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Sull'ordine dei lavori (ore 15,06).
BENEDETTO DELLA VEDOVA. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Prego, deputato Della Vedova, ne ha facoltà.
BENEDETTO DELLA VEDOVA. Signor Presidente, nelle prossime ore il Senato della Repubblica, salvo sorprese, dovrebbe trasmettere alla Camera dei deputati il disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 223 del 2006, il cosiddetto decreto Visco-Bersani.
Il principio della competenza per materia, cui si ispira giustamente il regolamento della Camera nel delineare la procedura di assegnazione alle Commissioni dei progetti di legge, individua, a nostro giudizio, nella Commissione finanze la sede naturale per l'esame di quel provvedimento, eventualmente in sede congiunta con la Commissione attività produttive.
Auspichiamo pertanto che lei, signor Presidente, non voglia, per il provvedimento in oggetto, procedere in analogia con quanto è stato fatto al Senato, dove il disegno di legge di conversione è stato assegnato alla Commissione bilancio; una scelta dettata da ragioni di opportunità o, forse, per meglio dire, di opportunismo politico. Tra l'altro, si è trattato di una scelta che ha suscitato lo scontento dello stesso presidente della Commissione finanze del Senato, il senatore Benvenuto, il quale ha dichiarato: «Sarebbe stato più utile che la Commissione finanze fosse stata investita del provvedimento». Questo fatto, invece - ha proseguito il senatore -, «porta ad espropriare le Commissioni di merito».
Ecco, assegnare alla Commissione bilancio questo provvedimento per mantenere una sorta di analogia o di parallelismo - non voglio dire: di copertura - con quanto operato al Senato rappresenterebbe un pericoloso precedente per il futuro, quando l'assegnazione alle Commissioni di provvedimenti che la Camera si troverà ad esaminare come primo ramo del Parlamento investito potrebbe essere dettata, per l'appunto, dalle dette esigenze di analogia.
Ritengo che ciò rappresenterebbe una violazione del regolamento. Pertanto, signor Presidente, mi permetto di invitarla ad assegnare il disegno di legge di conversione, non appena giungerà al nostro esame, alla Commissione finanze, eventualmente in sede congiunta con la Commissione attività produttive, ma non alla Commissione bilancio, considerata - e mi richiamo in tal caso anche al regolamento - la prevalente materia fiscale del provvedimento in questione.
La ringrazio, Presidente.
PRESIDENTE. Come lei ha dichiarato, il decreto è in corso di esame presso il Senato; quando sarà trasmesso alla Camera, alla luce del contenuto, la Presidenza ne valuterà l'assegnazione e terrà conto, ovviamente, di questi rilievi, che saranno debitamente vagliati.
Le ricordo, comunque, che la Camera dei deputati si è sempre comportata secondo il suo regolamento.
ANTONIO LEONE. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Prego, deputato Leone, ne ha facoltà.
ANTONIO LEONE. Signor Presidente, la ringrazio della risposta testé fornita.
In effetti, conoscendo già il contenuto dell'intervento del collega Della Vedova, volevo anch'io intervenire sullo stesso argomento per aggiungere che, eventualmente, ove mai su quanto testé rappresentato dal collega, sorgessero se non, per così dire, delle difficoltà, comunque talune riflessioni, inviterei la Presidenza, come peraltro correttamente - e, anzi, bonariamente - ha fatto in altre circostanze, a sottoporre la questione alla Giunta per il regolamento.
Ciò, in quanto, altrimenti, si potrebbe forse giungere - ove mai fosse intrapresa una strada che non si vuole da parte nostra che si intraprenda - ad una sorta di «traino» di questa Camera da parte delPag. 40Senato, pur in presenza di regolamenti diversi che consentirebbero invece di accedere alla richiesta del collega.
Era solo questo il contenuto del mio intervento e la ringrazio ancora, Presidente, della risposta data al collega; la pregherei, dunque, ove mai fosse intenzionato ad approfondire la questione, di portarla eventualmente in sede di Giunta per il regolamento.
PRESIDENTE. La ringrazio per il suggerimento, deputato Leone.