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Discussione del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 24 del 2008: Svolgimento delle elezioni politiche ed amministrative nell'anno 2008 (A.C. 3431-A).
PRESIDENTE. Dichiara aperta la discussione sulle linee generali, della quale è stato chiesto l'ampliamento.
SESA AMICI (PD-U), Relatore. Illustra il contenuto del provvedimento d'urgenza in discussione, che introduce, tra l'altro, elementi di razionalizzazione nella disciplina relativa all'esercizio del diritto di voto anche da parte dei cittadini italiani residenti all'estero o che si trovino temporaneamente al di fuori del territorio nazionale per motivi di servizio o per missioni internazionali. Ricorda altresì che l'articolo 5 prevede lo svolgimento contestuale delle elezioni politiche ed amministrative del 2008.
ALESSANDRO PAJNO, Sottosegretario di Stato per l'interno. Sottolinea che il provvedimento d'urgenza in discussione, del quale richiama il contenuto, è volto a migliorare la funzionalità del procedimento elettorale e ad accentuare il grado di effettività dell'esercizio del diritto di voto, anche alla luce della situazione determinatasi a seguito dello scioglimento delle Camere, superando altresì alcune anomalie contenute nella legge n. 459 del 2001.
ANTONIO LA FORGIA (PD-U). Espresso apprezzamento per la scelta del Governo, peraltro condivisa dall'opposizione, di accorpare in un'unica data lo svolgimento delle elezioni politiche ed amministrative, che determinerà una forte riduzione dei costi connessi alle operazioni elettorali, giudica opportune, tra l'altro, le norme concernenti l'esercizio del diritto di voto da parte dei cittadini italiani che si trovino all'estero e quelle volte a ridurre la durata del commissariamento degli enti locali. Manifesta, quindi, la piena condivisione del suo gruppo per il provvedimento d'urgenza in discussione.
Pag. XXVIFRANCO RUSSO (RC-SE). Nel giudicare condivisibile la decisione di accorpare lo svolgimento delle elezioni politiche con il turno annuale ordinario delle elezioni amministrative del 2008 per ragioni di economicità, nonché per evitare il commissariamento di quegli enti locali i cui sindaci decidano di candidarsi alle elezioni, ritiene non possano sussistere dubbi circa la capacità dei cittadini italiani di esercitare il proprio diritto di voto anche di fronte al moltiplicarsi delle schede elettorali. Reputa quindi corretta ed opportuna l'utilizzazione del voto per corrispondenza per quei cittadini temporaneamente all'estero per motivi di servizio o per missioni internazionali, al fine di evitare il ripetersi delle disfunzioni verificatesi nelle precedenti tornate elettorali, auspicando in tal senso una riconsiderazione complessiva della disciplina del voto degli italiani all'estero. Nell'avanzare talune riserve in ordine alle disposizioni contenute nell'articolo 4 del provvedimento in esame, sul quale preannunzia la presentazione di una proposta emendativa, ritiene che debba essere salvaguardato il principio della trasposizione dei voti in seggi, nel rispetto del diritto di uguaglianza, sancito dalla Costituzione, nell'esercizio dell'elettorato passivo.
MARCO BOATO (Verdi). Nel preannunziare il voto favorevole del suo gruppo sul disegno di legge di conversione in discussione, giudica condivisibili le modifiche apportate alla legge n. 459 del 2001. Ritiene altresì che sulla materia oggetto dell'articolo 2 del provvedimento d'urgenza sarebbe stato preferibile intervenire con misure di carattere strutturale anziché temporaneo. Rilevato come l'articolo 5 ponga le condizioni affinché il Governo possa disporre il contestuale svolgimento delle elezioni politiche ed amministrative, sottolinea la correttezza istituzionale dell'Esecutivo nell'aver consultato le forze politiche dell'opposizione prima di emanare il provvedimento d'urgenza in esame. Pur comprendendo le ragioni pratiche sottese alla disposizione di cui all'articolo 4, non ne condivide il disposto, ritenendo la raccolta delle sottoscrizioni per le liste presentate da partiti presenti in Parlamento e nel Parlamento europeo una necessaria forma di legittimazione ed una garanzia di uguaglianza nell'avvio del procedimento elettorale.
SALVATORE CANNAVÒ (Misto). Preannunzia la presentazione di un emendamento riferito all'articolo 4 volto ad evitare possibili discriminazioni derivanti dalle disposizioni relative ai requisiti richiesti per l'esenzione dalla raccolta di sottoscrizioni per la presentazione delle liste elettorali.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che il relatore ed il rappresentante del Governo rinunziano alla replica.
Rinvia pertanto il seguito del dibattito ad altra seduta.