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Sull'ordine dei lavori.
MARCO BELTRANDI (SocRad-RnP). Manifestata perplessità, a nome del suoPag. IVgruppo, in relazione ad alcune valutazioni politiche inopportunamente espresse dal Presidente della Camera con riferimento alla crisi di Governo in atto, lo invita a rendere precisazioni al riguardo.
LUCIANO D'ULIZIA (IdV). Nel rilevare che, a suo avviso, sarebbe stata opportuna una discussione sulla facoltà, attribuita al Presidente della Repubblica dall'articolo 88 della Costituzione, di procedere allo scioglimento anche di un solo ramo del Parlamento, ritiene che il Presidente della Camera avrebbe dovuto rappresentare nelle sedi istituzionali il fatto che, essendo la Camera in condizione di esprimere una maggioranza, si potrebbe procedere allo scioglimento del solo altro ramo del Parlamento.
LUCA VOLONTÈ (UDC). Giudica polemiche e non condivisibili le considerazioni svolte da alcuni deputati con riferimento alle dichiarazioni rese dal Presidente della Camera riguardo alla crisi di Governo in atto.
SERGIO D'ELIA (SocRad-RnP). Nel ribadire la propria posizione a difesa della legislatura in corso e delle prerogative di tutti i parlamentari, sottolinea che è stata tempestivamente posta la questione relativa all'eventuale scioglimento di una sola Camera; auspica quindi lo svolgimento di un dibattito in Assemblea su tale eventualità, associandosi alle considerazioni del deputato Beltrandi in merito alle inopportune dichiarazioni recentemente rese dal Presidente della Camera circa la fine politica dell'attuale legislatura.
ANTONELLO FALOMI (RC-SE). Ritiene che il Presidente della Camera non abbia interferito nelle prerogative del Presidente della Repubblica, ma si sia limitato a prendere atto dell'inesistenza delle condizioni per la formazione di una maggioranza politica.
BRUNO MELLANO (SocRad-RnP). Nel manifestare disagio per le dichiarazioni recentemente rese dal Presidente della Camera in relazione alla presunta fine politica della legislatura, sottolinea che tale esito della crisi non è considerato scontato da tutti i partiti politici, attesa anche l'ampia maggioranza espressa dalla Camera dei deputati. Rileva altresì che se il ricorso in tema di attribuzione dei seggi presentato dalla sua parte politica al Senato fosse stato deciso in modo più aderente al disposto della legge elettorale, sarebbe stato possibile garantire una più ampia maggioranza anche presso l'altro ramo del Parlamento.
DONATELLA PORETTI (SocRad-RnP). Ritiene che, al fine di evitare che si accentui il distacco dei cittadini dalla politica, le dichiarazioni delle più alte cariche dello Stato dovrebbero essere consone alle loro responsabilità istituzionali.
DANTE D'ELPIDIO (Pop-Udeur). Ritiene preliminarmente necessaria una riflessione sugli effetti conseguenti all'uscita dalla maggioranza della sua parte politica, che ha fornito un fattivo contributo alla vittoria del centrosinistra nelle ultime elezioni. Pur concordando, inoltre, sulla necessità di procedere ad una riforma dell'attuale sistema elettorale, ritiene che non sussistano le condizioni per il raggiungimento di una maggioranza sufficientemente ampia che consenta il conseguimento di tale obiettivo.
MAURIZIO TURCO (SocRad-RnP). Nell'auspicare una riflessione sui costi derivanti dall'interruzione anticipata della legislatura, ritiene opportuno un dibattito parlamentare sui possibili sviluppi della crisi di Governo.
SIMONE BALDELLI (FI). Nel ringraziare il Presidente per la solidarietà espressa nei confronti del deputato Berlusconi, colpito da un grave lutto, giudica strumentale il dibattito testé svoltosi sulle dichiarazioni del Presidente della Camera, ritenendo che in questa fase sia doveroso attendere l'esito delle consultazioni in corso.
Pag. V
PRESIDENTE. Rileva che il potere di cui all'articolo 88 della Costituzione rientra tra le prerogative esclusive del Presidente della Repubblica, il quale lo esercita al di fuori di qualsiasi dialettica con le Camere; in tale contesto, il parere dei Presidenti di Camera e Senato prescinde, per norma e per prassi costituzionale assolutamente costante, dalla definizione di indirizzi da parte dell'Assemblea. Sottolinea pertanto che è stato garantito il pieno rispetto delle prerogative del Capo dello Stato, alla cui saggezza istituzionale sono affidate le scelte da compiere nell'attuale fase.
Giudica quindi infondate le polemiche sollevate a seguito di dichiarazioni da lui rese sull'esito della crisi di Governo, ritenendo di aver assunto una posizione pienamente compatibile con la carica di Presidente della Camera e coerente con l'ispirazione che ha inteso seguire nell'assolvimento del proprio ruolo istituzionale.