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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Cancellazione di voli della compagnia aerea Air One - n. 3-00185)
PRESIDENTE. Il deputato D'Agrò ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00185 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata - sezione 4).
LUIGI D'AGRÒ. Signor ministro, Air One è la più grande compagnia privata di trasporto aereo italiano. Quello che è successo nel fine settimana scorso e nei primi giorni di questa è ben noto. Sono stati inflitti disagi durissimi ai cittadini passeggeri del nostro paese e agli stranieri, con grave danno, credo, anche per l'immagine turistica dell'Italia. Sappiamo perfettamente che sono state comminate, proprio in queste ore, da parte dell'ENAC alcune sanzioni, anche abbastanza sostanziali, nei confronti della compagnia. Vorremmo però capire cosa si intende fare, visto che l'ENAC aveva convocato alcune settimane fa i dirigenti di tutte le compagnie aeree, affinché...
PRESIDENTE. Deputato D'Agrò, la invito a concludere.
LUIGI D'AGRÒ. ...non accadesse anche quest'estate quello che annualmente durante le ferie capita negli aeroporti italiani, che invece si è verificato anche in questa occasione.
Vorremmo quindi capire cosa intende fare il Governo per superare questa situazione.
PRESIDENTE. Il ministro dei trasporti, Alessandro Bianchi, ha facoltà di rispondere.
ALESSANDRO BIANCHI, Ministro dei trasporti. Per quanto riguarda la parte sanzionatoria, l'ENAC ha raccolto proprio stamani l'invito pressante, che avevamo rivolto nei giorni scorsi, a comminare sanzioni significative. Si tratta di 150 mila euro, nel caso che avvenga una conciliazione entro 60 giorni, altrimenti sarebbero 450 mila euro. Non sono cifre straordinarie, se si pensa all'oggetto di cui stiamo parlando, ma neanche di poco conto, tali da risultare trascurabili.
Il problema più sostanziale è che, in riferimento a quello che è successo in questi giorni per Air One, ma che è successo anche in altre occasioni, il tipo di controllo che l'ENAC può esercitare non è così ficcante, come la gravità delle situazioniPag. 203che si determinano richiederebbe. Questo è il motivo per cui ho indirizzato, proprio nei giorni scorsi, dopo aver parlato sia con il presidente Riggio sia con il presidente della compagnia Air One, una specifica direttiva, con la quale l'ENAC viene invitato ad effettuare ulteriori e più specifici controlli. I controlli finora attuati dall'ENAC, anche se di gran lunga migliori di quanto non fosse fino a pochissimi anni fa, sono controlli sostanzialmente di carattere amministrativo, riguardano cioè la regolarità della documentazione di bordo, e via dicendo.
Ciò che interessa e che può esser utile per risolvere problemi, come quelli che si sono determinati, è poter incidere sulla funzionalità del servizio che viene reso. Ciò significa una serie di adempimenti, ai quali abbiamo invitato l'ENAC, che risiedono sostanzialmente in ciò che segue: un monitoraggio, presso tutti gli scali, dei servizi resi all'utenza dal vettore - in realtà, lo abbiamo fatto per tutti i vettori nazionali - sotto il profilo sia della sicurezza, sia della qualità del servizio reso; una verifica sulla capacità del traffico dei singoli aeroporti, con riferimento sia al numero dei voli, sia al numero dei passeggeri in arrivo e in partenza.
Infine, l'ENAC ha avviato in alcuni aeroporti procedure di contestazione proprio nei confronti di Air One, con riferimento al rispetto del Regolamento UE 2004/261/CE, che istituisce regole in materia di compensazioni e assistenza passeggeri, in materia di cancellazione dei voli e in materia di mancato imbarco e ritardo prolungato.
Se posso aggiungere un'ultima considerazione, abbiamo convenuto con il presidente dell'ENAC di procedere ad una sostanziale riforma dei compiti e della missione dell'ENAC, dotandolo di strumenti sia di carattere normativo, sia di carattere umano - mancano risorse umane fortemente specialistiche, come richiede il tipo di controlli che l'ENAC effettua -, sia di carattere finanziario. Ciò al fine di far incidere questi controlli sulla regolarità del servizio.
PRESIDENTE. Il deputato D'Agrò ha facoltà di replicare.
LUIGI D'AGRÒ. Signor ministro, lei ha fatto riferimento a quali ulteriori poteri o, comunque, a quali sollecitazioni ulteriori vengono fornite all'ENAC per cercare di porre fine ad uno dei problemi a cui purtroppo annualmente vengono sottoposti i cittadini negli aeroporti italiani. Mi pare però che sia una cosa estremamente limitata, anche se positiva; si tratta solo di sollecitazioni, ed ho visto che le sollecitazioni in questo paese hanno poco a che spartire con la regolarità.
Mi consenta allora di svolgere una considerazione. Purtroppo, il tema delle liberalizzazioni, di cui abbiamo parlato in questi giorni, si mette di traverso anche in queste ore negli aeroporti italiani. I voli a basso costo non devono avvenire con servizi pessimi: questo è il dato su cui il Governo deve assolutamente riflettere.
C'è anche un altro problema. Così come c'è una lista internazionale nera per le compagnie che non garantiscono la sicurezza, sarebbe estremamente importante e serio che nel nostro paese vi fosse anche una lista nera per quelle compagnie, purtroppo anche di bandiera, che continuano ad avere una qualità dei servizi bassa, soprattutto per quanto concerne gli orari e i servizi.
Lasciare negli aeroporti persone senza nessun tipo di assistenza e senza nessun tipo di informazione è un qualcosa che, in una comunità che tende a rivelarsi come una potenza soprattutto in campo turistico, non può essere permesso.
È necessario un grande capovolgimento di fronte, una grande capacità di diventare moderni anche in questo settore. È necessario, signor ministro, che venga fatto qualcosa di più, rispetto alla semplice sollecitazione: si tratta, in particolare, di valutare maggiori poteri da conferire all'ENAC, perché altrimenti anche questa rischia di diventare ancora una volta una buona occasione per un'estate falsata e caratterizzata da disagi.