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Seguito della discussione del disegno di legge: Disposizioni per la partecipazione italiana alle missioni internazionali (A.C. 1288).
PRESIDENTE. Passa all'esame degli articoli del disegno di legge e dei relativi emendamenti, avvertendo che le Commissioni I e V hanno espresso i prescritti pareri.
Avverte altresì che la Presidenza non ritiene ammissibili gli emendamenti Cossiga 1.15 e 1.16.
Passa quindi all'esame dell'articolo 1 e degli emendamenti ad esso riferiti.
Intervengono sul complesso degli emendamenti riferiti all'articolo 1 i deputati SEVERINO GALANTE (Com.It), MARCO ZACCHERA (AN), MAURO DEL BUE (DC-PS) e GIORGIO LA MALFA (Misto).
GIOVANNI LORENZO FORCIERI, Sottosegretario di Stato per la difesa. In riferimento ai chiarimenti precedentemente richiesti dal deputato Salerno, precisa che i velivoli Predator sono impiegati in Iraq e non in Afghanistan.
GIUSEPPE COSSIGA (FI). Giudica non corrette le motivazioni addotte dalla Presidenza a sostegno della declaratoria di inammissibilità dei suoi emendamenti 1.15 e 1.16 che intendeva comunque ritirare.
ROBERTA PINOTTI (Ulivo), Relatore per la IV Commissione. Esprime parere favorevole sull'emendamento Paoletti Tangheroni 1.27, purché riformulato, e parere contrario sui restanti emendamenti.
UGO INTINI, Viceministro degli affari esteri. Concorda.
GIUSEPPE COSSIGA (FI). Ritira il suo emendamento 1.2.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Gamba 1.18.
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI (FI). Propone un'ulteriore riformulazione del suo emendamento 1.27.
ROBERTA PINOTTI (Ulivo), Relatore per la IV Commissione. Conferma la proposta di riformulazione dell'emendamento Paoletti Tangheroni 1.27 precedentemente illustrato.
PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI (FI). Accetta la riformulazione proposta del suo emendamento 1.27 e preannunzia la presentazione di un ordine del giorno vertente sulla stessa materia.
ALESSANDRO FORLANI (UDC). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Paoletti Tangheroni 1.27, nel testo riformulato.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva l'emendamento Paoletti Tangheroni 1.27, nel testo riformulato, e l'articolo 1, nel testo emendato.
PRESIDENTE. Passa all'esame dell'articolo 2 e degli emendamenti ad esso riferiti.
Intervengono sul complesso degli emendamenti riferiti all'articolo 2 i deputati FRANCESCO BOSI (UDC) e SEVERINO GALANTE (Com.It).
Pag. IX
ROBERTA PINOTTI (Ulivo), Relatore per la IV Commissione. Accetta gli emendamenti 2.101 e 2.100 (purché riformulato) del Governo; esprime parere favorevole sull'emendamento Mattarella 2.50, purché riformulato, ed invita al ritiro degli emendamenti Cossiga 2.7, 2.5 e 2.9, esprimendo altrimenti parere contrario.
Esprime infine parere contrario sui restanti emendamenti.
GIOVANNI LORENZO FORCIERI, Sottosegretario di Stato per la difesa. Concorda, accettando la riformulazione proposta dell'emendamento 2.100 del Governo.
PIERFRANCESCO EMILIO ROMANO GAMBA (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 2.29.
FRANCESCO BOSI (UDC). Dichiara l'astensione sull'emendamento Gamba 2.29.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Gamba 2.29 ed approva l'emendamento 2.101 del Governo.
MAURIZIO GASPARRI (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 2.1.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Gasparri 2.1.
MAURIZIO GASPARRI (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 2.2.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Gasparri 2.2.
PRESIDENTE. Prende atto che il deputato Cossiga ha ritirato il suo emendamento 2.7.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli emendamenti Gasparri 2.3 e Cicu 2.4.
PRESIDENTE. Prende atto del ritiro dell'emendamento Cossiga 2.5.
ALBERTO BURGIO (RC-SE). Richiama le finalità dell'emendamento Cannavò 2.19, sottolineando la necessità di avviare una strategia di uscita dall'Afghanistan.
FRANCO RUSSO (RC-SE). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Cannavò 2.19.
MAURIZIO GASPARRI (AN). Dichiara il convinto voto contrario del suo gruppo sull'emendamento Cannavò 2.19.
GIORGIO LA MALFA (Misto). Dichiara voto contrario sull'emendamento Cannavò 2.19.
CARLO GIOVANARDI (UDC). Ritiene del tutto legittimo il diritto della popolazione afgana a contrastare i talebani, che avevano instaurato uno dei regimi più brutali della storia.
MAURO DEL BUE (DC-PS). Dichiara voto contrario sull'emendamento Cannavò 2.19 in nome dei principi di libertà e per coerenza politica.
MARILDE PROVERA (RC-SE). Dichiara di voler sottoscrivere l'emendamento Cannavò 2.19, sul quale preannunzia voto favorevole.
FEDERICO BRICOLO (LNP). Dichiara il voto contrario dei deputati del suo gruppo sull'emendamento Cannavò 2.19, evidenziando le divisioni interne alla maggioranza, in particolare, sul prosieguo della missione in Afghanistan.
GIUSEPPE COSSIGA (FI). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento Cannavò 2.19, lamentando l'atteggiamento incoerente della maggioranza.
RAMON MANTOVANI (RC-SE). Nel ribadire l'atteggiamento critico nei confronti della missione in Afghanistan, dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'emendamentoPag. XCannavò 2.19, del quale rispetta il valore di testimonianza, confermando la validità del punto di equilibrio raggiunto all'interno della maggioranza.
PIER FERDINANDO CASINI (UDC). Giudica inopportuno che una parte della maggioranza trascini il Governo, che deve assolvere ad impegni internazionali, in una fase di confusione che rende incomprensibile la sua posizione sul provvedimento in esame.
GERARDO BIANCO (Ulivo). Rileva l'impropria formulazione lessicale dell'emendamento Cannavò 2.19.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Cannavò 2.19.
GIUSEPPE COSSIGA (FI). Insiste per la votazione del suo emendamento 2.9.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Cossiga 2.9.
SALVATORE CANNAVÒ (RC-SE). Illustra la finalità del suo emendamento 2.20.
FRANCO RUSSO (RC-SE). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Cannavò 2.20.
MASSIMO D'ALEMA, Ministro degli affari esteri. Invita i presentatori al ritiro dell'emendamento Cannavò 2.20, rilevando che il comma 4 dell'articolo 2 non attiene alla missione ISAF in Afghanistan.
GENNARO MIGLIORE (RC-SE). Nel dichiarare voto contrario sull'emendamento Cannavò 2.20, ritiene che l'accordo raggiunto all'interno della maggioranza parlamentare possa costituire un valido indirizzo per il Governo nella funzione di sovrana autorità che riveste dal punto di vista istituzionale.
PIER FERDINANDO CASINI (UDC). Ribadisce che il tasso di pressappochismo e di confusione creato da una parte della maggioranza induca a forte preoccupazione per la futura politica estera del Paese.
GIORGIO LA MALFA (Misto). Manifesta una forte preoccupazione per l'efficacia della politica estera del Governo, condizionata da atteggiamenti contradditori interni alla maggioranza.
RAMON MANTOVANI (RC-SE). Fornisce precisazioni in riferimento al suo precedente intervento.
SANDRO BONDI (FI). Evidenzia che il problema politico sotteso all'approvazione del provvedimento in esame, solo formalmente condiviso da alcune parti della maggioranza, mina la credibilità e la dignità del Governo e quella del ministro degli affari esteri.
MASSIMO D'ALEMA, Ministro degli affari esteri. Considerata l'autorevolezza del deputato Bondi, ritiene di dover rispondere alle osservazioni da lui formulate, che hanno chiamato inopportunamente in causa la dignità del Governo e sua personale (Proteste dei deputati del gruppo di Forza Italia, che escono dall'aula).
Nel ribadire l'invito al ritiro dell'emendamento Cannavò 2.20, conferma che il Governo è impegnato ad operare secondo gli indirizzi contenuti nella mozione Sereni n. 1-00014. Esprime quindi apprezzamento per lo sforzo compiuto dalla maggioranza per raggiungere una soluzione di compromesso superando le diversità esistenti al suo interno, che peraltro rientrano in un quadro di assoluta normalità.
Ritiene quindi che la limpidezza della posizione del Governo non consenta all'opposizione di sollevare questioni di dignità politica o personale, auspicando che la discussione prosegua con toni ispirati a maggiore serenità.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Nel dichiarare voto contrario sull'emendamento Cannavò 2.20, ritiene che il deputatoPag. XIBondi non abbia pronunziato espressioni lesive della dignità del ministro degli affari esteri.
DARIO FRANCESCHINI (Ulivo). Rivolto un ringraziamento al ministro D'Alema per la sua presenza in aula nel dibattito in corso e per la disponibilità mostrata al confronto parlamentare, ricorda che la maggioranza è riuscita a definire, in tema di politica estera, una posizione comune fondata, tra l'altro, sul rispetto dell'articolo 11 della Costituzione.
PIER FERDINANDO CASINI (UDC). Nel ritenere infondate le considerazioni svolte dal deputato Franceschini, sottolinea il carattere umiliante dell'espressione usata dal ministro degli affari esteri all'indirizzo del deputato Bondi.
GIORGIO LA MALFA (Misto). Ritiene sia legittimo chiedersi se il Governo stia attuando una politica estera condivisa e idonea a garantire che siano mantenuti gli impegni assunti dall'Italia in ambito internazionale.
LUCIO BARANI (DC-PS). Nel dichiarare il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento Cannavò 2.20, invita il ministro degli affari esteri a non anteporre interessi di parte a quelli del Paese.
ELIO VITO (FI). Rilevato che il suo gruppo, per senso di responsabilità e nel superiore interesse del Paese, esprimerà voto favorevole sul disegno di legge in esame, ritiene gravi le polemiche interne alla maggioranza in tema di politica estera, che rischiano di compromettere l'immagine e la credibilità del Paese.
ANDREA GIBELLI (LNP). Osservato che le contraddittorie posizioni assunte dal Governo e dalla maggioranza in tema di politica estera compromettono la credibilità internazionale del Paese, giudica scandaloso che, nel corso del dibattito, non siano state stigmatizzate le violenze subite in Kosovo dalla comunità cristiana ortodossa.
OLGA D'ANTONA (Ulivo). Rivolge un appello al senso di responsabilità di tutte le forze politiche affinché si evitino inutili e sterili polemiche.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge l'emendamento Cannavò 2.20 ed approva l'emendamento 2.100 del Governo, nel testo riformulato.
PRESIDENTE. Prende atto che i presentatori accettano la riformulazione dell'emendamento Mattarella 2.50 proposta dal relatore per la IV Commissione.
PIERFRANCESCO EMILIO ROMANO GAMBA (AN). Giudica l'emendamento Mattarella 2.50, nel testo riformulato, particolarmente grave ed emblematico dell'ipocrisia che connota le posizioni assunte dal Governo e dalla maggioranza.
SERGIO MATTARELLA (Ulivo). Richiamate le finalità del suo emendamento 2.50, nel testo riformulato, ricorda le ragioni per le quali il centrosinistra si è sempre dichiarato favorevole all'applicazione del codice penale militare di pace al personale che partecipa alle missioni internazionali.
MARCO BOATO (Verdi). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Mattarella 2.50, nel testo riformulato, ricordando che tutte le forze politiche del centrosinistra, nella scorsa legislatura, hanno proposto l'applicazione del codice penale militare di pace agli appartenenti alle Forze armate impegnati in operazioni internazionali.
IACOPO VENIER (Com.It). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Mattarella 2.50, nel testo riformulato.
FRANCESCO BOSI (UDC). Rileva che la prospettata applicazione del codice penale militare di pace comporta, per talune fattispecie di reati, la competenza del giudice ordinario.
Pag. XIILa Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Mattarella 2.50, nel testo riformulato.
PIERFRANCESCO EMILIO ROMANO GAMBA (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 2.30.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Gamba 2.30.
PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione per parti separate dell'articolo 2, nel senso di votare il comma 1 distintamente dalla restante parte.
GIUSEPPE COSSIGA (FI). Dichiara voto favorevole sul comma 1 dell'articolo 2, nel testo emendato.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, approva il comma 1 e successivamente la restante parte dell'articolo 2, nel testo emendato; approva altresì gli articoli 3 e 4, ai quali non sono riferiti emendamenti.
PRESIDENTE. Passa alla trattazione degli ordini del giorno presentati.
Intervengono per illustrare gli ordini del giorno rispettivamente sottoscritti i deputati ALBERTO FILIPPI (LNP), ROBERTO COTA (LNP), FEDERICO BRICOLO (LNP), GABRIELLA CARLUCCI (FI), PATRIZIA PAOLETTI TANGHERONI (FI) e LUCIO BARANI (DC-PS).
MASSIMO D'ALEMA, Ministro degli affari esteri. Accetta gli ordini del giorno Tucci n. 2, Paoletti Tangheroni n. 3, Carlucci n. 4, Licastro Scardino n. 5 e Bertolini n. 6; non accetta invece i restanti ordini del giorno.
Intervengono per dichiarazione di voto sugli ordini del giorno presentati i deputati EMANUELE FIANO (Ulivo), ALESSANDRO FORLANI (UDC), che dichiara di voler sottoscrivere l'ordine del giorno Paoletti Tangheroni n. 3, KHALED FOUAD ALLAM (Ulivo) e GIANPAOLO DOZZO (LNP).
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Barani n. 1, Giancarlo Giorgetti n. 7, Cota n. 8 e Bricolo n. 9.
PRESIDENTE. Avverte che le dichiarazioni di voto e la votazione finale del disegno di legge avranno luogo nel prosieguo della seduta.