Menu di navigazione principale
Vai al menu di sezioneInizio contenuto
Si riprende la discussione.
ROBERTO COTA (LNP). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Sgobio 1.402, ritenendo doveroso condizionare la concessione dell'indulto alla restituzione dei beni pubblici indebitamente sottratti.
Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN), GIUSEPPE CONSOLO (AN), EDMONDO CIRIELLI (AN), ENZO RAISI (AN), MANLIO CONTENTO (AN), RICCARDO MIGLIORI (AN), ALBERTO GIORGETTI (AN), ANGELA NAPOLI (AN), GIORGIO HOLZMANN (AN), ROBERTO ULIVI (AN), ANTONINO LO PRESTI (AN), UGO LISI (AN), Pag. VIMARCO AIRAGHI (AN), MASSIMO GARAVAGLIA (LNP), NICOLA BONO (AN), ROBERTO MENIA (AN) e PAOLO GRIMOLDI (LNP).
PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Sgobio 1.402.
MASSIMO DONADI (IdV). Illustra le finalità del suo emendamento 1.477, sul quale i deputati del suo gruppo esprimeranno voto favorevole.
ROBERTO COTA (LNP). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Donadi 1.477, paventando il rischio che con un provvedimento di clemenza si rimettano in libertà detenuti che potrebbero tornare a delinquere.
PIERFRANCESCO EMILIO ROMANO GAMBA (AN). Paventate le gravi conseguenze derivanti dall'approvazione di un provvedimento di clemenza che prescinda dalla gravità del reato commesso, dichiara che i deputati della sua parte politica si asterranno sugli emendamenti presentati da altri gruppi.
Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale i deputati GIUSEPPE CONSOLO (AN), MASSIMO GARAVAGLIA (LNP), TEODORO BUONTEMPO (AN) e DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN).
ANDREA GIBELLI (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, invita il ministro della giustizia a chiarire la propria posizione sul merito del provvedimento in esame.
CLEMENTE MASTELLA, Ministro della giustizia. Manifestato il proprio orientamento favorevole al provvedimento in esame, la cui eventuale approvazione sarebbe ascrivibile esclusivamente ad una scelta compiuta dal Parlamento, giudica inaccettabile la considerazione secondo la quale i fautori dell'indulto avrebbero assunto un atteggiamento connotato da dubbia moralità.
ELIO VITO (FI). Ritiene che il ministro della giustizia dovrebbe esprimere la posizione del Governo sulla misura dell'indulto, che investe anche aspetti connessi alla responsabilità politica dell'Esecutivo.
MAURIZIO GASPARRI (AN). Lamenta che il ministro della giustizia non ha fornito chiarimenti circa le linee di politica giudiziaria e carceraria che intende seguire.
ROBERTO VILLETTI (RosanelPugno). Nell'esprimere apprezzamento per le considerazioni svolte dal ministro della giustizia, segnatamente con riferimento al fatto che le diverse posizioni in materia di indulto prescindono da valutazioni di carattere morale, ritiene essenziale che sul merito dei provvedimenti si svolga in Parlamento un aperto confronto tra maggioranza ed opposizione.
MICHELE GIUSEPPE VIETTI (UDC). Osservato che il ministro Mastella ha espresso la propria personale opinione sull'indulto, chiede di conoscere quale sia, al riguardo, la posizione del Governo.
LUCIO BARANI (DC-PS). Lamenta le divisioni interne al Governo in materia di indulto.
NICOLA BONO (AN). Rilevato che il ministro Mastella non ha chiarito la posizione del Governo sul provvedimento in esame, precisa che l'orientamento contrario all'indulto è funzionale all'esigenza di dare attuazione al principio di certezza della pena.
MATTEO BRIGANDÌ (LNP). Ritiene che la seduta dovrebbe essere sospesa in attesa che il ministro della giustizia torni in aula.
Pag. VIILa Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Donadi 1.477.
ROBERTO COTA (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, nel ritenere indispensabile la presenza del ministro della giustizia, chiede alla Presidenza di fornire chiarimenti sulla fissazione del termine per la presentazione degli emendamenti riferiti al disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 223 del 2006.
PRESIDENTE. Ritiene che i lavori dell'Assemblea possano proseguire anche in assenza del ministro della giustizia; assicura inoltre che sarà fissato un termine congruo per la presentazione degli emendamenti riferiti al cosiddetto decreto-legge Bersani.
RICCARDO PEDRIZZI (AN). Parlando sull'ordine dei lavori, invita la Presidenza a fissare un termine congruo per la presentazione degli emendamenti riferiti al cosiddetto decreto-legge Bersani, differendo quello inizialmente previsto dalla Commissione per le ore 12.
PRESIDENTE. Assicura che le competenti Commissioni assumeranno una determinazione sulla questione evocata dal deputato Pedrizzi dopo l'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo.
LEOLUCA ORLANDO (IdV). Richiama le finalità dell'emendamento Donadi 1.478, sul quale dichiara voto favorevole, chiedendo la votazione per parti separate.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Ribadisce l'astensione dal gruppo di Alleanza Nazionale su tutti gli emendamenti non sottoscritti da propri deputati.
ANTONIO BORGHESI (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Donadi 1.478.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Richiama le ragioni per le quali i deputati del suo gruppo esprimeranno voto contrario su tutti gli emendamenti finalizzati ad operare ulteriori esclusioni di tipologie di reato dall'applicazione dell'indulto.
ROBERTO COTA (LNP). Dichiara voto favorevole sull'emendamento in esame.
MASSIMO DONADI (IdV). Richiama le finalità del suo emendamento 1.478.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge la prima parte dell'emendamento Donadi 1.478 e successivamente la parte consequenziale del medesimo emendamento.
ROBERTO COTA (LNP). Richiama le finalità dell'emendamento Lussana 1.24, sottolineando che l'omicidio deve essere escluso dal beneficio dell'indulto.
GAETANO PECORELLA (FI). Richiama i criteri razionali cui si è ispirata la Commissione per escludere talune fattispecie di reato dall'applicazione dell'indulto e che attengono al fatto che si tratti di reati caratterizzati dalla ripetitività del comportamento criminale, da specifica odiosità o dal fatto che offendono una pluralità di soggetti.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Dichiara il voto favorevole del gruppo Alleanza nazionale.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Ritiene che la gravità del reato di omicidio imponga la sua esclusione dall'indulto.
LUCIANO D'ULIZIA (IdV). Nel dichiarare il voto favorevole del suo gruppo, paventa le conseguenze negative che deriverebbero dall'approvazione della proposta di legge in esame.
Intervengono per dichiarazione di voto a titolo personale sull'emendamento Lussana 1.24 i deputati EDMONDO CIRIELLI (AN), GIACOMO STUCCHI (LNP) e ANTONIO BORGHESI (IdV).Pag. VIII
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Lussana 1.24.
ROBERTO COTA (LNP). Richiama le finalità dell'emendamento Lussana 1.25.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Lussana 1.25
ANTONIO LEONE (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, stigmatizza la pubblicazione sul sito internet del ministro Di Pietro dell'elenco dei nominativi dei deputati che hanno votato in senso contrario ad una precedente proposta emendativa.
PIER FERDINANDO CASINI (UDC). Ritiene che il ministro Di Pietro dovrebbe avere il coraggio morale di dimettersi da ministro della Repubblica.
ANTONIO BORGHESI (IdV). Ricorda che il tabulato delle votazioni è disponibile alla consultazione dei cittadini sul sito internet della Camera dei deputati.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Nell'associarsi alle considerazioni svolte dal deputato Leone, rileva che la gravità dell'accaduto non attiene all'informazione sul voto dei singoli deputati ma al fatto che essa provenga da un ministro della Repubblica.
DARIO FRANCESCHINI (Ulivo). Nel rilevare che l'innegabile problema politico costituito dalla posizione assunta dal ministro Di Pietro sarà affrontato nell'ambito della maggioranza, ritiene comunque che l'Assemblea possa proseguire nei propri lavori.
LEOLUCA ORLANDO (IdV). Ritiene che l'unico problema politico sia quello costituito dalle posizioni di merito assunte da una parte della maggioranza sul provvedimento in esame.
PRESIDENTE. Giudicherebbe deplorevole, se confermata, la notizia (Applausi), sottolineando la eguale moralità di tutte le posizioni politiche assunte nell'aula parlamentare.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Leoluca Orlando 1.466.
FABIO EVANGELISTI (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, invita la Presidenza a riflettere sulle valutazioni espresse in merito all'iniziativa assunta dal ministro Di Pietro.
ENRICO BUEMI (RosanelPugno), Relatore. Modificando il precedente avviso, esprime parere favorevole sull'emendamento Cirielli 1.470.
EDMONDO CIRIELLI (AN). Sottolinea l'opportunità di non concedere l'indulto ai condannati per il reato di usura.
FEDERICO PALOMBA (IdV). Nel ritenere coerente con il ruolo del Parlamento apportare modifiche migliorative al testo in esame, concorda sull'opportunità di escludere il reato di usura dall'ambito di applicazione dell'indulto; manifesta pertanto un orientamento favorevole all'emendamento Cirielli 1.470.
ROBERTO COTA (LNP). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Cirielli 1.470, rilevando che l'usura è un reato che desta grave allarme sociale.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Manifesta un orientamento favorevole all'emendamento Cirielli 1.470.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Cirielli 1.470.
LUCIANO VIOLANTE (Ulivo). Ringrazia il relatore per il parere favorevole espresso sull'emendamento in esame.
PAOLA BALDUCCI (Verdi). Esprime soddisfazione per il parere favorevole,Pag. IXespresso unanimemente dalla Commissione, sull'emendamento Cirielli 1.470.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento in esame.
FRANCESCO FORGIONE (RC-SE). Dichiara il voto favorevole dei deputati del suo gruppo sull'emendamento Cirielli 1.470.
LEOLUCA ORLANDO (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo all'emendamento in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva l'emendamento Cirielli 1.470.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Osserva che l'emendamento Sgobio 1.40 dovrebbe intendersi assorbito a seguito di una precedente votazione.
SILVIO CRAPOLICCHIO (Com.It). Paventa le negative conseguenze che deriverebbero dalla mancata approvazione dell'emendamento Sgobio 1.40.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Sgobio 1.40.
MASSIMO DONADI (IdV). Parlando sull'ordine dei lavori, precisa che nel blog del ministro Di Pietro non compare alcuna lista.
ENRICO LA LOGGIA (FI). Parlando sull'ordine dei lavori, ricorda che è stato impropriamente affermato che alcuni parlamentari avrebbero un interesse diretto alla scelta concernente l'esclusione dall'indulto del reato di voto di scambio elettorale politico mafioso.
PRESIDENTE. Rileva che quello svolto dal deputato La Loggia non può propriamente configurarsi come un intervento sull'ordine dei lavori.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Sgobio 1.472.
ROBERTO COTA (LNP). Manifesta un orientamento favorevole agli identici emendamenti Consolo 1.127 e Mazzoni 1.579, ritenendo opportuno ampliare il periodo entro il quale, ove fosse commesso un delitto non colposo, l'indulto verrebbe revocato a chi ne ha beneficiato.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Sottolineata la particolare rilevanza degli identici emendamenti in esame, ne auspica l'approvazione.
EDMONDO CIRIELLI (AN). Dichiara di condividere le finalità degli identici emendamenti Consolo 1.127 e Mazzoni 1.579.
FEDERICO PALOMBA (IdV). Dichiara voto favorevole sugli identici emendamenti in esame.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Ricorda che la sua parte politica è sempre stata contraria a qualsiasi provvedimento di clemenza.
ALESSANDRO FORLANI (UDC). Dichiara che il suo gruppo sosterrà gli identici emendamenti in esame, volti ad introdurre disposizioni che giudica particolarmente qualificanti.
DOMENICO BENEDETTI VALENTINI (AN). Auspica un'ampia convergenza sugli identici emendamenti in esame.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge gli identici emendamenti Consolo 1.127 e Mazzoni 1.579.
ROBERTO COTA (LNP). Invita l'Assemblea ad approvare l'emendamento Lussana 1.144, di cui richiama le finalità.
ERMINIA MAZZONI (UDC). Osserva che l'emendamento Lussana 1.144 apparePag. Xispirato alla medesima logica del suo emendamento 1.579, testé respinto dall'Assemblea.
ANTONIO BORGHESI (IdV). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Lussana 1.144.
IGNAZIO LA RUSSA (AN). Dichiara voto favorevole sull'emendamento Lussana 1.144 e preannunzia voto contrario sulla proposta di legge, ritenendo che la grave situazione delle carceri non sia la vera regione che ha reso necessario il ricorso ad un provvedimento di clemenza.
OLIVIERO DILIBERTO (Com.It). Manifestato un convinto orientamento favorevole alla concessione dell'indulto, ritiene tuttavia inconcepibile la reiezione dell'emendamento con il quale si intendeva escludere dal provvedimento di clemenza il reato di voto di scambio elettorale politico-mafioso; preannunzia, pertanto, che nella votazione finale il suo gruppo si asterrà, precisando peraltro di non condividere la posizione assunta dal ministro Di Pietro.
MARCO BOATO (Verdi). Dichiara voto contrario sull'emendamento Lussana 1.144; osserva peraltro che la maggioranza ha già dichiarato l'intendimento di avviare quanto prima una seria riforma del sistema processuale e penalistico, nonché dell'ordinamento carceraio.
GENNARO MIGLIORE (RC-SE). Nel dichiarare voto contrario sull'emendamento Lussana 1.144, stigmatizza l'atteggiamento vessatorio e delatorio assunto da talune forze politiche, al quale ritiene sottesa una cultura del sospetto.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'emendamento Lussana 1.144.
PRESIDENTE. Avverte che, constando la proposta di legge di un solo articolo, si procederà direttamente alla votazione finale.
Passa quindi alla trattazione degli ordini del giorno presentati.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Illustra il contenuto dell'ordine del giorno Contento n. 2.
LUIGI LI GOTTI, Sottosegretario di Stato per la giustizia. Non accetta gli ordini del giorno Alessandri n. 16, Allasia n. 17, Cota n. 18, Brigandì n. 20, Dozzo n. 21, Dussin n. 22, Fava n. 23, Montani n. 25, Caparini n. 27, Garavaglia n. 28, Gibelli n. 29, Giancarlo Giorgetti n. 30 e Filippi n. 36. Accetta infine i restanti ordini del giorno.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Alessandri n. 16 e Allasia n. 17.
ROBERTO COTA (LNP). Illustra le finalità del suo ordine del giorno n. 18.
PIERFRANCESCO EMILIO ROMANO GAMBA (AN). Dichiara il voto favorevole del suo gruppo sull'ordine del giorno Cota n. 18, volto ad introdurre forme di cautela per prevenire il rischio che detenuti scarcerati per effetto del provvedimento in esame possano reiterare la commissione di reati.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Cota n. 18, Brigandì n. 20, Dozzo n. 21 e Dussin n. 22.
GIOVANNI FAVA (LNP). Richiama le finalità del suo ordine del giorno n. 23.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Fava n. 23.
ENRICO MONTANI (LNP). Raccomanda l'approvazione del suo ordine del giorno n. 25, del quale richiama il contenuto.
Pag. XILa Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Montani n. 25.
DAVIDE CAPARINI (LNP). Richiama le finalità del suo ordine del giorno n. 27, stigmatizzando il comportamento del ministro Di Pietro.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Caparini n. 27.
MASSIMO GARAVAGLIA (LNP). Richiamate le finalità del suo ordine del giorno n. 28, paventa le deleterie conseguenze che potranno derivare dall'eventuale attuazione delle disposizioni recate dal provvedimento in esame, segnatamente per gli enti locali.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Garavaglia n. 28.
ANDREA GIBELLI (LNP). Chiede chiarimenti in merito al fatto che il Governo non ha accettato il suo ordine del giorno n. 29.
La Camera, con votazioni nominali elettroniche, respinge gli ordini del giorno Gibelli n. 29 e Giancarlo Giorgetti n. 30.
ALBERTO FILIPPI (LNP). Richiama le finalità del suo ordine del giorno n. 36.
La Camera, con votazione nominale elettronica, respinge l'ordine del giorno Filippi n. 36.
PRESIDENTE. Passa alle dichiarazioni di voto finale.
SEBASTIANO NERI (Misto-MpA), MAURO FABRIS (Pop-Udeur) e PAOLA BALDUCCI (Verdi). Chiedono che la Presidenza autorizzi la pubblicazione del testo delle rispettive dichiarazioni di voto finale in calce al resoconto della seduta odierna.
PRESIDENTE. Lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
SILVIO CRAPOLICCHIO (Com.It). Nel manifestare un orientamento favorevole a provvedimenti di clemenza che possano compensare la legislazione di stampo eccessivamente repressivo varata nelle scorsa legislatura, dichiara l'astensione del suo gruppo sulla proposta di legge in esame, che ritiene frutto di un patto scellerato trasversale alle diverse componenti politiche della maggioranza e dell'opposizione.
MASSIMO DONADI (IdV). Pur concordando sulla necessità di dare risposte concrete alla situazione di emergenza esistente nelle carceri, stigmatizza l'uso improprio dell'istituto dell'indulto ed esprime preoccupazione per i deleteri effetti che inevitabilmente ne deriveranno per la società italiana; dichiara, quindi, il convinto voto contrario dei deputati del suo gruppo sulla proposta di legge in esame.
ROBERTO MARONI (LNP). Nel dichiarare il voto contrario del suo gruppo, stigmatizza, in particolare, l'estensione del beneficio dell'indulto ai reati di omicidio e di mafia. Osservato altresì che il sovraffollamento delle carceri non appare motivazione sufficiente a giustificare un provvedimento che infrange la certezza del diritto, ritiene che il ministro Di Pietro avrebbe dovuto più coerentemente trarne le conseguenze politiche.
PRESIDENTE. Autorizza, sulla base dei criteri costantemente seguiti, la pubblicazione, in calce al resoconto della seduta odierna, del testo della dichiarazione di voto finale del deputato Migliore, che ne ha fatto richiesta.
GIUSEPPE CONSOLO (AN). Nel ribadire le ragioni di contrarietà ad un provvedimento di clemenza che non esclude reati di estrema gravità dall'ambito di applicazione del beneficio, dichiara voto contrario sulla proposta di legge in esame.
Pag. XIIPRESIDENTE. Autorizza, sulla base dei criteri costantemente seguiti, la pubblicazione, in calce al resoconto della seduta odierna, del testo delle dichiarazioni di voto finale dei deputati Bressa, Monaco e Carta, che ne hanno fatto richiesta.
FEDERICA ROSSI GASPARRINI (IdV). Dichiara che, in difformità della posizione manifestata dal suo gruppo, esprimerà voto favorevole sulla proposta di legge in esame.
EDMONDO CIRIELLI (AN). Richiamato l'impegno profuso dal precedente Governo nella tutela della legalità, dichiara voto contrario sul provvedimento in esame.
CARMEN MOTTA (Ulivo) e FRANCESCO NUCARA (Misto). Chiedono che la Presidenza autorizzi la pubblicazione del testo delle rispettive dichiarazioni di voto finale in calce al resoconto della seduta odierna.
PRESIDENTE. Lo consente, sulla base dei criteri costantemente seguiti.
ANDREA GIBELLI (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede il controllo delle tessere di votazione.
TEODORO BUONTEMPO (AN). Nell'esprimere solidarietà a tutti coloro che, nell'adempiere al proprio dovere, hanno contribuito a difendere la società da individui pericolosi, dichiara con convinzione voto contrario sul provvedimento in esame.
ROBERTO MENIA (AN). Manifesta un orientamento contrario alla proposta di legge in esame.
GIOVANNI ALEMANNO (AN). Dichiara la propria astensione sul provvedimento in esame.
ENRICO BUEMI (RosanelPugno), Relatore. Nel ringraziare gli Uffici della Camera per il contributo fornito, propone talune correzioni di forma al testo della proposta di legge (vedi resoconto stenografico pag. 61).
GIACOMO STUCCHI (LNP). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede il controllo delle tessere di votazione.
PRESIDENTE. Assicura di aver già impartito disposizioni in tal senso.
La Camera, con votazione elettronica senza registrazione di nomi, approva le correzioni di forma proposte dal relatore.
La Presidenza è autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.
La Camera, con votazione finale elettronica, approva, a maggioranza dei due terzi dei componenti, la proposta di legge n. 525-bis.
PRESIDENTE. Avverte che si intendono pertanto assorbite le concorrenti proposte di legge.
Avverte altresì che è immediatamente convocata la riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo.
Sospende quindi la seduta fino alle 15,30.
La seduta, sospesa alle 14,25, è ripresa alle 15,35.
PRESIDENTE. In considerazione della concomitanza dei lavori dell'Assemblea con quelli di Commissioni bicamerali, sospende ulteriormente la seduta fino alle 16.
La seduta, sospesa alle 15,35, è ripresa alle 16,05.