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Discussione delle mozioni Maroni n. 1-00261, La Russa n. 1-00265 e Cirino Pomicino n. 1-00266: Vicenda della cessione della compagnia aerea Alitalia.
Lo schema recante la ripartizione dei tempi per il dibattito è riprodotto in calce al resoconto della seduta del 9 gennaio 2008.
PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Elio Vito n. 1-00267 e Barbi n. 1-00268 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalle mozioni all'ordine del giorno, saranno discusse congiuntamente.
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali delle mozioni.
ANDREA GIBELLI (LNP). Illustra la mozione Maroni n. 1-00261 (Nuova formulazione), esprimendo forti perplessità in ordine alla scelta del Governo operata nei confronti di Alitalia, che comporterà un inevitabile ridimensionamento dell'aeroporto di Malpensa, provocando un enorme danno economico per il Paese e, segnatamente, per il Nord, che ne costituisce la parte più sana e produttiva. Chiede, quindi, che l'Esecutivo preveda l'applicazione di una moratoria al piano di trasferimento delle rotte di Alitalia dall'aeroporto di Malpensa a quello di Fiumicino, al fine di consentire un riposizionamento graduale dell'intero comparto industriale gravitante sull'aeroporto milanese.
MARCO AIRAGHI (AN). Illustra la mozione La Russa n. 1-00265, sottolineando la necessità che il Parlamento sia puntualmente informato e possa pronunciarsi sulle modalità individuate dal Governo in merito al salvataggio dell'Alitalia. Nel sottolineare che tale operazione non dovrebbe essere finalizzata soltanto a «fare cassa», ma soprattutto a garantire il risanamento ed a restituire competitività alla compagnia di bandiera, evidenzia la scarsa chiarezza attorno all'offerta avanzata da Air France-KLM e chiede che il Parlamento sia messo a conoscenza, tra l'altro, degli investimenti previsti e dei tagli di rotte e di personale che interesseranno l'aeroporto di Malpensa. Ritiene infine che tale operazione possa causare un ingente danno all'intero sistema economico nazionale, vista la formidabile capacità attrattiva della domanda globale caratteristica dell'area servita dall'hub di Malpensa.
LUCIO BARANI (DCA-NPSI). Illustra la mozione Cirino Pomicino n. 1-00266, valutando positivamente la decisione, a fronte della pluriennale crisi di Alitalia, diPag. IVnegoziare in via esclusiva con Air France KLM, che ha proposto una interessante offerta pubblica di scambio, ritenendola una scelta obbligata, che offrirebbe ad Alitalia l'opportunità di un autentico processo di internazionalizzazione attiva e consentirebbe al Ministero dell'economia e delle finanze di divenire il secondo azionista di una delle più grandi compagnie aeree del mondo. Evidenzia, inoltre, la necessità di prevedere adeguate forme di garanzia per i lavoratori di Malpensa e per il sistema economico indotto.
MAURIZIO ENZO LUPI (FI). Illustra la mozione Elio Vito n. 1-00267, sottolineando preliminarmente che l'Alitalia - malgrado gravi limiti gestionali - costituisce per l'intero Paese una risorsa fondamentale da salvaguardare. Nel ritenere altresì scarsamente trasparente la scelta compiuta al riguardo dal Governo, stigmatizza la mancanza di chiarezza attorno ai termini dell'operazione di salvataggio prospettata, considerate soprattutto le conseguenze gravemente pregiudizievoli che ne derivano per lo scalo di Malpensa e per l'intero sistema economico nazionale. Nel chiedere, infine, che il Parlamento sia puntualmente informato sui termini dell'offerta Air France-KLM e delle motivazioni alla base della scelta di tale partner, auspica che il trasferimento delle rotte Alitalia dallo scalo di Malpensa avvenga gradualmente anche per consentire un efficace riposizionamento del relativo comparto industriale.
MARIO BARBI (PD-U). Illustra la sua mozione n. 1-00268, sottolineando che la difficile crisi gestionale e finanziaria di Alitalia, che riveste un ruolo strategico per l'economia del Paese, sembra avviarsi verso una soluzione grazie alle scelte adottate dall'attuale Esecutivo in discontinuità con quelle del precedente Governo. Osservato, quindi, che alla cessione delle quote di controllo di Alitalia deve accompagnarsi un riordino organico dell'intero sistema aeroportuale e la necessaria attenzione allo scalo di Malpensa, rileva che la convocazione del cosiddetto tavolo per Milano denota l'impegno dell'Esecutivo al confronto con le autonomie locali. Invita, pertanto, il Governo a far conoscere al Parlamento le linee guida del piano industriale alla base dell'offerta del gruppo franco-olandese, nonché il piano nazionale aeroporti, evidenziando l'importanza del confronto anche con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative dei lavoratori della compagnia di bandiera, sui quali non possono ricadere gli errori ed i ritardi sin qui registratisi.
PRESIDENTE. Avverte che sono state presentate le ulteriori mozioni Volontè n. 1-00269 e Fabris n. 1-00270 che, vertendo su materia analoga a quella trattata dalle mozioni all'ordine del giorno, saranno discusse congiuntamente.
RICCARDO DE CORATO (AN). Sottolineati gli effetti disastrosi derivanti dalla scelta del Governo a favore di Air France-KLM relativamente alla sorte di Alitalia, che costituisce un progetto di interesse nazionale, rileva la mancanza di chiarezza in ordine all'offerta della compagnia aerea francese che, comportando il drastico ridimensionamento dell'aeroporto di Malpensa, determinerà un ingente danno economico per l'intero Paese. Invita, quindi, l'Esecutivo a prevedere adeguati ammortizzatori sociali e idonee forme di garanzia per i lavoratori dello scalo milanese, in considerazione dei tagli del personale che da tale scelta inevitabilmente discenderanno.
ENRICO FARINONE (PD-U). Sottolineato che lo scalo aeroportuale di Malpensa ha avuto un ruolo strategico inferiore alle sue potenzialità, osserva che l'impegno del Governo è dimostrato dalla convocazione del cosiddetto tavolo per Milano, nonché dall'individuazione nella legge finanziaria per il 2007 di risorse destinate alla Pedemontana lombarda. Nel giudicare, quindi, condivisibile la scelta dell'interlocutore privilegiato con il quale è stata avviata la trattativa per la cessione delle quote di controllo di Alitalia, rileva la necessità di garantire le opportune forme di sostegno del reddito e di ammortizzatori sociali a tutela dei lavoratori interessati.
Pag. VMARCO BELTRANDI (SocRad-RnP). Nel preannunziare il voto favorevole del suo gruppo sulla mozione Barbi n. 1-00268, della quale condivide pienamente il contenuto, esprime convinto sostegno all'azione posta in essere dal Governo relativamente alla crisi di Alitalia, la cui sorte deve essere tenuta distinta da quella dello scalo di Malpensa. Invita, inoltre, l'Esecutivo ad accelerare la predisposizione del piano nazionale aeroporti, al fine di indicare una compiuta e coerente strategia di sviluppo dell'intero sistema aeroportuale italiano.
PAOLO AFFRONTI (Pop-Udeur). Illustra la mozione Fabris n. 1-00270, osservando che non è più rinviabile il momento delle scelte in merito alla gravissima crisi gestionale e finanziaria di Alitalia. Nel giudicare, quindi, non condivisibile la contrapposizione tra gli scali aeroportuali di Fiumicino e Malpensa, ritiene anzi necessario il potenziamento armonico degli stessi, evidenziando l'importanza della convocazione del cosiddetto tavolo per Milano. Nel sottolineare altresì le responsabilità della regione Lombardia, che non ha compiuto scelte chiare e non ha predisposto le infrastrutture necessarie a far decollare l'hub di Malpensa, ricorda che non esiste alcuna posizione pregiudiziale del suo gruppo nei confronti delle società Air France-KLM. Invita infine il Governo ad informare il Parlamento sui contenuti dell'offerta delle suddette compagnie, nonché ad accelerare l'elaborazione del piano aeroporti.
EGIDIO ENRICO PEDRINI (IdV). Lamentata la mancata risposta del Governo alla richiesta di riferire sull'operazione in oggetto nelle competenti Commissioni di merito, ritiene che la presenza in aula del Ministro dell'economia e delle finanze in luogo del Ministro dei trasporti dimostri come il salvataggio di Alitalia costituisca in realtà una mera operazione economica. Sottolineate altresì le gravi criticità giuridiche ed operative insite nell'operazione prospettata, paventa il rischio che si pervenga alla sostituzione di un monopolio pubblico con uno privato, con conseguente minor tutela per gli utenti. Auspica infine che il Governo valuti tutte le conseguenze economiche, politiche e sociali che potranno derivare dalla cessione dell'Alitalia.
DANIELE MARANTELLI (PD-U). Giudicata positivamente la scelta di procedere alla privatizzazione di Alitalia, in considerazione del carattere decisivo che un moderno sistema aeroportuale riveste per lo sviluppo economico del Paese, ritiene essenziale che il Governo adotti le opportune misure per consentire uno sviluppo mirato ad un miglioramento dei servizi collegati allo scalo di Malpensa, anche al fine di garantire una reale pluralità di offerta agli utenti.
ANTONIO ATTILI (SDpSE). Nel sottolineare la necessità di intervenire tempestivamente per il salvataggio di Alitalia, esprime apprezzamento per le scelte del Governo di instaurare una trattativa con Air France-KLM auspicando, a nome del suo gruppo, una rapida e positiva definizione della stessa. Reputando infondati i sospetti avanzati in proposito dagli esponenti dell'opposizione, sottolinea come la tutela dello scalo di Malpensa costituisca in realtà una posizione non preminente rispetto all'interesse generale del Paese, visti anche i gravi errori commessi in passato dalle amministrazioni locali lombarde. Nel ritenere che l'acquisizione di Alitalia da parte del citato gruppo franco-olandese offra in realtà maggiori garanzie in termini di sviluppo dell'azienda, auspica un forte impegno del Governo per una gestione trasparente dell'operazione e per la tutela dell'indotto occupazionale.
LUCA VOLONTÈ (UDC). Illustra la sua mozione n. 1-00269, rilevando l'opportunità di procedere ad un approfondimento e ad un costruttivo confronto parlamentare sulle questioni relative alla vicenda Alitalia, rispetto alla quale sussistono ancora molti punti oscuri. Chiede, quindi, al Governo di fornire ogni utile informazione in ordine alla scelta di avviare trattative esclusivamente con Air France-KLM e a scongiurare eventuali ridimensionamentiPag. VIdei livelli occupazionali per i lavoratori dell'aeroporto di Malpensa e del sistema economico indotto.
MARIO RICCI (RC-SE). Espresso apprezzamento per la positiva azione del Governo volta a superare, nel settore del trasporto aereo, una situazione emergenziale che ha comportato la dispersione di ingenti risorse, auspica una rapida definizione della trattativa in corso, finalizzata al risanamento dell'azienda ed al suo rilancio sul mercato internazionale. Ricordato come - a differenza di Air France - Alitalia sia stata in passato oggetto di fallimentari politiche gestionali e di mercato, sottolinea come le problematiche connesse allo scalo di Malpensa non possano considerarsi strettamente collegate a quelle inerenti la compagnia di bandiera, auspicando altresì un forte impegno del Governo al fine di tutelare l'indotto occupazionale e di garantire una significativa presenza pubblica italiana nella gestione dell'operazione in corso e all'esito della sua definizione.
EMANUELE FIANO (PD-U). Ricordate le ingenti risorse stanziate dall'attuale Esecutivo per le infrastrutture della regione Lombardia legate all'aeroporto di Malpensa, evidenzia che gli errori ed i ritardi sin qui registrati in merito al suddetto scalo non devono ricadere sui lavoratori dell'Alitalia. Rilevato, inoltre, che la crisi gestionale e finanziaria di quest'ultima deve essere considerata una grande questione nazionale, invita il Governo ad accelerare l'elaborazione e la conseguente presentazione al Parlamento del piano nazionale aeroporti, nonché ad adottare le opportune misure per favorire il rafforzamento della crescita del traffico merci con il cargo city di Malpensa.
ROBERTO COTA (LNP). Esprime assoluto dissenso sul drastico ridimensionamento dell'aeroporto di Malpensa, che provocherà un danno enorme all'economia della Padania, criticando la disattenzione del Governo verso il Nord e il suo atteggiamento irresponsabile sulla vicenda della cessione della compagnia aerea Alitalia, della quale non ha reso noto il piano industriale ad essa sotteso. Ritiene quindi che la situazione verificatasi rappresenti il segnale di una questione settentrionale ormai indifferibile.
GIORGIO JANNONE (FI). Nel lamentare l'assoluta mancanza di trasparenza in merito alla trattativa relativa alla cessione delle quote di controllo di Alitalia, giudica gravissimo il ritardo con cui il Governo riferisce al Parlamento sulla vicenda oggetto delle mozioni in discussione. Evidenzia, quindi, che mentre Air One ha presentato le linee guida strategiche del suo piano ai sindacati ed alla stampa si registra, invece, poca chiarezza sull'offerta Air France-KLM. Invita, infine, il Governo a scongiurare l'ipotesi di ridimensionamento dello scalo di Malpensa per le gravissime implicazioni in termini di taglio di destinazioni e riduzione del personale, nonché a tutelare e a valorizzare le attività di terra di Alitalia servizi.
ANGELO BONELLI (Verdi). Nel giudicare ingiustificate le critiche rivolte al Governo dall'opposizione in merito alla linea seguita nella vicenda della cessione della compagnia aerea Alitalia, esprime, anche a nome del suo gruppo, apprezzamento per le scelte adottate dall'Esecutivo al riguardo, con particolare riferimento al mantenimento di una presenza pubblica italiana nei futuri assetti azionari della compagnia di bandiera. Sottolinea, inoltre, la necessità che i livelli occupazionali ad essa riferiti siano tutelati da adeguate garanzie, richiamando, infine, l'attenzione del Governo sull'attivazione di procedure volte ad assicurare la piena compatibilità ambientale dell'aeroporto di Malpensa.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni.
TOMMASO PADOA SCHIOPPA, Ministro dell'economia e delle finanze. Richiamate le principali cause che hanno determinato la crisi di Alitalia che, anche inPag. VIIcaso di privatizzazione, potrà continuare a configurarsi come compagnia di bandiera e garantire un livello di servizi idoneo a soddisfare l'interesse generale del Paese, conferma che il Governo si farà carico di eventuali criticità occupazionali che investano sia Alitalia, sia la società Sea. Evidenziato, inoltre, che nella procedura di privatizzazione non si può prescindere, tra l'altro, dal rispetto della normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato e dall'esigenza di tutelare i risparmiatori e gli azionisti, osserva che l'attuale situazione impone un sollecito ridimensionamento della società ed una modifica del suo assetto industriale. Ricorda, quindi, le cause che hanno impedito allo scalo di Malpensa di assumere le caratteristiche di un vero e proprio hub internazionale (Commenti), assicurando che il Governo continuerà ad attivarsi per il rilancio e la valorizzazione di tale aeroporto. Rileva, inoltre, di aver espresso un orientamento favorevole alla trattativa in esclusiva con Air France-KLM e di aver ricevuto dal Consiglio dei ministri il mandato a seguire la vicenda per conto del Governo.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE CARLO LEONI
TOMMASO PADOA SCHIOPPA, Ministro dell'economia e delle finanze. Auspica, pertanto, che la trattativa con Air France-KLM si concluda con un'offerta vincolante che il Governo possa considerare accettabile in quanto rispondente all'interesse generale del Paese. Esprime, infine, parere favorevole sulla mozione Barbi n. 1-00268, nonché sulla mozione Cirino Pomicino n. 1-00266, purché riformulata, e parere contrario sui restanti atti di indirizzo.