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DICHIARAZIONE DI VOTO FINALE DEL DEPUTATO FRANCESCO ADENTI SULLA PROPOSTA DI LEGGE N. 40 ED ABBINATE-C
FRANCESCO ADENTI. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il gruppo dei Popolari-Udeur rinnova il proprio convinto sostegno all'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia, sulla base delle argomentazioni già da noi espresse in occasione dell'approvazione in quest'aula della relativa proposta di legge che ora ritorna dal Senato con alcune modifiche.
In particolare, onorevoli colleghi, vorrei ribadire come sia di vitale importanza l'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta per proseguire in quell'impegno di lotta contro la criminalità organizzata mafiosa che ha caratterizzato le scelte parlamentari della Repubblica aggiornando ed ampliando il panorama delle conoscenze acquisite sino ad oggi, cercando di comprendere la recente evoluzione di questo fenomeno criminale che ha esteso il suo raggio di attività dallo smaltimento dei rifiuti, al traffico di organi, allo sfruttamento della prostituzione per infiltrarsi nel cuore del settore produttivo, utilizzando con grande efficacia moderni strumenti informatici e sofisticati mezzi tecnologici di cui non sempre è facile il controllo e il contrasto.
Occorre inoltre prendere atto come nella sua storia la Commissione antimafia sia stata sempre un punto di riferimento importante per far maturare iniziative e proposte che hanno consentito di mettere in campo un'efficace azione di lotta da parte dello Stato contro le mafie, oltre che assicurare un sostegno convinto ed autorevole all'azione del Governo a difesa della sicurezza del nostro paese. Non solo, ha anche svolto un'importante funzione di stimolo e di supporto nell'ammodernamento del sistema legislativo antimafia.
In tale scenario, sentiamo la necessità di richiamare tutti ad un particolare impegno sul fronte dei rapporti mafia-politica. Lo dimostrano le inchieste e gliPag. 116arresti di questi mesi, lo dimostra il sorgere di una nuova mafia degli affari che prende d'assalto gli enti locali con metodi di condizionamento sofisticati e procedure d'infiltrazione sempre più affinate; ebbene, ci corre anche l'obbligo di manifestare la nostra vicinanza, la nostra solidarietà, e il nostro concreto sostegno ai sindaci, agli amministratori e ai consiglieri comunali che svolgono la loro missione in territori ad alta presenza mafiosa e lo fanno con coraggio, con passione civica e con onestà al servizio del bene dei propri concittadini.
Ecco perché noi, pur accogliendo con rispetto le modifiche pervenute dal Senato alcune delle quali condividiamo valutandole come elementi migliorativi del testo, riteniamo che il Parlamento deve compiere tutti gli sforzi utili perché questo provvedimento concluda il suo iter parlamentare prima della pausa estiva.
Eventuali ritardi, pur giustificati da legittimi confronti parlamentari, non gioverebbero all'impegno antimafia del Parlamento sia sul terreno delle conoscenze sia su quello delle proposte e dei controlli e soprattutto non gioverebbero alla lotta che tutti gli apparati dello Stato, dalle Forze dell'ordine alla magistratura che qui vogliamo nuovamente ringraziare, stanno conducendo senza risparmio di energie, con professionalità e con alto senso del dovere.
E veniamo ora alle modifiche proposte dal Senato.
Noi prendiamo atto con doveroso rispetto delle preoccupazioni del Senato che sono anche le nostre è cioè che siano precisati con chiarezza i poteri e le funzioni della Commissione d'inchiesta senza straripamenti ma anche senza svuotamenti.
Anche noi siamo d'accordo nel non riconoscere alla Commissione di inchiesta, precisandolo nel testo, il potere di disporre di arresti o di intercettazioni evitando in tal modo le anomalie registrate in passato.
Se questo è lo spirito che ha animato il Senato, se queste sono le sue giuste preoccupazioni, riteniamo che si possa convergere su un testo che possa raccogliere l'unanimità dei due rami del Parlamento.
Le nuove formulazioni del testo approvate all'unanimità in seno alla I Commissione vanno proprio nella direzione di raccogliere le preoccupazioni del Senato e di fugare ogni dubbio sul rispetto dei contenuti dell'articolo 82 della Costituzione; inoltre si è cercato di disciplinare i rapporti con l'autorità giudiziaria in modo più lineare nel rispetto dei reciproci ruoli.
Confidiamo quindi che il Senato, a cui ritornerà il provvedimento, valuti questi ulteriori aggiustamenti con saggezza, ritenendoli di raggiungimento di un «punto di equilibrio politico» in grado di raccogliere l'unanimità di tutte le forze politiche, unite nel rafforzare, consolidare il ruolo della Commissione di inchiesta della cui costituzione tutti riconoscono la necessità e l'urgenza.
Con tali auspici il gruppo dei Popolari-Udeur rinnova il proprio voto favorevole a questo provvedimento, sostenendo la necessità di proseguire l'impegno nell'attività di indagine e nell'opera di affinamento degli strumenti legislativi per contrastare con maggiore efficacia il fenomeno mafioso.