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Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata.
(Misure volte a proteggere il Papa e la Santa Sede da attentati di matrice islamica - n. 3-00225)
PRESIDENTE. Il deputato Bricolo ha facoltà di illustrare, per un minuto, l'interrogazione Maroni n. 3-00225 (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata sezione 2), di cui è cofirmatario.
FEDERICO BRICOLO. Signor Presidente, alcuni passaggi del recente intervento di Sua Santità Benedetto XVI all'università di Ratisbona sono stati il pretesto per scatenare una nuova, vile ondata di ostilità e di violenza contro le comunità cattoliche nel mondo e contro l'Occidente. Sono apparsi su diversi siti Internet, infatti, proclami e messaggi che invitano apertamente ad attaccare il Vaticano, ad uccidere il Papa e ad invadere e conquistare l'Europa.
Malgrado le parole distensive e concilianti pronunciate dallo stesso Pontefice sia domenica scorsa, in occasione dell'angelus, sia anche oggi, continuano ad udirsi voci, nel mondo islamico, che invocano ulteriori scuse e spiegazioni, minacciando violente reazioni in caso contrario.
Ebbene, per noi tutto questo è inaccettabile. Chiediamo al Governo, pertanto, quali provvedimenti abbia assunto per proteggere il Vaticano, il Santo Padre ed i nostri luoghi di culto, nonché quali provvedimenti abbia adottato per monitorare e vigilare le moschee e le comunità islamiche presenti nel nostro paese.
PRESIDENTE. Il Vicepresidente del Consiglio dei ministri, Francesco Rutelli, ha facoltà di rispondere.
FRANCESCO RUTELLI, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. Signor Presidente, ho precedentemente accennato al fatto che, ancora questa mattina, il Santo Padre ha pronunciato ulteriori parole sulla vicenda. Le leggo: «La citazione del dialogo medievale contenuto nel discorso pronunciato a Ratisbona» - afferma Benedetto XVI - «purtroppo si è prestata ad essere fraintesa. Risulta chiaro che non volevo in nessun modo farne mio il contenuto polemico».
Il Pontefice aggiunge: «Spero che, nelle diverse occasioni della visita, sia apparso con chiarezza la volontà dell'invito al dialogo della fede cristiana con il mondo moderno e con tutte le religioni e il rispetto profondo per le religioni, in particolare per i musulmani, con i quali adoriamo l'unico Dio e collaboriamo per difendere diritti, pace e libertà».
GUIDO DUSSIN. Rispondi!
FRANCESCO RUTELLI, Vicepresidente del Consiglio dei ministri. È bene ricordare ciò, ad onore di un atteggiamento, ispirato ad equilibrio e saggezza, che è stato non solo frainteso, ma anche strumentalmente utilizzato da frange irresponsabili e pericolose per esprimersi ed agire in modi intollerabili quanto alle espressioni, inaccettabili e da respingere con la più grande fermezza quanto agli atti.
Tornerò ancora su questo punto perché, come affermato precedentemente, essendo quattro le interrogazioni presentate su tale materia, approfitterò anche delle prossime risposte per approfondire la questione.
Quanto alla materia della sicurezza, vorrei informarvi che, alla luce delle minacce cui lei ha fatto riferimento, vi è stata una riunione del comitato di analisi strategica antiterrorismo il 15 settembre scorso. Sono in programma altri approfondimenti in questa sede e sono state sensibilizzate - comunica il ministro dell'interno - tutte le questure per ogni approfondimento investigativo, per intensificare le attività informative ed operative, per adottare le più opportune misure di salvaguardia anche con il monitoraggio di luoghi di aggregazione delle comunità islamiche.
Per dare un'idea, si ricorda che nel corso dell'anno sono stati controllati 5.364 obiettivi, identificate 17.342 persone: di queste 430 sono state denunciate e 166 arrestate. Sono state avviate 486 procedure di espulsione, elevate 392 contravvenzioni per irregolarità amministrative.
Nella capitale sono stati potenziati tutti i servizi a tutela della persona del Santo Padre, della Santa Sede e dei principali luoghi di culto.
Oggi stesso il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica sta valutando l'adozione di ulteriori misure di sicurezza.
PRESIDENTE. Il deputato Bricolo, al quale ricordo che ha due minuti a disposizione, ha facoltà di replicare.
FEDERICO BRICOLO. Signor Presidente, innanzitutto vogliamo esprimere la massima solidarietà e vicinanza al Santo Padre ed anche a quei sacerdoti e quelle suore che in questo momento, a rischio della loro vita - è giusto ricordarlo -, stanno portando avanti la loro opera missionaria nel mondo. La stessa solidarietà, devo dire, non è arrivata da questo Governo, dal Presidente Prodi, dalla maggioranza dei partiti del centrosinistra che, di fatto, si dimostra essere sempre più filoislamico e anticattolico.
Ieri il ministro D'Alema diceva che ci dobbiamo abituare a convivere con il terrorismo. Ebbene, noi della Lega nord non vogliamo convivere con il terrorismo, noi vogliamo combatterlo, vogliamo contrastarlo e, soprattutto, vogliamo evitare che venga direttamente a casa nostra. Per fare questo dobbiamo agire sul territorio. Sbaglia chi pensa che chinando la testa si eviti il problema del confronto con l'integralismo islamico. Dobbiamo far capire a chi viene a casa nostra che questa è casa nostra e chi viene qui deve rispettare le nostre leggi, la nostra storia, la nostra cultura, la nostra religione, la libertà di pensiero che è garantita in questo paese.
Caro ministro Rutelli, lei diceva del monitoraggio delle comunità islamiche, le moschee. Sappiamo che in molte moschee, purtroppo, non si va solo a pregare: sono centri dove si predica l'odio contro l'Occidente. Devono essere monitorate, ma devono essere anche chiuse. Dobbiamo dare un segnale forte nel nostro paese a tutti quegli islamici che pensano di venire a casa nostra e fare quello che vogliono.
Infine, le comunità islamiche presenti nel nostro paese sono già troppo numerose. La gente ci ferma per strada e ci chiede di non fare più entrare islamici nel nostro paese. Nel decreto flussi che ogni anno emana il Governo bisogna evitare l'entrata nel nostro paese di chi proviene dai paesi islamici.
PIETRO MARCENARO. È una vergogna questa!
FEDERICO BRICOLO. Bisogna azzerare le quote di ingresso per chi viene daiPag. 40paesi islamici e preferire, invece, quei cittadini che sono andati anni fa in giro per il mondo a lavorare e che vogliono tornare nel nostro paese e possono essere utili ed integrarsi nella nostra società (Applausi dei deputati del gruppo della Lega Nord Padania).