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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Iniziative a favore della libertà di espressione con riferimento alle reazioni seguite a recenti dichiarazioni del Papa Benedetto XVI - n. 3-00224)
PRESIDENTE. L'onorevole Catone ha facoltà di illustrare, per un minuto, la suaPag. 37interrogazione n. 3-00224 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 1).
GIAMPIERO CATONE. Signor Presidente, pochi giorni fa il Santo Padre Benedetto XVI, in un suo discorso in Germania, ha affrontato un tema di elevato spessore teologico. Le sue affermazioni, subito chiarite in varie sedi, sono state fraintese e stigmatizzate da alcuni paesi islamici, con reazioni clamorose che hanno anche provocato, secondo notizie di stampa, l'uccisione di suor Leonella, un'italiana impegnata in Somalia come operatrice di pace. Questo gruppo parlamentare non intende chiedere una difesa del Governo a favore del Papa, ma intervenire per la salvaguardia di un diritto costituzionalmente garantito, quello della libertà di espressione.
Vorremmo sapere se il Governo, al di là di semplici dichiarazioni di alcuni suoi esponenti, intenda prendere una posizione ufficiale sull'accaduto, esprimendo una dura condanna verso una reazione violenta come risposta ad un sacrosanto diritto, che il nostro paese ha conquistato nei secoli, quale la libertà, compresa quella religiosa.
PRESIDENTE. Il Vicepresidente del Consiglio dei ministri, Francesco Rutelli, ha facoltà di rispondere, per tre minuti.
FRANCESCO RUTELLI, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. Signor Presidente, premetto che, essendo state presentate quattro distinte interrogazioni vertenti sullo stesso argomento, cercherò di svolgere gli argomenti in modo da riferirmi agli interroganti ma anche in maniera tale da non ripetermi, formulando le risposte alle differenti questioni che saranno illustrate all'Assemblea. Prendendo spunto dalla interrogazione dell'onorevole Catone, vorrei informare l'Assemblea che, nuovamente questa mattina, il Papa è ritornato sulla questione della gravissima polemica che si è aperta nei suoi confronti e vi è tornato con alcune dichiarazioni ancora piene di umiltà e di responsabilità.
Passando alla vicenda terribile di suor Leonella, vorrei che i colleghi presenti in quest'Assemblea avessero un momento di attenzione e di riflessione ulteriore rispetto a quello che già l'Assemblea, i Presidenti delle nostre Camere ed il Governo hanno dedicato nei confronti di una esistenza che è stata strappata in modo profondamente ingiusto. Si trattava di una donna - cito una sua consorella - che non aveva paura di nulla che riguardasse la sua vita; aveva anche considerato la possibilità di un simile esito, era cosciente di correre questo rischio e non guardava a se stessa; ha dato in dono la propria vita a chi ne aveva bisogno, ha dato tutto e lo ha dimostrato fino alla fine. Era nata a Gazzola, in provincia di Piacenza - perdonatemi se riferisco l'esperienza di vita di Rosa Sgorbati - aveva 65 anni, quaranta dei quali li ha trascorsi tra i più poveri tra i poveri del mondo, in una città che è quasi impossibile frequentare - qual è oggi Mogadiscio - nella quale non ci sono più rappresentanze diplomatiche e nella quale, ormai, le condizioni minime di sicurezza sono state sostanzialmente rimosse.
Vorrei ricordare, a questo proposito, anche l'esperienza di Annalena Tonelli, laica, che, sempre in Somalia, lasciò la sua vita, nel 2003. Sono tanti, signor Presidente i nostri concittadini, donne e uomini, che avvertono un dovere di solidarietà anche nelle situazioni più difficili del mondo, con una ispirazione religiosa o con una motivazione civile.
Onorevole Catone, svilupperò il seguito della risposta alla sua domanda, per non perdere tempo, quando mi rivolgerò agli altri colleghi; tuttavia, mi consenta di aver preso spunto dalla sua interrogazione per esprimere un messaggio che ritengo giunga coralmente sia dalla Camera dei deputati, sia dal Governo in favore di questa generosità straordinaria.
Si tratta, infatti, di una generosità che non guarda in faccia neanche il pericolo che può correre la propria stessa vita pur di andare dove nessuno vuole recarsi, per offrire ai bambini servizi...
PRESIDENTE. Grazie...
FRANCESCO RUTELLI, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. ...che neppure le istituzioni locali sono in grado di prestare.
PRESIDENTE. Il deputato Catone ha facoltà di replicare, per due minuti.
GIAMPIERO CATONE. Signor Presidente, avevo rivolto una richiesta ben precisa, chiedendo di sapere quale posizione intenda assumere il Governo a difesa della libertà di pensiero, di quella di parola e, soprattutto, della libertà religiosa.
Credo che l'Esecutivo non abbia risposto a tale quesito; ritengo, invece, che abbia tergiversato e che abbia semplicemente espresso alcuni suoi pensieri sull'ordine morale dell'accaduto. Vorrei tuttavia dire che, fondamentalmente, noi un po' ce lo aspettavamo, dal momento che dobbiamo considerare che quando l'attuale Presidente del Consiglio dei ministri, Romano Prodi, era anche Presidente della Commissione europea non è riuscito, nonostante gli accorati appelli di Sua Santità Giovanni Paolo II, a far inserire nella fondamentale Carta europea il riferimento alle radici cristiane dell'Europa.
Rinnoviamo, quindi, la nostra più convinta solidarietà al Papa Benedetto XVI; tuttavia, crediamo che il Governo debba esprimersi concretamente ed assumere una posizione sulla libertà di parola, su quella di pensiero e su quella religiosa (Applausi dei deputati dei gruppi della Democrazia Cristiana-Partito Socialista e di Forza Italia).