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Seguito della discussione del disegno di legge: S. 1448 - Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2007 (A.C. 3062-A) (Approvato dal Senato) (ore 12,20).
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge, già approvato dal Senato: Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2007.
Ricordo che nella seduta del 14 gennaio si è conclusa la discussione sulle linee generali ed hanno avuto luogo le repliche del relatore e del Governo.
(Esame degli articoli - A.C. 3062-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli articoli del disegno di legge nel testo della Commissione.
Avverto che le Commissioni I (Affari costituzionali) e V (Bilancio) hanno espresso i prescritti pareri (Vedi l'allegato A - A.C. 3062 e sezioni 1 e 2).
Avverto altresì che il Governo ha ritirato gli emendamenti originariamente presentati (che, per tale ragione, al pari di altri emendamenti ritirati, non sono riprodotti nel fascicolo) e che lo stesso ha presentato ulteriori proposte emendative volte, nel loro complesso, a ripristinare il testo già approvato dal Senato.
Informo l'Assemblea che, in relazione al numero di emendamenti presentati, la Presidenza applicherà l'articolo 85-bis del Regolamento, procedendo in particolare a votazioni per principi o riassuntive, ai sensi dell'articolo 85, comma 8, ultimo periodo, ferma restando l'applicazione dell'ordinario regime delle preclusioni e delle votazioni a scalare. A tal fine il gruppoPag. 6Lega Nord Padania è stata invitato a segnalare gli emendamenti da porre comunque in votazione.
Ricordo che, ai sensi dell'articolo 126-ter, comma 4, del Regolamento, non possono essere ripresentati in Assemblea e dunque sono irricevibili gli emendamenti dichiarati inammissibili presso le Commissioni.
Avverto che la Presidenza, ai sensi dell'articolo 89 del Regolamento ed in conformità ai criteri di ammissibilità delineati nel corso dell'esame dei precedenti disegni di legge comunitaria, non ritiene ammissibili, in quanto estranee all'oggetto proprio della legge comunitaria, come definito dall'articolo 9 della legge 4 febbraio 2005, n.11, ovvero - comunque - non previamente presentate in Commissione, come richiesto dall'articolo 86, comma 1, del Regolamento, le seguenti proposte emendative: Pili 01.030, di carattere ordinamentale, volta a stabilire che la legge comunitaria individui la posizione italiana relativa alla predisposizione di atti dell'Unione europea; Pili 1.030, volta a prevedere le modalità con le quali deve essere definita la posizione italiana con riferimento a dati relativi ad alcune specifiche materie; Pili 6.31, volta a novellare la legge n. 11 del 2005 con riferimento alle funzioni del CIACE; Pini 7.030 (nuova formulazione), volta ad istituire una commissione di esperti per risolvere il problema del pagamento delle sanzioni applicabili ai produttori di latte; Marras 11.30, volta a sopprimere l'articolo 239 del codice della proprietà industriale in materia di uso di indicazioni geografiche e di denominazione di origine; Pini 25.030, in materia di servizi di vigilanza privata; Marras 27.030, volta ad estendere ai farmaci omeopatici disposizioni sulla tracciabilità dei farmaci per uso umano.
MAURO PILI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MAURO PILI. Signor Presidente intervengo sulle questioni di ammissibilità che lei ha sottoposto poc'anzi all'Assemblea per segnalare che se questo dovesse essere un precedente sarebbe un precedente gravissimo. L'inammissibilità delle prime due e anche della terza proposta emendativa che ho presentato a nome del gruppo di Forza Italia rappresenta una questione sostanziale della legge comunitaria stessa.
Vorrei ricordare all'Assemblea - ma lo faccio alla Presidenza - che all'articolo 1 della legge comunitaria stessa - quella del febbraio 2005 - il primo punto previsto come adempimento dell'Assemblea è quello del processo di formazione della posizione italiana. Nel momento in cui si è dichiarato inammissibile un emendamento (e lo si è argomentato richiamando il fatto che la Commissione non avrebbe preventivamente esaminato questo tipo di emendamento) non si è proceduto a considerare i lavori dell'Aula stessa. La Commissione, proprio per accogliere questa istanza, questa richiesta forte avanzata dall'opposizione, ha anche convocato, nella Commissione stessa, il CIACE, ossia l'organismo preposto all'elaborazione e alla proposizione di questo tipo di formazione della posizione italiana. Tutto ciò, Presidente, è avvenuto ed il Governo è stato più volte sollecitato, nella stessa Commissione, ad attuare all'interno della legge comunitaria non soltanto il recepimento degli atti e dei procedimenti comunitari, ma anche ad esprimere una propria posizione su alcune questioni fondamentali, che fosse rafforzata da un voto parlamentare. Tutto ciò non è avvenuto e mi chiedo per quale ragione, dato che sul piano sostanziale sarebbe un precedente gravissimo il fatto che la legge comunitaria non tenesse conto della posizione del Parlamento, mentre sul piano formale la Commissione ha, di fatto, esaminato la fase ascendente relativa alla legge comunitaria e lo stesso Governo è intervenuto con l'audizione del CIACE. Pertanto, credo sia davvero importante - anche perché, come lei ben sa, sono intercorsi accordi nella Conferenza dei presidenti di gruppo - che ci sia un riesame che contempli la riammissione di questi emendamenti e che non vi sia un precedente, che sarebbe grave perché avremmo una legge comunitaria monca di unPag. 7aspetto fondamentale - anzi preminente - che le legge stessa ha imposto, ossia la posizione italiana nella fase ascendente a livello europeo.
GIANLUCA PINI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIANLUCA PINI. Signor Presidente anch'io mi ricollego alle parole del collega Pili perché onestamente, anche a seguito degli accordi che si sono raggiunti nella Conferenza dei presidenti di gruppo, ritengo inaccettabile e inconcepibile che in particolare due proposte emendative molto delicate, relative a due problemi annosi e pesanti soprattutto per l'economia del nord - quello delle quote latte e quello dei servizi di sicurezza privati - vengano dichiarate inammissibili senza che lei, Presidente, abbia fornito alcuna motivazione, se sia dovuto, cioè, a motivi ordinamentali, di copertura o ad altri motivi. Non ho sentito le motivazioni di ciò e onestamente vorrei in qualche modo avere una spiegazione. Ciò su cui, però, si può sicuramente dibattere in qualche modo è la posizione sull'articolo aggiuntivo 7.030 a mia firma riguardo alle quote latte perché c'è stata un'amplissima discussione in Commissione.
Ma l'aspetto veramente inconcepibile è quello che riguarda il mio articolo aggiuntivo Pini 25.030, perché lo stesso - mi rivolgo anche a lei signor Ministro - costituisce un'attuazione di una sentenza della Corte di giustizia delle Comunità europee del 13 dicembre 2007. Lei per due anni, in Commissione, ci ha sempre spronato, giustamente, affinché il Parlamento si adeguasse nel più breve tempo possibile alle decisioni che in qualsiasi materia fossero giunte dall'Europa, in generale. Ora, vi è la possibilità di dare un segnale, anche perché sappiamo che gli accordi presi nella Conferenza dei presidenti di gruppo supereranno, in qualche modo, la possibilità di voto e di esame degli emendamenti. Vi è la possibilità di dare comunque un segnale e di lasciare una traccia nei lavori parlamentari del fatto che il Parlamento è in grado, in maniera rapidissima, di ricevere e di sanare posizioni condannate dalla Corte di giustizia delle comunità europee.
Non capisco sulla base di quale articolo del Regolamento sia possibile dichiarare inammissibile tale tipo di emendamento. Le faccio presente che così sarebbe sanata, signor Presidente, non solo una possibile procedura di infrazione, ma anche una posizione veramente assurda. Infatti, decine di migliaia di lavoratori soprattutto nel nord Italia lavorano sostanzialmente senza alcun riconoscimento formale della loro professione, mentre in tutti gli altri Stati membri, o comunque nella maggior parte di essi, tale posizione è riconosciuta ufficialmente da leggi degli stessi Stati. Pertanto, chiedo un doveroso chiarimento sui motivi che hanno portato alla inammissibilità dei miei articoli aggiuntivi 7.030 e 25.030.
PRESIDENTE. Ai colleghi, onorevoli Pili e Pini, devo precisare che prima di esprimere la dichiarazione di inammissibilità delle proposte emendative avevo testualmente detto: «(...) non ritiene ammissibili questi emendamenti in quanto estranei all'oggetto proprio della legge comunitaria come definito dall'articolo 9 della legge 4 febbraio 2005, n. 11, ovvero comunque non previamente presentati in Commissione come richiesto dall'articolo 86, comma 1, del Regolamento».
Per quanto riguarda le questioni sollevate dall'onorevole Pili debbo ribadire che le ricordate proposte emendative non rientrano nel contenuto tipico della legge, ma soprattutto non sono state previamente (lo ribadisco ancora una volta) presentate in Commissione come richiesto dal Regolamento e come ho appena richiamato.
Circa le considerazioni svolte dall'onorevole Pini in ordine alle dichiarazioni di ammissibilità delle proposte emendative, la Presidenza non può che prendere atto del valore politico delle dichiarazioni medesime ribadendo, tuttavia, la decisione già comunicata all'Assemblea. In primo luogo, ricordo che con riferimento al disegno di legge comunitaria - lo richiamo ancoraPag. 8una volta - la legge 4 febbraio 2005, n. 11, (in particolare l'articolo 9) ha stabilito in via generale il contenuto tipico della legge annuale e che nel corso dell'esame dei precedenti disegni di legge comunitaria, sulla base di tale disciplina, sono stati definiti dalla Presidenza criteri di ammissibilità che oggi sono stati applicati.
Ricordo, inoltre, che ai sensi dell'articolo 86, comma 1, del Regolamento nella fase di esame in Assemblea possono essere presentati emendamenti purché nell'ambito degli argomenti già considerati nel testo o negli emendamenti presentati e giudicati ammissibili in Commissione. Nel caso di specie, invece, le proposte emendative non possono essere ricondotte al contenuto proprio della legge comunitaria, né sono state previamente presentate in Commissione. Queste sono le ragioni per cui sono state dichiarate inammissibili le loro proposte emendative.
(Esame dell'articolo 1 - A.C. 3062-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 1 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A - A.C. 3062 sezione 3).
Ha chiesto di parlare l'onorevole Pili. Ne ha facoltà.
MAURO PILI. Signor Presidente, intervengo sull'articolo 1 e anche sul complesso degli altri articoli perché credo che l'argomentazione fondamentale che è stata posta all'attenzione della prima parte del dibattito - anche in ordine alla ammissibilità degli articoli e degli emendamenti proposti - meriti un momento di riflessione.
Voi tutti sapete che c'è stato un accordo in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo per riportare il testo della legge comunitaria alla stesura iniziale approvata dal Senato. Tale intesa non può tuttavia sottrarci all'obbligo di sottolineare, ancora una volta, l'occasione sprecata che è stata maturata sulla legge comunitaria all'esame dell'Aula. Si tratta di un'occasione sprecata con riferimento a tre livelli di attenzione dell'Aula stessa. In primo luogo, è un'occasione sprecata sul piano politico. Infatti, sapevamo tutti che su un tema così importante, come il rapporto con l'Unione europea, il Governo Prodi sarebbe stato inadeguato e non avrebbe avuto alcuna intenzione di svolgere a livello comunitario un'azione forte, in grado di far prevalere una posizione italiana autorevole. È, inoltre, un'occasione sprecata sul piano istituzionale perché sostanzialmente il Parlamento ha, ancora una volta, abdicato al suo ruolo fondamentale di legiferare e di proporre una posizione italiana che fosse, di fronte alla Commissione europea, autorevole proprio in quanto sostenuta da un voto del Parlamento.
Il ruolo parlamentare è venuto meno, da una parte, per la debolezza politica e sostanziale della maggioranza e, dall'altra, perché è evidente che ormai il «rullo compressore» della Commissione europea ha ritmi che il Parlamento non riesce a seguire, portandoci conseguentemente a subire l'imposizione europea piuttosto che a poterla condividere o agevolare con proposte e, laddove necessario, modificare con correzioni. Vi è un ulteriore aspetto fondamentale che ci induce ad affermare che, forse, il Parlamento e il Governo stesso avrebbero dovuto fare di tutto per proporre nella legge comunitaria in esame (Commenti)...
PRESIDENTE. Chiedo ai colleghi un po' di silenzio e un po' di rispetto per l'onorevole Pili che sta intervenendo.
MAURO PILI. La ringrazio, signor Presidente. Stavo dicendo che forse sarebbe stato necessario che lo stesso Governo e il Parlamento in termini bipartisan si mettessero nelle condizioni di proporre una posizione forte italiana al punto di condizionare e di prospettare davvero un'Europa più vicina, più efficace, più credibile, più percepibile all'opinione pubblica come costruttiva e positiva.
Tutto ciò non è avvenuto e credo che non sia collegabile soltanto ad una debolezza numerica della maggioranza che ha governato ma anche, lo ribadisco, ad unaPag. 9debolezza politica e ad una continuità storica. Il Presidente del Consiglio dei Ministri è colui che ha concepito un'Europa che ordina e non coordina, un'Europa che burocratizza piuttosto che snellire, agevolare e favorire lo sviluppo economico, un'Europa che controlla i dettagli piuttosto che regolare e imporre il coordinamento di azioni importanti su tutti i piani rilevanti della gestione europea (Commenti)...
PRESIDENTE. Chiedo ai collegi di fare silenzio e di lasciar parlare l'oratore.
MAURO PILI. Concludo, signor Presidente. Credo, infatti, che le ore finali di questa legislatura corrano proprio sulla legge comunitaria e che questa sia la rappresentazione forse più corretta dell'attenzione riposta su un tema importante come quello del rapporto tra il nostro Paese e il resto d'Europa. L'Europa ci scaraventa addosso decine, centinaia di norme. Il Parlamento, silente, non riesce a costruire un argine per evitare che i cittadini ne paghino quotidianamente le conseguenze sotto ogni punto di vista e non riesce a trarre aspetti positivi che, invece, questo ramo del Parlamento potrebbe trarre per conferire vantaggi alla propria comunità.
Ritorno, solo per un attimo, alla questione fondamentale relativa alle proposte emendative dichiarate inammissibili. Si trattava di tre questioni fondamentali. Abbiamo bisogno di fare della posizione italiana all'interno della legge comunitaria la regola fondante. Non si può utilizzare la legge comunitaria soltanto per recepire direttive o regolamenti comunitari (come in questo caso) che vanno dalla timbratura delle uova al regolamento dei ciucci per i bambini dimenticando invece il ruolo fondamentale che deve avere l'Europa sullo sviluppo economico.
Credo che questa Assemblea e, di conseguenza, il Paese abbiano perso un'occasione in tale direzione. Infatti, di fronte all'avanzare di un numero sempre più cospicuo di normative comunitarie, il Paese soffre, fa allontanare l'Europa e fa avanzare i problemi che, invece, dovrebbero essere risolti con lungimiranza e con un orizzonte politico europeo, che è mancato in questa legislatura in questo Parlamento.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Frigato. Ne ha facoltà.
GABRIELE FRIGATO. Signor Presidente, credo di esprimere a nome di tutti i colleghi che hanno lavorato in Commissione sul provvedimento in esame, la difficoltà e anche un po' di disagio per come andremo a concludere il lavoro. Tuttavia, a me pare che il dibattito che ci ha visti impegnati per diverse settimane nel tentativo di migliorare il testo licenziato dal Senato, aggiungendo anche ulteriori elementi di valutazione e di decisione, resti comunque agli atti come segno di disponibilità, attenzione e impegno che certamente consegniamo alla prossima legislatura.
In tale contesto, vi è stato un ragionamento - e penso di poter dire anche un accordo - all'interno della Conferenza dei presidenti di gruppo, affinché si torni al testo approvato al Senato e mi permetto di dire che nelle condizioni date mi sembra che ciò rappresenti quanto è possibile fare nel corso di questa seduta. I dati regolamentari prevedono che comunque le proposte emendative siano ancora nella nostra valutazione e mi pare che i gruppi stiano ragionando su una disponibilità al ritiro. Penso che il relatore vorrà evidenziare tali passaggi, ma vorrei sottolineare come su questi temi certamente vorremmo fare tutti di più.
Il lavoro svolto in Commissione ha sempre visto disponibilità e ricerca reciproche di miglioramento delle posizioni, degli atteggiamenti e delle decisioni finali. Mi auguro di poter consegnare alla prossima legislatura anche questo impegno, affinché attorno ai temi dell'Unione europea e dell'integrazione europea questo Parlamento - come ha fatto in passato e come storicamente è avvenuto - possa esprimersi in maniera larga e, possibilmente, unitaria. In questo momento miPag. 10sento di dire, per conto e a nome del gruppo del Partito Democratico, che aderiamo alla decisione dei presidenti di gruppo affinché sia possibile almeno approvare il testo così come è stato licenziato dal Senato e ci sembra che ciò rappresenti quanto di meglio possiamo fare in quest'ultima parte di legislatura.
FRANCA BIMBI. Relatore. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FRANCA BIMBI, Relatore. Signor Presidente, in qualità di presidente della XIV Commissione, mi sono già rammaricata a nome di tutti del fatto che ci siamo trovati nella necessità di operare una scelta anche dolorosa e cioè quella di optare per un percorso difficile per il disegno di legge comunitaria oppure di ritornare al testo del Senato, tralasciando il lavoro positivo - non sta a me definirlo tale, ma penso che sia nella consapevolezza di tutti - svolto dalla Commissione, in particolare per due aspetti non di parte. Infatti, avevamo lavorato per introdurre nel testo uscito licenziato dalla XIV Commissione il superamento di procedimenti di infrazione, che evidentemente il nuovo Governo dovrà riprendere nel disegno di legge comunitaria per il 2008. Quindi, ciò ci metterà nella necessità di recuperare i tempi del ritardo, che purtroppo è normale nella storia dell'esame dei disegni di legge comunitaria da parte del Parlamento italiano. Avevamo, inoltre, introdotto alcune modifiche alla legge n. 11 del 2005, che avrebbero reso più forte e trasparente il rapporto tra il Parlamento e il Governo, ma che avrebbero anche portato ad un miglioramento dei tempi dell'approvazione del disegno di legge comunitaria, tema su cui tutta la Commissione ha lavorato concordemente in questi due anni, in cui ci è stato possibile lavorare.
Pertanto, la soluzione mi sembra a questo punto ottimale, perché ci consente di concludere la legislatura, avendo compiuto almeno il nostro dovere istituzionale. Come hanno rilevato in maniera diversa anche i colleghi intervenuti finora, nella nuova legislatura dovremo però affrontare nuovamente la questione delle infrazioni pregresse, del cambiamento e dell'attualizzazione necessaria della legge n. 11 del 2005, in particolare con la ratifica del nuovo Trattato dell'Unione.
PRESIDENTE. Nessun altro chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.
FRANCA BIMBI, Relatore. La Commissione invita al ritiro dell'emendamento Del Mese 1.30 (Nuova formulazione) e accetta l'emendamento 1.150 del Governo.
PRESIDENTE. Il Governo?
EMMA BONINO, Ministro del commercio internazionale e per le politiche europee. Il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti. Vi prego di prendere posto.
Avverto che è stata chiesta la votazione nominale mediante procedimento elettronico.
Chiedo ai presentatori se accedano all'invito al ritiro dell'emendamento Del Mese 1.30 (Nuova formulazione) formulato dal relatore.
ALBERTO FLUVI. Signor Presidente, accedo all'invito.
PRESIDENTE. Sta bene.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 1.150 del Governo, accettato dalla Commissione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Pag. 11
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 434
Votanti 431
Astenuti 3
Maggioranza 216
Hanno votato sì 232
Hanno votato no 199).
Prendo atto che il deputato Filippi ha segnalato che non è riuscito a votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 1, nel testo emendato.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 438
Votanti 364
Astenuti 74
Maggioranza 183
Hanno votato sì 230
Hanno votato no 134).
Prendo atto che il deputato Filippi ha segnalato che non è riuscito a votare.
(Esame dell'articolo 2 - A.C. 3062-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 2
(Vedi l'allegato A - A.C. 3062 sezione 4), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 2.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 438
Votanti 328
Astenuti 110
Maggioranza 165
Hanno votato sì 232
Hanno votato no 96).
Prendo atto che il deputato Filippi ha segnalato che non è riuscito a votare.
(Esame dell'articolo 3 - A.C. 3062-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 3
(Vedi l'allegato A - A.C. 3062 sezione 5), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 3.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 438
Votanti 282
Astenuti 156
Maggioranza 142
Hanno votato sì 232
Hanno votato no 50).
Prendo atto che i deputati Fiano e Filippi hanno segnalato che non sono riusciti a votare.
(Esame dell'articolo 4 - A.C. 3062-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 4
(Vedi l'allegato A - A.C. 3062 sezione 6), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 4.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 440
Votanti 258
Astenuti 182
Maggioranza 130
Hanno votato sì 233
Hanno votato no 25).
Prendo atto che il deputato Filippi ha segnalato che non è riuscito a votare.
(Esame dell'articolo 5 - A.C. 3062-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 5 e dell'unica proposta emendativa ad esso presentata (Vedi l'allegato A - A.C. 3062 sezione 7).
Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.
FRANCA BIMBI, Relatore. La Commissione accetta l'emendamento 5.150 del Governo.
PRESIDENTE. Il Governo?
EMMA BONINO, Ministro del commercio internazionale e per le politiche europee. Signor Presidente, il Governo raccomanda l'approvazione dell'emendamento 5.150.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 5.150 del Governo, accettato dalla Commissione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 438
Votanti 435
Astenuti 3
Maggioranza 218
Hanno votato sì 234
Hanno votato no 201).
Prendo atto che il deputato Filippi ha segnalato che non è riuscito a votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 5, nel testo emendato.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 442
Votanti 303
Astenuti 139
Maggioranza 152
Hanno votato sì 233
Hanno votato no 70).
Prendo atto che il deputato Filippi ha segnalato che non è riuscito a votare.
(Esame dell'articolo 6 - A.C. 3062-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 6 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A - A.C. 3062 sezione 8).
Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.
FRANCA BIMBI, Relatore. Signor Presidente, la Commissione accetta l'emendamento 6.150 del Governo. La Commissione esprime parere contrario sull'emendamento Pili 6.11, mentre accetta l'emendamento 6.151 del Governo.
La Commissione esprime parere contrario sull'emendamento Pili 6.13, accetta l'emendamento 6.152 del Governo ed esprime altresì parere contrario sull'emendamento Pini 6.37.
La Commissione accetta gli emendamenti 6.153 e 6.154 del Governo, mentre esprime parere contrario sugli emendamenti Pini 6.38 e Pili 6.18.
La Commissione formula un invito al ritiro, altrimenti il parere è contrario, sugli emendamenti Pini 6.60 e 6.43, mentre accetta l'emendamento 6.157 del Governo.
La Commissione esprime parere contrario sull'emendamento Pini 6.49, mentre esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Pini 6.50 e 6.158 del Governo. La Commissione esprime parere contrario sugli emendamenti Pini 6.67 e Pili 6.30 e 6.32.Pag. 13
La Commissione accetta l'emendamento 6.159 del Governo, mentre esprime parere contrario sull'emendamento Pini 6.65.
PRESIDENTE. Il Governo?
EMMA BONINO, Ministro del commercio internazionale e per le politiche europee. Il parere è conforme a quello del relatore.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 6.150 del Governo.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Pini. Ne ha facoltà.
GIANLUCA PINI. Signor Presidente, intervengo sugli emendamenti relativi a questo articolo, nonché sugli emendamenti presentati agli articoli successivi, per senso di responsabilità (nei confronti dei nostri elettori, che sono i cittadini padani, non sicuramente nei confronti di questo Governo dimissionato), ritirandoli, fatto salvo il mio emendamento 6.50, perché - guarda caso - avevamo addirittura anticipato una scelta di buonsenso compiuta dal Governo.
Lo faccio per un senso di responsabilità, affinché l'approvazione di questo disegno di legge comunitaria possa avvenire nei termini stabiliti dall'accordo raggiunto in Conferenza dei presidenti di gruppo.
Ma il senso di responsabilità - ripeto - è nei confronti dei cittadini padani, perché altrimenti si ritroverebbero loro a pagare per l'incapacità politica, dimostrata da questa maggioranza, di sanare quelle infrazioni comunitarie che - formalmente - gravano pesantemente sul bilancio dello Stato, ma che nella pratica, invece, non fanno altro che trasformarsi in prelievi forzosi sulle tasche dei cittadini del nord.
Ripeto che ritiriamo, per ora, gli emendamenti presentati all'articolo 6, fatto salvo il mio emendamento 6.50, solo ed esclusivamente per un senso di responsabilità.
Mi permetta di concludere, signor Presidente, segnalandole una svista da parte degli uffici, perché l'articolo aggiuntivo 7.030 (Nuova formulazione), dichiarato inammissibile, riguardante le quote latte - glielo segnalo a seguito della sua risposta - era già stato presentato in Commissione ed era stato semplicemente riformulato per evitare problemi con la V Commissione bilancio per quanto riguarda la copertura. Le motivazioni addotte, quindi, non costituiscono una giustificazione valida.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Pili. Ne ha facoltà.
MAURO PILI. Signor Presidente, anch'io, in ottemperanza all'impegno raggiunto in Conferenza dei presidenti di gruppo, ritiro gli emendamenti presentati all'articolo 6, anche perché, evidentemente, di fronte allo stato dell'arte - la caduta del Governo e lo scioglimento delle Camere - sarebbe assolutamente improponibile l'accoglimento degli stessi, perché, mancando un Governo, non si potrebbe adempiere alle indicazioni contenute negli stessi emendamenti.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 6.150 del Governo, accettato dalla Commissione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 443
Votanti 267
Astenuti 176
Maggioranza 134
Hanno votato sì 237
Hanno votato no 30).
Prendo atto che il deputato Filippi ha segnalato che non è riuscito a votare.
Ricordo che l'emendamento Pili 6.11 è stato ritirato.
Passiamo alla votazione dell'emendamento del Governo 6.151.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Falomi. Ne ha facoltà.
ANTONELLO FALOMI. Signor Presidente, in conformità alla decisione assunta dal gruppo di Rifondazione Comunista-Sinistra Europea in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo, vengono accolti tutti gli emendamenti (a partire da questo, ovviamente) del Governo che tendono a riportare il testo della legge comunitaria a quello del Senato, per le ragioni che qui sono state esposte e sulle quali non torno.
Mi preme però sottolineare che le modifiche che vengono cancellate erano significative: in particolare quelle che si riferiscono all'emendamento in esame, ma anche ad altri. Sono tutte modifiche che tendono ad accrescere il ruolo del Parlamento, quindi di un'Assemblea elettiva nella gestione degli affari europei, contrastando una tendenza (che - ahimè - non siamo riusciti a correggere e che si è evidenziata nonostante qualche piccolo sforzo) a considerare gli affari europei come un fatto privato dei Governi. La vicenda del Kosovo è sintomatica di questo atteggiamento, ossia di considerare i problemi in sede europea come esclusivi del Governo. Gli emendamenti approvati dalla Commissione (parlo quindi di testi fatti propri dalla Commissione) andavano nella direzione di rendere più limpido, meno bizantino, meno eludibile il rapporto tra Governo e Parlamento in materia di affari europei. Mi premeva di sottolineare questo aspetto, perché evidentemente ci si dovrà tornare sopra in sede di riforma della legge n. 11 del 2005: è importante che la nostra disponibilità a garantire comunque l'approvazione della legge comunitaria, sia pure nel testo del Senato, non possa cancellare il senso di alcuni emendamenti che avevamo presentato in Commissione, che erano stati accolti dalla medesima e che segnerebbero un'inversione di tendenza rispetto a quella attuale, che certamente non ci piace.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 6.151 del Governo, accettato dalla Commissione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 451
Votanti 266
Astenuti 185
Maggioranza 134
Hanno votato sì 241
Hanno votato no 25).
Prendo atto che il deputato Filippi ha segnalato che non è riuscito a votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 6.152 del Governo, accettato dalla Commissione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 451
Votanti 264
Astenuti 187
Maggioranza 133
Hanno votato sì 241
Hanno votato no 23).
Prendo atto che il deputato Filippi ha segnalato che non è riuscito a votare.
Ricordo che l'emendamento Pini 6.37 è stato ritirato.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 6.153 del Governo, accettato dalla Commissione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 450
Votanti 246
Astenuti 204
Maggioranza 124
Hanno votato sì 238
Hanno votato no 8).
Prendo atto che il deputato Filippi ha segnalato che non è riuscito a votare.
Ricordo che l'emendamento Pini 6.38 è stato ritirato.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 6.154 del Governo, accettato dalla Commissione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 442
Votanti 239
Astenuti 203
Maggioranza 120
Hanno votato sì 234
Hanno votato no 5).
Prendo atto che il deputato Filippi ha segnalato che non è riuscito a votare.
Ricordo che i successivi emendamenti sono stati ritirati. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 6.157 del Governo, accettato dalla Commissione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 446
Votanti 240
Astenuti 206
Maggioranza 121
Hanno votato sì 233
Hanno votato no 7).
Prendo atto che il deputato Filippi ha segnalato che non è riuscito a votare.
Ricordo che l'emendamento Pini 6.49 è stato ritirato.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sugli identici emendamenti Pini 6.50 e 6.158 del Governo, accettati dalla Commissione e dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 449
Votanti 303
Astenuti 146
Maggioranza 152
Hanno votato sì 299
Hanno votato no 4).
Ricordo che i successivi emendamenti Pini 6.67 e Pili 6.30, che sarebbero risultati preclusi, sono stati ritirati. Ricordo inoltre che il successivo emendamento Pili 6.32 è stato ritirato.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 6.159 del Governo, accettato dalla Commissione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 444
Votanti 257
Astenuti 187
Maggioranza 129
Hanno votato sì 238
Hanno votato no 19).
Prendo atto che il deputato Filippi ha segnalato che non è riuscito a votare.
Ricordo che l'emendamento Pini 6.65 è stato ritirato.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 6, nel testo emendato.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 444
Votanti 250
Astenuti 194
Maggioranza 126
Hanno votato sì 232
Hanno votato no 18).
(Esame dell'articolo 7 - A.C. 3062-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 7 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A - A.C. 3062 sezione 9).
Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.
FRANCA BIMBI, Relatore. Signor Presidente, la Commissione esprime parere contrario sugli emendamenti Pini 7.31 e 7.42. La Commissione formula inoltre un invito al ritiro dell'emendamento Pini 7.52, sul quale il parere sarebbe stato originariamente favorevole, per via dell'accordo sopravvenuto.
La Commissione esprime altresì parere contrario sugli emendamenti Pini 7.33, 7.35 e 7.36, nonché sull'emendamento Pili 7.30.
La Commissione esprime inoltre parere contrario sugli emendamenti Pini 7.55, 7.37, 7.32, 7.43, 7.44, 7.58, 7.38, 7.45, 7.39, 7.47, 7.48 e 7.54.
La Commissione accetta invece l'emendamento 7.150 del Governo: si tratta del ripristino del testo approvato dal Senato.
La Commissione esprime infine parere contrario sugli emendamenti Pini 7.49, 7.46, 7.50, 7.57, 7.56 e 7.53.
PRESIDENTE. Il Governo?
EMMA BONINO, Ministro del commercio internazionale e per le politiche europee. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.
GIANLUCA PINI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIANLUCA PINI. Signor Presidente, così come per l'articolo 6, e senza ripetere le motivazioni già espresse per quel che riguarda il gruppo della Lega Nord, ritiro tutti gli emendamenti a mia firma. Con l'occasione, mi permetta però di fare una distinzione: noi apprezziamo in qualche modo questo articolo; tuttavia su di esso ci asterremo, per una motivazione che è legata al limite dimensionale che viene applicato alla norma, limite che riteniamo troppo stringente.
MAURO PILI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MAURO PILI. Signor Presidente, intervengo solo per ritirare il mio emendamento 7.30.
PRESIDENTE. Sta bene. Sono pertanto ritirati tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 7 a prima firma dell'onorevole Pini e dell'onorevole Pili.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 7.150 del Governo, accettato dalla Commissione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 462
Votanti 245
Astenuti 217
Maggioranza 123
Hanno votato sì 242
Hanno votato no 3).
Prendo atto che il deputato Filippi ha segnalato che non è riuscito a votare.
Ricordo che tutti i successivi emendamenti riferiti all'articolo risultano o preclusi o ritirati.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 7, nel testo emendato.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Pag. 17
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 462
Votanti 245
Astenuti 217
Maggioranza 123
Hanno votato sì 243
Hanno votato no 2).
Prendo atto che il deputato Filippi ha segnalato che non è riuscito a votare.
(Esame dell'articolo 8 - A.C. 3062-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 8 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A - A.C. 3062 sezione 10).
Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.
FRANCA BIMBI, Relatore. Signor Presidente, la Commissione esprime parere contrario sugli emendamenti Pini 8.31, 8.32, 8.33, 8.34 e 8.38. La Commissione formula altresì, per le ragioni già dette, un invito al ritiro sull'emendamento Pini 8.39, sul quale il parere sarebbe stato originariamente favorevole.
La Commissione esprime altresì parere contrario sugli emendamenti Pini 8.40, 8.41 (Nuova formulazione), 8.42, 8.43 e 8.44.
La Commissione formula, per le ragioni di cui sopra, un invito al ritiro dell'emendamento Pini 8.52 (sul quale il parere era favorevole). La Commissione esprime, altresì, parere contrario sugli emendamenti Pini 8.53, 8.55, 8.56, 8.57, 8.58, 8.59, 8.60 e 8.61.
La Commissione formula un invito al ritiro dell'emendamento Pini 8.64 (sul quale il parere era favorevole), mentre esprime parere contrario sugli emendamenti Pini 8.65, 8.67, 8.68, 8.72, 8.74, 8.75, nonché sull'emendamento Pili 8.30. La Commissione esprime inoltre parere contrario sugli emendamenti Pini 8.76, 8.77 e 8.78. La Commissione accetta l'emendamento 8.150 del Governo, che prevede il ripristino del testo, mentre esprime parere contrario sugli emendamenti Pini 8.84 e 8.88.
PRESIDENTE. Il Governo?
EMMA BONINO, Ministro del commercio internazionale e per le politiche europee. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento Pini 8.31.
Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Pini. Ne ha facoltà.
GIANLUCA PINI. Signor Presidente, anche in questo caso valgono le considerazioni svolte con riferimento all'articolo 7. Ritiro pertanto tutti gli emendamenti a mia firma, sebbene alcuni di essi, come anche la relatrice ha riconosciuto, fossero migliorativi della norma. Mi auguro comunque che vi sia un altro modo per poter in qualche misura migliorare la norma: condividiamo infatti - e anche in questo caso rilevano le stesse considerazioni che valgono per l'articolo precedente - l'indicazione e la ratio della norma che viene ad essere approvata, ma a maggior ragione, proprio per i limiti dimensionali della sua applicazione, la riteniamo un po' troppo vessatoria nei confronti di alcune piccole imprese.
Se la norma, quindi, in qualche modo può starci bene, non possiamo però esprimere un parere favorevole, e dunque ci asterremo. Mi permetto anche di lasciare agli atti una considerazione che non è meramente tecnica, ma di natura politica. Vi è un errore pesante nell'emendamento 8.52 a mia firma, laddove compare una parola di troppo: «non». Non vorrei che qualcuno poi su ciò speculasse, perché l'emendamento mirava a realizzare proprio una tutela delle produzioni tipiche, e non il contrario. Chiedo dunque che rimanga agli atti il fatto che la ratio di tale emendamento era totalmente il contrario di quanto invece riportato.
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Dozzo. Ne ha facoltà.
GIANPAOLO DOZZO. Signor Presidente, vorrei far riflettere il Ministro Bonino sul comma 2 dell'articolo 8. L'articolo 8, in pratica, detta disposizioni per quanto riguarda i centri di imballaggio delle uova e, quindi, la classificazione dei vari centri di imballaggio.
Il comma 2 dispone che per gli allevatori aventi fino a cinquanta galline non si applicano le norme in questione. Signor Ministro, il numero di cinquanta galline è troppo piccolo, perché un semplice contadino, per produzione propria, ha già più di cinquanta galline. Lei capisce che, anche se uno ha più di cinquanta galline, non va a mettere un centro e non porta le proprie uova presso un centro d'imballaggio, né può realizzare un centro d'imballaggio con tanto di macchina etichettatrice, di cui conosciamo i costi.
Dunque, signor Ministro, o formuliamo un ordine del giorno con il quale si chiede al Governo di rivisitare tale limite, oppure sappiamo già da oggi che comunque tantissimi, non dico allevatori, ma contadini che hanno le galline in casa, non faranno certo l'etichettatura. Si tratta di una questione molto importante, quella della certificazione del prodotto. Sappiamo benissimo - come lei mi insegna, Presidente - che poche centinaia di uova al giorno di fronte alle grandi produzioni di migliaia e migliaia di uova al giorno sono ben poca cosa.
MAURO PILI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MAURO PILI. Signor Presidente, intervengo per annunziare il ritiro del mio emendamento 8.30, ma anche per rivolgermi al Ministro, considerato che in tutto l'impianto della legge comunitaria vi è un'assenza quasi totale del ruolo delle regioni.
Poiché parliamo del controllo, del monitoraggio e dell'applicazione di regole che dovrebbero far funzionare il mercato, tutelare i cittadini e quant'altro, credo che nella fase attuativa sia indispensabile che l'articolazione dei controlli non sia solo centralizzata a livello nazionale, ma che abbia luogo previa intesa con le stesse regioni. Ritengo che si tratti di un atto di articolazione istituzionale, da una parte, e, dall'altra, di tutela maggiore dei cittadini, che hanno in loco, in ogni singola regione, la possibilità di una verifica e di un controllo del servizio che deve essere reso in base alla direttiva comunitaria. Ritiro comunque l'emendamento a mia firma 8.30.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Ricordo che sono stati ritirati tutti gli emendamenti presentati all'articolo 8, ad eccezione dell'emendamento 8.150 del Governo.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 8.150 del Governo, accettato dalla Commissione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 466
Votanti 246
Astenuti 220
Maggioranza 124
Hanno votato sì 245
Hanno votato no 1).
Prendo atto che il deputato Filippi ha segnalato che non è riuscito a votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 8, nel testo emendato.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Pag. 19
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 457
Votanti 240
Astenuti 217
Maggioranza 121
Hanno votato sì 238
Hanno votato no 2).
Prendo atto che i deputati Filippi e Minardo hanno segnalato che non sono riusciti a votare.
(Esame dell'articolo 9 - A.C. 3062-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 9
(Vedi l'allegato A - A.C. 3062 sezione 11), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 9.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 460
Votanti 261
Astenuti 199
Maggioranza 131
Hanno votato sì 243
Hanno votato no 18).
Prendo atto che i deputati Filippi, Formisano e Minardo hanno segnalato che non sono riusciti a votare.
(Esame dell'articolo 10 - A.C. 3062-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 10
(Vedi l'allegato A - A.C. 3062 sezione 12), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 10.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 456
Votanti 238
Astenuti 218
Maggioranza 120
Hanno votato sì 234
Hanno votato no 4).
Prendo atto che i deputati Dato, Filippi e Minardo hanno segnalato che non sono riusciti a votare.
(Esame dell'articolo 11 - A.C. 3062-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 11
(Vedi l'allegato A - A.C. 3062 sezione 13), al quale non sono state presentate proposte emendative ammissibili.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 11.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 466
Votanti 246
Astenuti 220
Maggioranza 124
Hanno votato sì 245
Hanno votato no 1).
Prendo atto che i deputati Filippi e Minardo hanno segnalato che non sono riusciti a votare.
(Esame dell'articolo 12 - A.C. 3062-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 12
(Vedi l'allegato A - A.C. 3062 sezione 14), al quale non sono state presentate proposte emendative.Pag. 20
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 12.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 470
Votanti 247
Astenuti 223
Maggioranza 124
Hanno votato sì 246
Hanno votato no 1).
Prendo atto che i deputati Filippi, Minardo e Volontè hanno segnalato che non sono riusciti a votare.
(Esame dell'articolo 13 - A.C. 3062-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 13 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A - A.C. 3062 sezione 15).
Nessuno chiedendo di parlare, invito la relatrice ad esprimere il parere della Commissione.
FRANCA BIMBI, Relatore. Signor Presidente, la Commissione accetta l'emendamento del Governo 13.150.
PRESIDENTE. Il Governo?
EMMA BONINO, Ministro del commercio internazionale e per le politiche europee. Signor Presidente, il Governo raccomanda l'approvazione del suo emendamento 13.150.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 13.150 del Governo, accettato dalla Commissione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 476
Votanti 252
Astenuti 224
Maggioranza 127
Hanno votato sì 251
Hanno votato no 1).
Prendo atto che i deputati Filippi e Minardo hanno segnalato che non sono riusciti a votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 13, nel testo emendato.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 466
Votanti 248
Astenuti 218
Maggioranza 125
Hanno votato sì 247
Hanno votato no 1).
Prendo atto che i deputati Filippi e Minardo hanno segnalato che non sono riusciti a votare.
Passiamo all'esame dell'articolo aggiuntivo Giuseppe Fini 13.030. Invito la relatrice ad esprimere il parere della Commissione.
FRANCA BIMBI, Relatore. Signor Presidente, la Commissione esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Giuseppe Fini 13.030.
PRESIDENTE. Il Governo?
EMMA BONINO, Ministro del commercio internazionale e per le politiche europee. Signor Presidente, anche il Governo esprime parere contrario.
PRESIDENTE. Prendo atto che l'onorevole Boato, a nome dell'onorevole Lion, ritira l'articolo aggiuntivo Giuseppe Fini 13.030.
Pag. 21(Esame dell'articolo 14 - A.C. 3062-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 14 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A - A.C. 3062 sezione 16).
Nessuno chiedendo di parlare, invito la relatrice ad esprimere il parere della Commissione.
FRANCA BIMBI, Relatore. Signor Presidente, la Commissione avrebbe espresso parere favorevole sull'emendamento Pili 14.30, in relazione al quale avevamo concordato che la parola «vietare» fosse sostituita da «impedire»; tuttavia, nelle nuove condizioni, la Commissione formula un invito al ritiro. Inoltre, la Commissione accetta l'emendamento 14.150 del Governo.
PRESIDENTE. Il Governo?
EMMA BONINO, Ministro del commercio internazionale e per le politiche europee. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dalla relatrice.
PRESIDENTE. Prendo atto che il presentatore dell'emendamento Pili 14.30 accede all'invito al ritiro.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 14.150 del Governo, accettato dalla Commissione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 474
Votanti 252
Astenuti 222
Maggioranza 127
Hanno votato sì 251
Hanno votato no 1).
Prendo atto che i deputati Filippi e Minardo hanno segnalato che non sono riusciti a votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 14, nel testo emendato.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 466
Votanti 245
Astenuti 221
Maggioranza 123
Hanno votato sì 244
Hanno votato no 1).
Prendo atto che i deputati Filippi e Minardo hanno segnalato che non sono riusciti a votare.
(Esame dell'articolo 15 - A.C. 3062-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 15
(Vedi l'allegato A - A.C. 3062 sezione 17), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 15.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 475
Votanti 337
Astenuti 138
Maggioranza 169
Hanno votato sì 335
Hanno votato no 2).
Prendo atto che i deputati Filippi e Minardo hanno segnalato che non sono riusciti a votare.
(Esame dell'articolo 16 - A.C. 3062-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 16
(Vedi l'allegato A - A.C. 3062 sezione 18), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 16.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 470
Votanti 252
Astenuti 218
Maggioranza 127
Hanno votato sì 251
Hanno votato no 1).
Prendo atto che i deputati D'Ippolito Vitale, Minardo e Filippi hanno segnalato che non sono riusciti a votare.
(Esame dell'articolo 17 - A.C. 3062-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 17 e dell'unica proposta emendativa ad esso presentata (Vedi l'allegato A - A.C. 3062 sezione 19).
Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.
FRANCA BIMBI, Relatore. Signor Presidente, la Commissione accetta l'emendamento 17.150 del Governo.
PRESIDENTE. Il Governo?
EMMA BONINO, Ministro del commercio internazionale e per le politiche europee. Il Governo raccomanda l'approvazione del suo emendamento 17.150.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 17.150 del Governo accettato dalla Commissione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 467
Votanti 246
Astenuti 221
Maggioranza 124
Hanno votato sì 245
Hanno votato no 1).
Prendo atto che i deputati Minardo e Filippi hanno segnalato che non sono riusciti a votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 17, nel testo emendato.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 463
Votanti 249
Astenuti 214
Maggioranza 125
Hanno votato sì 248
Hanno votato no 1).
Prendo atto che i deputati Minardo e Filippi hanno segnalato che non sono riusciti a votare.Pag. 23
(Esame dell'articolo 18 - A.C. 3062-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 18
(Vedi l'allegato A - A.C. 3062 sezione 20), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 18.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 460
Votanti 249
Astenuti 211
Maggioranza 125
Hanno votato sì 244
Hanno votato no 5).
Prendo atto che i deputati Minardo, Filippi, Pini e Borghesi hanno segnalato che non sono riusciti a votare.
(Esame dell'articolo 19 - A.C. 3062-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 19
(Vedi l'allegato A - A.C. 3062 sezione 21), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 19.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 441
Votanti 231
Astenuti 210
Maggioranza 116
Hanno votato sì 230
Hanno votato no 1).
Prendo atto che i deputati Minardo e Filippi hanno segnalato che non sono riusciti a votare.
(Esame dell'articolo 20 - A.C. 3062-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 20
(Vedi l'allegato A - A.C. 3062 sezione 22), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 20.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 460
Votanti 249
Astenuti 211
Maggioranza 125
Hanno votato sì 246
Hanno votato no 3).
Prendo atto che i deputati Minardo, Filippi, Grassi e Baldelli hanno segnalato che non sono riusciti a votare.
(Esame dell'articolo 21 - A.C. 3062-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 21 e dell'unica proposta emendativa ad esso presentata (Vedi l'allegato A - A.C. 3062 sezione 23).
Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.
FRANCA BIMBI, Relatore. Signor Presidente, la Commissione accetta l'emendamento del Governo 21.150.
PRESIDENTE. Il Governo?
EMMA BONINO, Ministro del commercio internazionale e per le politiche europee. Il Governo raccomanda l'approvazione del suo emendamento 21.150.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.Pag. 24
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento del Governo 21.150, accettato dalla Commissione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 475
Votanti 253
Astenuti 222
Maggioranza 127
Hanno votato sì 252
Hanno votato no 1).
Prendo atto che il deputato Minardo ha segnalato che non è riuscito a votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 21, nel testo emendato.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 433
Votanti 231
Astenuti 202
Maggioranza 116
Hanno votato sì 231).
Prendo atto che i deputati Minardo, Evangelisti, Lainati, Bonaiuti e Tomaselli hanno segnalato che non sono riusciti a votare.
(Esame dell'articolo 22 - A.C. 3062-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 22 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A - A.C. 3062 sezione 24).
Nessuno chiedendo di parlare invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.
FRANCA BIMBI, Relatore. Signor Presidente, la Commissione formula un invito al ritiro sugli emendamenti Pili 22.34 (su cui il parere era favorevole) e Narducci 22.30, mentre esprime parere contrario sugli emendamenti Pili 22.35, Narducci 22.31, Pili 22.36, Narducci 22.32 e Narducci 22.33.
PRESIDENTE. Il Governo?
EMMA BONINO, Ministro del commercio internazionale e per le politiche europee. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.
PRESIDENTE. Prendo atto che il presentatore dell'emendamento 22.34 accede all'invito al ritiro formulato dal relatore.
Prendo altresì atto che l'onorevole Narducci ritira i suoi emendamenti 22.30, 22.31, 22.32 e 22.33.
MAURO PILI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MAURO PILI. Signor Presidente, in ordine agli altri emendamenti di cui sono primo firmatario la delicatezza del tema - come ha visto la Commissione ha espresso parere favorevole su alcuni di essi - mi induce, per via dell'accordo, a ritirarli. Tuttavia, quanto meno per l'emendamento 22.35 sollecito il Governo a tener conto in maniera vincolante, nella predisposizione degli atti che seguiranno, dell'emendamento stesso.
L'emendamento in particolar modo si riferisce alla lettera d) dell'articolo 22, comma 1, relativo alle scorie nucleari e il tema, quindi, è di una delicatezza estrema. Nella proposta che ci accingiamo ad approvare sono previsti criteri e prescrizioni «per ridurre al minimo».
La nostra proposta è quella di sostituire le parole «a ridurre al minimo» con le parole «ad eliminare» l'impatto ambientale che deriva dal trasporto, anche se transfrontaliero, di qualsiasi tipo di scorie nucleari. Chiediamo che tale impegno siaPag. 25vincolante per il Governo. Ritiro, comunque, tutti gli emendamenti all'articolo 22 a mia firma.
PRESIDENTE. Prendo dunque atto che tutti gli emendamenti presentati all'articolo 22 sono stati ritirati.
Passiamo dunque alla votazione dell'articolo 22.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 22.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 472
Votanti 249
Astenuti 223
Maggioranza 125
Hanno votato sì 249).
Prendo atto che il deputato Minardo ha segnalato che non è riuscito a votare.
(Esame dell'articolo 23 - A.C. 3062-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 23
(Vedi l'allegato A - A.C. 3062 sezione 25), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 23.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 467
Votanti 249
Astenuti 218
Maggioranza 125
Hanno votato sì 249).
Prendo atto che il deputato Minardo ha segnalato che non è riuscito a votare.
(Esame dell'articolo 24 - A.C. 3062-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 24 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A - A.C. 3062 sezione 26).
Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.
FRANCA BIMBI, Relatore. Signor Presidente, la Commissione formula un invito al ritiro dell'emendamento Fluvi 24.30 (su cui il parere era favorevole). La Commissione accetta l'emendamento 24.150 del Governo, del quale si è parlato in precedenza.
PRESIDENTE. Il Governo?
EMMA BONINO, Ministro del commercio internazionale e per le politiche europee. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.
PRESIDENTE. Prendo atto che i presentatori dell'emendamento Fluvi 24.30 accedono all'invito al ritiro.
Passiamo dunque alla votazione dell'emendamento 24.150 del Governo.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 24.150 del Governo, accettato dalla Commissione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 471
Votanti 252
Astenuti 219
Maggioranza 127
Hanno votato sì 250
Hanno votato no 2).
Prendo atto che il deputato Minardo ha segnalato che non è riuscito a votare.
Pag. 26Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 24, nel testo emendato.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 457
Votanti 243
Astenuti 214
Maggioranza 122
Hanno votato sì 242
Hanno votato no 1).
(Esame dell'articolo 25 - A.C. 3062-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 25 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A - A.C. 3062 sezione 27).
Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.
FRANCA BIMBI, Relatore. Signor Presidente, la Commissione accetta gli emendamenti 25.150 e 25.151 del Governo.
PRESIDENTE. Il Governo?
EMMA BONINO, Ministro del commercio internazionale e per le politiche europee. Signor Presidente, il Governo raccomanda l'approvazione dei suoi emendamenti 25.150 e 25.151.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 25.150 del Governo, accettato dalla Commissione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 470
Votanti 248
Astenuti 222
Maggioranza 125
Hanno votato sì 248).
Prendo atto che il deputato Minardo ha segnalato che non è riuscito a votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 25.151 del Governo, accettato dalla Commissione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 459
Votanti 243
Astenuti 216
Maggioranza 122
Hanno votato sì 243).
Prendo atto che i deputati Minardo e Compagnon hanno segnalato che non sono riusciti a votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 25, nel testo emendato.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 473
Votanti 252
Astenuti 221
Maggioranza 127
Hanno votato sì 252).
Prendo atto che il deputato Minardo ha segnalato che non è riuscito a votare.
Pag. 27(Esame dell'articolo 26 - A.C. 3062-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 26 e dell'unica proposta emendativa ad esso presentata (Vedi l'allegato A - A.C. 3062 sezione 28).
Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.
FRANCA BIMBI, Relatore. Signor Presidente, la Commissione accetta l'emendamento 26.150 del Governo.
PRESIDENTE. Il Governo?
EMMA BONINO, Ministro del commercio internazionale e per le politiche europee. Signor Presidente, il Governo raccomanda l'approvazione del suo emendamento 26.150.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 26.150 del Governo, accettato dalla Commissione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 470
Votanti 299
Astenuti 171
Maggioranza 150
Hanno votato sì 296
Hanno votato no 3).
Prendo atto che il deputato Minardo ha segnalato che non è riuscito a votare.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 26, nel testo emendato.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 464
Votanti 288
Astenuti 176
Maggioranza 145
Hanno votato sì 287
Hanno votato no 1).
Prendo atto che i deputati Minardo ed Evangelisti hanno segnalato che non sono riusciti a votare.
(Esame dell'articolo 27 - A.C. 3062-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 27 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A - A.C. 3062 sezione 29).
Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.
FRANCA BIMBI, Relatore. Signor Presidente, la Commissione, che originariamente aveva espresso parere favorevole sull'emendamento Lion 27.30, formula ora, per le note ragioni, un invito al ritiro.
PRESIDENTE. Il Governo?
EMMA BONINO, Ministro del commercio internazionale e per le politiche europee. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.
MARCO BOATO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
MARCO BOATO. Signor Presidente, chiedo di sottoscrivere l'emendamento Lion 27.30. Prendo atto del fatto che il parere originariamente formulato era favorevole e, nella logica che abbiamo tutti condiviso, ritiro l'emendamento.
PRESIDENTE. Prendo atto che l'onorevole Boato ritira l'emendamento 27.30, a nome dell'onorevole Lion.Pag. 28
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 27.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 469
Votanti 255
Astenuti 214
Maggioranza 128
Hanno votato sì 253
Hanno votato no 2).
Prendo atto che il deputato Minardo ha segnalato che non è riuscito a votare.
Invito il relatore ad esprimere il parere sull'articolo aggiuntivo Angelo Piazza 27.032.
FRANCA BIMBI, Relatore. Signor Presidente, la Commissione esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Angelo Piazza 27.032.
PRESIDENTE. Il Governo?
EMMA BONINO, Ministro del commercio internazionale e per le politiche europee. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo Angelo Piazza 27.032, non accettato dalla Commissione né dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 478
Votanti 255
Astenuti 223
Maggioranza 128
Hanno votato sì 11
Hanno votato no 244).
(Esame dell'articolo 28 - A.C. 3062-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 28 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A - A.C. 3062 sezione 30).
Nessuno chiedendo di parlare, invito il relatore ad esprimere il parere della Commissione.
FRANCA BIMBI, Relatore. Signor Presidente, la Commissione esprime parere contrario sugli emendamenti Pini 28.1, 28.6, 28.4, 28.5, 28.7 e 28.8, mentre esprime parere favorevole sull'emendamento del Governo 28.150.
PRESIDENTE. Il Governo?
EMMA BONINO, Ministro del commercio internazionale e per le politiche europee. Signor Presidente, il parere del Governo è conforme a quello espresso dal relatore.
GIANLUCA PINI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIANLUCA PINI. Signor Presidente, ritiro gli emendamenti a mia firma. Intervengo brevemente per sottolineare che gli emendamenti soppressivi dell'articolo erano riferiti non tanto al contenuto stesso dell'articolo, che riguarda le decisioni quadro in materia di cooperazione di polizia giudiziaria in ambito penale, ma al modo in cui è stato trattato questo argomento, che noi sin dal primo momento avevamo richiesto fosse sviluppato separatamente, vista anche la difficoltà - voi ne sapete qualcosa, perché siete caduti proprio su una questione relativa alla giustizia e alla magistratura - di armonizzare seriamente l'ordinamento comunitario con l'ordinamento italiano in materia di giustizia.
PRESIDENTE. Passiamo ai voti.
Pag. 29
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 28.150 del Governo, accettato dalla Commissione.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 474
Votanti 273
Astenuti 201
Maggioranza 137
Hanno votato sì 251
Hanno votato no 22).
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 28, nel testo emendato.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 473
Votanti 273
Astenuti 200
Maggioranza 137
Hanno votato sì 250
Hanno votato no 23).
(Esame dell'articolo 29 - A.C. 3062-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 29
(Vedi l'allegato A - A.C. 3062 sezione 31), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 29.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 468
Votanti 269
Astenuti 199
Maggioranza 135
Hanno votato sì 250
Hanno votato no 19).
Prendo atto che il deputato Rao ha segnalato che avrebbe voluto astenersi.
(Esame dell'articolo 30 - A.C. 3062-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 30
(Vedi l'allegato A - A.C. 3062 sezione 32), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 30.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 449
Votanti 258
Astenuti 191
Maggioranza 130
Hanno votato sì 239
Hanno votato no 19).
Prendo atto che la deputata Castiello ha segnalato che non è riuscito a votare e che il deputato Tomaselli ha segnalato che non è riuscito ad esprimere voto favorevole.
(Esame dell'articolo 31 - A.C. 3062-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 31
(Vedi l'allegato A - A.C. 3062 sezione 33), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 31.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 475
Votanti 271
Astenuti 204
Maggioranza 136
Hanno votato sì 252
Hanno votato no 19).
(Esame dell'articolo 32 - A.C. 3062-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 32
(Vedi l'allegato A - A.C. 3062 sezione 34), al quale non sono state presentate proposte emendative.
Passiamo dunque ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 32.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 458
Votanti 257
Astenuti 201
Maggioranza 129
Hanno votato sì 238
Hanno votato no 19).
Prendo atto che il deputato Viola ha segnalato che non è riuscito a votare.
(Esame degli ordini del giorno - A.C. 3062-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli ordini del giorno presentati (Vedi l'allegato A - A.C. 3062 sezione 35).
Qual è il parere del Governo?
EMMA BONINO, Ministro del commercio internazionale e per le politiche europee. Signor Presidente, signori colleghi, nell'esprimere il parere sugli ordini del giorno, vorrei cogliere l'occasione per ringraziare tutti i colleghi della maggioranza e, in particolare, i colleghi dell'opposizione, per aver consentito questo esito nell'esame del provvedimento, l'unico possibile nella condizione che si era venuta a creare.
L'Europa, diciamo così, può piacere o non piacere e può anche non creare grandi entusiasmi, ma rimane il fatto che è la casa che abbiamo e credo che presentarci un po' in ordine faccia bene al Paese, qualunque sia il Governo, questo o il prossimo. Quindi, volevo semplicemente ringraziare per questa opportunità, che ci consente di essere comunque in linea e in tempo con gli impegni internazionali.
Passando agli ordini del giorno, invito al ritiro dell'ordine del giorno Grimoldi n. 9/3062/1, perché la situazione sul programma specifico, relativo a talune sostanze aromatizzanti, si è andata evolvendo. Quindi, l'ordine del giorno mi pare non più attuale. Vi è anche un'ipotesi di riformulazione, dato che la formulazione iniziale non va più tanto bene.
Il Governo, inoltre, non accetta l'ordine del giorno Fava n. 9/3062/2 perché ormai esula dalla nostra potestà e, comunque, non è agibile nell'attuale situazione, accoglie come raccomandazione l'ordine del giorno Cardano n. 9/3062/3 e accetta l'ordine del giorno Pini n. 9/3062/4.
GIANLUCA PINI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
GIANLUCA PINI. Signor Presidente, non ho capito quale sarebbe la riformulazione dell'ordine del giorno Grimoldi n. 9/3062/1 (Applausi dei deputati del gruppo Lega Nord Padania).
EMMA BONINO, Ministro del commercio internazionale e per le politiche europee. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
EMMA BONINO, Ministro del commercio internazionale e per le politiche europee. Poiché la situazione, come dicevo, è evidentementePag. 31cambiata, a parte le premesse che si possono ridurre, la riformulazione è la seguente: «impegna il Governo ad emanare in tempi ravvicinati i necessari provvedimenti amministrativi per dare attuazione alla decisione della Commissione europea n. 2002/113/CE, in particolare per quelle sostanze presenti nel repertorio, di cui alla decisione sopra citata, per le quali gli operatori alimentari italiani ne chiedano l'utilizzo». Il Governo può accogliere l'ordine del giorno Grimoldi n. 9/3062/1 così riformulato.
PRESIDENTE. Prendo atto che il presentatore accetta la riformulazione proposta dal Governo e non insiste per la votazione.
ANNA MARIA CARDANO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
ANNA MARIA CARDANO. Signor Presidente, vorrei chiedere al Ministro Bonino per quale ragione è accolto come raccomandazione il mio ordine del giorno n. 9/3062/3 perché, se non vi fossero motivazioni sufficienti, chiederò di metterlo ai voti.
EMMA BONINO, Ministro del commercio internazionale e per le politiche europee. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
EMMA BONINO, Ministro del commercio internazionale e per le politiche europee. In realtà, il problema è stato affrontato dall'amministrazione competente che ha proposto di accogliere come raccomandazione questo ordine del giorno. Se lei insiste per metterlo in votazione, il Governo si rimette all'Assemblea.
PRESIDENTE. Onorevole Cardano, insiste per la votazione?
ANNA MARIA CARDANO. Sì, signor Presidente, insisto per la votazione.
PRESIDENTE. Sta bene. Prendo altresì atto che il presentatore dell'ordine del giorno Fava n. 9/3062/2 insiste per la votazione.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Fava n. 9/3062/2, non accettato dal Governo.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 431
Votanti 421
Astenuti 10
Maggioranza 211
Hanno votato sì 190
Hanno votato no 231).
Prendo atto che il deputato Minardo ha segnalato che non è riuscito a votare.
Ricordo che sull'ordine del giorno Cardano n. 9/3062/3 il Governo si rimette all'Assemblea.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Cardano n. 9/3062/3, sul quale il Governo si rimette all'Assemblea.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera approva (Vedi votazioni).
(Presenti 436
Votanti 418
Astenuti 18
Maggioranza 210
Hanno votato sì 215
Hanno votato no 203).
A seguito di accordi intercorsi tra i gruppi, il seguito dell'esame del provvedimento è rinviato alle ore 15,30 per le dichiarazione di voto finale e il voto finale.
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