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Seguito della discussione della proposta di legge: Concessione di indulto (A.C. 525-bis ed abbinate).
PRESIDENTE. Passa all'esame dell'articolo unico della proposta di legge e delle proposte emendative ad esso riferite, avvertendo che le Commissioni I e V hanno espresso i prescritti pareri.
Dà quindi conto delle proposte emendative dichiarate inammissibili (vedi resoconto stenografico pag. 40).
Comunica inoltre che, in relazione al numero di emendamenti presentati, la Presidenza applicherà l'articolo 85-bis del regolamento, procedendo in particolare a votazioni per principi o riassuntive, ai sensi dell'articolo 85, comma 8, ultimo periodo, fermo restando l'ordinario regime delle preclusioni e delle votazioni a scalare: i gruppi Italia dei Valori, Alleanza Nazionale e Lega Nord Padania sono invitati a segnalare gli emendamenti da porre comunque in votazione. Tuttavia, in considerazione della rilevanza dell'argomento trattato e del fatto che la proposta di legge in esame consta di un unico articolo, la Presidenza - senza che ciò costituisca precedente - ha ritenuto di ammettere alla votazione un numero di emendamenti pari al triplo di quelli consentiti dal richiamato articolo.
Ricorda peraltro che, ai sensi dell'articolo 79 della Costituzione, l'amnistia e l'indulto sono concessi con legge deliberata a maggioranza dei due terzi dei componenti di ciascuna Camera, in ogni suo articolo e nella votazione finale; poiché la predetta disposizione costituzionale non fa alcun riferimento alle votazioni intermedie che caratterizzano il procedimento legislativo, alle votazioni riguardanti gli emendamenti riferiti ai singoli articoli, si applica il principio generale della maggioranza semplice, fatta eccezione per gli emendamenti interamente sostitutivi e per gli articoli aggiuntivi, che necessitano, per essere approvati, della maggioranza dei due terzi.Pag. IX
Gli emendamenti soppressivi dell'articolo unico del testo devono essere viceversa votati con la maggioranza ordinaria: poiché il quorum aggravato è previsto dalla Costituzione solo per l'approvazione del progetto e dei suoi singoli articoli, esso non può infatti ritenersi applicabile per una deliberazione di carattere negativo, quale la proposta di soppressione di un articolo.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Giudica non condivisibile la declaratoria di inammissibilità dell'articolo aggiuntivo Contento 1.01, che avrebbe potuto eventualmente essere riformulato.
PRESIDENTE. Conferma la dichiarazione di inammissibilità dell'articolo aggiuntivo Contento 1.01, ai sensi dell'articolo 86, comma 1, del regolamento.
FABIO EVANGELISTI (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, invita la Presidenza a modificare la prevista sequenza degli interventi sul complesso degli emendamenti.
PRESIDENTE. Osserva che, nei limiti del possibile, la sequenza degli interventi è stata predisposta garantendo un'alternanza tra i gruppi di appartenenza dei deputati che hanno chiesto la parola.
PINO PISICCHIO (IdV), Presidente della II Commissione. Chiede una breve sospensione della seduta per consentire la riunione del Comitato dei nove.
ELIO VITO (FI). Giudica inopportuna la richiesta formulata dal presidente della II Commissione, ritenendo che si possa procedere nell'esame del provvedimento.
PIER FERDINANDO CASINI (UDC). Sottolineata la singolarità dell'atteggiamento assunto dal ministro delle infrastrutture, che ha dichiarato di «autosospendersi» dall'esercizio delle proprie funzioni, ritiene essenziale che i vertici dell'Esecutivo forniscano chiarimenti circa la dinamica degli eventi; paventati altresì i rischi connessi ad un eventuale rinvio del prosieguo dell'iter del provvedimento in esame, invita il presidente della II Commissione a chiarire le ragioni della richiesta da lui formulata.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Manifesta contrarietà alla richiesta di sospensione della seduta, che ritiene funzionale al tentativo di apportare tardivamente talune modifiche al testo del provvedimento.
MASSIMO DONADI (IdV). Nell'assicurare che l'atteggiamento dei deputati del suo gruppo sarà volto a consentire un ampio e proficuo dibattito sulla proposta di legge in esame, dichiara di condividere l'opportunità di sospendere brevemente la seduta.
DARIO FRANCESCHINI (Ulivo). Ritiene si possa accedere alla richiesta formulata del presidente della II Commissione.
ANDREA GIBELLI (LNP). Ritiene inopportuna una sospensione, seppur breve, della seduta.
LUCIO BARANI (DC-PS). Giudicata inammissibile la posizione del ministro Di Pietro sul provvedimento in esame, si rimette alle determinazioni della Presidenza in merito alla richiesta di sospensione della seduta.
FEDERICO PALOMBA (IdV). Ritiene che una breve sospensione della seduta per consentire la riunione del Comitato dei nove, al fine di valutare la possibilità di un accordo sul testo in esame, sia coerente con la consolidata prassi parlamentare.
SALVATORE RAITI (IdV). Dichiara di condividere l'opportunità di una breve sospensione dei lavori.
PRESIDENTE. Invita il presidente della II Commissione a valutare l'opportunità di recedere dalla richiesta formulata, perPag. Xpoterla eventualmente reiterare successivamente, alla luce dell'andamento del dibattito.
PINO PISICCHIO (IdV), Presidente della II Commissione. Richiama le ragioni per le quali ritiene di dover confermare la richiesta precedentemente formulata.
LUCA VOLONTÈ (UDC). Prospetta l'opportunità che sia presente in aula il ministro della giustizia.
GINO CAPOTOSTI (Pop-Udeur). Ritiene che al momento non sussistano i presupposti per una sospensione dei lavori.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Invita la Presidenza della Camera a non accedere alla richiesta formulata dal presidente della II Commissione, che giudica irrituale.
PRESIDENTE. Accedendo alla richiesta formulata dal presidente della II Commissione, sospende la seduta.
La seduta, sospesa alle 16, è ripresa alle 16,35.