le attività educative e didattiche del primo ciclo di istruzione, è importante l'educazione ambientale, trasversale a tutte le discipline, nell'ambito dell'educazione alla convivenza civile. Questo è lo spazio, il campo e l'ambito all'interno del quale potremo meglio definire, anche di concerto con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, i temi da svolgere come educazione ambientale. Inoltre, l'educazione ambientale assume un particolare rilievo nelle scienze, tanto che viene evidenziata la complementarietà, sempre più stringente, tra l'ambiente e l'uomo, la cui sinergia è necessaria per assicurare la sopravvivenza di entrambi ma, soprattutto, il reciproco ed armonico sviluppo.
Come è noto all'onorevole interrogante, le istituzioni scolastiche nella loro autonomia già pongono in essere iniziative volte alla promozione della cultura ambientale. Il Governo intende ulteriormente valorizzare e rafforzare tale autonomia, in modo che le scuole possano operare più compiutamente, sia in rete sia in sinergia con gli enti locali e le associazioni presenti sul territorio.
Infine, confermo quanto ho già riferito nel corso delle audizioni sulle linee programmatiche del Ministero svolte in Commissione cultura della Camera e istruzione del Senato e, in particolare, ribadisco l'impegno a discutere con gli studenti e con le famiglie proposte anche innovative di sviluppo all'educazione ambientale. In modo particolare, credo si debba ripristinare un protocollo d'intesa con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorioPag. 37e le regioni per la fruizione didattica di parchi e riserve, anche con particolare riguardo alla prevenzione primaria. Faccio riferimento, in modo particolare, all'educazione alimentare, agli stili di vita, ai cibi sani, che rappresentano uno degli elementi principali di contributo che la scuola può dare ai fenomeni di depressione, ai fenomeni borderline dell'adolescenza, ai disturbi, anche fondamentali, del comportamento alimentare.
Costituiremo anche un gruppo di lavoro e di approfondimento di queste tematiche nell'ambito dei 18 mesi che il Parlamento ha concesso per le correzioni dei decreti legislativi attuativi della legge n. 53 del 2003 al fine di poter cogliere, anche in quell'ambito, prospettive e possibilità per dare spazio adeguato all'educazione ambientale ed anche all'educazione sanitaria.
PRESIDENTE. L'onorevole Cassola ha facoltà di replicare, per due minuti.
ARNOLD CASSOLA. Signor ministro, mi ritengo, e dico ciò anche a nome del collega Poletti, alquanto soddisfatto della risposta fornita alla mia interrogazione. Spero, però, che si possano accelerare i tempi affinché l'educazione ambientale sia inserita nei programmi scolastici della scuola dell'obbligo. Ciò deve avvenire, naturalmente, con il coinvolgimento anche degli studenti che frequentano le scuole italiane all'estero dove, incidentalmente, sono stato eletto.
In quest'ottica, come ha detto il ministro, riveste importanza fondamentale il coinvolgimento di tutti: insegnanti, dirigenti scolastici, famiglie e studenti. I problemi collegati alla cattiva gestione ambientale, ahimè, sono molteplici. Il risultato di questa incuria oggi lo si può osservare in varie parti del mondo attraverso il fenomeno del cambiamento climatico: uragani fuori stagione, forte desertificazione e così via. Conseguentemente, occorre ricorrere ai ripari contro questi fenomeni e investire sui nostri giovani perché sono loro la vera speranza per il futuro. Sensibilizzare oggi gli studenti rispetto ai problemi dello sviluppo sostenibile, della gestione delle risorse idriche, della tutela del territorio, del recupero e riutilizzo dei rifiuti, significa, in effetti, dare una chance maggiore alle generazioni di domani di vivere meglio con una qualità di vita superiore a quella nostra.