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Si riprende la discussione della proposta di legge n. 525-bis ed abbinate.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Manifesta un orientamento favorevole all'emendamento Raisi 1.161, del quale richiama le finalità.
ENZO RAISI (AN). Auspica l'approvazione del suo emendamento 1.161, ispirato ad una logica di riduzione del danno.
EDMONDO CIRIELLI (AN). Auspica anch'egli l'approvazione dell'emendamento in esame.
MARCO BOATO (Verdi). Dichiara voto contrario sull'emendamento Raisi 1.161.
ELIAS VACCA (Com.It). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento Raisi 1.161.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Raisi 1.161.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 1.122, ribadendo, altresì, la posizione del suo gruppo sul provvedimento in esame.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Osserva che l'applicazione del beneficio a chi ha commesso un reato entro il 2 maggio 2006 equivale ad uno svuotamento dei processi in corso.
EDMONDO CIRIELLI (AN). Osserva che l'emendamento Consolo 1.122 si inscrive in una logica di riduzione del danno.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Consolo 1.122.
ENZO RAISI (AN). Rileva l'opportunità di approvare l'emendamento Consolo 1.122, ispirato ad una logica di riduzione del danno.
FEDERICO PALOMBA (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Consolo 1.122.
MANLIO CONTENTO (AN). Paventa le conseguenze negative derivanti dalla concessione del beneficio ai delinquenti recidivi.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Sottolinea che la proposta di legge in esame non esclude i recidivi dal beneficio dell'indulto.
ELIAS VACCA (Com.It). Ritiene che il concetto di recidiva non possa essere il discrimine per l'applicazione del beneficio dello sconto di pena.
ENZO RAISI (AN). Sottolinea l'opportunità di escludere i recidivi dal beneficio dell'indulto e dichiara voto favorevole sull'emendamento in esame.
EDMONDO CIRIELLI (AN). Giudica infondate e lontane dalla realtà le considerazioni svolte dal deputato Vacca.
Pag. XVDOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN). Invita l'Assemblea ad approvare l'emendamento Consolo 1.123, giudicando non veritiere le considerazioni svolte dal deputato Vacca.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Chiarisce la ratio del suo emendamento 1.123.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Richiamate le finalità del suo emendamento 1.69, stigmatizza la consapevole scelta della maggioranza di includere i recidivi tra i beneficiari dell'indulto.
ANTONIO BORGHESI (IdV). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo, sottolinea che lo sconto di pena si applicherà anche ai responsabili di moltissimi infortuni o decessi sul lavoro.
LUCA VOLONTÈ (UDC). Parlando sull'ordine dei lavori, lamenta l'indisponibilità, presso le competenti Commissioni riunite, del testo del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 223 del 2006, sul quale peraltro è stata comunque svolta la prevista relazione.
PRESIDENTE. Ricorda che è stata distribuita copia del messaggio.
LUCIANO VIOLANTE (Ulivo). Osservato che la proposta di legge in esame prevede la revocabilità dell'indulto, dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento in esame.
MARCO BOATO (Verdi). Giudicate sconcertanti le considerazioni svolte dal deputato Borghesi, rileva che il problema del sovraffollamento negli istituti penitenziari si è aggravato a seguito dell'attuazione di provvedimenti adottati nella scorsa legislatura; dichiara, quindi, voto contrario sull'emendamento Consolo 1.123.
LUCIO BARANI (DC-PS). Sottolinea le vergognose condizioni di vita della popolazione carceraria.
AUGUSTO ROCCHI (RC-SE). Nel dichiarare il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento Consolo 1.123, sottolinea la necessità di evitare atteggiamenti strumentali.
ROBERTO COTA (LNP). Chiede alla Presidenza di chiarire se il Governo sia nella pienezza delle sue funzioni, alla luce della posizione assunta dal ministro Di Pietro.
SANDRO BONDI (FI). Chiede alla Presidenza se consideri dignitoso l'atteggiamento assunto dal ministro delle infrastrutture, che fa la spola tra il banco del Governo e quelli del suo gruppo.
PRESIDENTE. Fa presente che la Presidenza non ha alcun titolo per valutare lo stile dei comportamenti dei membri della Camera, sottoposti al giudizio del popolo italiano.
CARLO GIOVANARDI (UDC). Giudicato necessario un chiarimento sulla posizione assunta dal ministro Di Pietro, richiama il significato intrinseco dell'istituto dell'indulto.
MASSIMO DONADI (IdV). Nell'invitare i deputati di opposizione ad evitare atteggiamenti di stampo strumentale, giudica indecenti le critiche rivolte al ministro delle infrastrutture.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Nel ritenere assolutamente legittimo l'atteggiamento assunto dal ministro Di Pietro, osserva tuttavia che il gruppo dell'Italia dei Valori dovrebbe tradurre in atti concreti la propria opposizione alla proposta di legge in esame.
MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Osserva che la riduzione delle pene affievolisce l'effetto di prevenzione dei reati dalle medesime prodotto.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Consolo 1.123.
Pag. XVICAROLINA LUSSANA (LNP). Illustrate le finalità del suo emendamento 1.169, richiama la necessità di prevedere nel testo un meccanismo che consenta l'effettiva revoca del provvedimento di clemenza nei confronti di chi torna a delinquere.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Lussana 1.169, ritenendo essenziale la disapplicazione della prospettata misura di clemenza - che giudica iniqua - nei confronti dei recidivi.
FEDERICO PALOMBA (IdV). Dichiara il voto favorevole dei deputati del suo gruppo sull'emendamento Lussana 1.169, respingendo le accuse di giustizialismo rivolte alla sua parte politica.
ANTONIO BORGHESI (IdV). Nel dichiarare voto favorevole sull'emendamento Lussana 1.169, richiama il contenuto di un documento di indirizzo della CGIL, nel quale si stigmatizza la prevista applicazione dell'indulto anche nei confronti di chi abbia commesso reati contravvenendo alla vigente disciplina in tema di sicurezza nei cantieri edili.
ELIAS VACCA (Com.It). Invita a distinguere, nei casi di recidiva, i diversi livelli di gravità dei reati commessi.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Rilevato che l'emendamento Lussana 1.69 è pressoché identico al suo emendamento 1.124, giudica inspiegabile l'atteggiamento contraddittorio assunto dalla maggioranza circa l'applicabilità dell'indulto ai recidivi.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN). Giudica assolutamente condivisibile l'emendamento Lussana 1.69, sul quale dichiara voto favorevole.
EDMONDO CIRIELLI (AN). Ritiene incomprensibile la scelta della maggioranza di difendere imprenditori che hanno violato la normativa vigente in tema di prevenzione degli infortuni sul lavoro.
ENZO RAISI (AN). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Lussana 1.69.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Lussana 1.69.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Invita preliminarmente la Presidenza a disporre il ritiro delle tessere di votazione dei deputati che non sono presenti in aula.
PRESIDENTE. Dà disposizioni in tal senso (I deputati segretari ottemperano all'invito del Presidente).
TEODORO BUONTEMPO (AN). Richiama le finalità dell'emendamento Consolo 1.124, auspicando che anche le successive votazioni abbiano luogo a scrutinio palese, al fine di poter individuare i deputati che si assumono la responsabilità di concedere l'indulto ai recidivi.
EDMONDO CIRIELLI (AN). Lamenta che la normativa in esame favorirà coloro che delinquono abitualmente.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Fa presente che il suo emendamento 1.124 è sostanzialmente analogo all'emendamento Lussana 1.69, testé respinto dall'Assemblea.
DANIELE FARINA (RC-SE). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sull'emendamento in esame.
LEOLUCA ORLANDO (IdV). Osservato che l'emendamento Consolo 1.124, ove approvato, consentirebbe di evitare sostanzialmente la modifica dell'articolo 174 del codice penale, dichiara voto favorevole.
MAURIZIO GASPARRI (AN). Ritiene inaccettabili talune espressioni usate nel corso del dibattito nei confronti del deputato Buontempo.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Consolo 1.124.
Pag. XVIIEDMONDO CIRIELLI (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 1.237.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Ricorda che dopo l'approvazione dell'ultimo provvedimento di clemenza si è registrato un consistente incremento del numero dei reati.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Cirielli 1.237.
PIERLUIGI MANTINI (Ulivo). Richiama le ragioni che lo inducono a sostenere l'opportunità di escludere dall'indulto le pene accessorie.
BRUNO TABACCI (UDC). Manifesta un orientamento favorevole agli identici emendamenti Mantini 1.2 e Donadi 1.238.
GAETANO PECORELLA (FI). Rilevato che la questione posta dagli identici emendamenti in esame riveste particolare rilevanza, ritiene che escludere dall'indulto le pene accessorie temporanee non consenta un pieno reinserimento sociale del condannato.
SERGIO D'ELIA (RosanelPugno). Dichiara il voto contrario del suo gruppo sugli identici emendamenti Mantini 1.2 e Donadi 1.238.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Dichiara l'astensione dei deputati del suo gruppo sugli identici emendamenti Mantini 1.2 e Donadi 1.238.
MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Sottolinea che il sovraffollamento delle carceri è dovuto all'inefficienza dell'apparato giudiziario.
SALVATORE RAITI (IdV). Richiama le finalità dell'emendamento Donadi 1.238.
LANFRANCO TENAGLIA (Ulivo). Dichiara voto favorevole sugli identici emendamenti in esame.
ELIAS VACCA (Com.It). Dichiara di condividere le finalità degli identici emendamenti in esame, preannunziando che il suo gruppo si riserverebbe di valutare l'orientamento da esprimere sul provvedimento in esame ove ne fosse stravolto l'impianto complessivo.
MASSIMO DONADI (IdV). Richiama le finalità del suo emendamento 1.238, sottolineando che l'estensione dell'indulto alle pene accessorie non ha nulla a che vedere con l'obiettivo di risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri.
PIER FERDINANDO CASINI (UDC). Manifesta un orientamento favorevole agli identici emendamenti in esame, che giudica coerenti con le finalità del provvedimento.
LUIGI VITALI (FI). Dichiara voto contrario sugli identici emendamenti in esame.
CAROLINA LUSSANA (LNP). Dichiara il voto favorevole dei deputati del suo gruppo sugli identici emendamenti Mantini 1.2 e Donadi 1.238.
LUCIO BARANI (DC-PS). Dichiara voto contrario sugli identici emendamenti in esame.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Conferma che, in linea di massima, il suo gruppo intende votare a favore unicamente degli emendamenti presentati dai propri esponenti.
PRESIDENTE. Dispone il controllo delle tessere di votazione.
EDMONDO CIRIELLI (AN). Dichiara voto favorevole sugli identici emendamenti in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva gli identici emendamenti Mantini 1.2 e Donadi 1.238.
Pag. XVIIIPRESIDENTE. Avverte che, a seguito della votazione testé effettuata, l'emendamento Consolo 1.126 deve intendersi riformulato nel senso di sopprimere il riferimento al comma 2.
MASSIMO DONADI (IdV). Dichiara il voto favorevole dei deputati del suo gruppo sull'emendamento Contento 1.125.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Contento 1.125.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Illustra le finalità del suo emendamento 1.126, nel testo riformulato.
ANTONIO BORGHESI (IdV). Dichiara il voto favorevole dei deputati del suo gruppo sull'emendamento Consolo 1.126, nel testo riformulato.
ELIAS VACCA (Com.It). Dichiara voto contrario sull'emendamento in esame.
LEOLUCA ORLANDO (IdV). Invita l'Assemblea a valutare con attenzione l'emendamento Consolo 1.126, nel testo riformulato, e ad approvarlo.
MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UDC). Parlando sull'ordine dei lavori, rilevato che il ministro della giustizia ha ventilato la possibilità di rimettere il proprio mandato a seguito dell'atteggiamento assunto dal ministro Di Pietro, ritiene che il Presidente del Consiglio dovrebbe fornire chiarimenti circa la situazione politica dell'Esecutivo.
ROBERTO COTA (LNP). Dichiara il voto favorevole dei deputati del suo gruppo sull'emendamento Consolo 1.126, nel testo riformulato.
ROBERTO MENIA (AN). Parlando sull'ordine dei lavori, inviata la Presidenza a differire il termine per la presentazione degli emendamenti riferiti al cosiddetto decreto-legge Bersani, atteso che il testo del provvedimento sarà presumibilmente disponibile non prima delle 21 di oggi.
MAURO FABRIS (Pop-Udeur). Dichiara voto contrario sull'emendamento Consolo 1.126, nel testo riformulato; assicura inoltre che il ministro Mastella non è presente in aula a causa di concomitanti impegni e che le notizie di stampa rese note dal deputato Vietti sono destituite di fondamento.
PRESIDENTE. In riferimento alla questione sollevata dal deputato Menia, precisa che i lavori di Commissione dedicati all'esame del cosiddetto decreto-legge Bersani sono rinviati a domani e che sarà disposto il differimento del termine per la presentazione degli emendamenti.
CARLO GIOVANARDI (UDC). Stigmatizzata l'assenza del ministro Mastella, invita la Presidenza a richiederne la presenza in aula.
OSVALDO NAPOLI (FI). Invita i rappresentanti del Governo che hanno ventilato la possibilità di rassegnare le dimissioni a dare seguito a tale intendimento.
MAURIZIO GASPARRI (AN). Chiede che il ministro della giustizia partecipi al dibattito sulla proposta di legge in esame.
SEBASTIANO NERI (Misto-MpA). Stigmatizza l'assenza del ministro della giustizia nel dibattito in corso.
MAURO DEL BUE (DC-PS). Si associa alla richiesta avanzata dai deputati Giovanardi e Gasparri.
ROBERTO COTA (LNP). Ritiene che l'assenza del ministro della giustizia possa dipendere da contrasti interni al Governo.
PRESIDENTE. Rileva che dal dibattito svoltosi non sono emersi elementi ostativi alla prosecuzione dell'iter del provvedimento.
Pag. XIXLa Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Consolo 1.126, nel testo riformulato.
EGIDIO ENRICO PEDRINI (IdV). Richiama le finalità dell'emendamento Donadi 1.474.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Nel ritenere opportuno che l'Assemblea conduca tra breve i propri lavori, sottolinea la necessità che i deputati siano tempestivamente informati sui termini entro i quali le proposte emendative possono essere presentate presso la competente Commissione.
PRESIDENTE. Ritiene che l'Assemblea possa proseguire nei propri lavori, che potranno essere eventualmente sospesi per una pausa tecnica.
SERGIO D'ELIA (RosanelPugno). Rivolge le proprie scuse al deputato Mantini per le espressioni da lui precedentemente usate nei suoi confronti.
ORAZIO ANTONIO LICANDRO (Com.It). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Donadi 1.474, del quale richiama le finalità.
FRANCESCO FORGIONE (RC-SE). Richiama le ragioni che inducono i deputati del suo gruppo ad esprimere voto contrario sull'emendamento Donadi 1.474.
LEOLUCA ORLANDO (IdV). Paventati i deleteri effetti derivanti, per la cultura giuridica del Paese, dal provvedimento in esame, invita le forze politiche della maggioranza ad assumere un atteggiamento improntato a maggiore coerenza con la propria storia.
OLIVIERO DILIBERTO (Com.It). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Donadi 1.474.
GIUSEPPE FRANCESCO MARIA MARINELLO (FI). Manifesta stupore per le considerazioni svolte dal deputato Leoluca Orlando, che giudica di stampo demagogico.
LUCIO BARANI (DC-PS). Ritiene che l'atteggiamento assunto in aula dal ministro Di Pietro non sia consono al suo ruolo istituzionale.
GENNARO MIGLIORE (RC-SE). Chiede la votazione per parti separate dell'emendamento Donadi 1.474, nel senso di votare il numero 11-bis distintamente dalla restante parte della predetta proposta emendativa.
PAOLA BALDUCCI (Verdi). Sottolinea che i reati ambientali e quelli connessi all'adulterazione ed alla contraffazione delle sostanze alimentari devono considerarsi di grave pericolosità sociale.
LANFRANCO TENAGLIA (Ulivo). Rilevato che le previste esclusioni contemperano l'esigenza di clemenza con quella di sicurezza sociale, dichiara voto contrario sull'emendamento Donadi 1.474.
LUCIANO VIOLANTE (Ulivo). Chiede chiarimenti circa le ragioni per le quali il reato di scambio elettorale politico-mafioso non è stato escluso dall'ambito di applicazione dell'indulto.
FELICE BELISARIO (IdV). Giudica incomprensibile la mancata esclusione del reato di scambio elettorale mafioso dall'applicabilità dell'indulto.
FEDERICO PALOMBA (IdV). Ricorda che un suo emendamento volto ad escludere il reato di scambio elettorale politico-mafioso dall'applicazione del beneficio è stato respinto in Commissione.
ENRICO BUEMI (RosanelPugno), Relatore. Sottolineato che tutti i reati sono moralmente inaccettabili, rileva che l'obiettivo di un provvedimento di clemenza è di ripristinare una situazione diPag. XXlegalità nelle carceri, ritenendo demagogiche molte considerazioni svolte nel corso del dibattito.
MAURIZIO GASPARRI (AN). Giudicate inoppugnabili le considerazioni svolte dal relatore, auspica la reiezione del provvedimento in esame.
GENNARO MIGLIORE (RC-SE). Rilevata la strumentalità del dibattito in corso, rinunzia alla richiesta di votazione per parti separate dell'emendamento Donadi 1.474, sul quale dichiara voto contrario.
ENZO RAISI (AN). Nell'associarsi alle considerazioni svolte dal deputato Gasparri, prospetta l'opportunità di una sospensione della seduta.
DARIO FRANCESCHINI (Ulivo). Osservato che il testo in esame è frutto di una mediazione tra le esigenze delle diverse parti politiche, invita ad assumere una responsabilità collettiva per procedere nell'esame del provvedimento, preannunziando voto favorevole sull'emendamento concernente il reato di usura e voto contrario sui restanti.
PIER FERDINANDO CASINI (UDC). Sottolineata la serietà delle considerazioni svolte dal deputato Franceschini, prospetta l'opportunità di una sospensione della seduta per consentire un approfondimento sulle problematiche emerse nel corso del dibattito.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Donadi 1.474.
MARIA GRAZIA SILIQUINI (AN). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede al ministro Mussi di fornire chiarimenti circa l'ipotesi da lui ventilata di rassegnare le dimissioni.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Ritiene che non si possa procedere ulteriormente nei lavori dell'Assemblea, attese le divergenze che emergono all'interno del Governo e della maggioranza.
PRESIDENTE. Ritiene che la seduta potrà essere sospesa una volta concluse le votazioni sugli emendamenti.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Preannunzia che tutti i deputati del suo gruppo interverranno per dichiarazione di voto sugli emendamenti.
FEDERICO PALOMBA (IdV). Invita la Presidenza a valutare l'opportunità di sospendere immediatamente la seduta.
SILVIO CRAPOLICCHIO (Com.It). Richiama le finalità dell'emendamento Sgobio 1.402, sul quale dichiara voto favorevole.
SIMONE BALDELLI (FI). Parlando per un richiamo al regolamento, invita la Presidenza a verificare se il deputato segretario appartenente al gruppo dell'Italia dei Valori si sia «autosospeso» come il ministro Di Pietro.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Sottolineato che le votazioni dell'Assemblea debbano essere convalidate dalla presenza dei deputati segretari al banco della Presidenza, chiede al deputato Franceschini di chiarire il senso delle considerazioni precedente svolte.
ANTONIO BORGHESI (IdV). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Sgobio 1.402.
VINCENZO NESPOLI (AN). Rilevato che non si può procedere ad una diversa graduazione dell'odiosità dei reati, manifesta un orientamento nettamente contrario al provvedimento in esame.
ITALO BOCCHINO (AN). Invita la Presidenza ad individuare soluzioni rispettose dei diritti della maggioranza e dell'opposizione.
Pag. XXIPRESIDENTE. Rileva che l'ipotesi precedentemente prospettata era funzionale all'esigenza di consentire un sereno ed ordinato svolgimento del dibattito.
ANTONINO LO PRESTI (AN). Si associa alla richiesta di prevedere una pausa tecnica nell'esame del provvedimento, prima del voto sui restanti emendamenti.
PRESIDENTE. Manifesta disponibilità a prendere in considerazione, in presenza di un'intesa in tal senso, la possibilità di sospendere la seduta dopo la votazione dell'emendamento in esame, per concludere nella serata odierna l'esame degli emendamenti.
ITALO BOCCHINO (AN). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede alla Presidenza di coclundere i lavori della seduta odierna dopo la votazione dell'emendamento in esame.
DARIO FRANCESCHINI (Ulivo). Propone che, dopo la votazione dell'emendamento in esame, il seguito del dibattito sia rinviato alla seduta di domani.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Si dichiara favorevole alla proposta formulata dal deputato Franceschini.
ELIO VITO (FI). Rilevato che il rinvio dell'esame del provvedimento alla giornata di domani risponde alle esigenze di chi è contrario all'approvazione del provvedimento, chiede alla Presidenza di sottoporre al voto dell'Assemblea la proposta del deputato Franceschini.
PIER FERDINANDO CASINI (UDC). Ritiene che il rinvio alla seduta di domani non pregiudichi il sollecito prosieguo dell'iter del provvedimento.
MAURO FABRIS (Pop-Udeur). Ritiene che i lavori dell'Assemblea debbano proseguire.
DANIELE CAPEZZONE (RosanelPugno). Nel condividere le perplessità dal deputato Elio Vito, ritiene che l'Assemblea dovrebbe proseguire i propri lavori.
OLIVIERO DILIBERTO (Com.It). Ritiene ragionevole rinviare il seguito del dibattito alla seduta di domani.
EGIDIO ENRICO PEDRINI (IdV). Condivide l'opportunità di rinviare il seguito del dibattito alla seduta di domani.
GENNARO MIGLIORE (RC-SE). Invita il deputato Franceschini a recedere dalla sua richiesta, auspicando che il gruppo di Alleanza nazionale accolga la proposta di concludere nella giornata odierna l'esame degli emendamenti presentati.
PAOLA BALDUCCI (Verdi). Ritiene opportuno che l'Assemblea concluda nella seduta odierna l'esame degli emendamenti presentati.
ANDREA GIBELLI (LNP). Prospetta l'opportunità che si proceda nell'esame del provvedimento, affinché ogni forza politica possa assumersi le proprie responsabilità.
GIAMPIERO CATONE (DC-PS). Ritiene che l'Assemblea debba proseguire i propri lavori nella seduta odierna.
DARIO FRANCESCHINI (Ulivo). Manifestata disponibilità ad accedere all'ipotesi di proseguire nei lavori dell'Assemblea, chiede al gruppo di Alleanza nazionale se receda dal preannunziato atteggiamento ostruzionistico.
PRESIDENTE. Ritiene di dover sottoporre al voto dell'Assemblea le determinazioni relative al prosieguo dei lavori.
GERARDO BIANCO (Ulivo). Rileva che formalmente non è stata avanzata alcuna proposta circa il prosieguo del dibattito.
DARIO FRANCESCHINI (Ulivo). Precisa di aver chiesto la disponibilità del gruppo di Alleanza nazionale a proseguire i lavori: in tal caso, il suo gruppo sarebbe pronto a concludere l'esame degli emendamenti.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Rileva che la proposta di rinviare ad altra seduta il seguito del dibattito era stata precedentemente formulata dal deputato Bocchino.
La Camera, con votazione elettronica senza registrazione di nomi, approva la proposta di rinviare il seguito del dibattito alla seduta di domani.
PRESIDENTE. Rinvia pertanto il seguito del dibattito alla seduta di domani.