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Si riprende la discussione.
ANTONIO ROTONDO (Ulivo). Osserva che le misure di liberalizzazione contenute nel provvedimento d'urgenza in discussione, comporteranno una maggiore tutela del potere d'acquisto dei consumatori ed un aumento della competitività delle imprese, creando conseguentemente nuove opportunità di lavoro. Richiama quindi le disposizioni finalizzate al finanziamento delle infrastrutture, al contenimento della spesa pubblica ed alla lotta all'evasione fiscale, che consentiranno all'economia del Paese di uscire da un lungo periodo di stagnazione.
LUIGI D'AGRÒ (UDC). Esprime un giudizio critico sulle misure per la lotta all'evasione fiscale contenute nel provvedimento in discussione, ricordando che il tema era stato oggetto di particolare attenzione da parte del precedente Governo; lamenta inoltre la mancata concertazione con le parti sociali ed in sede parlamentare nell'elaborazione del testo.
Pur condividendo, in linea di principio, le politiche di liberalizzazione, non ritiene adeguate le misure a tal fine previste nel decreto-legge in esame, che a suo avviso avrebbe dovuto porsi soprattutto l'obiettivo di un ampliamento dell'offerta.
DANTE D'ELPIDIO (Pop-Udeur). Evidenziato il carattere sostanzialmente dilatorio oltre che demagogico degli interventi svolti da deputati dell'opposizione, giudicaPag. IVcondivisibili le misure di liberalizzazione prospettate dal provvedimento d'urgenza in discussione che, oltre a favorire la concorrenza e la competitività, coniugando rigore e sviluppo, garantiranno un'effettiva tutela dei consumatori.
NICOLA CRISCI (Ulivo). Rilevato che il provvedimento d'urgenza in discussione è coerente con gli indirizzi di politica economica delineati nel DPEF, condivide la scelta di promuovere, mediante interventi di carattere strutturale, la concorrenza e la liberalizzazione di taluni mercati, salvaguardando così gli interessi dei consumatori; invita pertanto il Governo a proseguire lungo la strada intrapresa, segnatamente con riferimento ai sistemi bancario e tariffario.
LUCA BELLOTTI (AN). Paventati i deleteri effetti derivanti dall'attuazione del decreto-legge in discussione per il settore agroalimentare, ritiene particolarmente ingiustificate le prospettate forme di liberalizzazione del comparto della panificazione, in relazione al quale auspica l'accoglimento di un apposito ordine del giorno di cui preannunzia la presentazione da parte di deputati del suo gruppo.
EMANUELE SANNA (Ulivo). Osserva che il decreto-legge in discussione risponde all'improcrastinabile esigenza di adottare misure eque e rigorose, al fine di addivenire ad una efficace razionalizzazione delle spese, di contrastare l'evasione fiscale e di liberalizzare taluni settori, nel generale interesse dei consumatori. Sottolinea, quindi, la necessità che il Governo individui, in particolare, ulteriori soluzioni legislative per salvaguardare e valorizzare la professione di farmacista, all'interno delle linee di indirizzo tracciate dal provvedimento d'urgenza in esame, sul quale manifesta un orientamento favorevole.
ERMINIO ANGELO QUARTIANI (Ulivo). Parlando sull'ordine dei lavori, chiede, ai sensi dell'articolo 44 del regolamento, la chiusura della discussione sulle linee generali.
Sulla richiesta di chiusura della discussione intervengono i deputati ANTONIO LEONE (FI), contro, e ANTONELLO FALOMI (RC-SE), a favore.
PRESIDENTE. Avverte che è stata chiesta la votazione nominale.
La Camera, con votazione nominale elettronica, approva la proposta di chiusura della discussione sulle linee generali.
PRESIDENTE. Ricorda che, ai sensi del comma 2 dell'articolo 44 del regolamento, dopo che è stata deliberata la chiusura della discussione ha facoltà di parlare un deputato per ciascuno dei gruppi che ne facciano richiesta.
MARIO VALDUCCI (FI). Rilevato che il provvedimento d'urgenza in discussione suscita perplessità anche all'interno della maggioranza, lamenta che non si è seguito il metodo della concertazione con le categorie interessate dalle misure di liberalizzazione. Sottolinea, altresì, che per tutelare gli interessi dei consumatori e favorire la competitività si sarebbe dovuto più opportunamente intervenire sulla rete di distribuzione delle cooperative. Osservato inoltre che le disposizioni per il contrasto dell'evasione fiscale colpiscono unicamente i cittadini che svolgono attività di lavoro autonomo, auspica la reiezione di un disegno di legge di conversione che potrà determinare il declino dell'economia nazionale.
MASSIMO NARDI (DC-PS). Sottolinea preliminarmente come le proposte emendative dell'opposizione non rivestano carattere ostruzionistico, ma tendano unicamente al miglioramento del testo. Pur manifestando l'orientamento favorevole del suo gruppo alle politiche di liberalizzazione, evidenzia gli aspetti non condivisibili del provvedimento in discussione, che determina, tra l'altro, in alcuni settori un esproprio delle competenze delle regioni. Esprime, in particolare, un giudizio critico sulle misure concernenti la vendita dei farmaci da banco.
Pag. VDOMENICO ZINZI (UDC). Osserva che le norme in materia fiscale del decreto-legge in esame si pongono in contrasto con lo statuto del contribuente, senza peraltro incidere sulle anomalie esistenti nel sistema tributario. Esprime quindi l'orientamento contrario del suo gruppo al provvedimento d'urgenza in discussione, le cui disposizioni presentano, tra l'altro, profili di incostituzionalità.
RICCARDO PEDRIZZI (AN). Espresso preliminarmente un giudizio critico sul metodo seguito dal Governo nell'elaborazione del provvedimento d'urgenza in discussione, che non è stato preceduto dalla necessaria concertazione, evidenzia come le norme in materia di liberalizzazione penalizzino soprattutto i ceti medi, senza incidere invece sui grandi monopoli, sottolineando altresì che le misure per il risanamento dei conti pubblici produrranno solo effetti limitati.
PRESIDENTE. Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e prende atto che i relatori rinunziano alla replica.
PIER LUIGI BERSANI, Ministro dello sviluppo economico. Rilevato che il provvedimento d'urgenza in discussione si pone l'obbiettivo di favorire la ripresa economica e di avviare il risanamento dei conti pubblici attraverso interventi di carattere strutturale, in un contesto di equità sociale, ritiene che la lotta all'evasione fiscale, quale massima distorsione della concorrenza, richieda l'utilizzo di strumenti innovativi che non devono intendersi come vessatori nei confronti dei contribuenti. Osservato quindi che le misure previste dal decreto-legge in discussione sono volte principalmente a tutelare il cittadino consumatore e costituiscono solo il presupposto di un'effettiva politica di liberalizzazioni, auspica che si riesca ad instaurare un proficuo e serio confronto con l'opposizione sui provvedimenti in materia di liberalizzazioni già all'esame delle competenti Commissioni parlamentari, invitando a valutare l'opportunità di rafforzare il ruolo del Parlamento nella disamina dei rilevanti temi inerenti alla concorrenza ed al mercato.
PRESIDENTE. Sospende la seduta fino alle 15,30.
La seduta, sospesa alle 13, è ripresa alle 15,30.