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Informativa urgente del Governo sul gravissimo incidente sul lavoro occorso presso l'acciaieria ThyssenKrupp di Torino che ha causato la morte di quattro operai, oltre a diversi feriti.
PRESIDENTE. Comunica la prevista articolazione del dibattito (vedi resoconto stenografico pag. 14).
CESARE DAMIANO, Ministro del lavoro e della previdenza sociale. Espressi preliminarmente, anche a nome del Governo, sentimenti di sincero cordoglio ai familiari degli operai deceduti nell'incidente verificatosi presso le acciaierie ThyssenKrupp di Torino, manifesta sgomento per il fatto che il tragico episodio sia avvenuto presso una grande multinazionale e, comunque, assicura che la produzione dello stabilimento riprenderà solo quando sarà accertata la messa in sicurezza dell'impianto. Nel fornire, quindi, una dettagliata ricostruzione dei tragici fatti oggetto dell'informativa, le cui cause sono tuttora al vaglio della magistratura e della ASL competente, rileva che il Governo, recependo il richiamo formulato in merito dal Presidente della Repubblica, è fortemente impegnato nel contrasto e nella prevenzione del gravissimo fenomeno degli incidenti sul lavoro, auspicando al riguardo una fattiva collaborazione istituzionale e un cambiamento culturale sul concetto di sicurezza. Nel ricordare i dati statistici relativi all'intensità del fenomeno oggetto dell'informativa, richiama i meritevoli provvedimenti adottati dall'Esecutivo, concernenti, tra l'altro, il contrasto al lavoro nero e alla precarietà, l'aumento delle ispezioni nei luoghi di lavoro e la revisione delle disposizioni in materia di appalti, ritenendo peraltro opportuno applicare la vigente normativa in materia, che considera tra le più qualificanti in Europa.
PIETRO MARCENARO (PD-U). Nel ringraziare il Ministro Damiano per la precisa e dettagliata informativa resa, auspica il doveroso accertamento da parte della magistratura delle gravi responsabilità dei tragici fatti occorsi presso l'acciaieria di Torino. Concorda, inoltre, con quanto osservato dal Ministro circa la necessaria volontà politica di pervenire con rigore e serietà all'applicazione delle leggi in materia che, grazie proprio al Governo in carica, rappresentano un quadro legislativo tra i più avanzati in Europa. Ritiene infine che l'obiettivo da raggiungere sia l'azzeramento delle morti e la totale sicurezza nei luoghi di lavoro, manifestando i sentimenti di vicinanza del suo gruppo agli operai rimasti coinvolti nel gravissimo incidente ed ai loro familiari.
OSVALDO NAPOLI (FI). Nell'esprimere la solidarietà del suo gruppo ai familiari degli operai deceduti nell'incidente oggetto dell'informativa, nonché un augurio di pronta guarigione ai feriti, ritiene che nessuno possa ritenersi esente dalle relative responsabilità. Stigmatizzati i ritardi del Governo nell'adozione dei decreti delegati in materia, rileva che l'esposizione del Ministro, che giudica di stampo burocratico, ha fornito un quadro non esatto e settoriale delle condizioni del lavoro nel nostro Paese. Sottolinea, infine, la necessità di promuovere una concreta cultura della sicurezza ed una adeguata formazione del personale.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN). Espressa commossa e fraterna solidarietà, anche a nome del suo gruppo, ai familiari delle vittime del gravissimo incidente sul lavoro, giudica le dichiarazioni del Ministro non all'altezza della complessità della problematica, sottolineando, peraltro, l'evidente fallimento del sistema delle ASL e l'inadeguatezza della legislazione concorrente in materia. Ritiene, pertanto, indispensabile sanzionare le imprese che non garantiscano idonei standard di sicurezza, potenziando lo strumento delle ispezioni e favorendo l'effettuazione di investimenti finalizzati alla sicurezza.
AUGUSTO ROCCHI (RC-SE). Nel ritenere che le istituzioni debbano dimostrarePag. VIIIpartecipazione e solidarietà ai familiari dei lavoratori che hanno perso la vita presso lo stabilimento ThyssenKrupp adottando ogni iniziativa idonea ad evitare il ripetersi di simili incidenti, sottolinea la necessità di contrastare la cultura dominante che concepisce i diritti e le tutele dei lavoratori come limiti alla capacità competitiva delle imprese. Reputa altresì necessaria un'accelerazione dei tempi di approvazione dei decreti legislativi delegati in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, al fine di prevedere l'esclusione dei precari dalle lavorazioni pericolose, nonché l'istituzione di un fondo nazionale per assicurare un sostegno ai familiari delle vittime di incidenti sul lavoro.
MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UDC). Espressi cordoglio ai familiari delle vittime e solidarietà agli operai in via di guarigione, auspica che le responsabilità penali dell'incidente oggetto dell'informativa vengano tempestivamente accertate. Nel giudicare incongruo il riferimento fatto dal Ministro al lavoro nero, posto che gli operai coinvolti nell'incidente di Torino erano lavoratori regolari, lamenta il comportamento inadeguato ed insensibile tenuto dalla società successivamente all'incidente occorso. Manifesta infine perplessità per una normativa concorrente regionale che, in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e di controlli, complica ulteriormente sotto il profilo burocratico la situazione già esistente.
STEFANO ALLASIA (LNP). Espresso il cordoglio del suo gruppo ai familiari degli operai deceduti, giudica sterile e di stampo propagandistico l'informativa resa dal Ministro. Nel paventare, quindi, che le indagini ed i conseguenti provvedimenti della magistratura possano essere vanificati dalle lungaggini procedimentali, ovvero da eventuali iniziative di clemenza, imputa l'aumento degli incidenti sul lavoro alle irresponsabili politiche del Governo, anche in materia di immigrazione, alle negligenze degli enti locali, nonché ai comportamenti dei sindacati. Ritiene infine che le risorse disponibili nel bilancio dell'INAIL debbano essere investite per la formazione dei lavoratori e per l'incremento degli standard di sicurezza nei luoghi di lavoro.
GLORIA BUFFO (SDpSE). Giudicate atroci tutte le morti verificatesi sui luoghi di lavoro ed espressa solidarietà ai familiari delle vittime dell'incidente occorso a Torino, auspica l'adozione tempestiva dei decreti attuativi della legge n. 123 del 2007 sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, con ciò favorendo un miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori, segnatamente per quanto riguarda i turni e gli orari eccessivamente massacranti nel caso dell'industria di Torino, garantendo una qualità dell'attività produttiva che renda dignitosa la vita stessa dei lavoratori. Lamenta infine che il servizio pubblico televisivo abbia dato poco spazio alla notizia del gravissimo incidente occorso presso l'acciaieria di Torino.
STEFANO PEDICA (IdV). Nel ringraziare il Ministro per la tempestiva informativa resa, esprime il cordoglio del suo gruppo ai familiari degli operai deceduti. Sottolinea quindi la necessità che i rappresentanti delle istituzioni, al di là degli schieramenti politici, si impegnino affinché il nostro Paese recuperi il ritardo colpevolmente accumulato in materia di sicurezza sul lavoro, segnatamente garantendo una rigorosa applicazione della normativa vigente, che giudica buona, anche mediante un'opportuna intensificazione dei controlli presso le aziende.
LANFRANCO TURCI (RosanelPugno). Nell'associarsi al cordoglio per le vittime dell'incidente occorso presso l'acciaieria ThyssenKrupp di Torino e alla solidarietà espressa ai lavoratori feriti, rileva come il calo storico registratosi in ordine alle morti sui luoghi di lavoro, che pure è segno di un progresso civile, sia ancora a livelli inaccettabili e da contenere ulteriormente. Manifestata quindi perplessità per un incidente avvenuto nella capitale storica dello sviluppo industriale e tecnologico avanzato e in una impresa assolutamente sindacalizzata, dove tutti i lavoratoriPag. IXsono regolarizzati, ribadisce la necessità di accertare le responsabilità imprenditoriali e dirigenziali relative alle inaccettabili inadempienze registratesi nell'industria di Torino.
ELIAS VACCA (Com.It). Osservato che la rabbia dei familiari degli operai deceduti, manifestata non soltanto nei confronti dell'azienda, segnala una lacerazione nel rapporto tra i lavoratori ed i loro rappresentanti politici e sindacali, ritiene necessario operare affinché non siano introdotte ovvero siano espunte dall'ordinamento norme inumane ed inique, ispirate ad una concezione, peraltro costantemente alimentata mediaticamente, che privilegia la crescita dei consumi rispetto alla tutela del lavoro. In particolare, nel giudicare inaccettabili le conseguenze derivanti dalla detassazione dello straordinario, ricorda l'impegno profuso dal suo gruppo per impedire che fosse approvata, in occasione dell'esame del cosiddetto decreto Bersani-bis, la disposizione che consentiva alle imprese di autocertificare la sicurezza degli impianti.
TOMMASO PELLEGRINO (Verdi). Espresso, a nome del suo gruppo, cordoglio ai familiari delle vittime del tragico incidente, in relazione al quale auspica il rapido accertamento delle responsabilità da parte della magistratura, e ringraziato il Ministro per l'informativa resa, giudica indispensabile avviare una profonda e seria riflessione in tema di sicurezza sul lavoro, concordando con il Ministro sulla necessità di una compiuta applicazione dell'apprezzabile normativa varata dall'attuale Governo in materia. Auspica, quindi, la realizzazione di concreti ed efficaci interventi, quali la rivisitazione delle modalità di espletamento dei controlli e l'incentivazione agli investimenti per assicurare, tra l'altro, strumenti idonei a contrastare il fenomeno del lavoro precario, garantendo a tutti i cittadini un diritto sancito dalla Costituzione.
GINO CAPOTOSTI (Pop-Udeur). Nell'associarsi, a nome del suo gruppo, ai sentimenti di cordoglio ed alla solidarietà espressi ai familiari delle vittime dell'incidente occorso a Torino, del quale sottolinea l'assurda dinamica, ringrazia il Governo per la puntuale informativa, invitandolo ad attuare una politica di recupero nella società italiana della cultura del lavoro e della prevenzione, anche al fine di superare la distanza esistente tra finanza e produzione.
LUCIO BARANI (DCA-NPSI). Nell'associarsi al dolore dei familiari delle vittime, giudica insufficiente l'informativa resa dal Ministro Damiano, soprattutto rispetto all'individuazione di strumenti idonei a prevenire il tragico fenomeno degli infortuni sui luoghi di lavoro, ritenendo indispensabile la diffusione di una vera e propria cultura della prevenzione.
ROBERTO SALERNO (Misto-Destra). Nell'associarsi, a nome della sua parte politica, al dolore dei familiari delle vittime dell'incidente occorso a Torino, esprime un giudizio negativo sull'informativa resa dal Ministro, atteso che il Governo dovrebbe operare prioritariamente per prevenire simili vergognose tragedie. Preannunzia altresì iniziative di sindacato ispettivo sulle modalità di espletamento dei controlli per la sicurezza sui luoghi di lavoro.
VALDO SPINI (Misto-SocpC). Giudica indispensabile, di fronte al tragico incidente occorso a Torino, che tutte le istituzioni si impegnino al fine di predisporre idonei ed efficaci strumenti che garantiscano la diffusione della cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro, auspicando, inoltre, la doverosa assunzione di responsabilità da parte delle autorità locali.