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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Posizione sostenuta dal Governo al Consiglio dell'Unione europea sulla competitività in ordine alle ricerche sulle cellule staminali embrionali - n. 3-00154)
PRESIDENTE. Il deputato Volontè ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00154 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 2), per un minuto.
LUCA VOLONTÈ. Signor Presidente del Consiglio, il valore della vita umana fin dal concepimento non è negoziabile. Tale valore a nostro avviso è un valore laico, civile. Da più parti, si è definito l'accordo europeo di lunedì sulla ricerca un'ipocrisia e un'incoerenza - un po' come diceva Nietzsche: non esistono fatti, ma solo interpretazioni -, perché non si oppone di fatto alla ricerca distruttiva sin dall'inizio della vita umana, lasciando aperte le ipotesi di distruzione preordinata e di un massacro di embrioni nei laboratori. Ciò è in contrasto con la legge n. 40 del 2004, con il referendum italiano del 2005 e con l'articolo 2 della Dichiarazione di Oviedo ed era impedito dalla minoranza di blocco, a cui partecipava l'Italia, finché Mussi tolse la firma nel mese di maggio scorso.
Vorremmo sapere quale sia stato il mandato da lei conferito al ministro Mussi e quali siano le iniziative che lei intende assumere per l'inaccettabile decisione assunta lunedì scorso.
PRESIDENTE. Il Presidente del Consiglio dei ministri, Romano Prodi, ha facoltà di rispondere.
ROMANO PRODI, Presidente del Consiglio dei ministri. Come è noto, il Consiglio europeo sulla competitività, che si è riunito il 24 luglio scorso a Bruxelles ha approvato il VII Programma Quadro per la ricerca. Questo programma include i finanziamenti ai progetti per le staminali embrionali, escludendo quei progetti che comportano la distruzione di embrioni umani.
La decisione, alla quale si è arrivati dopo un lungo dibattito, è stata approvata a maggioranza qualificata, grazie anche al ruolo di mediazione svolto dall'Italia, che ha permesso di raggiungere una linea comune con Germania e Lussemburgo e di ottenere un'intesa larga e condivisa.
La posizione del ministro Mussi, costantemente concordata con il Presidente del Consiglio, ha fatto sì che, con l'accordo raggiunto a Bruxelles, sia stato compiuto un importante passo in avanti per la tutela della vita umana fin dal concepimento. Sono perciò orgoglioso che la ripresa di un ruolo internazionale dell'Italia in questa fase si sia affermata anche su questo terreno.
L'apertura di un ambito di ricerca che preveda l'uso di cellule staminali embrionali riguarda solo linee cellulari già esistenti. Il ministro aveva proposto di individuarePag. 55una data per meglio garantire la coerenza fra questi due punti, cioè il rispetto pieno della vita e l'apertura alla ricerca scientifica. Questa proposta non è stata accolta. Noi auspichiamo che ciò non avvenga nel prossimo passaggio al Parlamento europeo. Io mi impegno personalmente a fare quanto è possibile in questo senso.
C'è da sottolineare che la scienza sta compiendo enormi progressi e che, grazie alle nuove opportunità, verosimilmente il dibattito tra le diverse posizioni potrà, in futuro, non avere più ragione di esistere, perché penso che scienza e vita siano destinate a camminare insieme con piena soddisfazione di entrambe.
Sottolineo, infine, che proprio lo spazio europeo e il metodo della democrazia europea possono far crescere il consenso intorno a valori condivisi, primo fra tutti la dignità della vita umana.
PRESIDENTE. Il deputato Volontè ha facoltà di replicare.
LUCA VOLONTÈ. Onorevole Presidente, voglio apprezzare due cose tra quelle che lei ha detto: la sua assoluta e ferma volontà di tutelare la vita umana fin dal suo concepimento e il suo impegno, che immagino sia tale e uguale nei confronti dei parlamentari europei di origine italiana a quello che lei ha preso nei confronti del voto sull'Afghanistan, che ha visto opinioni diverse da parte della sua maggioranza, ossia un impegno assoluto.
Tuttavia, voglio sottolineare alcuni aspetti. Sono perplesso che lei abbia detto che tutto era concordato con il ministro Mussi. Il ministro Rutelli, infatti, un mese fa ha detto che non sapeva niente del ritiro della firma. Quindi, questo è un elemento di novità, ma anche di gravità, dal mio punto di vista.
Sono felice che lei dica che il suo impegno e quello del Governo italiano, in vista della discussione presso il Parlamento europeo, riguarda anche la data. Tuttavia, prendo atto che il presidente dell'associazione Luca Coscioni (che fino a questo momento l'ha sempre azzeccata), è felice del fatto che non siano state inserite date ed è questo l'oggetto del compromesso gradito dal ministro Emma Bonino.
Immagino che lei farà tutto il possibile per modificare la decisione. Tuttavia, non ci ha spiegato attraverso quali modalità: una lettera ai parlamentari italiani? Una lettera al componente italiano della Commissione europea? La invito fortemente a lavorare in questa direzione, perché è in gioco la vita umana. È in gioco la vita umana per la quale lei ha convocato la Conferenza a Roma per il Medio Oriente, la stessa vita umana, anzi, forse, un vita umana più nascosta, ma è ancora più grave l'omicidio in questa direzione.
C'è il mito dell'idea del progresso in Europa che ha prodotto, già nel secolo scorso, milioni di morti, proprio a partire dagli esperimenti di laboratorio. Onorevole Presidente del Consiglio, la procedura che ha seguito il Parlamento in questa vicenda ha molto di inquietante. Le risposte al question time sono state molto ambivalenti. Prendiamo atto del suo impegno; tuttavia, questa decisione rimane assolutamente inaccettabile.
Voglio ricordarle anche in relazione all'impegno successivo delle prossime ore, una preghiera anglicana: l'Onnipotente ci faccia sempre seguire la nostra coscienza ad essere dei buoni servitori del re, ma soprattutto servitori di Dio. Spero che una delle due servitù possa essere di illuminazione al suo Governo (Applausi dei deputati del gruppo dell'UDC (Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro) e di deputati del gruppo di Forza Italia).