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Sull'ordine dei lavori (ore 10,52).
TEODORO BUONTEMPO. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
TEODORO BUONTEMPO. Signor Presidente, in queste ore da notizie di stampa si apprende che si stanno effettuando molti arresti nell'ambito del personale che rivestiva un ruolo di alto livello nella conservazione dei «segreti Telecom».
Pare che gli inquirenti abbiano scoperto l'esistenza di una vera e propria centrale di intercettazioni ai danni di migliaia e migliaia di cittadini e sembra anche che chiunque avesse voluto farne richiesta si sarebbe potuto rivolgere a questa struttura, oltretutto condotta, diretta e organizzata proprio dai responsabili della sicurezza della Telecom, secondo le prime notizie di cui disponiamo. Ovviamente, non vogliamo conoscere i risvolti propri di una inchiesta della magistratura protetti dal segreto istruttorio ma, trattandosi della sicurezza dei cittadini e della loro privacy, trattandosi di notizie riservate che riguardano i cittadini, credo che il Parlamento debba essere informato. Come ripeto, non si tratta di conoscere i risvolti giudiziari propri dell'inchiesta, ma di tutelare, per quanto possa attenere al nostro ruolo, la sicurezza dei cittadini.
Quindi, quando il Presidente del Consiglio dei ministri, Romano Prodi, verrà a riferire sulle questioni Telecom, potrà egli stesso riferire anche su tale questione. Altrimenti, se lo riterrà opportuno, Presidente, potrà fare presente la questione al Governo. Il problema mi sembra di grande rilevanza.
PRESIDENTE. Farò presente al Governo l'esigenza da lei sollevata, in modo che possa tenerne conto, nelle forme che lei stesso ha indicato.
FABIO GARAGNANI. Chiedo di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FABIO GARAGNANI. Signor Presidente, ho chiesto di parlare per evidenziare quella che considero una lesione dei miei diritti di parlamentare per effetto di una comunicazione, di ieri, dell'ufficio del sindacato ispettivo, che ha respinto due mie interpellanze senza motivazione, addebitando alla Presidenza della Camera l'onere di ulteriore giustificazione.
Premetto che questo problema riguarda tutti i parlamentari e che, in quanto deputato alla seconda legislatura, mi rendo conto benissimo dei limiti di una interpellanza e di una interrogazione e della necessità di rispettare l'articolo 139 del regolamento della Camera dei deputati.Pag. 6
In queste due interpellanze ponevo quesiti al Governo che rientrano esclusivamente nella competenza di quest'ultimo, non offendendo alcuno e facendo riferimento a fatti, più che di cronaca, di natura politico-istituzionale accaduti nella mia città, Bologna. Rivendico la validità di queste interpellanze e la necessità - come ripeto, credo che in tale situazione potrebbe trovarsi qualunque altro collega di questo Parlamento - di ottenere risposte più esaurienti e precise da parte degli uffici competenti riguardo gli atti di sindacato ispettivo. È una delle facoltà naturali di un parlamentare quella di chiedere al Governo di adottare provvedimenti su fatti particolarmente gravi; lo sottolineo: particolarmente gravi.
Denuncio, in questa sede, la insufficienza della risposta che mi è stata fornita dai funzionari e la necessità che la Presidenza della Camera si faccia carico di rispondere in modo più esauriente ed esaustivo sulle motivazioni che la inducono a dichiarare inammissibile una interpellanza o una interrogazione: non ci si può limitare ad affermare che è dichiarata inammissibile ai sensi dell'articolo 139 del regolamento!
Pertanto, ponendosi questo problema e invitando il Presidente e l'Ufficio di Presidenza a farsene carico, preannuncio che ripresenterò costantemente, giorno dopo giorno, le due interpellanze fintantoché non avrò una risposta precisa, dettagliata e rispettosa dei miei diritti di parlamentare su argomenti politici, che assolutamente, a mio modo di vedere, non possono non ricevere una risposta adeguata da parte del Governo.
PRESIDENTE. Vorrei far presente al deputato Garagnani che il provvedimento è stato adottato in base a norme ed a criteri ordinari di ammissibilità. Naturalmente, questi criteri si possono anche specificare ulteriormente e per iscritto, ma è del tutto evidente che le due interpellanze da lei presentate riguardavano, l'una, la magistratura e, l'altra, un assessore regionale, non sindacabili, né l'una, né l'altra, da parte del Governo (Commenti del deputato Garagnani). Pertanto, in questo caso sono ritenute inammissibili (Proteste del deputato Garagnani), come sempre secondo gli ordinari criteri di ammissibilità.
FABIO GARAGNANI. È il Presidente che non vuole affrontare l'argomento! Io contesto quello che lei ha detto! Lei, Presidente, sta dicendo il falso! Presidente...