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Discussione del disegno di legge: S. 1377 - Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica democratica del Congo sulla promozione e protezione degli investimenti, fatto a Kinshasa il 13 settembre 2006 (Approvato dal Senato) (A.C. 2631) (ore 18).
(Esame di un ordine del giorno - A.C. 2631)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'unico ordine del giorno presentato (Vedi l'allegato A - A.C. 2631 sezione 4).
La deputata Paoletti Tangheroni ha facoltà di illustrare il suo ordine del giorno n. 9/2631/1.
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI. Signor Presidente, si tratta di un ordine del giorno che prende in considerazione la situazione del Congo, dove si rischia che si verifichino violazioni dei diritti umani e, soprattutto, anche dei diritti generalmente ambientali.
Il Congo è un Paese ricchissimo di risorse, sia estrattive sia forestali, oltre al fatto che esistono comunità di pigmei per le quali sono state denunciate spesso violazioni dei diritti umani, perché venivano utilizzati con contratti lavorativi quantomeno sui generis.
Chiediamo al Governo, quindi, nell'applicazione di questa Convenzione, di porre particolare attenzione a questi elementi e lo chiediamo nel rispetto di altri Trattati o Convenzioni internazionali che citiamo precisamente nel dispositivo, segnatamente: l'Extractive Industry Trasparency Initiative, il Core Labor Standards e soprattutto la Commissione mondiale sulle dighe. Noi crediamo che se si considerano attentamente questi elementi si può procedere senza problemi e tranquillamente al voto.
PRESIDENTE. Qual è il parere del Governo?
UGO INTINI, Viceministro degli affari esteri. Signor Presidente, in effetti la Repubblica del Congo, benché ciò sia poco noto, è tra i primi posti per volume di investimenti diretti internazionali. Ad esempio, nel 2005 ha avuto un miliardo e quattrocento milioni di investimenti, persino più di Paesi come l'Algeria e la Tunisia. Oggi l'Italia ha poco spazio nel Congo, ne può recuperare moltissimo, però ha bisogno di rapporti di lungo respiro e non di azioni estemporanee o di «rapina», ma di azioni basate sul rispetto della legge e dei diritti umani.
Per tali motivi l'ordine giorno Paoletti Tangheroni n. 9/2631/1 va nella direzione giusta e noi lo accettiamo.
PRESIDENTE. Prendo atto che i presentatori dell'ordine del giorno Paoletti Tangheroni n. 9/2631/1 non insistono per la votazione.