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Svolgimento di interpellanze urgenti (ore 18).
(Ipotesi di soppressione della fermata nelle stazioni di Rovigo e Ferrara di alcuni treni Eurostar - n. 2-00806)
PRESIDENTE. L'onorevole Frigato ha facoltà di illustrare la sua interpellanza n. 2-00806, concernente ipotesi di soppressione della fermata nelle stazioni di Rovigo e Ferrara di alcuni treni Eurostar (Vedi l'allegato A - Interpellanze urgenti sezione 1).
GABRIELE FRIGATO. Signor Presidente, il testo dell'interpellanza è già pubblicato nel fascicolo dell'ordine del giorno dell'Assemblea di oggi, pertanto mi riservo di intervenire in sede di replica.
PRESIDENTE. Il Viceministro dei trasporti, Cesare De Piccoli, ha facoltà di rispondere.
CESARE DE PICCOLI, Viceministro dei trasporti. Signor Presidente, la questione di sensibili cambiamenti nell'ambito dei collegamenti che l'impresa ferroviaria Trenitalia intenderebbe porre in essere con l'entrata in vigore del nuovo orario ferroviario, pur con la necessità di verifica, ha un impatto sicuramente sensibile sull'utenza interessata.
Proprio a tale proposito, il Ministero dei trasporti è intervenuto recentemente in Commissione trasporti per fornire un quadro della situazione, specificando che tali soppressioni afferiscono a treni gestiti dall'impresa ferroviaria in autonomia commerciale, non soggetti, quindi, a contratti di servizio, quali sono gli Eurostar e gli intercity, non sottoposti a committenza e a conseguente controllo da parte del Ministero mediante il contratto di servizio pubblico.
Nel dettaglio di quanto riferito nell'interpellanza urgente Frigato n. 2-00806, Ferrovie dello Stato Spa ha riferito che con il prossimo orario è stata programmata la velocizzazione dei collegamenti Roma-Venezia, effettuati con Eurostar, per rispondere alle manifestate esigenze della clientela, e in special modo a quella dei bacini delle estremità Venezia-Padova e Roma, che rappresentano i volumi maggiori di traffico, di ridurre diritti i tempi di percorrenza. In funzione di tale obiettivo il sistema Eurostar tra Roma e Venezia verrà riorganizzato con la realizzazione di un doppio cadenzamento biorario, che consentirà la riduzione degli attuali tempi di percorrenza Eurostar e che prevede un primo canale, con origine e destinazione Roma e Venezia, e un secondo canale con prolungamenti su Udine e Trieste.
Tutti i collegamenti Eurostar del secondo canale, per un totale di otto, effettueranno le fermate di Rovigo e Ferrara, assicurando pertanto il mantenimento delle relazioni dirette da e per Roma. Per i collegamenti di primo canale, da un punto di vista tecnico, come ha affermato la società ferroviaria, non è possibile effettuare le fermate intermedie in questione perché ciò non consentirebbe di mantenere la traccia prevista e i tempi di percorrenza. In tale quadro, a parere della società ferroviaria, le città di Rovigo e Ferrara, che sviluppano un volume di traffico passeggeri analogo a quello riservato ad altre località non servite al prodotto Eurostar - riservato prevalentemente, come si sa, ai capoluoghi di regione - e con l'orario 2008 continueranno ad avere una significativa offerta tale prodotto, se confrontata con bacini di utenza di analoghe realtà.
L'assicurazione che il Ministero dei Trasporti comunque ritiene di fornire riguarda la disponibilità ad attivarsi coi soggetti delle realtà di Rovigo e Ferrara per promuovere un confronto finalizzato ad una cooperazione e ad un coordinamento più stretti per la soluzione delle problematiche evidenziate nell'interpellanza, ivi compresa la possibile modifica Pag. 101delle proposte originarie, a condizione che si possa dimostrare un'adeguata domanda da parte dell'utenza e del reperimento di ulteriori risorse pubbliche che si rendessero necessarie, ovviamente nell'ambito delle specifiche competenze istituzionali.
PRESIDENTE. L'onorevole Frigato ha facoltà di replicare.
GABRIELE FRIGATO. Signor Presidente, ringrazio il Governo per la disponibilità dimostrata. Mi pare di poter affermare che alcuni elementi sono interessanti; anche se voglio ricordare al Viceministro De Piccoli, di cui conosco l'attenzione e la sensibilità per i problemi del territorio, certamente legati alla sua responsabilità nazionale ma anche alla sua provenienza veneta, che qualche settimana fa eravamo insieme in un piccolo paese, Villa Marzana (sicuramente lo rammenta), e c'era l'intera comunità polesana a festeggiare l'apertura di un nuovo casello autostradale. Ed era bene, era giusto che quella fosse una festa, perché veniva aperto un nuovo collegamento, il Polesine usciva da una fase di isolamento e si apriva alle grandi reti infrastrutturali del nordest. Oggi registrare, invece, che Rovigo, insieme a Ferrara, viene eliminata dal servizio Eurostar sembra obiettivamente una contraddizione, una grave contraddizione in relazione alla possibilità che i nostri territori, anche quelli finora considerati meno importanti, possano essere inseriti nel quadro delle relazioni infrastrutturali e, quindi, dello sviluppo del Paese.
Qualcuno sostiene - mi pare di capirlo anche dalla risposta del Governo - che mentre nella tratta Trieste-Venezia-Roma ci si ferma anche a Rovigo ed a Ferrara, per quanto riguarda gli Eurostar, questo servizio non è garantito, ad esempio, nella tratta Milano-Roma, dove si saltano le fermate in città come Piacenza, Parma, Reggio-Emilia o Modena; e quindi in relazione a quanto succede in Emilia, è bene che ciò succeda anche nella tratta Venezia-Roma. Credo sia invece opportuno capovolgere il ragionamento, proprio perché il treno rappresenta lo strumento di trasporto al tempo stesso più economico e meno inquinante.
Il Viceministro mi permetta di ricordare brevemente in quest'Aula non solo i documenti che abbiamo approvato più volte in relazione ai temi dell'ambiente, al surriscaldamento del pianeta e alle emissioni in atmosfera di elementi inquinanti, ma anche le iniziative dell'Unione europea proprio in relazione a cambiamenti climatici, riduzioni delle emissioni in atmosfera di anidride carbonica e di elementi inquinanti in genere, e con riferimento alla necessità di mutare complessivamente il modo di produrre e l'approccio stesso ai consumi: del resto, di questi tempi comincia a riaffermarsi nell'opinione pubblica il valore della sobrietà nei consumi, anche in relazione alle produzioni di energia che fanno sempre maggiore riferimento ad energie pulite e rinnovabili. In tale contesto, anche il comparto dei trasporti è chiamato a cambiare ed a trovare nuove strade: proprio a tal proposito, l'Unione europea richiede agli Stati membri di orientare le proprie scelte verso un trasporto più pulito, dal contenuto impatto ambientale, e che migliori il rapporto costi-benefici (ove i costi sono i consumi energetici, oltre che ambientali, e i benefici sono il risultato finale).
In questo quadro, è evidente che treno, autostrade del mare e vie navigabili sono la strada da percorrere: in particolare, il treno è il mezzo più pulito e meno inquinante, nonché, entro certe distanze, il più veloce ed anche il più economico. Certamente occorre migliorarne l'efficienza, naturalmente non solo con riguardo ai servizi Eurostar: sappiamo infatti delle proteste, avvenute in questi giorni, delle persone che - studenti o lavoratori - utilizzano quotidianamente il treno per spostamenti su distanze brevi e medie ed esprimono quindi una serie di problemi legati ad un servizio che va migliorato e qualificato e che deve trovare una migliore capacità di intermodalità con gli altri mezzi di trasporto, soprattutto urbani.
Signor Viceministro, anche senza scomodare dati particolari, è noto che, rispettoPag. 102 ai grandi Paesi e alle grandi città europee, l'Italia utilizza assai poco il treno. Ciò detto, non voglio sottovalutare i piani del Governo né sottacere gli investimenti contenuti nel cosiddetto decreto fiscale che questa Camera ha recentemente approvato e nel disegno di legge finanziaria: credo però che dobbiamo fare tutto il possibile per ottenere un trasporto più pulito e più efficiente. Gli investimenti fatti sono dunque importanti, ma è anche necessario che i servizi resi rispondano realmente alle esigenze del territorio e al contesto economico, e che mirino al miglioramento sia dei servizi sia dei trasporti sia, infine, della qualità della vita. In tale contesto, la risposta del Governo mi sembra interlocutoria. Le province di Rovigo e Ferrara sono insieme di fronte al problema: mi auguro che nei prossimi giorni il Governo possa portare qualche novità essenzialmente più positiva.