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Si riprende la discussione.
ANGELO MARIA SANZA (FI). Giudica insufficiente ed affrettata l'esposizione contenuta nel DPEF, che ritiene emblematica dell'incoerenza e della frammentazione politica della maggioranza.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI CASTAGNETTI
ANGELO MARIA SANZA (FI). Evidenziata inoltre l'insufficienza delle risorse da destinate agli investimenti e giudicata critica la politica del Governo per il settore dell'informazione, lamenta, in particolare, il presumibile intendimento di modificare la cosiddetta legge Gasparri, approfittando della preannunciata procedura di infrazione comunitaria nei confronti dell'Italia.
ANTONIO BORGHESI (IdV). Parlando per un richiamo all'articolo 41 del regolamento, ritiene si debbano chiarire gli effetti che il decreto-legge n. 223 del 2006 determinerà relativamente agli obiettivi delineati nel DPEF.
PRESIDENTE. Rilevato che l'intervento svolto dal deputato Borghesi attiene al merito del DPEF e non può propriamente configurarsi come richiamo al regolamento, osserva che esso non dovrà costituire precedente.
GRAZIA FRANCESCATO (Verdi). Nel manifestare soddisfazione per il fatto che, per la prima volta, un DPEF individua la questione ambientale quale asse trasversale tra le politiche economiche e sociali, sottolinea la necessità di perseguire con concretezza e coerenza gli obiettivi indicati nel documento in discussione, che giudica pienamente condivisibili nelle loro linee direttrici, segnatamente in materia di sviluppo sostenibile.
LUISA CAPITANIO SANTOLINI (UDC). Lamenta che il DPEF in discussione, non prevedendo concrete misure di sostegno alle famiglie, rappresenta un arretramento rispetto a quanto realizzato, al riguardo, dal precedente Governo.
FRANCESCO PIRO (Ulivo). Osserva che il DPEF in discussione delinea misure idonee a recuperare i ritardi e gli squilibri accumulati dall'Italia, segnatamente nell'ambito dello sviluppo infrastrutturale del Mezzogiorno e della cultura della legalità.
MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Manifestata preoccupazione per le misure già adottate dal Governo e per le modalità con le quali esso intende perseguire gli obiettivi economici e finanziari delineati nel documento in discussione, sottolinea le deleterie conseguenze che potranno derivarne, in particolare, per i settori più produttivi del Paese, penalizzati da una politica fiscale che si preannunzia iniqua.
ANDREA RICCI (RC-SE). Osservato che la prolungata stagnazione dell'attività produttiva nazionale è prevalentemente imputabile alla scarsa propensione delle imprese all'investimento ed all'innovazione tecnologica, rileva che la grave situazione economica impone al Governo di perseguire gli obiettivi dello sviluppo e della giustizia sociale all'interno di un'inevitabile azione di risanamento dei conti pubblici; pur condividendo, pertanto, in linea Pag. IXgenerale la strategia delineata dall'Esecutivo, esprime valutazioni critiche su taluni aspetti del DPEF ed auspica che la discussione parlamentare e l'atto di indirizzo che verrà approvato consentano di fugare ogni dubbio o perplessità.
MASSIMO ROMAGNOLI (FI). Rileva che il DPEF non appare sufficientemente chiaro relativamente agli interventi che il Governo intende porre in essere al fine di perseguire gli obiettivi dello sviluppo, del risanamento e dell'equità.
FRANCESCO TOLOTTI (Ulivo). Espresso apprezzamento per il fatto che nel DPEF vengono indicati dati relativi all'andamento reale dell'economia, auspica che il Governo, nella manovra economico-finanziaria per il 2007, valuti la possibilità di restituire il fiscal drag e preveda misure a favore dei cosiddetti incapienti.
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI). Lamentata la ristrettezza dei tempi per l'esame presso la XIII Commissione del documento in discussione, sul quale preannunzia un orientamento contrario, esprime preoccupazione per la disattenzione mostrata nei confronti, tra l'altro, della pesca, degli OGM e delle colture alternative.
GIUSEPPE OSSORIO (IdV). Sottolineata la necessità di perseguire una efficace politica economica ed industriale in favore del Mezzogiorno, giudica a tal fine condivisibile l'intendimento di incrementare le risorse destinate alla realizzazione di infrastrutture; auspica, altresì, il ricorso allo strumento della fiscalità di vantaggio nei confronti delle imprese del Sud del Paese.
LORENA MILANATO (FI). Osservato che il documento in discussione - connotato da eccessiva genericità - non è in linea con le aspettative del Paese e dell'Unione europea, denunzia la mancanza di una chiara strategia per il comparto turistico, nonché la superficialità con la quale viene affrontato il tema dei costi dell'energia per le imprese.
DOMENICO TUCCILLO (Ulivo). Ricordato il ritardo accumulato dal Mezzogiorno rispetto ad altri paesi europei, giudica insufficienti le misure prospettate nel DPEF per favorirne lo sviluppo economico; ritiene pertanto doverosa l'introduzione di misure di fiscalità di vantaggio.
BASILIO GERMANÀ (FI). Paventa le deleterie conseguenze che deriveranno dall'eventuale rinunzia alla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina.
KATIA ZANOTTI (Ulivo). Sottolineato il carattere oggettivo dei dati e delle analisi contenuti nel documento in discussione, ritiene essenziale destinare al fondo sanitario nazionale risorse corrispondenti alle effettive esigenze dei cittadini; invita altresì l'Esecutivo a promuovere interventi volti ad ampliare i servizi garantiti alle persone non autosufficienti.
DOMENICO ZINZI (UDC). Osserva che il documento in discussione delinea misure inadeguate a contrastare l'evasione e l'elusione fiscale ed appare inidoneo a definire politiche concrete per lo sviluppo del Paese, segnatamente per la soluzione delle problematiche che interessano il Mezzogiorno.
ADRIANO MUSI (Ulivo). Pur condividendo gli obiettivi di risanamento, di sviluppo e di equità recati dal documento in discussione, sottolinea la necessità di una maggiore selettività e trasparenza degli strumenti con i quali si intende perseguirli.
GASPARE GIUDICE (FI). Sottolinea la superficialità con la quale il Governo affronta, nell'ambito del DPEF, i problemi strutturali dell'economia italiana, segnatamente delle aree sottoutilizzate del Mezzogiorno.
FRANCO CECCUZZI (Ulivo). Nel ritenere che il documento in discussione rappresenti un'operazione di verità ed implichi una concreta assunzione di responsabilità da parte del Governo relativamente alla situazione economica del Paese, sottolinea l'importanza di attuare politiche che siano oggetto di concertazione.
ROBERTO ROLANDO NICCO (Misto-Min.ling.). Auspica che siano effettivamente reperite le risorse necessarie per dare concreta attuazione alle condivisibili misure di carattere economico e sociale delineate nel DPEF; ritiene opportuna, a tal fine, una consistente riduzione delle spese per il funzionamento delle pubbliche amministrazioni.
PIETRO ARMANI (AN). Sottolineata la necessità di affrontare il problema della riduzione del debito pubblico collocando sul mercato finanziario l'intero sistema di valori immobiliari e societari, anche al fine di acquisire le risorse per favorire una reale crescita economica e sociale, auspica un impegno bipartisan in tal senso.
FEDERICA ROSSI GASPARRINI (IdV). Ritiene che il Governo dovrebbe fornire chiarimenti e rassicurazioni sulla parte del DPEF relativa agli interventi a favore delle famiglie.
PRESIDENTE. Rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.