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Seguito della discussione del disegno di legge: Norme di attuazione del Protocollo del 23 luglio 2007 su previdenza, lavoro e competitività (A.C. 3178-A).
(Esame e votazione di una questione pregiudiziale)
PRESIDENTE. Ricorda che è stata presentata la questione pregiudiziale per motivi di costituzionalità La Russa n. 1.
ANTONINO LO PRESTI (AN). Illustra la questione pregiudiziale La Russa n. 1, osservando preliminarmente che il dibattito svoltosi in merito all'attuazione del Protocollo sul welfare del 23 luglio scorso ha registrato una violenta contrapposizione tra le forze politiche che compongono la maggioranza ed ha prodotto, a maggior ragione in considerazione dell'imminente posizione della questione di fiducia sul maxiemendamento che l'Esecutivo si appresta a presentare, l'ennesima grave violazione delle prerogative parlamentari. Evidenziati, quindi, i profili di illegittimità costituzionale del disegno di legge in esame, segnatamente con riferimento alle disposizioni che utilizzano economie eventuali per la copertura finanziaria di spesa per oneri certi ed immediati, ovvero addirittura che non indicano i mezzi finanziari per fare fronte a nuove o maggiori spese, invita l'Assemblea ad approvare la questione pregiudiziale presentata.
Decorrono da questo momento i termini regolamentari di preavviso per eventuali votazioni elettroniche.
LORENZO BODEGA (LNP). Stigmatizzata la mancata copertura finanziaria delle disposizioni contenute nel provvedimento in esame, di fatto subordinata all'approvazione della legge finanziaria per il 2008, nonché il metodo seguito nella definizione del testo, che relega il ruolo del Parlamento ad una mera funzione notarile, paventa le deleterie conseguenze che potrebbero derivare dall'eventuale approvazione del predetto disegno di legge. Dichiara, quindi, il voto favorevole del suo gruppo sulla questione pregiudiziale La Russa n. 1.
ENRICO FARINONE (PD-U). Ribadita la rilevanza del disegno di legge in esame, tanto sotto il profilo del metodo, basato sulla concertazione con le parti sociali, quanto dal punto di vista della portata finanziaria degli interventi da esso recati, finalizzati ad una più equa redistribuzione delle risorse, nonché al rilancio della competitività del Paese, giudica infondati e comunque pretestuosi, alla luce dei comportamenti del precedente Governo di centrodestra, i rilievi formulati con riferimento alla presunta violazione delle norme costituzionali in materia di copertura finanziaria. Dichiara pertanto voto contrario sulla questione pregiudiziale presentata.
SIMONE BALDELLI (FI). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla questione pregiudiziale presentata, sottolineando gli elementi di criticità ed i profili di illegittimità costituzionale presenti nel disegno di legge in esame; stigmatizza, in particolare, la mancata copertura finanziaria delle norme da esso recate, nonché l'intendimento di utilizzare le eventuali economie derivanti dall'operazione di accorpamento degli enti previdenziali per la copertura finanziaria di nuove spese.
TEODORO BUONTEMPO (Misto-Destra). Stigmatizzata la gravissima violazione delle prerogative parlamentari determinata dalle modalità con le quali la Camera sta procedendo nell'esame del disegno di legge n. 3178, invita i deputati dell'opposizione a protestare energicamente contro la loro sostanziale estromissione dalla funzione legislativa e la Presidenza ad individuare un punto di sintesi tra le esigenze del Governo e quelle dei parlamentari.
LUCA VOLONTÈ (UDC). Nel dichiarare l'assenso del suo gruppo sulla questione pregiudiziale presentata, lamenta l'impossibilità di avviare una compiuta discussione sui provvedimenti adottati dal Governo in materia di politiche economiche e sociali a causa del reiterato ricorso alla questione di fiducia, il quale svilisce il ruolo del Parlamento e denota un sostanziale disprezzo per le prerogative parlamentari.Pag. VIII Invita, quindi, la Presidenza ad attivarsi presso il Governo per affrontare adeguatamente la questione sollevata.
GIORGIO LA MALFA (Misto-RLR). Pur esprimendo apprezzamento per le precisazioni del Presidente riferite alle perplessità manifestate dai deputati dell'opposizione ed alle conseguenti richieste di sospensione della seduta in attesa di conoscere le determinazioni del Governo, ritiene che alla Camera debba essere consentito di vagliare la legittimità costituzionale anche del maxiemendamento che l'Esecutivo si accinge presumibilmente a presentare.
LUCIO BARANI (DCA-NPSI). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla questione pregiudiziale presentata, sottolineando che le disposizioni recate dal disegno di legge in esame non prevedono una adeguata copertura finanziaria, subordinando quest'ultima all'approvazione della legge finanziaria per il 2008.
PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge la questione pregiudiziale per motivi di costituzionalità La Russa n. 1.
Si passa all'esame degli articoli e delle relative proposte emendative.
Le Commissioni I e V hanno espresso i prescritti pareri.
PRESIDENTE. Avverte che la Presidenza non ritiene ammissibili le seguenti proposte emendative: Rocchi 1.8, Barani 1.9, Compagnon 1.23, Di Salvo 1.25, Compagnon 7.2, Di Salvo 9.21, Porcu 10.2, Turco 13.02, Rocchi 30.2 e 30.3 e Lo Presti 35.3.
Rileva inoltre che il testo alternativo presentato dal relatore di minoranza Barani non corrisponde ad emendamenti previamente presentati in Commissione e, pertanto, i suoi articoli non potranno essere posti in votazione.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Consegna alla Presidenza il testo di un emendamento interamente sostitutivo dell'articolo 1 e soppressivo degli articoli da 2 a 37 e delle allegate tabelle del disegno di legge, sulla cui approvazione il Governo intende porre la questione di fiducia.
PRESIDENTE. Prende atto della presentazione, da parte del Governo, dell'emendamento 1.100, interamente sostitutivo dell'articolo 1 e soppressivo dei successivi articoli del disegno di legge, nonché del preannunziato intendimento di porre la questione di fiducia sulla sua approvazione. Ove l'emendamento risulti ammissibile, sarà cura della Presidenza trasmettere il testo alla Commissione competente, nonché alla V Commissione per l'espressione del parere.
ELIO VITO (FI). Manifestato apprezzamento per la possibilità concessa alla Commissione di merito di valutare, in tempi congrui, l'emendamento 1.100 del Governo, anche alla luce delle eventuali ulteriori condizioni che saranno poste dalla V Commissione, ritiene che il reiterato ricorso alla questione di fiducia da parte dell'Esecutivo non derivi da una volontà ostruzionistica dell'opposizione, bensì dalla necessità di superare le divergenze esistenti all'interno della maggioranza. Osserva, infine, che il continuo ricorso a tale strumento parlamentare, considerata anche l'indeterminatezza della maggioranza al Senato, svilisce il ruolo della Camera dei deputati.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Nel giudicare pienamente condivisibili le considerazioni svolte dal deputato Elio Vito, chiede alla Presidenza di verificare, eventualmente sottoponendo la questione alla Giunta per il Regolamento, con quali modalità il gruppo di Alleanza Nazionale Pag. IXpossa riproporre la questione pregiudiziale per motivi di costituzionalità in relazione al testo del maxiemendamento testè presentato dal Governo.
PRESIDENTE. Ribadito che la questione pregiudiziale attiene all'intero provvedimento, rileva che, per il futuro, la problematica evocata dal deputato La Russa potrà essere esaminata dalla Giunta per il Regolamento.
TEODORO BUONTEMPO (Misto-Destra). Nel condividere la proposta avanzata dal deputato La Russa in ordine alla possibilità di presentare ulteriori questioni pregiudiziali sul nuovo testo predisposto dal Governo, ritiene opportuno abbandonare i lavori dell'Assemblea, poiché, a suo avviso, il comportamento dell'Esecutivo calpesta le più elementari regole della democrazia.
ANDREA GIBELLI (LNP). Chiede alla Presidenza di chiarire quali criteri saranno seguiti ai fini della declaratoria di ammissibilità del maxiemendamento presentato dal Governo, anche alla luce dell'articolo 123-bis del Regolamento.
PRESIDENTE. Nell'assicurare che la Presidenza si è attenuta alla rigorosa applicazione delle disposizioni regolamentari, ribadisce che le complesse questioni sollevate dai deputati intervenuti potranno essere oggetto di valutazione nelle sedi competenti, segnatamente nella Giunta per il Regolamento.
Per consentire il vaglio di ammissibilità dell'emendamento 1.100 del Governo, sospende la seduta.
La seduta, sospesa alle 15,40, è ripresa alle 16,55.
PRESIDENTE. Avverte che la Presidenza ritiene ammissibile l'emendamento 1.100 del Governo, che sarà trasmesso alla Commissione competente, nonché alla V Commissione.
Per consentire un compiuto esame dell'emendamento, sospende la seduta.
La seduta, sospesa alle 17, è ripresa alle 18,55.
La V Commissione ha espresso il prescritto parere.
PRESIDENTE. Segnala una correzione da apportare al testo dell'emendamento 1.100 del Governo.
VANNINO CHITI, Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. Pone la questione di fiducia sull'approvazione, senza subemendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'emendamento 1.100 del Governo, interamente sostitutivo dell'articolo 1 e soppressivo degli articoli da 2 a 37 e delle allegate tabelle del disegno di legge.
PRESIDENTE. Avverte che, a seguito della decisione del Governo di porre la questione di fiducia, la Conferenza dei presidenti di gruppo è convocata alle 19.
In riferimento alle questioni precedentemente sollevate, premesso che, alla luce della prassi consolidata, il Governo può legittimamente porre la questione di fiducia in ogni fase del procedimento legislativo, individuandone l'oggetto, nonché accorpare a tal fine in un unico emendamento più articoli di un progetto di legge, rileva che tale procedura ripropone un'evidente difficoltà nel rapporto tra Parlamento ed Esecutivo. Ritiene quindi si ponga sul piano istituzionale l'esigenza di un'adeguata precisazione dei ruoli e delle prerogative di Parlamento e Governo, di cui tutti i gruppi parlamentari dovrebbero farsi carico nelle sedi proprie, a partire dall'auspicata revisione dei regolamenti, nel comune obiettivo di restituire agibilità al sistema costituzionale e di garantire la pienezza delle prerogative parlamentari.
GUIDO CROSETTO (FI). Giudicato umiliante che il contenuto del maxiemendamento stravolga il testo del provvedimento approvato dalla Commissione di merito, lamenta che, presso la V Commissione,Pag. X non è stata consentita la votazione nominale sul parere da esprimere né la verifica del numero legale.
LINO DUILIO (PD-U), Presidente della V Commissione. Sottolinea l'assoluta correttezza della procedura seguita in occasione della votazione del parere espresso dalla V Commissione.
PRESIDENTE. In attesa delle determinazioni della Conferenza dei presidenti di gruppo, sospende la seduta.
La seduta, sospesa alle 19,05, è ripresa alle 19,30.